Ormai l’abbiamo capito: Nintendo non sbaglia un colpo e Paper Mario: Il Portale Millenario ne è un ulteriore conferma. L’azienda nipponica ha voluto fortemente riprendere in mano una delle sue produzioni più ambiziose, fortunate e amate della sua storia e, al netto della doppia decade che si porta sulle spalle, ha dimostrato ancora una volta di avere ragione.
Paper Mario: Il Portale Millenario, originariamente pubblicato su GameCube nell’ormai remoto luglio 2004, si è dimostrato un prodotto incredibilmente attuale e questo remake per Nintendo Switch ha saputo renderlo chiaro e lampante, senza alcun tipo di remore. Che siate appassionati di vecchia data o dei neofiti della serie, non è importante: questo titolo, in questa nuova veste, ha tutte la carte in regola per riuscire a soddisfare tutti i tipi di palati, anche quelli più esigenti.
Al netto di qualche piccola incertezza di natura tecnica e di qualche scelta di game design che nel 2024 potrebbero risultare un po’ anacronistiche, il nuovo progetto targato Nintendo vince e, ancora una volta, convince su tutta la linea e risulta, lasciateci il termine, un buonissimo cioccolatino da “scartare” per tutti i possessori dell’ibrida da record della compagnia di Kyoto.
- Titolo: Paper Mario: Il Portale Millenario
- Piattaforma: Nintendo Switch
- Versione analizzata: Nintendo Switch (EU)
- Genere: RPG, Platform
- Giocatori: 1
- Publisher: Nintendo
- Sviluppatore: Intelligent Systems
- Lingua: Italiano (testi)
- Data di uscita: 23 maggio 2024
- Disponibilità: retail, digital delivery
- DLC: non presenti
- Note: remake del titolo uscito originariamente su GameCube
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Alla ricerca della principessa perduta
Diciamolo subito: a livello narrativo (ma non avevamo molti dubbi in merito) l’offerta della produzione rimane assolutamente immacolata e squisitamente di contorno. Un po’ come accade spesso nelle produzioni a marchio Nintendo legate al brand Super Mario, infatti, il focus della storia è sempre il medesimo: salvare Peach, a ogni costo. Anche Paper Mario: Il Portale Millenario non si sottrae a questa regola tacita e racconta dell’incredibile epopea di Mario, chiamato a cercare la principessa che, stavolta, non è finita delle grinfie del solito Bowser ma è partita alla ricerca di misteriosi artefatti che prendono il nome di Gemma Stella. La ricerca di Peach, però, si fa subito più complessa del previsto. Arrivati al luogo designato dalla principessa, infatti, Mario non trova alcun riferimento alla sua venuta ma, anzi, è costretto a prendere coscienza di un disegno ben più ampio che sembra aver coinvolto la giovane dai capelli dorati e, di conseguenza, anche lo stesso eroe baffuto.
Fortunatamente, come accade un po’ sempre nelle storie “fantasy” il destino di Mario finisce per incrociarsi con quello di diversi prodi paladini della giustizia o, per essere più precisi, con individui dal variopinto background e che per le più disparate motivazioni finiranno per unirsi al nostro eroe per accompagnarlo nella sua avventura, continuando a vivere, al contempo, la loro. Sotto questo aspetto Paper Mario: Il Portale Millenario si presenta come uno dei titoli del marchio più coraggioso e ricco dal punto di vista sia narrativo sia del character design e prova a dare al sistema di gioco un focus sempre rivolto al gameplay, certo, ma allo stesso tempo prova a offrire una narrazione più presente e meno di contorno. Oggi come ieri, l’obiettivo è comunque da considerarsi centrato. Il Portale Millenario è un titolo interessante, con un ottimo cast e con un racconto capace di tenere botta fino ai titoli di coda e, forse, è anche per questo motivo che viene considerato uno dei più interessanti e ben riusciti progetti a marchio Super Mario della storia di Nintendo.
