Correva l’anno 2018 quando sentimmo parlare dell’ultimo titolo con il prefisso “CRY” marchiato FuRyu Corporation, Crystar. Oggi, a circa cinque anni di distanza, ci ritroviamo tra le mani un nuovo titolo che si pone direttamente come suo erede spirituale. CRYMACHINA nasce dalla collaborazione tra lo studio FuRyu e AQURIA, e dopo aver conquistato l’attenzione dei giocatori tra contest e piccole anticipazioni visibili solo tramite concept art e trailer “ASMR”, siamo pronti a parlarvene nella sua più totale completezza.
Accompagnateci quindi in questa nostra ultima recensione, in attesa di sperimentare anche voi il fenomeno della catarsi in compagnia di quattro protagoniste impegniate a versare lacrime e lottare pur di cambiare il proprio destino.
- Titolo: CRYMACHINA
- Piattaforma: PlayStation 5, PlayStation 4, Nintendo Switch, PC (Steam)
- Versione analizzata: PlayStation 5 (EU)
- Genere: RPG
- Giocatori: 1
- Publisher: NIS America
- Sviluppatore: AQURIA
- Lingua: Inglese (testi), Giapponese (doppiaggio)
- Data di uscita: 27 ottobre 2023
- Disponibilità: retail, digital delivery
- DLC: non annunciati
- Note: la Deluxe Edition fisica contiene un mini artbook e la colonna sonora in formato digitale
Abbiamo recensito CRYMACHINA con un codice PlayStation 5 fornitoci gratuitamente da NIS America tramite PLAION.
CRYMACHINA è ambientato in un oscuro futuro, molto tempo dopo l’estinzione dell’umanità, all’interno di una vasta struttura spaziale conosciuta come Eden. Qui, forme di vita artificiali auto-evolutive chiamate Dei ex Machina operano con un unico obiettivo: la restaurazione della razza umana. Tuttavia quando Propator, il Primo Deus ex Machina e sorvegliante dell’Eden, viene dichiarato scomparso, si apre una spaccatura tra le varie fazioni, tanto da portare ad una guerra tra i restanti Dei ex Machina.
Machina May Cry
CRYMACHINA presenta una storia dall’incipit interessante, che nelle circa venti ore necessarie a completare la trama principale (anche meno nel caso si decida di affrontare il titolo alla difficoltà più bassa) riuscirà a mantenere sempre alta l’attenzione, anche attraverso numerosi colpi di scena che si susseguiranno senza dar tregua al giocatore. Impersoneremo Leben Distel, una ragazza deceduta e risvegliatasi numerosi anni dopo nel futuro. Qui verrà accolta da Enoa, una macchina dalle fattezze umane e simili a una giovane ragazza pre-adolescente, che spiegherà alla protagonista come la sua anima sia stata trasportata all’interno di una macchina dalle fattezze umane, denominata E.V.E., con lo scopo di salvare questo nuovo paradiso governato da otto potenti Deus ex Machina che ora lottano tra loro per il controllo completo dell’Eden, ognuno con la propria visione riguardo la gestione della nuova umanità. Toccherà a Leben, identificata come la prescelta, cambiare il corso degli avvenimenti, ritrovando anche in cuor suo l’affetto per la razza umana, tanto odiata da lei quando ancora in vita.
Nel corso dell’avventura saremo accompagnate, oltre che da Enoa, da altre due protagoniste: Mikoto Sengiku e Ami Shido. Com’è facile notare, tutti i personaggi attorno cui ruota la storia (compresi quelli secondari oltre i primari pocanzi citati) sono di natura femminile, ma per una scelta ben precisa da parte degli sviluppatori. La storia infatti si poggia su più cardini principali e attraverso l’uso di personaggi prettamente femminili gli sviluppatori hanno voluto anche rappresentare storie d’amore che vanno oltre qualunque confine, compresi quelli che riguardano sesso, età, psicologia e persino convenzionalità. Il gioco vuole portare così una “storia all’interno della storia”, poggiandosi proprio sul titolo dell’opera, CRYMACHINA, ponendo un dilemma sin dall’inizio delle prime ore di gioco: una macchina può piangere e provare emozioni? Esiste l’amore in un mondo dove l’umanità è ormai solo un lontano ricordo? Questo lasciamo che siate però voi a scoprirlo.
