In principio vi erano solo i due Grandi Giganti, Bionis e Mechonis, impegnati in una lotta senza tempo su un mare infinito; incapaci di sopraffarsi l’un l’altro, lo scontro terminò in uno stallo e di loro non rimasero che i corpi immobili. Questa è ciò che verrà tramandata come la Creazione del mondo. Eoni dopo, gli Homs, gli esseri umani che abitano sul corpo esanime di Bionis, entrarono in conflitto con misteriose creature provenienti da Mechonis, i Mechon: solo l’utilizzo della Monado, una spada la cui origine e i cui poteri sono avvolti nel mistero, garantì agli Homs la vittoria. Dopo la Battaglia della Valle della Spada i Mechon furono respinti e la vita tornò a scorrere serena nelle Colonie degli uomini, ma la minaccia Mechon è solo sopita… Toccherà a Shulk, un giovane proveniente dalla Colonia 9, brandire la Monado e apprenderne tutti segreti per portare la pace su Bionis una volta per tutte.
Xenoblade Chronicles 3D è la prima esclusiva ad arrivare su New Nintendo 3DS: si tratta di una trasposizione portatile di quello che è stato uno dei migliori esponenti del suo genere in tempi recenti, nonché uno dei migliori titoli usciti su Wii, nell’ormai lontano 2010. Xenoblade Chronicles incontrò i favori di critica e pubblico, perché se è vero che il genere JRPG in quegli anni era stagnante e faticava a trovare una dimensione propria sulle console casalinghe, il lavoro di Monolith Soft offriva una esperienza di gioco vastissima e non priva di una certa originalità, più affine a un MMORPG che a un classico gioco offline, sia per vastità sia per il sistema di combattimento implementato.
- Titolo: Xenoblade Chronicles 3D
- Piattaforma: New Nintendo 3DS
- Genere: JRPG
- Giocatori: 1
- Software house: Nintendo
- Sviluppatore: Monolith Soft, Monster Games
- Lingua: Italiano (testi), Inglese (doppiaggio)
- Data di uscita: 2 aprile 2015
- Disponibilità: retail, digital delivery
- DLC: nessuno
- Note: primo gioco esclusivo per New Nintendo 3DS, compatibile con l’amiibo di Shulk; disponibili al lancio tema scaricabile e faceplate per la console
Il titolo fu ed è ancora un grande successo: ambizioso, enorme, curato, intrigante e coinvolgente, il tutto sulla piattaforma meno performante della generazione, ritenuta, a mio avviso ingiustamente, una console per soli casual gamer. L’enorme successo che seguì, aggiunto alla travagliata distribuzione (specialmente oltreoceano) ha portato Xenoblade ad essere uno dei titoli più ricercati e costosi per la console Nintendo, e per questo la riedizione per New Nintendo 3DS è stata accolta a braccia aperte sia da chi non ha avuto modo di recuperare la versione Wii, sia da chi smaniava per avere finalmente un gioco che fosse dedicato esclusivamente alla nuova portatile. Finite le chiacchiere di rito, iniziamo il nostro viaggio per Bionis. Tenetemi la mano, potreste perdervi.
Born in a world of strife…
I primi momenti di gioco saranno abbastanza concitati: il filmato iniziale ci presenterà Dickson, Mumkhar e Dunban, il portatore della Monado, e una volta preso il controllo di quest’ultimo verremo catapultati nel bel mezzo della Battaglia della Valle della Spada, durante la quale familiarizzeremo con le peculiarità della misteriosa arma e con il battle system, affrontando per la prima volta i (non troppo) temibili Mechon. Già da queste fasi iniziali traspare la cura nella regia, nella scelta delle inquadrature, nel doppiaggio, e la potenza della colonna sonora preannuncia l’epicità dell’avventura che si apprestiamo a vivere. Dal dinamismo della battaglia passeremo alla tranquillità della Colonia 9, un anno dopo gli eventi che scongiurarono la minaccia Mechon. Qui faremo la conoscenza del giovane Shulk, un ragazzo particolarmente dotato in meccanica dedito allo studio della Monado, e del suo amico Reyn, un membro delle Forze di Difesa della Colonia. Gli eventi che coinvolgeranno la piccola comunità degli Homs porteranno i due amici a lasciare la loro casa per iniziare una lunga scalata a Bionis, alla ricerca del modo per sconfiggere definitivamente i Mechon.
