REYNATIS – Recensione

In una magica Shibuya inizia la nostra avventura con REYNATIS. Ma sarà riuscito a stregarci? Scopritelo nella nostra recensione!

REYNATIS – Recensione

L’ispirazione è una componente fondamentale dell’industria videoludica. Da sempre infatti capita che alcune persone scelgano di diventare sviluppatori proprio dopo essere stati ispirati da un determinato gioco o dall’avvento di nuove tecnologie, dando poi vita a opere capaci esse stesse di ispirare nuove generazioni. Recentemente abbiamo visto molti esempi di questo fenomeno, soprattutto da parte di studi minori o di sviluppatori indipendenti che decidono di usare il loro tocco per rinnovare un determinato genere videoludico o che scelgono il proprio gioco preferito come base su cui costruire qualcosa di innovativo e differente. Manca poco all’arrivo in tutto il mondo di REYNATIS, titolo sviluppato da FuRyu e Natsume Atari che prende spunto da alcuni dei più acclamati Action RPG dell’epoca moderna.

Un’ispirazione che ha portato persino alla nascita di una collaborazione con SQUARE ENIX per introdurre all’interno del gioco una missione aggiuntiva che vedrà fondersi il mondo creato da Takumi Isobe con quello di NEO: The World Ends with You. Ho avuto il piacere di giocare in anteprima a REYNATIS e portarlo a termine, in modo da potervi parlare approfonditamente della mia esperienza con il titolo in uscita il prossimo 27 settembre. Prepariamoci per un viaggio tra le vie di Shibuya!

REYNATIS – Recensione

  • Titolo: REYNATIS
  • Piattaforma: PlayStation 5, PlayStation 4, Nintendo Switch, PC (Steam)
  • Versione analizzata: PlayStation 5 (EU)
  • Genere: Action RPG
  • Giocatori: 1
  • Publisher:  NIS America
  • Sviluppatore: FuRyu, Natsume Atari
  • Lingua: Inglese (testi), Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 27 settembre 2024
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: la software house rilascerà una serie di episodi aggiuntivi dedicati ai personaggi
  • Note: potremo scaricare una demo del gioco su tutte le piattaforme che ci permetterà di provare il gioco in anteprima

Abbiamo recensito REYNATIS con un codice PlayStation 5 fornitoci gratuitamente da NIS America via PLAION.

Marin, uno dei protagonisti di REYNATIS

In un mondo dove la magia è vista come qualcosa di pericoloso, sta per iniziare una dura lotta per il potere. Marin Kirizumi è un mago che ha passato tutta la sua vita a nascondersi tra le strade di Shibuya. Coloro che dispongono di poteri magici non vengono infatti visti di buon occhio dalla società moderna, ma Marin desidera poter diventare il mago più potente per ottenere così la sua tanto agognata libertà. Sari Nishijima è invece il suo opposto. Dopo aver scoperto i suoi poteri ha deciso di unirsi al Magic Enforcement Administration, un’organizzazione governativa che si occupa di tenere a bada le attività magiche illegali causate dalla Magic Guild of Japan.

Il cammino dei due si incrocierà più volte e, seppur abbiano degli obiettivi comuni, si troveranno spesso a scontrarsi per via delle loro affiliazioni differenti. Marin infatti si unirà al gruppo Owl, maghi che hanno deciso di non affiliarsi né con il M.E.A. né con la gilda e che cercano di aiutare le persone in difficoltà. Shibuya è infatti tormentata dalla diffusione del Rubrum, una droga illegale capace di donare poteri magici in cambio dell’umanità di chi la consuma. Ma l’incessante guerra per il potere e l’imminente avvento del misterioso REYNATIS obbligherà i due a collaborare per poter salvare la propria città.

Express Yourself…

Dal punto di vista del gameplay REYNATIS sfrutta alcune meccaniche tradizionali degli Action RPG implementando però un tocco di unicità. Durante le prime ore di gioco l’esplorazione avrà delle variazioni in base al protagonista che stiamo utilizzando. Se da una parte Sari non rischia alcuna penalità per i suoi poteri in quanto membro del M.E.A. per Marin le cose saranno diverse. Nei suoi panni dovremo sfurttare la Suppression Mode per tenere i nostri poteri nascosti dato che se non lo faremo gli abitanti di Shibuya potranno segnalarci alle autorità aumentando il nostro livello di Stress, in quel caso sarà fondamentale trovare un punto in cui nasconderci da occhi indiscreti per far calmare le acque e riprendere ad esplorare senza problemi. Man mano che progrediremo nell’avventura però capiterà di trovare nemici pronti ad aspettarci per le strade di Shibuya, e starà a noi decidere se combatterli entrando in Liberation Mode e rischiare di far scoprire a tutti il nostro status di mago oppure se scappare e non destare sospetti.

