Chi di voi non vorrebbe partire per il Giappone? Si tratta probabilmente di uno dei desideri che accompagnano ogni vero appassionato di anime e manga, compreso il protagonista di F***ing Sakura, graphic novel tutta italiana scritta da Giulio Macaione ed edita da Planet Manga (Panini Comics) in un coloratissimo formato Webtoon. Non sempre però le cose vanno per il verso giusto! Perché vi chiederete? Scopritelo con la nostra recensione!
- Titolo: F***ing Sakura
- Uscita: 21 settembre 2023
- Numero di volumi: 1
- Casa editrice: Panini Comics
- Genere: Viaggio, Slice of life, Romantico
- Disegni: Giulio Macaoine
- Storia: Giulio Macaoine
- Formato: Brossurato; 14,5 x 20
- Numero di pagine: 192, colori
Abbiamo recensito F***ing Sakura tramite volume stampa fornitoci gratuitamente da Panini Comics.
Due biglietti per il paese dei ciliegi
Come il titolo può lasciare immaginare, F***ing Sakura narra sì un’avventura ambientata in Giappone, ma iniziata nel verso sbagliato! José, un classico “nerdone” cresciuto a pane, anime e videogiochi come tanti di noi, parte finalmente per “IL” viaggio per eccellenza per un otaku, e lo fa con la sua ragazza Cloe. C’è però un problema: i due non hanno passioni in comune! Lui lavora infatti come tester di videogames e lei come scrittrice, dedicando buona parte del suo tempo alla gestione dei social come influencer. Proprio da un’ultima discussione, scaturita da qualche sfogo di troppo dell’uno e da problemi di linea dell’altra, la coppia si incrina irrimediabilmente: è così che, sull’aereo diretto verso il paese dei ciliegi (Sakura appunto) i due passeggieri si dividono.
Se per José questa è un’occasione per ritornare adolescente e godersi il viaggio tanto agognato, per Cloe, che nemmeno voleva andarci, si tratta di un incubo in un paese del quale non conosce nulla, nonostante venga aiutata proprio dal suo compagno per le “pratiche” dell’arrivo. Inizia così uno strano viaggio turistico da separati, con il ragazzo che non vuole rinunciare ai suoi programmi e la ragazza che cerca di adattarsi alla situazione, senza mostrare ai suoi follower di essere stata lasciata. Entrambi avranno tempo per guardarsi alle spalle, ragionando sulle scelte fatte e le nuove strada verso il futuro. Se Cloe e José si riappacificheranno, oppure no, grazie alla magia del Giappone, lo scoprirete solamente leggendo questa miniserie fino alla fine!
Cuore Nerd
Come nella famosa canzone di J-Ax, questa storia, pur mostrando ottimamente i punti di vista sentimentali di entrambi gli elementi della coppia, si regge sulle peculiarità dell’essere nerd, ma non pensiate di partire prevenuti nella lettura! Per una volta infatti (pur con delle attenuanti) è il protagonista maschile, e non l’influencer, ad attirarsi inizialmente le antipatie del lettore, forse proprio per bilanciare “il favore del pubblico” per l’appartenenza al mondo che tanto amiamo. Tutto il resto è una relazione “moderna”, narrata piacevolmente attraverso entrambe le “campane”, come raramente capita: da un lato c’è Cloe, rappresentativa di uno spaccato della società che pensa più ad apparire che a vivere il momento, ma anche fatto di una certa superficialità (vedasi i giudizi dati dall’amica alla categoria dei nerd o alla gestione del viaggio), tanto da portarla a affermare “sono stanca di vedermi attraverso gli occhi degli altri”.
Dall’altro c’è Josè, che si considera quello più razionale, spirituale e aperto, e che però, pur criticando il bigottismo e l’intolleranza nelle quali siamo cresciuti (ma non tutti per fortuna), inizia la storia da perfetto menefreghista, parlando di politica, sfogandosi sulla ragazza e lasciandola nel momento peggiore. Sugli sviluppi del loro rapporto, tra incomprensioni, nuove attrazioni, approcci moderni (si parla anche di genderfluid) e distaccamenti, diramandosi forse verso qualche aspetto superfluo, si costruisce il filo conduttore dell’opera sino al sorprendente finale. Sarò onesto, ultimamente mi sono capitati parecchi shojo tra le mani, ma vedere una di queste storie non con gli occhi di un giapponese, ma di un europeo, ha dato quel fascino in più a un’avventura che poteva essere come tante altre, rendendo il tutto più realistico di molti fumetti del genere.
“Forse oggi i nerd sono di moda”
Diciamolo però altrettanto chiaramente: il motivo per cui questa graphic novel è tanto attraente non è la storia in sé, ma l’ambientazione. Un mondo entrato ormai nell’immaginario comune pur essendo tanto distante. Come scritto nella parte iniziale “Lost in Traslation” di Marco Ricompensa, F***ing Sakura eccelle nel rappresentare il Giappone. Lo spirito del Sol Levante si respira e si vede con chiarezza attraverso gli occhi di José: il sushi e i piatti tradizionali, le auto compatte, i quartieri commerciali, il paradiso di Akihabara, i kimono, le statue votive e i templi di Kyoto. Scenari maestosi arricchiti da citazioni altrettanto spettacolari (Rayearth, Ranma 1/2, Evangelion, Sailor Moon, Proteggi la mia terra, Utena, I cortili del cuore, solo per citarne alcuni) che vi satureranno di nostalgia sin dal primo capitolo. Un viaggio turistico inconsueto (un po’ alla Our Not So Lonely Planet Travel Guide) che ti spinge a fare subito le valigie per vedere di persona i molti riferimenti piazzati dall’autore.
