Fantasy Life – Recensione

LEVEL-5 ci porta su Reveria, un incantevole mondo popolato da draghi e paladini, da minatori e maghi. Siete pronti a vivere l'avventura della vostra vita?

fantasy life recensione cover

fantasy-life-recensione-boxartNelle pacifiche terre di Reveria, illuminate da una splendente luna che galleggia in un limpido cielo, le giornate trascorrono serene. Ciascun cittadino del regno segue il cammino tracciato dalla leggenda della Dea e, raggiunta l’età giusta, sceglie di intraprendere il mestiere a lui più congeniale. Paladini, maghi, cacciatori, fabbri, falegnami, minatori: ognuno fa la sua parte a Castelia, un pacifico regno guidato dalle… ehm… piccole mani del re Erik. Tuttavia, una spaventosa minaccia è in procinto di turbare la quiete di questo pacifico mondo. Tendendo l’orecchio, ogni notte è possibile ascoltare la voce di una misteriosa creatura che spera e attende l’avvento di un eroe coraggioso: sarà esso un alchimista, un cuoco, un pescatore, oppure un mercenario? Tutto ciò che dovrà fare l’eroe, per il momento, sarà scegliere il suo cammino e aspettare che il fato faccia il suo corso.

Arcinoto in patria, come nel nostro paese, per produzioni del calibro de Il Professor Layton, Inazuma Eleven o il più recente Ni no Kuni, lo studio LEVEL-5 ci accompagna per mano in un mondo accogliente e familiare per tutti i giocatori che adorano macinare ore nei più classici Role-Playing Game di stampo nipponico. Fantasy Life, uno JRPG con elementi di life simulator, ci permetterà di creare un personaggio e, assieme a lui, di condurre una vita avventurosa attraverso epiche ambientazioni, onerosi incarichi da parte di Re e cittadini e temibili nemici da affrontare, offrendo la possibilità di condividere le esperienze assieme a un gruppo di amici sia in multiplayer locale che tramite connessione a internet. Con oltre 30.000 copie vendute in Giappone a quattro mesi dal lancio, e un’espansione che gli ha conferito le nuove funzioni multigiocatore appena citate, Fantasy Life promette a ogni fan del genere tantissime ore di divertimento a cuor leggero, facendosi lustro di nomi del calibro Yoshitaka Amano (character design originale) e Nobuo Uematsu (per la colonna sonora) . Ma sarà davvero così accattivante come sembra? Scopriamolo assieme.

  • Titolo: Fantasy Life
  • Piattaforma: Nintendo 3DS
  • Genere: JRPG, simulatore di vita
  • Giocatori: 1-3 (multiplayer in locale e su internet)
  • Software house: LEVEL-5, Nintendo
  • Sviluppatore: LEVEL-5, 1-UP Studio, h.a.n.d.
  • Lingua: Italiano (testi)
  • Data di uscita: 26 settembre 2014
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • Reperibilità: comune
  • DLC: contenuti gratuiti disponibili al lancio, nuovi contenuti a pagamento da annunciare
  • Note: set di magneti come bonus prenotazione per l’Italia

fantasy-life-recensione-schermata-06La schermata che ci ritroveremo davanti una volta avviato il gioco per la prima volta sarà quella relativa alla creazione del nostro avatar. Con uno stile di disegno tipico di LEVEL-5, familiare a chi avrà giocato molti dei loro titoli, saremo chiamati a scegliere fra le più classiche opzioni che comprendono sesso, corporatura, carnagione e capigliatura. Dopo aver passato un buon quarto d’ora a decidere che aspetto avrà il nostro alter-ego, potremo pensare a qualche mestiere affibiargli per cominciare l’avventura, scegliendo fra dodici differenti classi che potremo in seguito modificare a piacimento. Non si tratterà solo di mestieri finalizzati alla battaglia: oltre ai classici Paladino, Cacciatore e Mago, per esempio, potremo decidere di intraprendere la carriera di Sarto, oppure di Falegname. Ciascuna delle classi avrà una descrizione ad accompagnarla, in modo da aiutarci a decidere quale carriera desidereremo intraprendere. Tuttavia, se non saremo più convinti della nostra scelta, oppure se vorremo sperimentare un altro tipo di gameplay, potremo decidere di cambiare mestiere in ogni momento, intraprendendo una strada quasi del tutto nuova per il nostro protagonista.

