A ottobre sulla piattaforma Crunchyroll è stata resa disponibile la terza indimenticabile stagione di Mob Psycho 100, adattamento dell’omonimo manga di One, uno degli autori più irriverenti e geniali di tutto il Sol Levante, conosciuto principalmente per One Punch Man.
Mob, in maniera simile a Saitama, è il più forte psichico di tutto il mondo, tuttavia è solito reprimere le sue emozioni per non scatenare al massimo il suo potere. Questo lo porta ad essere estremamente freddo, asociale e distaccato. La cosa però è un peso per lui, la sua incapacità di parlare e relazionarsi con gli altri costituisce per il nostro piccolo eroe il più grande ostacolo. Se nella prima stagione dunque il focus è incentrato sui rapporti coi personaggi secondari, nella seconda dovrà affrontare le conseguenze del suo potere. Personaggi come Suzuki e Serizawa ad esempio, alter ego di Mob in cui si riflette, gli fanno capire l’importanza dei rapporti amicali e di una solida fiducia reciproca. Mob ne esce decisamente maturo, cresciuto e, soprattutto, protagonista della sua vita.
- Titolo originale: モブサイコ100 III
- Titolo inglese: Mob Psycho 100 III
- Uscita giapponese: 6 ottobre 2022
- Uscita italiana: 6 ottobre 2022
- Piattaforma: Crunchyroll
- Genere: azione, commedia, paranormale
- Numero di episodi: 12
- Durata: 24 minuti
- Studio di animazione: Bones Inc.
- Adattato da: manga di One
- Lingua: giapponese (doppiaggio), italiano (sottotitoli)
Abbiamo recensito Mob Psycho 100 III tramite piattaforma streaming Crunchyroll.
Il mondo degli adulti
All’inizio della terza stagione si pone davanti a Mob il più grande ostacolo di un adolescente: il passaggio all’età adulta, la scelta della scuola superiore e la progettualità di vita futura. Mob, dopo aver appena compreso l’importanza dei rapporti, si trova dunque ad affrontare se stesso in questa stagione, o meglio, le proprie aspirazioni, i propri desideri e inizia ad acquisire una tridimensionalità tipica di un personaggio adulto.
Questo passaggio potrebbe sembrare banale, ma, per un personaggio che possiede doti eccezionali, desiderare una vita semplice e tranquilla, trovare qualcosa per cui vivere e qualcosa in cui appassionarsi potrebbe non essere così semplice. Soprattutto se una setta religiosa ipnotizza gli abitanti della sua città, se il re degli spiriti emerge dalle tenebre per invadere la terra e cataclismi di ordine mondiale richiamano la sua attenzione e lo distraggono continuamente dal suo obiettivo di costruirsi una vita e un futuro.
Il genio di One
L’abilità estremamente fine di One di integrare demenzialità, azione e dramma, permette al prodotto di emergere con una potenza unica. Per quanto possa sembrare superficiale e leggero, la terza stagione è capace di trattare i temi della crescita con una sensibilità unica, i legami tra i personaggi emergono con forza, la disperazione, gli amori adolescenziali e i litigi con gli amici acquisiscono un carattere d’impatto. Con una commistione di toni e stili, One riesce a rappresentare l’eccezionale nella sua quotidianità, dando ad un personaggio asettico una profondità unica. Il gioco dei contrasti regna, trascina lo spettatore, commuove alle volte e fa ridere a crepapelle.
In questa serie non ci sono villain, così come non ci sono reali minacce. Anzi, l’unica è rappresentata da Mob stesso, dalle proprie indecisioni, dalle sue aspirazioni, talvolta distorte, che lo inducono a compiere errori grossolani. Conoscere se stessi, riuscire ad aprire il cuore, accettare le sconfitte, diventano il fine ultimo di un personaggio virtualmente invincibile, dotato di una forza senza pari, capace di spazzare via con un battito di ciglia cataclismi di scala mondiale. Questo contrasto umanizza Mob, lo rende carne e ossa, e disegna un profondo legame con lo spettatore che si ritrova a fare i conti con le proprie decisioni, le proprie aspirazioni e la necessità di legami forti e amorevoli.
Studio Bones ti fa esplodere gli occhi
Dobbiamo davvero parlare dal lavoro fatto per realizzare questo adattamento? L’animazione è un 10/10 indiscutibile, non è assolutamente seconda alle precedenti stagioni ed è capace di integrare tecniche miste: scene semplici, quasi stilizzate, alternate a scene di una dinamicità impressionante, con le sue caratteristiche texture a colori stroboscopici che sono un vero spettacolo per gli occhi.
