Annunciato per la prima volta il 13 settembre del 2012, Bayonetta 2 ha subito destato scalpore tra i giocatori per via della sua natura di esclusiva per la console casalinga targata Nintendo, ma anche per repentino cambio nel look della protagonista, che di primo acchito ha lasciato tutti un po’ spiazzati. Avendolo provato con mano per la prima volta presso un evento post-E3 2013 di Nintendo Italia, non ho potuto far altro che attendere con ansia ulteriori sviluppi circa la sua uscita, finalmente annunciata nell’ultimo Nintendo Direct a lei dedicato, trasmesso lo scorso 5 settembre.
Chiaramente, vi consiglio di non proseguire nella lettura di questa anteprima se non intendete imbattervi in spoiler di alcun tipo.
Come il precedente titolo della serie, anche Bayonetta 2 verrà introdotto da un criptico prologo, dove la protagonista, assieme a Jeanne, affronterà giganteschi nemici a piedi e… a bordo di un vero e proprio mecha. Superata la fugace introduzione, tentando di apprendere quantomeno uno stralcio del background della trama imbastita da Hideki Kamiya in persona, torneremo al presente: ci ritroveremo, nei panni di Bayonetta, alla vigilia di Natale, in compagnia di quel vecchio farabutto di Enzo, intento a fare acquisti per i suoi due bambini.
Tornare nel mondo di Bayonetta a distanza di anni è come ritrovare una vecchia amica: a differenza del primo capitolo, il colore predominante non sarà il rosso, bensì il blu. Il medesimo blu acceso del logo, che richiama Love is Blue, la coppia di pistole che Rodin affiderà alla protagonista nelle prime fasi di gioco, dove un’incantevole Cereza vestita di bianco, in compagnia dell’ormai fedele compagna, affronterà orde di angeli in equilibrio perfetto su un aereo acrobatico pronto a schiantarsi al suolo da un momento all’altro. Caratteristici di Bayonetta sono proprio questi scenari vertiginosi su cui la strega si muove con disinvoltura e dove noi, poveri giocatori, dovremo stare attenti a non farci distrarre troppo da ciò che accade sull sfondo, mantendo alta la concentrazione sul combattimento in corso, per evitare di farci saccagnare di botte dalle creature nemiche. Fra combinazioni di calci e pugni degne del migliore beat’em up, decine di armi diverse da abbinare a piacimento, invocazioni demoniache e Sabbat Temporali, l’azione di gioco si svolgerà in maniera piuttosto analoga a quanto accadeva nel primo capitolo, ma la più grande innovazione è rappresentata dall’Apoteosi di Umbra: dopo aver riempito l’apposito indicatore mediante il feroce sterminio degli avversari potremo, con la pressione di uno dei tasti dorsali, effettuare una trasformazione temporanea (il cosiddetto enrage) che ci consentirà di evocare arti magici giganti con cui infliggere ingenti danni ai malcapitati, non contenti di subire i già celebri attacchi torturanti della Strega.
La trama principale di Bayonetta 2 ruoterà attorno alle conseguenze di questo primo scontro delle due provocanti eroine con gli onnipresenti angeli che, a causa di eventi inizialmente inspiegabili, costeranno la vita alla povera Jeanne: in preda a una brevissima distrazione, Cereza perderà il controllo del suo Gomorrah, il quale si staglierà fiero di tutta la sua mastodontica figura demoniaca costringendo la sua padrona a un violento combattimento. Bayonetta porterà ciò che resta di Jeanne dal bizzarro e grottesco Rodin, in cerca di una soluzione: una volta messo al sicuro il corpo della strega in rosso, la Strega dovrà recarsi all’inferno per recuperare la sua anima; tuttavia, ha un solo giorno di tempo a disposizione per riuscire nell’impresa, le cui ore vengono scandite dall’orologio che segna inesorabilmente lo sprofondare dell’anima della compagna nel mondo dei morti.
La seconda apoteosi, così come viene indicata nei menu di gioco, inizierà con un viaggio a bordo di un aereo (scena che ricorda moltissimo l’introduzione di Sonic Lost World) verso le Porte dell’Inferno, situate presso una cittadina, che tanto ricorda la nostra Venezia, ai piedi del Fimbulventr, il monte più minaccioso della Terra. Fra specchi d’acqua che ci lasceranno a bocca aperta, ed elementi di fondale come bancarelle e barili che attendono solo di essere distrutti, ci aggireremo nel borgo dall’italico aspetto muovendoci nella dimensione del Purgatorio, dove esseri umani dalle sagome trasparenti non potranno vederci né sentirci.
All’altamente rigiocabile modalità Storia che, come c’era da aspettarsi, non ci terrà impegnati per moltissime ore, si aggiunge l’inedita Doppia Apoteosi, una modalità online per due giocatori che ci consentirà di affrontare, scommettendo aureole, una serie di missioni in successione assieme a un amico (o assieme a giocatori casualmente abbinati online), permettendoci di scegliere fra svariati personaggi, che includono Jeanne e un’inedito Rodin.
Con un frame rate di 60 fotogrammi al secondo, dialoghi che non risparmieranno volgarità al limite della decenza, un’interazione con Miiverse che ci consentirà di collezionare timbri da usare nei nostri post, la possibilità di giocare il titolo totalmente sul Wii U GamePad (tramite classici controlli o mediante touchscreen) e una resa grafica sbalorditiva, Bayonetta 2 promette di essere uno dei migliori titoli per la nave madre di Nintendo, in uscita il prossimo 24 ottobre in tre differenti versioni retail: Bayonetta 2 in edizione solus, la Special Edition che contiene Bayonetta e Bayonetta 2, e la già leggendaria First Print Edition che, l’immaginario vuole, sia rimasta prenotabile in tutto il mondo per meno di ventiquattr’ore dal suo annuncio, e che conterrà uno scrigno da collezione che raffigura il Libro degli Angeli e un artbook da collezione. Il prossimo appuntamento con Bayonetta 2 è fissato a qualche tempo prima del day one, con la recensione firmata AnotherCastle. Quando, di preciso? Chiedetelo a vostra madre.