Nelle ultime settimane abbiamo potuto finalmente mettere le mani sulla versione beta di GUNDAM BREAKER 4 grazie al primo (di due previsti) Open Network Test che ha coinvolto anche noi giocatori occidentali. Dopo il disastroso lancio di New Gundam Breaker nel 2018, che ha sancito in qualche modo la fine del supporto fisico per i giochi di Gundam in Europa, il quarto episodio numerato di questa serie promette di tornare agli antichi fasti della trilogia che non ha mai varcato i confini occidentali.
GUNDAM BREAKER è una serie a cui siamo particolarmente affezionati, sia dal punto di vista di fan del franchise di Mobile Suit Gundam, sia da quello di giocatori che, sin dal lancio del primo episodio, non hanno perso occasione di giocarli in lingua originale e in multiplayer online formando un team indissolubile per battere i giganteschi boss e raccogliere pezzi sempre più forti per i propri GUNPLA.
Questa versione di prova di GUNDAM BREAKER 4 ha messo a nostra disposizione la rinnovata lobby online e tre delle missioni incarico provenienti dalle fasi iniziali del gioco, nonché la possibilità di affrontare i mobile suit creati dai giocatori di tutto il mondo in una modalità asincrona chiamata “cacciatori di taglie”. Nel tutorial dove apprenderemo le basi del combattimento verremo accompagnati da Tao, pilota di un SD Gundam personalizzato che potremo reclutare anche per le missioni in single player. Tao ci spiegherà le basi del combattimento e tutte le nuove funzionalità del gioco con un tutorial che partirà dalle basi del movimento fino ad arrivare alla concatenazione delle combo.
La prima grande differenza fra GUNDAM BREAKER 4 e i tre precedenti (non prenderemo in considerazione New Gundam Breaker per damnatio memoriae) è la struttura delle mappe. Se precedentemente eravamo chiamati a esplorare aree intervallate di corridoi dove spingere sui thruster dei nostri mobile suit, raccogliendo casse di oggetti e sconfiggendo nemici, in questa nuova iterazione del gioco di CRAFTS & MEISTER le mappe sono composte unicamente da arene dove compariranno nemici e boss, che una volta ripulite ci teletrasporteranno automaticamente alla schermata successiva, fino alla fine del livello. In sostanza, la componente “esplorativa” viene quasi del tutto a mancare, nonostante le arene siano abbastanza grandi da attuare strategie combinate di attacco a distanza e di mischia insieme al proprio team.
Il problema più grande riscontrato nella beta, tuttavia, non è certamente la struttura delle mappe, bensì la difficoltà irrisoria delle tre missioni disponibili, che abbiamo portato a termine anche in modalità “Hardcore” (la difficoltà più alta) senza veder distrutto il nostro GUNPLA nemmeno una volta. I nemici, purtroppo, ci gireranno attorno, o a volte rimarranno del tutto immobili, senza attaccarci se non una volta ogni tanto, lasciandoci tutto il tempo di scaricargli addosso le infinite combinazioni di colpi e mosse speciali. Possiamo solo augurari che sia un problema della beta o delle missioni iniziali, e che più avanti il gioco sia capace di offrire un livello di sfida più alto, come accadeva in passato.
La più grande rivoluzione rispetto al passato risiede nel sistema di combattimento. Per la prima volta potremo equipaggiare due braccia diverse tra loro, ma soprattutto diverse armi per ciascuna mano, sia da mischia che da fuoco. In questo modo potremo concatenare combo “stylish action” che verranno conteggiate da uno speciale indicatore che, riempito, ci consentirà di ottenere bonus sulla potenza offensiva o, ad esempio, sul tasso di raccolta componenti. Alle combo effettuabili con i pulsanti azione si uniscono le azioni donate da alcuni pezzi specifici, ad esempio dalle spade antinavali delle “Builder Parts” disponibili nella beta, ai classici vulcan presenti sulla testa dell’RX-78-2. Pezzi invece, come il backpack del Destiny Gundam, ci permetteranno invece l’utilizzo di tecniche speciali EX come le “Wings of Light” che incrementeranno velocità e potenza per un periodo di tempo limitato.
Nel corso del test, infine, abbiamo riscontrato alcuni problemi di sincronizzazione dei nemici: la posizione e le azioni degli stessi risultavano diverse per ciascuno di noi, lo stesso nemico veniva mazzolato in diverse zone della mappa e da giocatori diversi, ma non sappiamo dirvi con certezza se si tratta di problemi derivati dal fatto che si tratti di un network test o dalle rispettive connessioni.
Da quel poco che abbiamo potuto vedere, GUNDAM BREAKER 4 ha fugato ogni dubbio: il team di sviluppo è riuscito a trasmettere le medesime sensazioni del terzo capitolo, lasciandosi alle spalle tutti i disastrosi cambiamenti apportati col New. GB4 sarà un ottimo luogo di ritrovo per gli appassionati di Gundam che si sentiranno immediatamente a proprio agio. Nonostante i problemi succitati, che gli sviluppatori hanno ancora tempo di risolvere fino al day one, ci siamo divertiti parecchio e sono moltissime le migliorie dal punto di vista dell’editor del proprio GUNPLA e della gestione delle partite online, con lobby che possono ospitare fino a 24 giocatori (ma solo 3 in missione insieme), gestione dei clan con stanze dedicate, una modalità storia che non vediamo l’ora di provare e una misteriosa sezione eventi che siamo curiosi di scoprire cosa nasconde.
L’appuntamento con il secondo Network Test è fissato per il weekend del 10 e 11 agosto, mentre per l’uscita ufficiale del gioco vero e proprio ci sarà da attendere fino al 29 dello stesso mese. GUNDAM BREAKER 4 sarà disponibile su PlayStation 5, PlayStation 4, Nintendo Switch e PC tramite Steam.
Purtroppo in Europa GUNDAM BREAKER 4 uscirà solamente in formato digitale. Potete tuttavia trovare l’edizione americana del gioco sul negozio online del nostro partner Bazaar Bazaar.
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