SWORD ART ONLINE Fractured Daydream – Recensione

Il viaggio di Kirito nel giocoverso di Sword Art Online non è ancora terminato e, per quanto Last Recollection fosse stata quasi una degna conclusione, non credo che i sopravvissuti al gioco mortale smetteranno di trovarsi invischiati in mondi virtuali nel prossimo futuro. Stavolta però, con SWORD ART ONLINE Fractured Daydream, la questione è leggermente diversa dalla routine e più che rimane intrappolati da qualche altra parte, è dal loro passato che devono fuggire.

Giocando a Fractured Daydream mi è sembrato di essere davanti a un’operazione simile a quella gemma di .hack//Versus (un picchiaduro rilasciato come bonus per il film Beyond the World), ovvero una sorta di mash em up dove i personaggi appartenenti a diverse serie/linee temporali finiscono per incontrarsi e scontrarsi. La premessa di questa nuova iterazione di SAO è infatti quella di rivivere i ricordi delle battaglie precedenti, con nemici, alleati e nomi noti far la loro comparsa in uno stato di semi amnesia riguardo gli eventi successivi alla loro dipartita. Toccherà a Kirito e soci risolvere l’arcano e uscire da questo nuovo programma in fase di test chiamato Galaxia.

Sword Art Online, davvero Online

Sebbene Fractured Daydream sia narrativamente incentrato su queste premesse, la natura del gioco è molto diversa dal passato e pone la trama in secondo piano, o meglio la lascia come accompagnamento e tutorial per quello che è il cuore dell’esperienza per questo capitolo del gameverse: la parte online. Infatti, dal menù fino alla gestione dei personaggi, l’obiettivo è farvi partecipare a una serie di lotte a ripetizione per sconfiggere avversari sempre più forti e cercare il bottino migliore di volta in volta, con un negozio di cosmetici e anche un pass battaglia (quest’ultimo senza ulteriori costi, ma ci sono dei Character Pass a pagamento). L’attrazione principale sono i Dungeon: aree tematicamente legate ai maggiori scenari della serie, da ALO a GGO, dove un gruppo di 20 giocatori diviso in squadre separate pulisce dei percorsi fino a sbloccare il portale verso uno tra i Boss più famosi, il quale dovrà essere abbattuto da tutto il gruppo nel minor tempo possibile.

Il flusso di gioco è tutto qui, al momento. C’è la possibilità di esplorare liberamente le aree ma in sostanza è qui che c’è il cuore pulsante di tutto Fractured Daydream e alla fine, come idea, non è affatto male. Togliendo la ripetizione di fare un contenuto all’infinito, con la promessa del team di sviluppo di continuare a supportare il titolo aggiungendo sempre più sfide e difficoltà maggiori, ciò che ci ricordiamo di più di Sword Art Online è il momento in cui i protagonisti si riuniscono per affrontare i grandi nemici che hanno scandito la cadenza delle stagioni animate o della novel, dai Illfang fino allo Skull Reaper, passando per qualche incursione da Fatal Bullet considerando che si tratta dello stesso team di sviluppo (e anche lì, ci avevano provato a renderlo più online).

I personaggi sono divisi in ruoli che ne sanciscono le varie abilità, passando dal Tank al DPS fino al Supporto. Per quanto tutti si basino sullo stesso scheletro, cioè attacco leggero, pesante, abilità unica (come il Volo per le Fate o la Release Recollection per altri), tre abilità attive con cooldown e un’ultimate, la differenza tra i vari personaggi e la loro provenienza è effettivamente uno dei punti di forza del gioco. Se vi piace la spada troverete la vostra casa con Kirito o Alice, volete invece i danni e bonus per il gruppo? Lisbeth può farlo insieme a Heathcliff. O forse preferite la distanza, abituati magari a Fatal Bullet? LLEN e Sinon non sono state convertite alla loro versione di ALO, invece avranno il mirino e l’auto-aim per trasformare Fractured Daydream uno sparatutto in terza persona, insieme a Death Gun. Non manca perfino la magia con Quinella, Eugeo e Oberon. Ci sono addirittura Eiji e Yuna! Insomma, sicuramente troverete il vostro personaggio preferito con lo stile che vi si addice.

E il consiglio è quello di individuarlo anche in fretta! Sebbene, infatti, ci sia un livello giocatore generale, ogni membro del cast di Sword Art Online avrà una sua progressione separata che ne aumenta le statistiche di base e sblocca diversi bonus cosmetici, dagli adesivi fino a vestiti/accessori (utilizzabili anche dal resto del gruppo). Inoltre il gioco è pieno di bottino, con armi e accessori che possiedono una serie di statistiche casuali da ricercare esattamente come accadeva per Fatal Bullet. Insomma, la formula per la ripetizione dove a mandarvi avanti è l’adrenalina per i numeri che crescono e la competitività durante le missioni cooperative. Il problema è la struttura nel suo complesso: per accedere ai contenuti più difficili è necessario incrementare il proprio Rango Giocatore e incrementare il Livello del Mondo, compiti che a un certo punto vi richiederanno di ripetere le stesse quest fino a sbloccarne di nuove. Purtroppo questa scalata non è clemente e ci vorrà un bel po’ per sbloccare tutto.

