Ace Attorney Investigations Collection – Recensione

Ace Attorney Investigations Collection riporta l'acuto Miles Edgeworth nelle nostre case, pronti a nuove indagini?

Ace Attorney Investigations Collection – Recensione

Pubblicati rispettivamente nel 2009 e nel 2011, Ace Attorney Investigations: Miles Edgeworth e Ace Attorney Investigations 2: Prosecutor’s Gambit sono ad oggi due degli spin-off più ricordati con affetto dal sottoscritto all’interno del vasto universo di Ace Attorney. Così, con la pubblicazione questo 6 settembre di Ace Attorney Investigations Collection, non ho potuto che rifiondarmi in questi vecchi “casi” con un misto di nostalgia e meraviglia, soprattutto per la grande irriverenza con cui il protagonista ed i suoi collaboratori hanno sempre affrontato i diversi casi che saranno chiamati a risolvere. La Collection permette di rivivere tutti e le dieci indagini dei due titoli, arricchendo l’esperienza complessiva non solo con una nuova grafica in HD, ma anche attraverso piccole migliorie del gameplay e nuove caratteristiche come i bozzetti presenti nella galleria e le nuove tracce musicali. Dopo aver provato in anteprima il titolo siamo finalmente pronti a parlarvene in questa nostra ultima recensione, così da prepararvi al ritorno di Miles Edgeworth sul grande schermo. Buona lettura.

Ace Attorney Investigations Collection

  • Titolo: Ace Attorney Investigations Collection
  • Piattaforma: PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch, PC (Steam)
  • Versione analizzata: PlayStation 4 (EU)
  • Genere: Avventura, Rompicapo 
  • Giocatori: 1
  • Publisher: CAPCOM
  • Sviluppatore: CAPCOM
  • Lingua: Inglese o Giapponese (testi e doppiaggio)
  • Data di uscita: 6 settembre 2024
  • Disponibilità: retail, digital delivery  
  • DLC: non annunciati
  • Note: disponibile una demo su tutti gli store digitali

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Il ritorno di Miles Edgeworth

Nel corso degli anni abbiamo imparato come la lunga saga di Ace Attorney non sia mai cambiata molto in termini di gameplay. Ogni titolo consisteva infatti nel mostrare semplicemente una serie di prove ai poveri interrogati, con aggiunte o modifiche minori tra un titolo e l’altro, come gli PsycheLock nel secondo e terzo capitolo, oppure l’incredibile Perceive System presente in Apollo Justice. Per la sua quinta opera in linea temporale, CAPCOM decise di cambiare le carte in tavola, decidendo innanzitutto di tornare al cast principale dei suoi primi tre giochi, con questa volta come protagonista il rivale (sempre) benintenzionato di Phoenix, Miles Edgeworth, dove ad accompagnarlo ritroviamo tanti altri personaggi che abbiamo già avuto modo di conoscere nelle avventure precedenti.

Muovendo i primi passi in Ace Attorney Investigations: Miles Edgeworth ci accorgiamo così che il primo elemento principale a saltare immediatamente all’occhio è l’aula di tribunale ora completamente assente in tutti i casi (ad eccezione di uno che eviteremo di approfondire per non farvi spoiler) in quanto, come suggerisce il titolo del gioco, l’attenzione dell’opera è maggiormente focalizzata sulle “indagini” stesse. Sebbene le informazioni provenienti da testimoni, sospettati e altri siano comunque importanti, Edgeworth e i suoi partner devono anche svolgere ricerche approfondite, esaminando ogni quadro di gioco per scoprire nuovi indizi in grado di favorire il proseguo della trama. In Ace Attorney Investigations per la prima volta nella serie possiamo effettivamente impersonare a tutto tondo il nostro protagonista, con il pieno controllo di Edgeworth mentre corre sulla scena del crimine alla ricerca di indizi e interagisce con l’ambiente circostante.

Ace Attorney Investigations Collection – Recensione

Proprio come Phoenix e Apollo, Edgeworth prenderà o terrà nota di qualsiasi oggetto interessante che incontra, consentendo di presentarli alle persone per potenziali informazioni o semplicemente dare un’altra occhiata alle informazioni che possediamo sul caso. Se qualcosa nell’area sembra particolarmente sospetta, Edgeworth la contrassegnerà come una possibile “intuizione logica”, altra new entry di questo spin-off. Una volta ottenute due o più intuizioni logiche, potremo provare a ricollegare i punti salienti del caso, unendoli assieme per formare una conclusione logica e far progredire l’indagine. Nel caso le informazioni collegate fossero sbagliate andremo a perdere un segmento della nostra barra della vita (o, come la definisce lo stesso Edgeworth, ci “allontanerà ulteriormente dalla verità“). Se la barra si dovesse svuotare completamente, andremo in contro a un game over istantaneo, ma non c’è molto di cui preoccuparsi, infatti dopo ogni fase di indagine recupereremo metà barra della vita.