Per approfondire tutte le tematiche presenti nel gioco, legate o meno alla trama principale, nell’hub principale sarà presente un carinissimo salottino da tè per le nostre quattro waifu, dove attraverso dei brevi discorsi non solo aumenterà il legame tra loro, ma potremo davvero assaporare degli attimi di “ritorno alla normalità” all’interno del mondo che ormai ci circonda. All’interno dell’hub saranno presenti però diverse funzioni, tutte utili per il nostro viaggio. Attraverso Enoa potremo trasferirci al terminale del trasporto rapido, dove potremo selezionare la missione da affrontare tra tutte quelle sbloccate fino a quel punto della storia. Attraverso l’analisi codici potremo invece analizzare i pacchetti dati rinvenuti all’interno dei livelli o ottenuti a seguito di uno scontro contro i diversi boss e mini boss offerti dal titolo, ottenendo così potenti pezzi di equipaggiamento. Attraverso l’E.V.E. Tuning potremo invece andare a potenziare le nostre protagoniste, facendole salire di livello con i punti esperienza guadagnati oppure potenziare la loro statistica “Scalabilità” attraverso l’uso di punti Ego, particolare valuta ottenuta sconfiggendo nemici o partecipando a i vari dialoghi presenti nel salottino da tè. Infine, sempre attraverso Enoa, potremo sbloccare attraverso l’Ego degli importanti bonus passivi o abilità di supporto da invocare in battaglia, così come salvare o caricare la partita. Spostandoci nell’hub possiamo giungere al menù riguardante gli archivi, dove potremo consultare tutte le informazioni disponibili sui personaggi, sugli eventi di gioco, sui ricordi passati dei nemici o delle protagoniste, senza dimenticare la possibilità di cambiare le (meravigliose) tracce musicali presenti al momento all’interno dell’hub. Nel menù principale di gioco saranno presenti anche voci riguardo i trofei e obiettivi sbloccati fino a quel momento, i nostri record, nonché brevi consigli che fungeranno da ripasso del tutorial. Infine la possibilità di partecipare al “Tea Party” e cambiare costumi alle nostre protagoniste, anche se questa ultima funzione sembra, almeno per il momento, disponibile per i soli possessori della Deluxe Edition, in quanto non sono presenti altri costumi ottenibili normalmente in gioco.
Nel gioco saranno presenti circa 26 missioni principali, alle quali si vanno ad aggiungere centinaia di dungeon facoltativi da poter affrontare. Il gioco infatti ruota attorno ad una pesante fase si grinding soprattutto verso l’epilogo del titolo, in quanto vi ritroverete a dover portare l’intera squadra almeno a livello 90 per poter affrontare il boss finale del gioco. A differenza di tioli similari però, “macinare” punti esperienza ed equipaggiamento non sarà mai tedioso, bensì parte integrante dell’avventura. I dungeon secondari non saranno sempre segnati sul database di trasporto e avrete solo un tastierino numerico in cui inserite le coordinate cifrate composte da cinque numeri in sequenza. Qui potrete inserire coordinate trovate attraverso i documenti nel corso dell’avventura, oppure inserire a vostro piacimento dei numeri casuali, in quanto con vostra stessa sorpresa potrete scoprire appartenere veramente ad una zona secondaria. Questa meccanica sarà presente per ognuna delle otto aree principali, anche se, nota dolente, le coordinate non trovate nei documenti, ma solo inserite casualmente da voi, non saranno mai salvate come nuova location e dovrete inserirle voi manualmente ogni qual volta vogliate ritornarci, quindi occhio a non dimenticarvele. Sia le missioni principali che i dungeon facoltativi non presenteranno mai livelli troppo longevi da affrontare, ma sempre brevi e frenetici, caratterizzati spesso anche dalla presenza di enigmi ambientali.
Pioneer of Paradise
Se la storia del titolo viaggia su toni più tranquilli e che trovano il giusto tempo per rivelarsi poco a poco, il gameplay di CRYMACHINA offre invece una sfida frenetica quanto avvincente. Ognuna delle tre protagoniste utilizzabili sul campo (in quanto Enoa fungerà solo da supporto) avrà le proprie peculiarità e saremo spesso chiamati a scegliere chi di loro dispiegare per una determinata missione. Leben farà uso di una lunga lancia utile per chi preferisci build più leggere che optano per la velocità più che la potenza d’attacco. Mikoto invece rappresenta una classe più ibrida attraverso l’uso della sua spada, utile per chi predilige una build maggiormente equilibrata. Infine Amy, con la sua possente ascia, offre al giocatore una build più pesante, dov’è la forza la vera protagonista, a discapito di una minore velocità.