…We choose to fight!
Xenoblade Chronicles è una esperienza di gioco atipica: non è il classico JRPG a turni, ma al contempo non adotta un impianto strettamente action: saremo limitati nel controllare un solo personaggio muovendolo nello spazio e scegliendone gli attacchi, mentre i restanti due membri del party saranno guidati da una IA che si adatterà alle nostre azioni. Mancando un comando per l’attacco standard, i personaggi infliggeranno danni autonomamente a intervalli regolari utilizzando l’arma equipaggiata, ma il cuore del combattimento risiede nel sapiente uso delle Tecniche: si tratta di attacchi speciali ai quali sono collegati determinati effetti e che spesso, se usati in sequenza, possono infliggere alterazioni di stato come Sanguinamento, Fiaccamento o l’indispensabile Atterramento. Ogni Tecnica ha un tempo di cooldown espresso in secondi esattamene come accade in molti MMORPG; maggiore il livello della tecnica, minore sarà il tempo di recupero necessario per poterla scagliare di nuovo. Ciascun personaggio ha un pool di Tecniche che permettono una certa personalizzazione dello stile di combattimento, ma in linea di massima i ruoli all’interno del party sono predefiniti e le configurabilità degli attacchi tra cui scegliere rimane limitata alla posizione in combattimento. Reyn, ad esempio, è un tank in grado di focalizzare l’attenzione dei mostri, chiamata Ira, su di sé, e di assorbire una gran quantità di danni, mentre Shulk è un personaggio mobile, che approfitta della distrazione dei mostri per fiancheggiarli e attaccarli alle spalle con tecniche apposite; starà al giocatore riuscire a guadagnare la posizione migliore per sferrare gli attacchi a disposizione. Riempendo la Barra di Gruppo posta in alto a sinistra è possibile scatenare un Assalto di Gruppo, una fase di attacco libero in cui i membri del party potranno utilizzare tutte le loro Tecniche, anche quelle ancora in cooldown, concatenandole tra loro e infliggendo alterazioni di status a nemici che ne sarebbero altrimenti immuni. Tutti i personaggi del party sono ben caratterizzati sia ai fini della storia sia a quelli del battle system, ciascuno può essere impostato come leader del gruppo e quindi controllato direttamente dal giocatore, il che garantisce una buona varietà nel gameplay e diversi approcci al combattimento.
Il passaggio tra le fasi di battaglia e quelle di esplorazione avviene senza soluzione di continuità, i mostri infatti saranno sempre ben visibili negli ambienti e ci ritroveremo a sfruttare il terreno di scontro così come ci si presenta durante il nostro vagabondaggio per Bionis. Il sistema di crescita dei personaggi è strutturato in livelli, così come quello delle Tecniche, tuttavia otterremo Punti Esperienza (PE) Punti Tecnica (PT) e Punti Abilità (PA) non solo combattendo mostri, ma anche portando a termine le sub-quest e raggiungendo determinati punti d’interesse sulle mappe. La crescita non sarà legata solo a EXP e alle Tecniche, ma anche alle citate Abilità: il menu della Tavola Abilità ci permetterà di scegliere un Tratto Base, in pratica una delle sfaccettature del carattere di un personaggo, e di farlo sviluppare accumulando Punti Abilità, guadagnando così potenziamenti di varia natura. Il sistema è ulteriormente complicato dalla Rete Abilità: ogni personaggio potrà godere dei vantaggi di alcune abilità apprese dai compagni inserendole in appositi slot; il numero di slot a disposizione dipende dal grado di Intesa tra i due personaggi. Come in un sim-game sarà possibile far aumentare l’affinità tra i membri del party combattendo insieme oppure partecipando ai Dialoghi Empatici, eventi a risposta multipla sparsi per Bionis. Un ulteriore livello di personalizzazione è offerto dall’immancabile equipaggiamento e dalle Gemme d’Etere, concentrati di energia magica che ci concederanno dei bonus e che potremo sintetizzare presso la fornace. Un sistema di gestione del party vario, articolato e profondo, ma mai macchinoso e soprattutto non troppo orientato al grinding, il che giova non poco al divertimento.