C’è però anche un altro aspetto che ci viene trasmesso da Giulio Macaione: una volta parlare di anime e manga era da sfigati! Si trattava di una passione legata ad una nicchia irrisoria, bistrattata, che però, passando dal 1% al 20% della popolazione, è diventata “di moda”. I racconti e le memorie di José trasudano quello che abbiamo passato da piccoli, quando per i pochi amici o le difficoltà di raggiungerli, ci siamo buttati su videogiochi e letture/serie animate, delineando il nostro piccolo mondo. Certo, c’erano già fenomeni di costume che catturavano un po’ tutti, come Dragon Ball o I Cavalieri dello Zodiaco, ma per il resto si trattava di stranezze da nerd, che per fortuna ai giorni d’oggi sono diventati una medaglia e non una stigmate.
Cieli azzurri, tramonti rosa
L’aspetto grafico è uno dei plus di questo volume: i paesaggi sembrano costruiti dalla collaborazione con un designer pubblicitario, esaltando tutti gli elementi inseriti, con buoni contrasti e linee pulite; manifesti da fare invidia, nonostante spesso siano in contrasto con i pensieri di Josè o di Cloe, impegnati emotivamente su altri fronti: Dai moltissimi ciliegi, agli esempi di cultura pop, sino ai magici tramonti, tutto viene acceso come negli webtoon che abbiamo imparato ad amare negli ultimi anni. La gestione dei colori in particolare, a partire dalla netta divisione rosa e azzurro per i pensieri dei due protagonisti (tanto semplice, quando d’impatto) esalta ogni scena: le tinte forti adoperate da Laura Gugliermo, sanno colpire e incantare. Anche i personaggi, espressivi e realistici come nei fumetti americani, fanno il loro dovere, così come gli intermezzi tra i capitoli, mai lasciati vuoti, ma riempiti con simpatiche trame che fanno riferimento al volume stesso.
Riguardo alle pagine in sé, ci sono varie chicche che non dobbiamo trascurare: sul livello narrativo i dialoghi sono sensati e sanno catturare l’attenzione, così come le frasi da “narratore esterno” e i pensieri che ben si adattano al genere, lasciando riflettere il lettore prima delle scene più concitate; sul lato opposto l’alternarsi di umorismo, scoperte, scenari e situazione tragiche e amorose, rende la lettura più piacevole e accattivante, forzando quasi il lettore ad andare più veloce rispetto al tempo che vorrebbe dedicare ad ammirare le tavole. L’inserimento di parole in giapponese che molti di noi conoscono proprio grazie agli anime (e comunque spiegate nelle tavole finali), così come la mappa del viaggio e alcune curiosità di viaggio, sono un’ulteriore gioiellino di questo volume. Qui troviamo anche le illustrazioni delle due copertine della prima edizione (due numeri nel 2020) che in questo formato risulta più accessibile al maggior pubblico post-covid. PS: Un consiglio finale: la copertina è sicuramente solida, ma è fatta di quel cartoncino che diventa subito appiccicoso, non lasciatelo all’aria aperta!
Una coppia si lascia durante il volo che li sta conducendo in vacanza in Giappone. Lui è pazzo di anime e videogiochi, lei è una influencer schiava del cellulare. Sotto dei maledetti petali di ciliegio si ritroveranno faccia a faccia a fare i conti con la propria vita e gli errori commessi.
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A chi consigliamo F***ing Sakura?
Una domanda facile per una volta. Tutti i fan del Giappone potrebbero infatti trovare piacevole questa storia autoconclusiva, che con un prezzo abbordabile è in grado di regalare tante emozioni e citazioni. Sicuramente lo consigliamo a chi legge abitualmente slice of life e shojo, ma quest’avventura potrà piacere anche a tutti gli accaniti manga reader, che come me, cercheranno i vari riferimenti alle opere lette. Inoltre, stiamo parlando di una Graphic novel italiana a colori, l’ideale per staccare un po’ dal solito bianco/nero.
- Rende alla perfezione l’immaginario del Giappone
- La storia d’amore è moderna e non stereotipata
- Sa scavare nella nostra infanzia
- A volte pare troppo sbrigativo
F***ing Sakura
Un viaggio che ha cambiato le nostre vite
F***ing Sakura è una di quelle opere che dovreste avere in libreria, anche se probabilmente non è così. Questo perché né il riassunto, ne le prime pagine, sono in grado di incanalare tutte le emozioni e la conoscenza contenute nella storia di Giulio Macaione, il quale riesce a trasmettere l’immaginario del Giappone con una modalità inconsueta, dove tanti hanno fallito. La storia tra l’influencer e l’otaku non è certo una novità, ma le scelte narrative sanno appassionare e incantare: José si intrufola nel nostro passato e nella nostra infanzia, facendoti urlare “mio dio, ma parla di me!”, mentre Cloe si affaccia al futuro, compiendo scelte coraggiose e invidiabili; Entrambi però, con scenari complementari intrisi dei loro colori, creano un unico quadro mozzafiato che ci ricorda quanto amiamo il mondo narrato in anime e manga. Questa storia, nel bene o nel male, riuscirà a colpirvi al cuore coinvolgendo argomenti che hanno cambiato le vite di tutti noi.