Mob Psycho 100 ci vizia, porta un livello di animazione veramente alto nonostante le aspettative di una serie leggera. Le battaglie si susseguono e scorrono davanti ai nostri occhi spalancandoci occhi e bocca. L’effetto contrasto che si crea tra i design e le ambientazioni molto semplici con la complessità visiva della regia e dei poteri paranormali crea un effetto davvero incalzante, una firma d’autore che rende il prodotto unico. A differenza di un prodotto dal design solido e organico, questo appare molto più caleidoscopico, integrando diversi livelli di rappresentazione grafica e dinamica che si sposano alla perfezione, senza mai risultare di troppo o creare contrasto tra loro.
La parola chiave di studio Bones è infatti l’integrazione, la molteplicità delle tecniche usate, la capacità di variare il tono e lo stile a seconda delle esigenze narrative. Tutte queste caratteristiche pongono Mob Psycho 100 nell’olimpo delle animazioni seriali, delineando un prodotto che, a parer mio, è una delle migliori serie di animazione degli ultimi 15 anni.
Una serie matura
Infine è necessario sottolineare la maturità di scrittura raggiunta in questa stagione. Perché Mob Psycho 100, a dispetto di tutto, è una serie matura, una serie che mostra umanità e l’importanza di evolvere come essere umano, come amico e come familiare. Una serie che, sotto sotto, insegna, non perché dia effettivamente insegnamenti, ma perché dà spazio allo spettatore di riflettere.
I dilemmi di Mob sono infatti i dilemmi di un piccolo adolescente insicuro che sta incontrando finalmente il suo essere adulto, si scontra con le sue aspirazioni e ne emergono conflitti sempre più interessanti. Nulla di più quotidiano ma allo stesso tempo nulla di più efficace. L’eccezionale potere di Mob si scontra con problemi molto più grandi perché quotidiani, e quindi sempre presenti, problemi nei quali lui non può rappresentare una soluzione, ma spesso può solo essere uno spettatore passivo.
Il grande percorso che Mob dovrà compiere è un percorso verso l’accettazione, l’accettazione degli altri, degli amici, delle loro opinioni folli e bizzarre, delle loro bugie e l’accettazione di quella parte di sé stessi che mina sempre a distruggere tutto, vuole tutto per sé e non riesce a distaccarsi dalle proprie convinzioni. Il sé sarà il vero antagonista della serie, quel lato di noi stessi che teniamo nascosto, quella parte che vuole solo rivolgersi in sé stessa nascondendosi dal mondo, dalle responsabilità, dalle altre persone e dal futuro che incombe come una grande minaccia.
A chi consigliamo Mob Psycho 100 III?
A chi ha voglia di piangere, di ridere a crepapelle e di saltare sul divano ogni volta che un esper attiva i suoi poteri stroboscopici. Per fare tutto quello che si dovrebbe fare guardando una serie, per divertirsi e fare scorrere il tempo e per fermarsi ogni tanto a riflettere, anche in mezzo a un azione che toglie il fiato, tra una risata e un urlo di sorpresa. One è un autore che ha compreso la potenza della dinamica e della comicità. A chi ha voglia di vedere una serie in cui c’è di tutto… Davvero di tutto.
- Uno spettacolo per gli occhi
- Uno scrittura commovente e riflessiva
- Vi farà morire dalle risate
- Troppo perfetta per essere vera
Mob Psycho 100 III
Il caschetto che fa commuovere tutti quanti
Forse sarò di parte, ma per me Mob Psycho 100 è una serie perfetta. Adoro One in tutte le sue declinazioni, personalmente un autore che non sbaglia mai un colpo. Capace di emozionarti sempre in maniera diversa, capace di parlare a tutti, dotata di una scrittura unica, irriverente, originale. Mob Psycho 100 è una serie da veder in un fiato e rimanere con la voglia di vederne altre sette. Tecnicamente impeccabile, ogni personaggio mostra un mondo nascosto e da rivelare. Unica e inimitabile.
pierluigi
secondo me dopo la chiusura della storia di faccette, tutti gli episodi sono totalmente inutili. davvero penso che non abbiano senso di esistere in generale. non gli do neanche un voto. mentre fino a faccette è perfetto.