Sari, Ukai e Dogo si preparano per la battaglia

Quando il nostro livello di Stress sarà troppo alto riceveremo un bonus all’attacco indebolendo però le nostre difese, inoltre superata una certa soglia non riusciremo a sopprimere i nostri poteri fino a quando non mangeremo dei cibi calmanti in uno dei locali sparsi in città. Per le strade di Shibuya troveremo inoltre i Wizart, particolarissimi graffiti che ci garantiranno nuovi poteri magici o migliorie per quelli che già possediamo. Per poter apprendere le nuove magie sarà però necessario abbassare il livello di Malice della città, e per farlo ci basterà portare a termine le missioni secondarie. Grazie al proprio smartphone i protagonisti potranno infatti sfruttare l’applicazione IWD, grazie alla quale sarà possibile aiutare gli abitanti di Shibuya in difficoltà. Generalmente si tratta di missioni abbastanza semplici che ci richiederanno la sconfitta di un determinato gruppo di nemici o la raccolta di un oggetto specifico.

Seppur abbia trovato l’idea dietro queste meccaniche interessanti, purtroppo la software house le ha sfruttate in maniera forse un po’ troppo acerba. Nasconderci da occhi indiscreti nei panni di Marin risulterà abbastanza semplice all’inizio dell’avventura, ma progredendo sarà quasi impossibile rimanere nascosto dato il quantitativo di nemici che ci interromperà in continuazione. Se da una parte potrebbe far aumentare la tensione del gameplay, dall’altra diventa un po’ fastidioso dato che non sarà possibile interagire con determinati oggetti, specialmente quelli legati alle missioni secondarie, quando ci stanno dando la caccia. Inoltre per far calmare le acque non ci servirà per forza nasconderci dato che ciò avverrà anche semplicemente cambiando area di gioco, rendendo dunque abbastanza superficiale questa meccanica.

…Don’t Repress Yourself

Uno degli elementi più importanti del gameplay di REYNATIS è senza ombra di dubbio il suo sistema di combattimento. In battaglia avremo a disposizione un party composto da tre personaggi, ma né sarà attivo solamente uno alla volta se non per brevi periodi. Sarà infatti possibile passare liberamente da un personaggio all’altro e, così facendo, quello che sta per essere sostituito resterà per qualche secondo a fornirci supporto. Ogni personaggio ha un’affinità specifica con una tipologia di danno, rendendolo più efficace contro determinati nemici dandoci così un motivo in più per passare da un personaggio all’altro. Ogni azione svolta in battaglia andrà a consumare MP, sia che si tratti di attacchi semplici che dell’utilizzo di abilità, questi si ricaricheranno automaticamente con lo scorrere del tempo ma sarà possibile velocizzare le cose assorbendoli dai nemici grazie alle schivate.

Marin, Nika e Moa sono in esplorazione

Come durante l’esplorazione, anche in battaglia infatti potremo passare da Suppression Mode a Liberation Mode ma in questo caso la funzionalità sarà un po’ diversa. La Suppression Mode sarà una modalità esclusivamente difensiva in cui gli attacchi degli avversari saranno più lenti del solito e sarà possibile schivarli per ottenere MP, se effettueremo una schivata perfetta e la nostra barra MP si caricherà del tutto potremo effettuare un contrattacco che rallenterà il tempo per i nemici per un breve lasso di tempo. La Liberation Mode sarà invece la nostra modalità di attacco, ma le nostre difese saranno molto minimali e non ci permetteranno il recupero di MP.

Nonostante a primo impatto non sia esattamente intuitiva come scelta, ammetto che dopo qualche ora in compagnia di REYNATIS ho iniziato ad apprezzare maggiormente quel senso di tatticità presente nel sistema di combattimento. Potremo passare da una modalità all’altra con la semplice pressione di un pulsante, permettendoci ad esempio di interrompere la combo in corso per entrare in Suppression Mode ed effettuare una schivata di emergenza prima di riprendere il nostro assalto agli avversari. L’unica pecca che ho riscontrato in battaglia è legata alla telecamera che non sarà esattamente precisa nelle aree di gioco più strette.

The World Starts with You

Purtroppo uno dei più grandi punti deboli di REYNATIS sta nel suo comparto tecnico, che spesso non brilla per pulizia o precisione. Graficamente il gioco risulta infatti parecchio indietro rispetto ad altri titoli contemporanei, e non parlo di triple-A. Ci sono davvero tante scelte non azzeccate per il comparto visivo del gioco, anche ad un semplice livello di inquadrature durante le scene di dialogo. Stilisticamente i personaggi risultano interessanti, soprattutto nella loro versione trasformata, e il poter esplorare una Shibuya basata su quella del mondo reale integrando i veri punti di interesse del quartiere può risultare piacevole. Purtroppo però a lungo andare il livello qualitativo del comparto grafico inciderà anche su questi aspetti e noteremo maggiormente tutti i difetti, la direzione artistica da sola non riesce a tenere il tutto a galla.