Tutte e tre le protagoniste avranno a disposizione i loro slot di equipaggiamento e gli stessi pezzi potranno essere montati anche su tutte e tre le eroine, tranne le armi che saranno specifiche per ognuna di loro. La lotta contro i cherubini sarà infatti spietata ed ognuna di loro disporrà di tre slot per i componenti difensivi e due slot per le armi ausiliarie (condivisibili tra loro), ma procediamo con ordine. Ognuna di loro disporrà di uno slot dedicato al cuore dell’E.V.E., uno dedicato al busto/esoscheletro, e uno dedicato alla protezione delle gambe. I pezzi di equipaggiamento andranno a modificare le statistiche di ogni personaggio, ma non l’aspetto estetico, influenzato unicamente dai costumi. Ogni personaggio sarà caratterizzato da tre statistiche principali: Vitals, ovvero gli HP a nostra disposizione, Willpower, niente meno che la potenza dei nostri attacchi, e Fortitude, ovvero la difesa dagli attacchi nemici. A seguire saranno presenti anche quattro statistiche secondarie che influenzeranno le prime tre: Forza, Vitalità, Destrezza e Agilità. Infine presenti anche cinque parametri terziari che influenzeranno principalmente le abilità passive delle protagoniste: Postura, Deviazione, Riparabilità, Razionalità e Asserzione.
Come anticipato però, ognuna delle protagoniste avrà a propria disposizione due armi ausiliarie, una per il lato destro e una per il lato sinistro, che le seguiranno sempre fluttuando per supportarle nei momenti più critici. Queste armi variano moltissimo a seconda della classe: troviamo spade utili per sferrare potenti fendenti, scudi in grado di resistere agli attacchi e persino eseguire parry in automatico, motoseghe utili per distruggere gli scudi nemici, torrette, sistemi di interferenza, e tanto altro ancora. Ogni arma ausiliaria disporrà anche di un proprio menu dedicato dove potremo inserire all’interno di alcuni slot non solo le abilità da usare, ma anche le abilità “EX“, attivabili solo in determinate condizioni, come un nemico a terra o il numero dei nostri HP. A queste abilità potremo anche sostituire i cosiddetti “sentimenti“, abilità passive e attive che andranno a modificare di molto l’approccio al titolo, come poter guadagnare HP da ogni attacco messo a segno o eseguire potenti abilità altrimenti non accessibili normalmente. Purtroppo i sentimenti, una volta applicati, non potranno essere più recuperati e nel caso li sostituissimo andranno persi per sempre.
In battaglia l’HUD rimarrà sempre molto pulito ed essenziale, presentando nella parte bassa dello schermo la barra della vitalità e il numero dei nostri HP, oltre che la barra d’energia dei dispositivi ausiliari che, se esaurita, li renderà inutilizzabili per pochi secondi. Sullo schermo presente anche una minimappa nell’angolo in alto a destra, utile soprattutto per poter localizzare i pezzi di equipaggiamento presenti nei livelli. Nell’HUD troveremo anche le abilità delle armi ausiliari, attivabili con la pressione dei tasti R1 e L1, rispettivamente per lato destro e sinistro (su PlayStation 5). Con quadrato e triangolo potremo invece concatenare attacchi leggeri e pesanti mentre con X potremo saltare per sferrare veloci attacchi dall’alto. Ogni arma delle protagoniste avrà anche la possibilità di trasformarsi in un’arma a distanza, mirando con L2 e sparando (o scoccando nel caso dell’arco di Amy) con R2. Alcuni nemici, in particolare i boss, disporranno anche di uno scudo che li proteggerà e che si ricaricherà ad intervalli di tempi regolari nel caso non concatenassimo abbastanza attacchi in sequenza. I nemici di livello troppo alto rispetto al nostro invece, oltre a subire danni minori, verranno in automatico mancati dalle protagoniste, rendendo più arduo del normale poterli affrontare. Il gioco però, data la sua natura frenetica, offrirà anche la possibilità di schivare attraverso l’uso di R2 e nel caso riuscissimo a effettuare una schivata dell’ultimo secondo, potremo rallentare il tempo e colpire con tutta la nostra forza il nemico. Gli attacchi nemici potranno a loro volta essere parati con cerchio, rimanendo persino storditi nel caso riuscissimo a mettere a segno un più soddisfacente parry. Infine è impossibile non citare il supporto di Enoa che attraverso la pressione delle frecce direzionali ci fornirà diversi bonus come una ricarica dei punti vita o un breve periodi di “furia” dove tutti i nostri parametri saranno aumentati.
Sperimenta la Catarsi
Abbiamo potuto testare CRYMACHINA su PlayStation 5 e se l’aspetto narrativo eleva l’intera esperienza, non possiamo dire lo stesso del fronte grafico. Il titolo, se escludiamo l’alta fluidità anche nelle fasi più concitate, non mostra sempre la giusta “spinta” che ci aspetteremmo di vedere su console di nuova generazione. Un titolo che trae maggiore forza su una console come la Nintendo Switch, dove è facile che tanti dettagli che si perdono saltino decisamente meno all’occhio. Il titolo vanta però un’alta cura per il design dei personaggi principali, contrariamente a quella presente nelle diverse aree che, per quanto suggestive, non presentano mai la giusta varietà che ci saremmo aspettati.