Un gioco sorprendente
L’avrete già capito: il cuore pulsante dell’esperienza di gioco rimane il gameplay e non potrebbe essere altrimenti. Tenendo conto degli ottimi traguardi sul piano narrativo e di “contorno” è chiaro che a fare le fortune della produzione è in primis quello che riesce a dare pad alla mano ai giocatori e questo remake, al pari del gioco originale, è la dimostrazione di quanto il gioco sia incredibilmente divertente, appagante e longevo un po’ su tutta la linea. In primis, è da sottolineare il grande lavoro svolto dal punto di vista dell’esplorazione. Il mondo di Paper Mario: Il Portale Millenario è infatti pieno di segreti e di chicche da scoprire ma anche di luoghi continui da esplorare, e si lega con decisione a una struttura da metroidvania più presente di quanto si potrebbe credere. Per raggiungere e vedere tutto, infatti, il gioco fa molto affidamento (a volte troppo, onestamente) sul continuo bisogno di affidarsi a nuovi alleati e a nuovi “poteri” che permettono l’accesso a determinate aree o determinati oggetti necessari per poter vivere l’avventura nel modo più totale, ma anche più banalmente per poter andare avanti con la storia. Quest’impronta ludica si sposa alla perfezione con lo stile platform tipico della serie, fino a diventare un mix quasi perfetto. La forza portante di Paper Mario: Il Portale Millenario è forse anche un po’ questa: saper fondere e mescolare perfettamente più ideologie ludiche tra di loro, con risultati sorprendenti anche e soprattutto tenendo conto dell’aspetto più delicato: il sistema di combattimento.
Quando si scende in campo, Paper Mario: Il Portale Millenario si trasforma in un particolare RPG a turni, in cui si affacciano diverse soluzioni ludiche decisamente interessanti. Così come per quanto concerne l’esplorazione, infatti, i membri del party che accompagnano Mario nell’avventura possiedono abilità e tipologie d’attacco univoche, pensate proprio per rendere la composizione del team (Mario + un solo alleato) molto importante, nonché una scelta da ponderare prima di ogni scontro, specialmente quelli con i boss. Di conseguenza, è fondamentale tenere sotto controllo Le caratteristiche non solo degli alleati, ma anche dei nemici. Il “bestiario” del gioco è infatti molto vasto e una volta avviato lo scontro sarà sempre importante riuscire a capire come muoversi per poter avere meglio anche dell’avversario più, all’apparenza, debole. Gli scontri, però, non si limitano a questo. Durante le battaglie, infatti, è possibile imbattersi occasionalmente in “infiltrati” che proveranno a mettere i bastoni tra le ruote al nostro eroe ma allo stesso tempo sarà anche possibile provare a incantare gli spettatori presenti. Abbiamo detto spettatori perché, sì, ancora una volta gli scontri si svolgono in una sorta di teatro con una vera e propria platea, e riuscire a far colpo sugli spettatori può dare anche un deciso boost su quelli che sono i punti esperienza per livellare le statistiche di Mario.
Una volta fatto il level up, dopo aver raggiunto un determinato numero di Punti stile, è possibile scegliere se aumentare i punti vita, i punti abilità o gli slot per equipaggiare nuove tecniche, anche se come dicevamo poc’anzi questo riguarda soltanto il protagonista e non i suoi alleati. Volendo essere onesti, ci sarebbe piaciuto poter avere maggiori libertà di personalizzazione anche per i coraggiosi viaggiatori che accompagnano Mario in questa avventura, anche perché molto spesso, a causa della grande varietà di nemici, il livello di sfida richiederebbe e la tipologia degli scontri richiederebbero proprio una libertà d’approccio maggiore. Nel complesso, comunque, l’impostazione ludica del gioco funziona a dovere e riesce a rendere le battaglie sempre vive e mai noiose anche, appunto, grazie a un bilanciamento della sfida sempre molto a fuoco e privo di strattoni di sorta. Paper Mario: Il Portale Millenario è un prodotto molto curato in tal senso e lo si percepisce anche oggi, al netto dei tanti anni che intercorrono tra l’originale pubblicazione e l’arrivo – vincente – di questo remake.