Zitto e nuota
Il corpo del gigante ospita una grande varietà di ecosistemi e di creature, ed è proprio la vastità uno dei punti di forza di Xenoblade Chronicles: tutto ciò che si vede all’orizzonte è raggiungibile con un po’ di tempo e di pazienza, e la Colonia 9 è solo un piccolo assaggio di ciò che ci aspetta proseguendo il nostro cammino. La pratica mappa, richiamata dal tasto ZR, ci segnerà i luoghi gia visitati e i Punti di Riferimento , ovvero luoghi in cui potremo tornare a piacimento usando il teletrasporto, ma anche il prossimo obiettivo da raggiungere o la destinazione di arrivo, mentre una bussola posta nello schermo superiore ci indicherà la corretta destinazione per proseguire con storia. I più avventuosi potranno esplorare liberamente le mappe, guardandosi dall’attirare l’indesiderata attenzione dei mostri, alcuni dei quali sono molto più forti del resto delle bestie della zona e programmati per reagire ai rumori o alla vista del nostro party. Vi sono luoghi molto lontani dalla strada principale e volutamente nascosti, e in alcune potremmo ritrovarci ad attraversare a nuoto enormi distese d’acqua solo per la soddisfare la voglia di sapere cosa si celi alla fine di queste.
Un mondo curato e da scoprire pezzo per pezzo, ma le dimensioni non sono l’unica cosa a stupire, anche la varietà della fauna locale dimostra l’attenzione che Monolith Soft ha profuso in Xenoblade; ci capiterà di imbatterci in mandrie di Armadix della Gamba con i Cuccioli al loro seguito, placidi erbivori che attaccheranno solo se disturbati o se proveremo a far del male alla loro prole, oppure di incontrare le belligeranti pattuglie Takin di guarda alla loro Base suprema, o ancora Igna Duellanti che presidiano la Fortezza dell’Esilio. Come se non bastasse, l’alternanza giorno/notte cambierà l’aspetto degli ambienti e i tipi di bestie che ci capiterà di incontrare, alcune delle quali si ritireranno nei loro nascondigli durante le ore di buio per lasciare spazio ad animali notturni. Anche la posizione delle fiere non è casuale, ci imbatteremo negli Elks spesso intenti ad abbeverarsi a uno stagno, nei Vamp nelle grotte o nei Pagurix nelle vicinanze dei corsi d’acqua. Tutto, nelle mappe di Xenoblade, sembra voler testimoniare quanto Bionis sia un gigante brulicante di vita, e questa ricchezza rende il viaggio per le lande sconfinate del gigante molto più interessante, spostando in continuazione l’attenzione del giocatore dalla vastità del fondale alla contingenza di ciò che è immediatamente intorno.
