Con la sua stagione 3 Rent-a-Girlfriend continua senza sosta la sua marcia trionfale. L’opera scritta e disegnata da Reji Miyajima sta ottenendo un successo sempre più clamoroso e per certi versi inaspettato, tanto in patria quanto nel nostro Paese, e buona parte della diffusione sempre più a macchia d’olio della storia di Kazuya e Mizuhara è dovuta da Crunchyroll e dal suo adattamento anime.
I ragazzi di TMS Entertainment hanno fatto un ottimo lavoro nel dare vita alle splendide tavole create dal sensei di Nagano, capaci di rendere il viaggio dei due protagonisti (ma non solo) ancor più intimo, magico e appassionante, pur conservando quella maturità e allo stesso tempo quella leggerezza che ne hanno finora contraddistinto l’incipit di ogni episodio. Per tutti questi motivi, ma anche e soprattutto per come ci eravamo salutati ormai circa due anni fa, con un core narrativo in pieno svolgimento e tutto da scoprire, attendevamo con ansia l’arrivo della terza stagione dell’adattamento animato che, diciamolo subito, non ha in alcun modo disatteso le grandi aspettative della vigilia.
I dodici episodi canonici da cui è composta la terza portata di questo piccolo capolavoro hanno infatti ampliato a dismisura il rapporto tra i due protagonisti, hanno in qualche modo aumentando l’asticella qualitativa della trasposizione animata, grazie anche a un arco narrativo molto caro ai fan che si spinge verso argomenti sempre più intimi e importanti, destinati a far sussultare anche il più distaccato dei fan. In attesa di una quarta stagione che, verosimilmente, non vedremo prima di un paio d’anni, siamo pronti a tirare le somme su questi dodici episodi e, ve lo consigliamo caldamente, preparate tanti fazzoletti: ci sarà tanto da piangere, ma ne varrà la pena.
- Titolo originale: 彼女、お借りします (Kanojo, okarishimasu)
- Titolo inglese: Rent-a-Girlfriend
- Uscita giapponese: 1 aprile 2023
- Uscita italiana: 13 luglio 2023
- Piattaforma: Crunchyroll
- Genere: harem, drama, commedia
- Numero di episodi: 12
- Durata: 24 min
- Studio di animazione: TMS Entertaniment
- Adattato da: manga di Reji Miyajima
- Lingua: giapponese (doppiaggio), italiano (sottotitoli)
Abbiamo recensito la terza stagione dell’anime di Rent-a-Girlfriend tramite la piattaforma streaming Crunchyroll.
Una stagione all’insegna del cinema… e delle lacrime
Con la seconda ondata di episodi di Rent-a-Girlfriend (l’opera è conosciuta in Giappone con il nome Kanojo, okarishimasu) ci eravamo lasciati in un momento molto particolare e importante nella storia di Kazuya e Chizuru: l’inizio del realizzarsi del loro sogno, o per meglio dire il sogno di Mizuhara, di creare un film in cui la giovane avrebbe rappresentato la star principale. Con la scomparsa del compianto nonno, che, praticamente, ha rappresentato a tutti gli effetti un padre per la giovane protagonista, e con lo stato di salute sempre più cagionevole della nonna, la bella Mizuhara vuole a tutti i costi mantenere e onorare la promessa fatta alle due persone più importanti della sua vita, aiutata a braccetto dal dirompente e strampalato Kazuya, sempre più perfettamente calato nel ruolo di figura incredibilmente generosa, altruista e soprattutto affidabile per Mizuhara, resa sempre più debole e fragile proprio dalla situazione salutare in cui versa la simpaticissima Sayuri, sua nonna.
Il core narrativo di questi tredici episodi è dunque molto “semplice”. I due ragazzi fanno di tutto per realizzare il film, sia sul piano economico sia su quello fisico, concentrando i loro sforzi in maniera tale da sconfiggere un tiranno sempre più spietato: il tempo. Le condizioni di Sayuri-San, di episodio in episodio, non fanno altro che peggiorare, cosa che rende, chiaramente, la messa in opera del piano dei due protagonisti sempre più complicato.
Una splendida (e divertente) corsa contro il tempo
Con allo sfondo un quadro tutt’altro che idilliaco, l’incedere degli episodi si mantiene comunque sempre frenetico e appagante, grazie anche alla classica capacità dell’opera di alternare in maniera supersonica momenti di grande commozione con numerose gag e momenti di felicità, spesso e volentieri che coincidono con il fare sempre e comunque sgangherato e involontariamente goffo del protagonista. Grazie a queste premesse, la bolla narrativa e tematica della terza stagione di Rent-a-Girlfriend sembrava destinata a esplodere da un momento all’altro, e invece no, ed è proprio questo il motivo per cui ci sentiamo di piazzare un gradino immediatamente sotto rispetto alle prime due stagioni questa terza.