Per un pugno di carta
Sul piano tecnico e artistico, questo remake si è dimostrato sin da subito solidissimo, seppur senza qualche compromesso, alcuni dei quali anche “rumorosi”. Il più chiacchiero, diciamoci la verità, è quello relativo al “downgrade” in termini di FPS, che sono rimasti dimezzati rispetto alla versione originale che viaggiava tranquillamente sui sessanta fotogrammi per secondo. Ad alcuni questa scelta, legata chiaramente all’aumento della conta poligonale di tutto il mondo di gioco (e non solo) e alla necessità di rendere il gameplay fluido e appagante sia in modalità “home” sia in portabilità, potrebbe non fare felicissimi tutti i giocatori, ma possiamo subito tranquillizzarvi sul fatto che non inficia minimamente la qualità della vita della produzione. Paper Mario: Il Portale Millenario, in questa nuova veste, è tanto bello da vedere quanto da vivere è un’opera che merita di essere respirata a pieni polmoni e lasciarsi trasportare da sui sgargianti colori, dal suo geniale e memorabile cast e dalle sue sgangherate trovate artistiche è oggi più bello di prima.
Sul piano artistico, infatti, questo remake riesce a dare ancor più lustro a una produzione che aveva già saputo stupire all’epoca, grazie a un cast sempre ricco e sfaccettato a un numero elevato di scenari tutti bellissimi da vedere e “unici” e a trovate audiovisive che, con le possibilità dell’hardware attuale di Nintendo, ritrovano una seconda giovinezza con questo remake. Il rovescio della medaglia è rappresentato, appunto, dai 30 FPS, che però, ribadiamo, non pesano praticamente mai sull’esperienza di gioco. Quello che abbiamo trovato un po’ più fastidioso è il lag. In diversi momenti, specialmente durante gli scontri, il gioco si è reso vittima di un input lag a volte eccessivo, in particolar modo quando si decide di giocare comodamente seduti sul divano o alla fermata dell’autobus. Sia chiaro, si tratta di una problematica complessivamente non così gravosa, ma, ad esempio, in alcune aree questa sorta di lag ha colpito anche le fasi esplorative, rendendo alcuni passaggi meno armoniosi. Nulla di così impossibile da mandar giù, sia chiaro, e la bellezza armonica della produzione riesce comunque a rubare l’occhio e il cuore al giocatore, ma bisogna comunque tener conto di queste incertezze.
Uno dei capitoli più amati di Paper Mario fa il suo ritorno con una grafica aggiornata, in Paper Mario: Il Portale Millenario per Nintendo Switch! Dopo aver ricevuto una richiesta di aiuto da parte della Principessa Peach, Mario si mette in viaggio per Fannullopoli. Ma al suo arrivo, scopre che della principessa non c’è alcuna traccia! Così, dopo essere venuto al corrente della leggenda delle Stelle cristallo, parte alla loro ricerca, sperando che lo conducano anche a Peach. Naturalmente, le Stelle cristallo fanno gola anche ad altri… E questa volta Bowser non sarà l’unico a mettere i bastoni tra le ruote a Mario! Riuscirà il nostro eroe a trovare questi antichi tesori, per aprire il Portale Millenario e forse persino… salvare il mondo?
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A chi consigliamo Paper Mario: Il Portale Millenario?
Questo remake è perfettamente consigliabile sia ai vecchi fan della serie sia ai neofiti ma si rivolge anche, in generale, a tutti coloro che sono alla ricerca di una sfida godibile, bilanciata e divertente. Insomma: se siete in possesso di un Nintendo Switch non avete molte scuse.
- Divertente e appagante
- Livello di sfida elevato ma sempre ben bilanciato
- Un cast ricco, tanto in battaglia quanto sul piano narrativo
- Longevità stellare
- Sempre molto bello da vedere…
- …Ma non tutti gradiranno i 30 FPS!
- Un po’ input lag, specialmente in portabilità
- Alcune dinamiche potevano essere svecchiate un minimo
Paper Mario: Il Portale Millenario
Un viaggio memorabile
Il ritorno Paper Mario: Il Portale Millenario è un’operazione riuscitissima. Il titolo si dimostra godibile e attuale, oggi come ieri, al netto di alcune scelte tecniche e di game design che hanno evidenziato una sorta di pigrizia creativa da parte degli autori. Resta comunque innegabile che questa rimane un’altra dimostrazione di forza di Nintendo, in attesa di Luigi’s Mansion 2 HD che ha le carte in regola per bissare lo stesso successo.