Mi chiamo Shulk, risolvo problemi
È naturale che in un’ambientazione così vasta ci siano una grandissima quantità di attività da affiancare alla semplice esplorazione. Sparsi per ogni mappa è possibile trovare dei globi luminosi di colore blu: si tratta di oggetti che rappresentano la flora, la fauna e alcuni elementi singolari di Bionis, che potranno essere inseriti nel menu Collezione per riscattare alcuni premi, oppure venduti ai mercanti, scambiati con i PNG oppure impiegati per soddisfare alcuni requisiti delle missioni secondarie. E a proposito di sub-quest, nel corso dell’avventura incontreremo abitanti di Bionis tormentati dai problemi più disparati, di cui potremo, se vorremo, farci carico: riconoscerli è facile, gironzolano con un grosso punto esclamativo sulla testa, in puro stile Metal Gear Solid. Le missioni varieranno dalla classica caccia ai mostri alla raccolta di materiali al dover semplicemente parlare con qualcuno; più missioni potreremo a termine con successo più il nostro legame con la comunità che stiamo aiutando salirà, sbloccando così nuove sub-quest. Un difetto presente in Xenoblade Chronicles per Wii e che sfortunatamente non è stato corretto in questo porting è la struttura del quest log: in un gioco di così ampio respiro trovare la persona giusta con cui parlare non è sempre cosa facile, se poi si considera che alcuni PNG appaiono solo in determinati orari e si spostano all’interno delle mappe, riuscire effettivamente a trovarli può portare via molto tempo. Il quest log ci indicherà il nome della persona con cui interagire, ma se non ci ricorderemo dove si trova il PNG dovremo prima cercarlo sulla tabella delle Affinità e poi controllare l’orario in cui è disponibile e il luogo in cui vaga, che è in ogni caso indicato solo genericamente. Un piccolo difetto che poteva essere corretto con poco lavoro ma che, rimanendo così, toglie parte del divertimento dal completamento delle missioni secondarie. Un’ulteriore grado di sfida è garantito dalle Imprese, una serie di condizioni da far avverare del tutto simili ai trofei. I mostri sconfitti lasceranno i classici loot, che potremo usuare in alcune missioni o rivendere, tuttavia, del limite agli oggetti trasportabili, considerandone la mole, avrei fatto volentieri a meno.
I’m really feeling it!
Inutile girarci attorno: il vero difetto di Xenoblade Chronicles è il comparto grafico. Se già su Wii il gioco ha dovuto confrontarsi con i limiti tecnici della macchina, il porting per New Nintendo 3DS ha condiviso lo stesso infelice destino. Al di là della prevedibile e in fondo poco rilevante riduzione degli elementi a schermo (vi invito a confrontare i manti erbosi nelle due versioni per farvi un’idea), Xenoblade, pur offrendo modelli poligonali dei personaggi abbastanza curati, risente della bassa risoluzione delle schermo del New 3DS e i colori, se paragonati a quelli della versione per Wii, risultano sensibilmente più spenti. I tempi di caricamento sono minimi, il frame rate è più solido di quanto ci si potesse aspettare e subisce qualche lieve rallentamento solo nelle fasi più concitate. Il C-Stick, deputato a muovere la telecamera, risponde bene e richiede solo un minimo esercizio, mentre l’effetto 3D si mantiene sugli ottimi standard delle produzioni recenti e trae giovamento dalle funzionalità esclusive del New Nintendo 3DS.
Il lavoro di conversione svolto da Monster Games, pur essendo quasi impeccabile dal punto di vista tecnico, non ha preso in considerazione alcune delle funzionalità del Nintendo 3DS, forse per pigrizia, forse per mancanza di tempo, o forse per a causa dei già citati limiti hardware: con mia somma sorpresa manca quasiasi integrazione delle funzioni touch nello schermo inferiore, impiegato per mostrare lo status dei personaggi, la mini-mappa e l’orologio. Assolutamente azzeccata la scelta di spostare buona parte dell’HUD sullo schermo minore per non congestionare i piccoli schermi della console, tuttavia il design della schermata di supporto è deludentemente spartano, l’orologio e la mini-mappa sarebbero stati ben più utili se interattivi (capita spessissimo di dover cambiare l’orario e renderlo possibile usando lo stilo senza costringerci a raggiungere il menu usando il D-Pad o l’analogico sarebbe stato ben più pratico e veloce), lo stesso si può dire anche del menu delle Tecniche, nel quale più volte mi è capitato di trascinare istintivamene le icone con il dito senza ottenere però alcuna risposta dalla console. Difetti veniali che non incidono poi molto sul gameplay, certo, ma un porting lo si giudica anche da come sfrutta l’hardware che lo ospita, e Xenoblade Chronicles 3D avrebbe sicuramente meritato qualche attenzione in più.