Per tutta la durata, abbiamo avuto un po’ la sensazione che ci sia stata la voglia di conservare le cartucce pesanti per la prossima trasposizione, probabilmente anche per ragioni di diretti e via dicendo (il manga è ancora molto indietro rispetto all’anime, almeno in Italia), e ciò è diventato un po’ troppo evidente specialmente nella fase centrale, in cui gli episodi hanno iniziato a diventare un po’ più pesanti e con ritmi decisamente più altalenati. Attenzione, con questo non vogliamo dire assolutamente che qualitativamente l’anime di Rent-a-Girlfriend sia calato, ma non possiamo nemmeno ignorare il fatto che questa terza tornata di episodi sia per certi versi meno godibile rispetto alle due precedenti stagione, e non tanto per l’anima più cupa e triste dell’arco narrativo narrato ma piuttosto per il discutibile ritmo con cui questo è stato trattato.
Sempre più vicini, ma così distanti
Il focus di Rent-a-Girlfriend Stagione 3, oltre a quello già sopracitato della messa in onda del film auto prodotto per onorare la promessa fatta ai suoi nonni, è certamente dedicato anche al rapporto sempre più complicato tra Chizuru e Kazuya. Sotto questo aspetto, l’arco narrativo in questione ha dato una fortissima spinta a questa terza stagione dell’anime, che ha potuto mettere in piedi un momento particolarmente profondo e delicato, in cui il rapporto tra i due giovani, vuoi per le esigenze cinematografiche vuoi per la questione legata alla salute della nonna di Chizuru, è destinato a diventare ancor più solido e intimo. In alcuni momenti, non vi nascondiamo che ci siamo a dir poco emozionati nel vedere i due ragazzi diventare sempre più fondamentali l’uno per l’altra, seppur con modus operandi e motivazioni complessivamente molto diversi.
Da un lato, c’è stata l’evoluzione del protagonista maschile, Kazuya, che pur rimanendo il solito pasticcione, ha sottolineato ancora una volta il suo saper essere un po’ l’uomo giusto al momento giusto, fino a diventare, seppur inconsapevolmente, un punto di riferimento per la stessa Chizuru, per quanto quest’ultima detesti ammetterlo, ma non solo (ma ne riparliamo tra un po’). Dall’altro lato, abbiamo anche potuto ammirare una sorta di passo indietro da parte di Chizuru, che ha iniziato, pian piano, a smettere la maschera di donna di ferro e lasciarsi andare in maniera sempre più convinta ai suoi sentimenti, sia quelli per Kazuya sia quelli, in generale, più personali, soprattutto per quanto riguarda la gestione del lutto e tutte le sue sfaccettature. In diverse occasioni, finalmente, abbiamo assistito a quella che è a tutti gli effetti la vera Chizuru, e vale a dire una persona delicata, romantica e affettuosa, che per troppo tempo è finita vittima della Chizuru “finta”, ossia quella costruita dalla stessa giovane per difendersi dalla crudeltà e della tristezza della vita.
Ancora una volta, però, si è assistito, specialmente sul finale, a un piccolo passo indietro da parte della ragazza, che ha, di fatto, portato a un altro punto di staticità al rapporto con Kazuya, cosa che ci ha un po’ deluso, a dire il vero. D’accordo, magari siamo dei romanticoni inguaribili, ma non possiamo fare a meno di essere un po’ delusi anche dal finale, che abbiamo trovato un po’ troppo aperto e “leggero” in tal senso, che lascia un po’ tutto aperto e mette potenzialmente la palla al centro per una partita che sembra non iniziare mai veramente.
Tutte le donne di Kazuya
Prima vi abbiamo accennato al rapporto tra Kazuya e gli altri membri del cast o per meglio dire le altre, e non a caso. Pur essendo una stagione molto incentrata su due protagonisti principali, una stagione in cui per il gruppo dei comprimari c’è veramente poco spazio, non sono mancati i momenti in cui il personaggio di Kazuya ha continuato la sua involontaria opera di seduzione, nei confronti di un corpo femminile sempre più vicina allo strampalato protagonista. In primis, i personaggi di Ruka e Suwa si sono avvicinate in maniera evidente al protagonista, in tutti i sensi. Ruka, la sua fidanzata ufficiale, è arrivata a spingersi in modi molti espliciti sempre più in profondità, desiderosa di consolidare il suo rapporto con Kazuya, che in questa terza stagione diventa ancor più complicato e ingarbugliato. Proprio sotto questo aspetto, il personaggio di Kazuya evidenzia maggiormente il suo essere cresciuto.