C’era una volta a Castele

Ci sto!

Ci sto!

La nostra storia inizierà con un tonfo. Cadremo dal nostro letto e ci ritroveremo accolti da Meg, la nostra padrona di casa, che si congratulerà per aver scelto un mestiere e ci inviterà a controllare la cassetta della posta, un elemento che diventerà essenziale per proseguire nella storia e che, chiaramente, ci permetterà di ricevere missive inerenti alla trama e agli altri personaggi, nonché contenitore dei tutorial che ci serviranno per imparare a giocare. A scriverci è Erik, re della città di Castele, il borgo nella quale ci ritrovremo a vivere: dovremo ritirare la nostra licenza e recarci a corte, al suo cospetto. Prossima destinazione? La Gilda dei Mestieri! Una volta reperita la nostra prima licenza, ci verrà spiegato il funzionamento delle attività lavorative nel mondo di Reveria. Ciascuno dei mestieri disponibili farà capo a un Gran Maestro, il quale ci darà affiderà le Missioni e ci darà modo di apprendere nuove abilità. Partiremo da novizi: per aumentare il nostro rango non dovremo far altro che raggiungere determinati traguardi raccoglieno Stelle, e ottenendo così la possibilità di sfruttare nuove abilità, che diverranno utili anche nel caso decidessimo di imboccare un’altra strada, magari dopo aver raggiunto il grado più alto nella nostra precedente mansione.

Mentre infine ci recheremo dal reggente, la nostra attenzione verrà catturata da una strana farfalla parlante che, importunata da alcuni furfanti, chiederà il nostro aiuto. Tuttavia, colti un po’ alla sprovvista, riusciremo solo a farci derubare dagli sgangherati e aspiranti malviventi. Essi scopriranno che la nostra saccoccia è completamente vuota, fatta eccezione per il cioccolatino affidatoci da Meg poc’anzi, e approfitteranno per spiegarci l’importanza dei Lyr, la moneta di gioco, all’interno di Reveria. Ringraziandoci per l’aiuto offertole, la stessa Franfalla si prodigherà per aiutarci a superare il controllo delle guardie reali, tramutandosi per l’occorrenza in un farfallino luminescente e impressionando la corte: bowties are cool. L’udienza con l’insolito Re ci frutterà i nostri primi 300 Lyr e una mappa del mondo, nonché il completo che più si addice al mestiere che avremo scelto per cominciare. Una volta indossato e recuperato l’equipaggiamento utile alla causa, sarà la volta di intraprendere finalmente il nostro cammino.

The Butterfly Effect

"Che dici, gli urlo in un orecchio e poi scappiamo a gambe levate?"

“Che dici, gli urlo in un orecchio e poi scappiamo a gambe levate?”

Come per ogni RPG che si rispetti, le battaglie saranno un punto focale di questo gioco, e si svolgeranno in tempo reale. Qualsiasi azione svolta sul campo (eccezione fatta per il semplice attacco) consumerà una certa quantità di PR e, per ricaricarli sarà semplicemente necessario attendere, o utilizzare uno dei più classici oggetti di ripristino. Tramite i PR potremo eseguire semplici attacchi, magie o abilità speciali, così come potremo difenderci, correre o agire furtivamente, oppure ancora abbattere alberi o picconare minerali, a seconda delle abilità conseguite coi mestieri. Ciascuna delle abilità crescerà insieme, ma indipendentemente, dal livello del nostro personaggio, divenendo più efficace contro i nemici o, nel caso della corsa, più performante. Tali abilità si dividono in tre tipologie: Attività (corsa, furtività), Battaglia (abilità con la spada o con le magie) e infine Creazione (dedicata a tutti quei mestieri che implicano la realizzazione di oggetti).