Il comparto audio è invece ben altro paio di maniche: Xenoblade Chronicles può vantare una delle più belle colonne sonore degli ultimi anni, con tracce sempre azzeccate e che si calano alla perfezione in ogni momento di gioco, composizioni a cui gli speaker del New Nintendo 3DS riescono a rendere giustizia. Prevedibile la rimozione della traccia audio giapponese che era invece presente nella versione Wii, il doppiaggio inglese tuttavia è curato e apprezzabile, le linee di dialogo saranno molte e sempre coerenti, anche durante le battaglie.
A chi consigliamo Xenoblade Chronicles 3D?
Chiunque abbia un New Nintendo 3DS dovrebbe possedere una copia di Xenoblade Chronicles 3D. L’opera di Monster Games è stata sicuramente difficile e ambiziosa ma il risultato è più che soddisfacente, chiunque voglia una esperienza di gioco immersiva e longeva difficilmente troverà di meglio su questa o su altre console portatili. Anche chi non è solitamente dedito agli RPG saprà apprezzare il sistema di combattimento, la narrazione, l’ambientazione, le musiche e i personaggi, tutte magistralmente gestiti. Chi lo ha già giocato su Wii troverà nella portabilità e nel 3D gli unici valori aggiunti e dovrà scendere a patti con le nuove limitazioni imposte dall’hardware; l’integrazione degli amiibo è assolutamente marginale e la funzionalità che li prevede, accessibile dal menu principale sotto la voce Extra, è poco più di una gallery di modelli poligonali da acquistare usando le monete ottenute tramite streetpass o con il contapassi , ma la possibilità di ascoltare 42 brani della meravigliosa OST anche con la console chiusa (se si hanno un paio di cuffie) è una caratteristica gradita.
- Vastissimo e longevo
- Bella trama, ottima caratterizzazione e buon sistema di combattimento
- Ambientazione convincente
- Colonna sonora maestosa
- Esclusa la portabilità, le novità sono marginali
- I pochi difetti della versione originale non sono stati corretti
- Nessuna interfaccia touch
- Manca la traccia audio giapponese
Xenoblade Chronicles 3D
Un must nel suo genere in una comoda versione portatile
Sulla qualità di Xenoblade Chronicles non si discute, è smodatamente grande, coinvolgente e ben sviluppato. Questa conversione per New Nintendo 3DS è valida dal punto di vista tecnico, purtroppo eredita gli stessi (pochi) difetti che aveva la versione casalinga e non sfrutta alcune caratteristiche della console, ma rimane una delle migliori esperienze in ambito JRPG che possa capitare di giocare in tempi recenti, con un sistema di combattimento user friendly, tutorial chiari e non invasivi e una personalizzazione abbastanza profonda da non deludere i giocatori più hardcore. Pur soffrendo leggermente dal punto di vista grafico, la direzione artistica rimane di ottimo livello e raggiunge vette d’eccellenza nel comparto audio, mentre la quantità di contenuti giustifica ampiamente il prezzo. La possibilità di salvare ovunque e la curata navigazione delle mappe lo rendono perfettamente giocabile su console portatile , ma richiede una certa dedizione per essere portato a termine, specialmente se si vogliono conquistare tutte le Imprese. Xenoblade Chronicles inaugura la stagione del New Nintendo 3DS in modo egregio, merita l’attenzione di tutti e saprà ricompensare chi gli si dedicherà con costanza e passione.