Ace Attorney Investigations Collection – Recensione

Sebbene non ci siano battaglie in tribunale, gli intensi controinterrogatori che rendono la serie così famosa sono ancora presenti. I testimoni forniranno le diverse versioni delle proprie testimonianze, mentre i sospettati forniranno “argomentazioni” che Edgeworth potrà controbattere attraverso una “confutazione”, che sostanzialmente si riduce esattamente alla classica “obiezione” a cui siamo ormai abituati. Ogni indagato tenterà di difendere il proprio alibi o ciò che ha visto attraverso poche righe di testo, dopodiché toccherà noi cercare tra i nostri indizi qualcosa che contraddica una delle loro affermazioni. Presentare l’oggetto sbagliato o attribuirlo alla riga di testo scorretta ci porterà a perdere punti salute. È anche possibile “pressare” ogni loro affermazione, chiedendo alla persona interrogata informazioni più specifiche. Come nella versione originale, è proprio qui che il gioco mostra purtroppo il proprio Tallone d’Achille. Qui infatti il “pressing” produrrà molto spesso una nuova affermazione interessante, che Edgeworth sfrutterà per chiedere alla persona con cui sta interloquendo di aggiungere alla sua testimonianza o argomentazione questo nuovo tassello fondamentale, che quasi certamente è proprio l’affermazione verso cui dovrete presentare una contraddizione. Questo porta il titolo a risultare fin troppo semplice in numerosi frangenti, ed è solo nel quinto e ultimo caso che il gioco inizia a mostrare un po’ i denti.

La dura vita del procuratore

In Ace Attorney Investigations 2: Prosecutor’s Gambit la trama segue immediatamente gli eventi segnati dal suo predecessore. Ancora una volta prendiamo il controllo di Miles Edgeworth che, dopo aver sgominato una rete di contrabbando internazionale, non ha ancora tregua e viene immediatamente coinvolto in cinque nuovi casi lo porteranno a svelare lentamente una cospirazione che risale fino alle autorità della procura stessa.

Questo sequel amplia notevolmente i temi del suo predecessore sull’incongruenza tra legge e giustizia autentica, soprattutto attraverso un Edgeworth caratterizzato da una scrittura più profonda, mettendo in evidenza anche la sua fiducia nel sistema giudiziario ormai infranta. La struttura narrativa complessiva rimane in gran parte intatta, ma con alcuni miglioramenti. Primo fra tutti è la ripartizione delle figure principali, dove i personaggi già familiari a chi conosce bene la saga faranno capolino un po’ per volta, e non tutti assieme in un unico capitolo. Dal punto di vista del gameplay, il gioco continua in gran parte con la linea tracciata precedentemente dal suo predecessore, ma con qualche piccola novità. Una nuova aggiunta è la Logic Chess, un interrogatorio a tempo in cui bisognerà estrarre informazioni dalle persone interrogate esaminando le loro tesi e trovando varie contraddizioni al loro interno. Inizialmente questo può un po’ spiazzare, ma col tempo ci si rende conto di come accentui la sensazione di urgenza in alcune situazioni. Una sfida decisamente piacevole e rinfrescante, soprattutto se si gioca il secondo capitolo immediatamente dopo il primo.

Un’altra aggiunta è il modo in cui le indagini sulla scena del crimine ricreate con Little Thief sono state estese per coprire periodi di tempo prolungati, passando ad essi a nostro piacimento. Questa modalità richiede che il giocatore costruisca un’immagine mentale più ampia della scena del crimine invece di guardare semplicemente ciò che ha sotto il proprio naso. Questo, tuttavia, può anche portare ad una leggera confusione. Un aspetto frustrante di questa aggiunta è da sempre che lo stesso identico dialogo può essere attivato dallo stesso oggetto numerose volte, imbattendosi in dialoghi già incontrati e che portano il giocatore a chiedersi se l’intuizione di averlo già visto prima sia reale o meno.

Ace Attorney Investigations Collection – Recensione

Lo spin-off che ci mancava

In Ace Attorney Investigations Collection entrambi i giochi sono stati rimasterizzati in alta definizione, presentando adesso nuovi modelli in stile chibi per tutti personaggi. Sebbene la maggior parte di essi abbia ancora le stesse animazioni presenti in diversi capitoli della serie, sono stati tutti ridisegnati per apparire molto più fluidi e vivaci. I personaggi sembrano tutti nuovi di zecca e, come da tradizione, quasi ognuno di loro possiede una fantastica animazione di “scomposizione” che partirà quando avremo distrutto completamente la loro argomentazione/testimonianza. CAPCOM ha voluto però accontentare anche i fan di vecchia data, consentendo al giocatore di poter cambiare in qualsiasi momento lo stile grafico del gioco, optando anche per lo stile pixel art classico per chi ama un’atmosfera maggiormente rétro.