fantasy-life-recensione-schermata-02Salire di livello guadagnando punti esperienza ci permetterà di personalizzare a nostro piacimento le statistiche di base che, fortuna vuole per i principianti, ci verranno indicate assieme tutti gli effetti che sortiranno sulle capacità del nostro avatar in ciascuna attività. Non dovremo necessariamente passare ore e ore a combattere mostri per salire di livello, dato che i punti esperienza verranno elargiti anche durante le fasi di crafting o portando a compimento gli incarichi. I combattimenti, infatti, non saranno l’unica attività che potremo svolgere, data la possibilità di cambiare liberamente mestiere fra i dodici disponibili. Per avanzare nel gioco al meglio delle possibilità sarà infatti necessario, per esempio, raccogliere i minerali nel ruolo di minatore, forgiare armi ed equipaggiamenti nei panni del fabbro, plasmare gli accessori del nostro equipaggiamento sperimentando il mestiere di alchimista, per poi tornare ad essere un paladino o un mercenario per sfruttare il nostro stesso lavoro e progredire nella costruzione del nostro avatar.

fantasy-life-recensione-schermata-05Tra i parametri esclusivi da tenere in considerazione troveremo anche la Felicità. Sarà Franfalla a dirci quanta ne avremo accumulata attraverso gli incarichi da lei richiesti e i mini-obiettivi che potremo conseguire, per esempio, col trascorrere del tempo nel mondo di gioco o con il completamento di determinate quest di trama, per poi consentirci di ottenere un bonus felicità: tale gratifica consisterà nella possibilità di ottenere nuovi benefici, come l’aumento di spazio per il nostro inventario, la possibilità adottare un cucciolo o di poter noleggiare una cavalcatura, di cambiare a piacimento la nostra capigliatura e il colore dei vestiti, e molto altro ancora. Infine, il nostro eroe non sarà sempre l’unico personaggio con cui potremo affrontare le nostre avventure: in giro per Reveria sarà possibile imbattersi in avventurieri che potremo reclutare nel nostro party nella modalità giocatore singolo, oppure potremo decidere di portare in battaglia i nostri cuccioli. La quantità di personaggi reclutabili dipenderà dal rango conseguito nel nostro mestiere (fino a un massimo di due); tuttavia, tali legami non saranno permanenti e, col proseguimento della trama, i nostri compagni potrebbero dover lasciare il nostro party per poterci consentire di eseguire missioni in solitaria o con alleati predefiniti. Infine, non avremo alcun controllo nell’avanzamento di livello o nell’equipaggiamento dei nostri compagni di ventura, cuccioli compresi.

Vita da RPG

È arrivato Vin Diesel, è arrivato...

È arrivato Vin Diesel, è arrivato…

La nostra vita quotidiana su Reveria sarà costellata da una serie di missioni e di incarichi che dovremo portare a termine per proseguire nella storia, ma anche per guadagnare esperienza, progredire nel nostro mestiere e ottenere nuovi oggetti e punti felicità. Tra le missioni a nostra disposizione potremo imbatterci nelle richieste di Franfalla, che ci consentiranno di avanzare nella trama principale, così come nelle richieste dei nostri concittadini (o di quelli delle altre città del reame) considerabili come le subquest di questo gioco. Portarle a compimento, naturalmente, ci garantirà compensi in denaro e oggetti e in alcuni frangenti, nel caso dovessimo affrontare dei mini-boss, dei bottini che dovremo trascinarci dietro fino al nostro ritorno all Gilda. Tali bottini dovranno essere trascinati e difesi fino a che non raggiungeremo la Gilda dei Mestieri o l’eventuale adetto ai bottini della mappa, prestando molta attenzione ai mostri, che cercheranno di attaccare i nostri averi prima ancora di attaccare noi.

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“Stamme lontano che te disintegro, sa’!”