Che ci fa Marin nella Shibuya di The World Ends with You?

A risollevare le sorti del comparto tecnico troviamo la colonna sonora curata da Yoko Shimomura, di cui riconosceremo immediatamente lo stile di composizione dei brani. Anche qui però c’è una piccola pecca, dato che nella prima metà del gioco verranno usati quasi sempre gli stessi brani creando dunque un senso di ripetitività che si andrà un po’ a smussare progredendo con la storia principale. Molto buono anche il doppiaggio giapponese, mentre i sottotitoli saranno presenti solamente in lingua inglese.

Anche narrativamente parlando REYNATIS ha dei problemi non indifferenti, che riguardano soprattutto l’andamento della trama principale. Se nelle prime fasi di gioco non sentiremo particolarmente questa problematica, sarà da poco dopo della metà che ci renderemo conto come la software house cerchi di introdurre e chiudere punti di trama in tempi brevissimi, andando dunque a creare un po’ di confusione su alcuni dettagli. Si tratta di un modo un po’ troppo raffazzonato di esporre certi dettagli importanti, senza considerare che nonostante i protagonisti siano due il ruolo di Marin all’interno della storia è senza dubbio più prevalente di quello di Sari.

La missione aggiuntiva legata al mondo di NEO: The World Ends with You merita un piccolo paragrafo a parte, ma purtroppo non per buoni motivi. La collaborazione con SQUARE ENIX parte da una premessa interessante ma è penalizzata dalle problematiche tecniche del titolo che la ospita. Se da una parte ho apprezzato poter rivedere certi personaggi, dall’altra sono rimasto un po’ dispiaciuto nel notare che non solo sono stati animati in modo un po’ abbozzato ma non dispongono di un doppiaggio. Il contenuto di per se è abbastanza breve, e sinceramente mi sarei aspettato un po’ di più considerando quanto sia stato pubblicizzato durante le fasi promozionali del gioco.

Quando Marin, mago disonesto, e Sari, agente M.E.A., si incontrano nelle vivaci strade di Shibuya, avviene lo scontro tra due mondi. Sotto le scintillanti luci notturne, i due combattono per ciò in cui credono, al confine tra fantasia e realtà, tra libertà e ordine.

In un mondo che teme la magia, bisogna scegliere quando nascondere i propri poteri o scatenarli per annientare i nemici. Questi individui dotati di poteri dovrebbero sottostare a delle regole oppure essere liberi di farne uso come preferiscono? Assisti allo scontro tra magia e legge in REYNATIS!

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A chi consigliamo REYNATIS?

Per quanto il gameplay di REYNATIS possa risultare piacevole, è impossibile negare gli evidenti problemi tecnici che affliggono il gioco. Il sistema di combattimento farà gola ai fan degli Action RPG, mentre la colonna sonora di Yoko Shimomura è un tocco di classe importante che risolleva un po’ le sorti del comparto tecnico. Credo però che il prezzo di lancio scelto sia un po’ troppo alto rispetto al prodotto finale.

Lo scontro tra Marin e Sari è imminente

  • La colonna sonora di Yoko Shimomura è davvero bella
  • Esplorare la Shibuya del mondo reale risulta molto piacevole
  • Sistema di combattimento divertente e con qualche novità interessante…

  • …Ma tecnicamente il gioco ha diversi problemi ed è troppo arretrato
  • Alcuni elementi di trama sono esposti in modo troppo sbrigativo
  • Prezzo troppo alto rispetto alla qualità del prodotto finale
REYNATIS
3

Una buona idea a volte non basta

Nonostante fossi davvero curioso di REYNATIS, le mie aspettative per il nuovo titolo di FuRyu sono rimaste un po’ deluse. Seppur generalmente non sia tra coloro che hanno bisogno di una grafica all’avanguardia per poter apprezzare appieno un gioco il titolo manca di una direzione artistica che abbia un impatto tale da permetterci di chiudere un occhio su tutte le sbavature tecniche. Credo che il fatto che certi elementi del gioco siano forse un po’ troppo simili al materiale da cui traggono ispirazione sia uno dei motivi per cui si notano maggiormente certe problematiche, dato che sarà impossibile non fare un paragone anche essendo il più obiettivi possibile. L’idea dietro REYNATIS è buona, ma non basta a farlo brillare così tanto da renderlo un titolo imperdibile.

Raro esemplare di panda sardo cresciuto a bambù e JRPG. Soffre di sindrome di Stoccolma nei confronti di SQUARE ENIX, ed è disposto a privarsi del sonno pur di spulciare all’inverosimile ogni titolo gli capiti fra le mani.

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