Gundam: Requiem for Vengeance, i doppiatori italiani

Iria Solari

Dal 17 ottobre la serie Gundam: Requiem for Vengeance, realizzata da BANDAI NAMCO Filmworks e SAFEHOUSE sotto la direzione di Erasmus Brosdau e con la sceneggiatura di Gavin Hignight, è finalmente disponibile in tutto il mondo su Netflix. Vi abbiamo già dato le nostre prime impressioni e in attesa della recensione definitiva, ecco la lista ufficiale dei doppiatori italiani dei personaggi principali.

  • Iria Solari: Gea Riva
  • Pilota del Gundam: Alessio Talamo
  • Alfee Zydos: Francesco De Angelis
  • Hayley Arhun: Elisa Giorgio
  • Ony Kasuga: Alessandro Pili
  • Maggiore Rolph Ronet: Marco Pagani
  • Kneeland Lesean: Paolo De Santis
  • Heaton: Jacopo Calatroni

Direttore del doppiaggio: Mosè Singh

Vi ricordiamo, come già detto nella nostra anteprima, che per questo doppiaggio italiano è stato deciso di mantenere la pronuncia originale della parola Gundam, ovvero Gandam. Si tratta della prima volta nella storia del doppiaggio italiano della saga che viene mantenuta la pronuncia originale.

Gundam: Requiem for Vengeance sarà composta da sei episodi della durata di circa 24 minuti ciascuno. Segue la sinossi della serie.

Gundam: Requiem for Vengeance – Sinossi

Nell’anno 0079 dello Universal Century, il Principato di Zeon si dichiara indipendente dalla Federazione Terrestre, scatenando una guerra tra le due nazioni. Inizialmente Zeon ha la meglio grazie a una rivoluzionaria nuova arma nota come “Mobile Suit”, ma non essendo abbastanza potente da controllare l’intero pianeta Terra, porta il conflitto a una situazione di stallo. A undici mesi dall’inizio della guerra le forze della Federazione Terrestre riescono ad assediare una base controllata da Zeon in Europa orientale. All’interno del battaglione incaricato di riconquistare la base si trovano Iria Solari e la divisione dei “Red Wolf”, un plotone di Mobile Suit appena arrivato dallo spazio.

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.

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