Cuore di menta – Recensione

Tutti noi ricordiamo senz’altro Wataru Yoshizumi per Marmalade Boy (Piccoli problemi di cuore), ma la mangaka è famosa anche grazie ad altri accattivanti titoli appartenenti al panorama shojo, quali Solamente tu, Streghe per amore, edappunto Cuore di menta. Quest’ultima opera, pubblicata in Giappone nel 1997 e giunta in Italia grazie a Panini Comics per la collana Planet Manga nel 2001, torna in una nuova veste tutta da collezionare. Il primo numero, uscito lo scorso febbraio, è un corposo volume di più di trecento pagine, con inserti a colori e contenuti extra.

Ma veniamo subito alla trama, per chi ancora non la conoscesse: Maria e Noel sono gemelli da sempre inseparabili, ma ora stanno crescendo e sembra si stiano via via allontanandosi l’una dall’altro. Maria, infatti, decide, senza dire nulla a Noel, di trasferirsi in un’altra scuola. Noel, dopo essere rimasto scioccato dall’accaduto, scopre per giunta che la scelta di Maria è stata dettata dall’amore che lei prova per l’allenatore della sua squadra di basket e non ci vede più dalla gelosia: cercherà in tutti i modi di ostacolare la relazione tra i due. Per fare questo, Noel sarà costretto a fingersi una ragazza, indossando abiti femminili e condividendo la stanza del dormitorio con un’altra lei! Riuscirà Noel nella sua impresa, senza destare sospetti?!?

Due gemelli inseparabili

I personaggi di questa storia sono numerosi. Innanzitutto abbiamo i due gemelli protagonisti, Maria e Noel, che all’apparenza sembrano entrambe ragazze. Noel infatti, per quasi tutta la durata del racconto, indossa una parrucca dai lunghi capelli castani e in tal modo appare identica a Maria. Se dal punto di vista fisico i gemelli sono davvero due gocce d’acqua, da quello caratteriale notiamo subito alcune differenze: Maria sogna a occhi aperti il grande amore, le piace praticare sport di squadra e uscire con gli amici. A Noel invece non è ancora capitato di innamorarsi, e secondo lui mai gli succederà! Prova gelosia nei confronti di chi si avvicina alla sorella e fa di tutto per ostacolarla nelle sue scelte, perché teme di perderla per sempre e di non poter più condividere nulla con lei, se Maria un giorno dovesse fidanzarsi o addirittura sposarsi. L’atteggiamento di Noel può risultare dunque un po’ immaturo e infantile, a tratti addirittura possessivo, anche se in fondo lui vuole solamente dimostrare che tiene a Maria più di ogni altra cosa, rivelando così il suo lato dolce e protettivo.

Un ruolo chiave è rivestito anche dai personaggi secondari, visti i fitti intrecci che vengono a crearsi tra le vite dei protagonisti e i loro compagni di scuola: ecco che abbiamo Miyu Makimura, compagna di stanza di Noel, ragazza solitaria e misteriosa; Kazuaki Hirobe, allenatore dell’Istituto Morinomiya, di cui Maria è cotta a puntino; Ryuji Sasa, che si innamorerà di Noel senza sapere che in realtà lui è un maschio, e molti altri.

Tra equivoci e batticuori

Il punto di forza di questo shojo è senza dubbio la sua capacità di mantenere viva l’attenzione del lettore, grazie agli intrecci che, come si diceva poco fa, vengono a crearsi tra i vari personaggi, dovuti non solo a relazioni sentimentali, ma anche alla nascita di profonde amicizie e alla scoperta di inaspettati legami di sangue. Il pubblico viene inoltre coinvolto grazie alle scene divertenti e persino comiche che spesso scaturiscono da equivoci e situazioni imbarazzanti, sulle quali si finisce sempre per sdrammatizzare. Se da un lato si potrebbe pensare che Cuore di menta sia incentrato perlopiù sull’amore e sulle prime delusioni che questo sentimento comporta, tra le tematiche trattate troviamo invece anche l’amicizia, la famiglia e i legami fraterni, con particolare riguardo alla bellezza e al contempo difficoltà di vivere in simbiosi con un/a gemello/a. Si parla dunque di condivisione, ma anche della solitudine e della sofferenza che si provano quando, senza la persona che per noi rappresenta una guida e un’àncora di salvezza, ci sentiamo persi e senza meta.

Precisione e accuratezza

Per quanto riguarda il comparto grafico, la riedizione di Cuore di menta conferma la precisione e l’accuratezza utilizzate da Wataru Yoshizumi nelle realizzazione delle proprie illustrazioni: a partire dai volti, caratterizzati dai classici occhioni espressivi in grado di trasmettere anche le minime sfaccettature dei sentimenti provati dai protagonisti, passando per le capigliature fluenti, fino ad arrivare ai dettagli dei vestiti (come pieghe, bottoni, tasche e così via) e degli elementi architettonici e naturali, il tutto risulta curato nei minimi particolari. Non mancano i disegni caricaturali, laddove linee più semplici e forme “esagerate” danno vita a espressioni di sgomento, imbarazzo e ilarità. Nel complesso quindi, la mangaka utilizza uno stile che perfettamente si addice al genere della commedia, rappresentando i piccoli drammi della realtà quotidiana di un gruppo di tredicenni mediante scene che suscitano una spontanea risata.

Il prezzo di 12,00 € risulta sicuramente sopra la media rispetto ad altre opere simili, ma c’è da sottolineare che si tratta di una Deluxe Edition e che la serie in questo caso è completa in tre volumi anziché sei, in quanto, in ciascuno di essi, ne sono stati accorpati due della prima edizione. La quantità delle pagine dunque, unita alla qualità della carta utilizzata, agli inserti a colori e ai contenuti extra, giustifica il valore che viene attribuito all’opera, anche a livello storico, essendo Cuore di menta un manga che, un po’ come Marmalade Boy, ha raggiunto un successo oramai intramontabile.

A chi consigliamo Cuore di menta?

Se durante la vostra infanzia e/o adolescenza trascorrevate i pomeriggi a guardare Piccoli problemi di cuore, anche Cuore di menta fa al caso vostro. Lo sfondo delle vicende è ancora una volta quello scolastico e i piccoli drammi sentimentali e familiari la fanno da padrone. Se quindi anche voi siete amanti degli slice of life romantici, non potete perdervi questa Deluxe Edition, sia nel caso in cui ancora non conosciate l’opera, sia in quello opposto!