Per accettare le richieste degli NPC ci basterà imbatterci in quelli con un balloon sopra la loro testa, e rivolgergli la parola: una volta appresa la richiesta potremo decidere di accettare o meno; nel primo caso, il loro balloon cambierà, segnalandoci con un’icona a forma di bandiera di aver accettato la loro supplica. Potremo decidere di accogliere un massimo di trenta richieste per volta, ma oltre a queste potremo affrontare le Sfide, una sorta di obiettivi prefissati dal nostro Gran Maestro che ci garantiranno nuove Stelle da spendere per aumentare il nostro rango nel mestiere prescelto. Per portare a termine ciascuna delle quest secondarie sarà necessario andare a parlare con l’NPC presso cui l’abbiamo accettata e, fortunatamente, la mappa verrà in nostro aiuto mostrandoci in maniera abbastanza precisa la sua posizione. Avanzando nella storia, determinate missioni e le sfide mestiere che andremo ad affrontare comporranno vere e proprie saghe dalle trame ben sceneggiate e discretamente appassionanti: per esempio, quella principale, prenderà il nome di Saga di Lunares. Come è chiaro immaginare, alcune subquest richiederanno la licenza di un certo mestiere per essere portate a termine, ma non sempre sarà così: se un cittadino ci chiederà di forgiare un determinato oggetto, nulla potrebbe impedirci di acquistarlo in uno dei negozi del mondo di gioco, vanificando però, a conti fatti, la ricompensa ottenuta a fine missione.

La Gilda dei Mestieri

fantasy-life-recensione-schermata-01La cosiddetta Gilda dei Mestieri non servirà solo quando avremo intenzione di cambiare lavoro per intraprendere una carriera secondaria o alternativa. Altri NPC al suo interno ci permetteranno di incassare Lyr come ricompensa per aver battuto alcuni mini-boss (attraverso i bottini citati poc’anzi) e, in fondo alla sala, avremo accesso anche a tre personaggi che si occuperanno rispettivamente di StreetPass, della modalità Link e della funzione Snapshot e infine la modalità multigiocatore. Ma analizziamo nel dettaglio queste funzioni.

Le funzionalità StreetPass di Fantasy Life ci permetteranno di salvare alcune impostazioni per il nostro avatar per consentirci di farlo arrivare nei mondi di gioco altrui; chiaramente, lo stesso accadrà per tutti i giocatori che incroceremo per strada e che ci ritroveremo a incontrare in giro per i dintorni di Castele e con cui potremo stringere amicizia per ottenere alcuni benefici. Potremo persino pensare di aggiungerli al nostro party come alcuni dei personaggi che solitamente troveremo sul nostro cammino, sebbene il giocatore in questione non potrà godere di alcun bonus in seguito a questo tipo di attività.

La modalità Link invece, attivabile tramite il secondo NPC in fondo alla Gilda, permetterà di scambiare saluti e notifiche con i nostri amici: necessita la connessione a internet e ci permetterà di interagire con i giocatori di Fantasy Life presenti nella lista amici della nostra console, un po’ come accadeva in Pokémon X e Y con il PSS. La seconda funzione dell’NPC consiste nell’attivare le Snapshot, ovvero le fotografie che potremo scattare durante il gioco con la semplice pressione del pulsante Start e che verranno salvate automaticamente sulla scheda SD della console. Da premiare la quasi totale assenza di lag quando ci ritroveremo a salvare le nostre screenshot, un po’ scomoda invece la scelta di assegnare la funzione al suddetto tasto, dato che spesso, d’istinto, avremo modo di premerlo nel tentativo di mettere il gioco in pausa.

Chi ha giocato ad Animal Crossing vorrà tenersi alla larga dagli alveari...