Il titolo non presenta una localizzazione italiana che, quasi come si ci trovassimo tra le mani una visual novel, lascia al giocatore tanta difficolta nel seguire le vicende più articolate portandolo ad una sensazione di smarrimento data la forte connessione tra tutti gli eventi che si susseguono. Nonostante ciò il doppiaggio giapponese è ottimo e vi trascinerà nel vivo dell’azione anche in compagnia delle meravigliose tracce sonore che, come anticipato in precedenza, potrete ascoltare comodamente anche nell’hub principale di gioco.
Migliaia di anni fa, la razza umana è stata distrutta. Otto esseri sintetici, dotati di intelligenza artificiale e conosciuti come Shinki, o Macchine Divine, sono stati incaricati di espiare le colpe della razza umana. Segui Leben, Mikoto e Ami, tre E.V.E. (la coscienza umana ricreata e instillata in corpi sintetici) alla ricerca della loro piena umanità. Esplora la distesa di Eden e scopri i segreti degli Shinki e di come l’umanità ha avuto fine. E non finisce qui, recupera le forze, potenzia il tuo gruppo di eroi e consulta i dati sulla personalità nel Giardino dell’Imitazione. Elimina ogni avversario in combattimenti veloci e stilosi, utilizzando una miriade di equipaggiamenti, tra cui armi da mischia, a distanza e a spalla. Potenzia e aumentate le vostre armi per aggiungere potenti effetti a ogni colpo ed esegui combo per spedire i vostri nemici direttamente nella tomba.
Il mondo di CRYMACHINA prende vita grazie a una direzione artistica ricercata e a una grafica accattivante. Caratterizzato da una storia cupa ed emozionante, CRYMACHINA accompagna i fan in un viaggio davvero suggestivo alla ricerca del significato dell’umanità.
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A chi consigliamo CRYMACHINA?
CRYMACHINA non è un titolo facile da consigliare, un po’ come se vi ritroviate un antico trattato filosofico russo tra le mani e vi sentiate in bilico tra l’urlare al capolavoro o ad un meno appagante “Ma qualcuno avrà la pazienza di capirlo?”. Il titolo è decisamente consigliato a chi ha già potuto apprezzare la passata avventura Crystar, dove tanti temi affrontati, come la fragilità dell’essere umano, ora si ripropongono. Il titolo è consigliato anche agli amanti degli RPG dalle note più frenetiche in pieno stile PlatinumGames, nonché agli amanti delle tinte cyberpunk. Consigliato a chi cerca un titolo capace di porre domande all’interno del giocatore, oltre che solo divertimento, ma consigliato anche a chi predilige partite brevi che lascino comunque una degna sensazione di soddisfazione.
- La sola presenza di quattro carismatiche waifu dovrebbe bastare a convincervi
- Gameplay frenetico e divertente
- Ottime meccaniche RPG come la gestione dell’equipaggiamento
- Storia ricca di colpi di scena e capace di portare il giocatore oltre il semplice videogioco…
- …Ma il lato grafico e la poca varietà degli ambienti non rendono minimamente giustizia al lato narrativo
- L’assenza della localizzazione italiana penalizza l’intera esperienza
- Ripetitivo nel caso non si amino le sessioni di grinding
- Personalizzazione pressoché inesistente sul fronte estetico per ciò che concerne le protagoniste
CRYMACHINA
L'ultima sorpresa che riserva il paradiso
CRYMACHINA è indubbiamente un titolo che riesce a colpire nel segno, pur lasciando qualche pezzo vacante lungo la strada. Il titolo offre una storia accattivante, ricca di colpi di scena mai banali, dei protagonisti ben caratterizzati, un gameplay frenetico e avvincente, ma tutto a discapito di un più trascurato lato tecnico e grafico. Questa trascuratezza, unita alla poca cura nei confronti delle aree e dei nemici, potrebbe facilmente portare diverse schiere di giocatori a non approcciarsi al titolo, complice anche l’assenza di una localizzazione italiana. Chiunque però decida di avvicinarcisi, si ritroverà tra le mani un titolo capace di offrire una reale “esperienza”, lasciando al giocatore qualcosa su cui continuare a pensare anche una volta spenta la console. Un tiolo da provare, e che una volta tanto vi farà concentrare più sull’anima e il cuore di un’opera, più che sulla sua “copertina”, grazie anche alla meravigliosa colonna sonora e l’ottimo doppiaggio giapponese.