Il giovane non vuole approfittare di Ruka, nonostante tutto, e, anzi, vuole in tutti i modi provare a farle capire che il suo cuore appartiene a un’altra seppur dall’altro lato rimane il desiderio di non ferirla. Questo porta a tanti momenti in cui l’imbarazzo è alle stelle, ma siamo convinti che in questa terza stagione sia stato fatto un passo avanti importante, soprattutto per rendere il tutto più stabile e chiaro. Con Suwa, invece, il discorso cambia profondamente. In questa terza stagione, il rapporto tra i due è diventato ancor più intimo, ma non nel senso che vorrebbe la ragazza. I due sono diventati praticamente due migliori amici, con Suwa che ha saputo mettere da parte i suoi sentimenti in maniera encomiabile, anche a costo di aiutare la donna che Kazuya ama con tutto il cuore.
In questo consolidarsi di rapporti si inserisce con grande semplicità e funzionalità il nuovo personaggio di Mini Yaemori, introdotto nella mischia proprio in questa terza stagione. La nuova vicina di casa di Kazuya e Chizuru è un vero e proprio turbine, e si inserisce perfettamente nel contesto narrativo dello show, portando al contempo una ventata d’aria fresca e una forte spinta morale per entrambi i ragazzi, soprattutto per Kazuya. Nel complesso, dunque, il quadro narrativo della terza stagione si mantiene come dicevamo su ottimi livelli, ma non possiamo non ripetere che rispetto alle due stagioni precedenti si dimostra un po’ più debole, specialmente sul finale che, onestamente, ci è sembrato un po’ troppo e troppo volutamente “blando” e aperto.
Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che è… bello!
Anche da un punto di vista tecnico, il lavoro svolto dallo studio di produzione è molto in linea con i lavori precedenti, seppur alcuni appunti sono doverosi. Nel complesso, le animazioni, il taglio autoriale e la scelta cromatica sono rimaste fondamentalmente invariate e si mantengono su standard decisamente interessanti, ma è il tratto, in generale, che secondo il nostro punto di vista ha subito un certo tipo di restyling non esattamente produttivo. In alcuni momenti, per farla breve, alcune tavole ci sono sembrate più sporche, meno a fuoco, con proporzioni e cura delle forme meno a fuoco rispetto alle prime due stagioni, in particolar modo per quanto concerne la riproduzione di alcuni passaggi con protagonista proprio Kazuya, che qualche volta abbiamo anche fatto fatica a riconoscere.
Sia chiaro, il lavoro complessivo rimane comunque molto valido, ma ci saremmo aspettati un lavoro più equilibrato in tal senso, anche e soprattutto considerando il tanto tempo che hanno avuto per lavorare alla trasposizione animata di questa terza stagione. Niente da dire, come al solito, sul comparto sonoro. L’opening curata da halca, Renai Miri Film e l’ending End roll, curata da Amber’s, sono sinceramente emozionanti, e super in linea con il lavoro precedente dello studio e rendono, ancora una volta, il viaggio di Kazuya e Chizuru ancor più emozionante.
A chi consigliamo Rent-a-Girlfriend Stagione 3?
La terza stagione di Rent-a-Girlfriend è da considerarsi un po’ un lavoro di transizione, ma non manca certamente di momenti epici ed emozionanti. La terza ondata di episodi segue da vicino il rafforzarsi sempre di più del rapporto tra i due protagonisti, ma soprattutto si concentra sul triste epilogo della famiglia di Chizuru, che fa da collante per tutti i dodici episodi, culminando con un finale decisamente emozionante, ma forse un po’ troppo leggero. Nel complesso, comunque, rimane impossibile non consigliare la visione un po’ a tutti quanti, anche se vi avvisiamo: l’attesa per la quarta stagione sarà veramente difficile da gestire.
- Il taglio narrativo è sempre super interessante
- Il focus sul rapporto dei due giovane è sempre più interessante
- Il personaggio di Mini è molto intrigante
- Apre le porte a una quarta stagione sulla carta roboante
- Troppo lenta in alcuni passaggi
- Alcune situazioni sono state dilatate un po’ troppo
- Il finale non è così memorabile
Rent-a-Girlfriend Stagione 3
Un viaggio emozionante!
La stagione 3 di Rent a Girlfriend è da considerarsi un po’ un lavoro di transizione, ma non manca certamente di momenti epici ed emozionanti. La terza ondata di episodi segue da vicino il rafforzarsi sempre di più del rapporto tra i due protagonisti, ma soprattutto si concentra sul triste epilogo della famiglia di Chizuru, che fa da collante per tutti i dodici episodi, culminando con un finale decisamente emozionante, ma forse un po’ troppo leggero. Nel complesso, comunque, rimane impossibile non consigliare la visione un po’ a tutti quanti, anche se vi avvisiamo: l’attesa per la quarta stagione sarà veramente difficile da gestire.