Chi ha giocato ad Animal Crossing vorrà tenersi alla larga dagli alveari…

Infine, tramite il terzo NPC, potremo attivare la modalità Multigiocatore, disponibile sia tramite connessione a internet che tramite rete locale (per la quale avremo bisogno di una copia del gioco per ciascuna console). Per farlo dovremo sciogliere il nostro party offline, mandando via i compagni che fino a questo momento ci seguivano e, in maniera analoga a quanto accadeva in Animal Crossing: New Leaf, potremo decidere di invitare i nostri amici nel nostro mondo di gioco, oppure decidere di far visita al loro. In entrambi i casi sarà possibile fare squadra per sconfiggere i boss più potenti o scambiare oggetti, per un massimo di tre giocatori. Purtroppo non sarà possibile avviare sessioni di gioco con persone a noi sconosciute: dovremo per forza decidere, di mutuo accordo con i nostri amici, di incontrarci online per fare squadra. Durante le partite in multigiocatore, i punti esperienza e gli oggetti lasciati cadere dai nemici saranno doppi: se, per esempio, uno dei nostri alleati sconfiggerà un mostro, anche noi potremo godere dei punti esperienza e degli oggetti ottenuti. Tuttavia, lo stesso non accadrà per i bottini, che saranno singoli: una volta portati alla Gilda, il giocatore che lo avrà trascinato fino lì verrà ricompensato con due copie dell’oggetto originale, ma con la medesima somma di denaro dell’esperienza single player. Starà ai giocatori decidere di spartire gli oggetti tramite l’apposito baule abilitato allo scambio. Le partite con gli amici, tuttavia, si limiteranno al girovagare a caso per il mondo alla ricerca di nemici da abbattere: purtroppo LEVEL-5 non ha previsto missioni esclusive eseguibili solo tramite questa modalità, come non ha previsto alcuna funzione PVP che consenta di mettere alla prova la potenza bellica del nostro avatar, confrontandolo con quello dei nostri amici.

La prima casa non si scorda mai

fantasy-life-recensione-schermata-11Fino a questo momento vi ho parlato solo degli aspetti da RPG presenti in Fantasy Life. Tuttavia, come già fatto presente, nel titolo sono stati inseriti anche elementi del genere life simulator, per esempio la funzione che ci permetterà di avere un nostro spazio personale da gestire e arredare, inizialmente limitato alla nostra stanza, ovvero la mansarda al piano di sopra casa della signora Meg. Qui, oltre a decidere come decorarla attraverso i complementi d’arredo che potremo acquistare presso gli appositi NPC, che costruiremo con le abilità di falegnameria, o che troveremo in giro per il gioco, potremo depositare i nostri oggetti per svuotare il nostro inventario e persino allevare uno o più cuccioli (cani e gatti e, con il DLC Origin Island, anche draghi e uccelli). Progredendo nella storia, la nostra padrona di casa vorrà premiare i nostri sforzi dandoci l’opportunità di trasferirci in una casa tutta nostra, che dovremo scegliere fra quelle a disposizione in quel preciso momento a Castele. Per trasferirci nel nuovo appartemento non dovremo far altro che raccogliere le nostre cianfrusaglie e pagare a Meg la somma pattuita; potremo decidere di cambiare casa ogni qual volta ci sembrerà più opportuno, a patto però di avere abbastanza denaro a disposizione.

Avanzando nel gioco saremo inoltre in grado di acquistare ulteriori abitazioni da usare come casa per le vacanze. Nel caso di Porto Puerto, per esempio, ci verrà proposto di abitare una villa, il cui scopo principale sarà quelli di consentire il teletrasporto istantaneo nella suddetta città ogni qual volta ne sentiremo la necessità. L’arredamento delle abitazioni secondarie sarà inoltre totalmente indipendente da quello dell’abitazione principale. All’interno della villeggiatura, come nell’abitazione principale, sarà possibile ripristinare la propria salute e salvare la partita, a patto di possedere anche lì un letto.

Il bagliore di Lunares, le note di Uematsu

fantasy-life-recensione-schermata-09Fantasy Life non eccelle particolarmente dal punto di vista tecnico, ma non possiamo nemmeno definirlo così pessimo: i modelli poligonali dei personaggi giocanti sono curati nel dettaglio, specie per quanto riguarda i volti; peccato di non poter dire lo stesso per gli NPC, che a volte appariranno meno ricchi in termini di poligoni. Entrambe le tipologie di modello 3D perderanno ulteriormente definizione con l’allontanarsi della telecamera a causa della scelta di utilizzare la tecnica del cel-shading, con il risultato di far apparire gli oggetti e i volti inquadrati a lunga distanza in maniera confusa. La visuale sullo schermo superiore potrà essere ruotata entro un certo limite con i tasti dorsali della console, e i paciosi paesaggi potranno essere goduti al meglio con il 3D stereoscopito attivo, disponibile per l’intera durata del gioco.