Un viaggio nei ricordi

Se quindi siete parte del pubblico che adora questo tipo di operazione e magari ha un gruppo di amici equamente appassionati, ciò che vi offre SWORD ART ONLINE Fractured Daydream è esattamente quello che farà per voi e ci guadagnerete diverse ore di divertimento. Non nego però che la parte migliore è tutta svolta durante i Boss, specie nella modalità Raid, perché in generale il design dei dungeon è un’altalena tra buone idee e ambientazioni, le quali godono della resa grafica migliore di tutti i giochi SAO, e altre cattive dove la mappa diventa l’unico vero ostacolo per godersi il gioco. Nei casi peggiori, il design dei livelli è basico, sembra quasi una build di test che genera casualmente qualche battaglia senza il minimo di raziocinio. In altri invece è più organizzato, con stanze tematiche e situazioni diverse a seconda della trappola che si fa innescare.

Per quanto poi mi piacerebbe farlo, non lo definirei neanche MMO. Certo, c’è una rilevanza particolare per il bottino e addirittura il negozio estetico preso a piene mani dal vero MMORPG di SAO, Integral Factor, ma la progressione in verità gira più intorno all’idea dei MOBA, dove il livello del proprio avatar è resettato a inizio partita e per aumentare le proprie statistiche è necessario correre sul campo di battaglia, trovando forzieri e uccidendo nemici. Si tratta di un sistema strano considerando invece la parte rilevante della progressione a Rango dell’Equipaggiamento, più utile negli intermezzi tra un Boss e l’altro ma inspiegabilmente poco invitante da giocare. Fractured Daydream trova la sua massima espressione da gioco Massivo Online nei Raid o Boss Battle, davvero ben fatte nel proporre equamente un combattimento fattibile ed enigmi che vanno oltre la semplice rotazione del danno.

Infatti più la difficoltà incrementa più è necessario conoscere le meccaniche e coordinare bene gli attacchi, ma non c’è la profondità che ci si aspetterebbe da un RPG con i ruoli come Curatore e Tank. Per quanto ci siano dei casi di utilizzo e portino beneficio in battaglia, sostanzialmente gli scontri sono dei check dei DPS per cui bisogna far più danni nel minor tempo possibile. Sotto questo punto di vista avrei voluto di più da Fractured Daydream più che un focus sui danni, considerando quanto nell’opera originale (specie se si guarda ad Aincrad) l’aspetto da MMORPG è sempre stato vitale.

Ma, a onor del vero, c’è vita anche fuori dal comparto online. Infatti la punta di diamante di questa operazione, nei riguardi dell’offline almeno, è l’aver creato una storia che si focalizza interamente sui personaggi e sugli accoppiamenti più che bizzarri derivati dalla ricostruzione dei ricordi di tutto il corso di Sword Art Online. Vedere Eugeo conoscere LLEN o Silica interagire con Death Gun sono stati colpi di genio, esplorando quindi cosa può succedere se il cast di tutto SAO interagisse con gli altri fuori dalla sfera Kirito-centrica. Senza dubbio il più grande pregio di Fractured Daydream e necessario da percorrere per sbloccare tutti i personaggi a disposizione, tuttavia è la sua brevità a essere il peccato più grosso per il gioco, che sì ci regala il fanservice ma solo in funzione di introdurci al grinding infinito che è poi il gioco in sé. Al momento non sono previsti capitoli aggiuntivi per la storia, se non per quelli dedicati ai personaggi DLC che usciranno nel corso del tempo.

A chi consigliamo SWORD ART ONLINE Fractured Daydream?

SWORD ART ONLINE Fractured Daydream è un gioco per chi cerca l’esperienza online e possibilmente ha un gruppo di amici (o vuole spendere tempo a inserirsi in una community) con cui giocare le varie missioni disponibili. Gli amanti della saga troveranno una storia molto interessante e una delle rese grafiche migliori del Gameverse, però una volta terminati i contenuti narrativi e svolto le missioni almeno una volta, il vero attaccamento e valore può arrivare solo a chi apprezza questo tipo di esperienza, a chi magari piace andare a caccia di bottino diverso o ripetere missioni fino a trovare la quadra giusta per i personaggi del gioco. Da un lato c’è abbastanza varietà da potervi tenere occupati e la funzione di aiutare gli altri con segnali di emergenza simili agli SOS di Monster Hunter permette di ottenere bottino per il proprio rango anche fuori dalle missioni più difficili disponibili. Se questo è il vostro pane preferito e siete fan di Sword Art Online, Fractured Daydream farà per voi.