Ace Attorney Investigations Collection – Recensione

In questa nuova edizione non mancano anche diverse migliorie al sistema di gioco, come la selezione del capitolo dal menu principale oppure le funzioni Autoplay che permette di far avanzare i dialoghi automaticamente e Story Mode che risolverà anche i puzzle più difficili al posto del giocatore. È stata aggiunta una sezione dedicata unicamente alla Galleria, ricca di contenuti bonus imperdibili, come illustrazioni di gioco e animazioni dei personaggi, insieme a bozzetti dei modelli dei protagonisti e molto altro. Degne di nota anche le meravigliose tracce musicali di sottofondo, ora arricchite dalla presenza di tracce composte da arrangiamenti orchestrali.

Ace Attorney Investigations Collection – Recensione

Le pecche a mio avviso rimangono un po’ sempre le stesse. L’assenza di una localizzazione italiana porta il giocatore a non recepire molti degli indizi dati, costringendolo a leggere più e più volte le medesime righe di testo. Un’altra, probabilmente più un consiglio che una reale pecca, è il fatto che il gioco faccia frequenti riferimenti alla trilogia originale, sia con piccole citazioni che con i riferimenti ad alcuni eventi importanti. Pertanto, a mio avviso, è consigliabile giocarci dopo aver avuto modo di giocare ai primi tre titoli della saga, così da poterli apprezzare pienamente.

Scopri entrambi i giochi di Ace Attorney Investigations grazie a una magnifica raccolta! Vesti i panni di Miles Edgeworth, il temutissimo procuratore della serie principale di Ace Attorney! Lasciati il tribunale alle spalle e affianca Edgeworth sulla scena del crimine: raccogli prove e indizi mentre interroghi i vari sospettati. Usa il tuo ingegno e sfrutta le tue scoperte per risolvere casi intricati e avvincenti mediante la logica e la deduzione.

Entrambi i giochi sono stati rimasterizzati in alta definizione, con nuovi modelli in stile chibi per i personaggi! Ma non temere: lo stile pixel art classico è ancora disponibile per chi ama un’atmosfera più rétro!

Tuttavia, in Europa Ace Attorney Investigations sarà disponibile solo in formato digitale. L’edizione fisica, disponibile per Asia e Stati Uniti, potete acquistarla presso il nostro partner di Bazaar Bazaar utilizzando i nostri codici sconto.

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Ace Attorney Investigations Collection – Recensione

A chi consigliamo Ace Attorney Investigations Collection?

Ace Attorney Investigations Collection è consigliato a tutti loro che hanno amato le due opere originali contenute in questo bundle, e anche a chi non ha mai avuto modo di cimentarcisi prima e vuole esplorare ulteriormente il vasto universo di Ace Attorney. È richiesta una buona conoscenza della lingua inglese per comprendere al meglio tutti i testi a schermo, nonché, come già ribadito, conoscenze pregresse della prima trilogia della saga per comprendere al meglio tutti i riferimenti di trama.

  • Rimasterizzazione a regola d’arte, dalla nuova veste grafica al comparto sonoro
  • Gameplay semplice e intuitivo, adatto anche ai neofiti del genere
  • Enigmi e indagini capaci di lasciare il giocatore incollato allo schermo…

  • …Ma una sfida maggiore avrebbe reso l’esperienza più avvincente
  • Giocarlo senza conoscere la saga principale potrebbe portare diversi giocatori a non apprezzare a pieno i due spin-off
  • Localizzazione italiana assente
Ace Attorney Investigations Collection
4

Quando la "confutazione" non serve

Ace Attorney Investigations Collection è un titolo unico, capace di riportare l’amato Miles Edgeworth nelle nostre case per rivivere dieci entusiasmanti casi che sapranno tenervi incollati allo schermo più di una serie TV. Le differenze con la saga principale si fanno velocemente sentire, ma una boccata d’aria fresca è sempre stato ciò che ha aiutato il franchise, e a mio avviso Ace Attorney Investigations rimane ancora oggi la migliore serie spin-off ad esso collegata. Il non essere vincolati al tribunale, il poter girare liberamente, la possibilità di poter indagare con i propri tempi sui casi è ancora oggi una sensazione impagabile, che sa come conquistare sia il giocatore di vecchia data che chi ci si approccia per la prima volta. I titoli indubbiamente non brillano per difficoltà, ma ciò permette a diversi giocatori di poter vivere l’avventura con i propri ritmi, divertendosi nel trovare le sottili divergenze presenti tra i vari testimoni del caso. Il lavoro svolto tecnicamente è degno di nota, anche se non ci sarebbe dispiaciuto poterlo vivere almeno questa volta in italiano. Una collection sicuramente da recuperare.

Amante dei videogiochi fin dalla tenera età, ama perdersi nella scrittura ascoltando le OST di FINAL FANTASY e KINGDOM HEARTS. Convinto fieramente che la bellezza di un equip sia più importante delle sue statistiche, è sempre alla ricerca di nuovi oggetti da aggiungere alla sua collezione videoludica.

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