fantasy-life-recensione-schermata-07Lo schermo inferiore sarà totalmente impiegato nel mostrarci una cartina davvero molto comoda, con accanto le icone utili a richiamare mappa del mondo, menu e inventario, completamente adoperabili mediante lo schermo touch. Inutile dire che, data la presenza di Nobuo Uematsu, le musiche risulteranno essere tra le cose più coinvolgenti del gioco, che tuttavia ricorderanno ben poco le atmosfere dei vari FINAL FANTASY, risultando in pezzi più giocosi e rilassanti e non puramente epici. Forse volutamente, lo stile di alcuni personaggi, le ambientazioni, i mostri e persino il logo del titolo ricordano a tratti lo stile di Akira Toriyama (Dragon Ball, Dragon Quest), anche se, con Fantasy Life, il buon vecchio Tori non ha proprio nulla a che fare. Il character design scaturito dalle illustrazioni di Yoshitaka Amano, dal canto suo, svolge al meglio il suo compito. Le opzioni di personalizzazione dell’avatar saranno davvero belle da vedere, peccato non poterne godere spesso durante il gioco: escludendo il menu utente e le fasi di crafting, le inquadrature a distanza non renderanno giustizia a tutti gli spassosi tratti tramite i quali decideremo di caratterizzare la nostra controparte virtuale.

A chi consigliamo Fantasy Life?

Nintendo ha voluto promuovere l’uscita di Fantasy Life annunciandolo come un simulatore di vita simile a titoli come Animal Crossing: New Leaf o Tomodachi Life, ma in realtà il progetto di LEVEL-5 va ben oltre questo genere di etichetta. Fantasy Life è a tutti gli effetti un RPG giapponese, sebbene con una trama più diluita e maggiore libertà nell’esecuzione delle subquest, con un sistema di crescita del personaggio semplificato al massimo e incentrato soprattutto sul ruolo dei mestieri. Un titolo del genere potrà essere apprezzato dai giocatori incalliti di questo genere, ma anche da coloro che, drogati di life simulator, si sentono ormai stretti fra le quattro mura di casa e vorrebbero intraprendere un’epica avventura che non sia eccessivamente complessa e che li possa introdurre al mondo dei giochi di ruolo. Il titolo è adatto ai giocatori di vecchia data, ma anche ai più giovani: non contenendo volgarità o fanservice di alcun genere, basa il suo umorismo su quello tipico delle fiabe o delle storie adatte anche ai bambini.

  • Possibilità di salvare tre differenti partite
  • Completamente in italiano
  • Ottimi elementi di personalizzazione dell’avatar
  • Colonna sonora di altissimo livello
  • Mantiene alta la motivazione a lungo

  • Pochi caratteri disponibili per il nome
  • Non eccelle graficamente
  • Occasionali cali di frame rate
  • Assenza di missioni esclusive per il multiplayer
Fantasy Life
4.6

Una vita all'insegna dell'avventura e della spensieratezza

Fantasy Life è un mondo dove i giocatori potranno plasmare la propria avventura, scegliendo di portare avanti i mestieri più classici che caratterizzano da sempre il mondo degli RPG giapponesi, e vivere una storia, nonché una vita quotidiana, pregne di senso dell’avventura e di relax in puro stile fantasy. Nei panni di paladini incaricati di proteggere la città dai mostri, o di sarti che si prodigano quotidianamente per creare prodotti di alta qualità, le missioni a cui andremo incontro saranno sempre sfide appassionanti e mai frustranti, che ci chiederanno di esplorare in lungo e in largo paesaggi da sogno e di condividere le nostre avventure con i nostri amici più fidati. Gli amanti degli RPG troveranno un piccolo paradiso in cui perdersi per lunghe settimane, tra titolo impegnativo e l’altro, mentre i novellini del genere potranno fare la loro prima esperienza con un titolo di prima scelta che non smetterà mai di annoiarli, un RPG con (basilari) possibilità multiplayer decisamente valido e con un’atmosfera che non mancherà di ricordarvi i più classici mondi à la Dragon Quest. Con tutti i contenuti messi a disposizione dei giocatori, definire Fantasy Life come un mero simulatore di vita è decisamente fuori luogo.

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.