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Un nuovo anno volge oramai al termine, cala il sipario sul 2022. Diciamo addio a dodici mesi pieni di soprese, tanto felici quanto controversi per l’editoria del manga in Italia. Se da un lato abbiamo assistito al trionfale ritorno del Lucca Comics & Games, di nuovo internazionale dopo un’edizione 2021 in formato ridotto, dall’altro ci siamo ritrovati a discutere sull’aumento dei prezzi, forse inevitabile, di molti dei nostri manga preferiti. Quali sono stati i migliori manga del 2022?
Certo è che numerose nuove opere hanno conquistato un posto nelle nostre librerie, nonché nei nostri cuori, tra acclamati capolavori e perle nascoste. Tempo dunque di bilanci; proprio a questo scopo la nostra redazione ha scelto quelli che reputiamo essere i dieci migliori manga del 2022, escluse ristampe e riedizioni. Non mancheranno certo esclusioni eccellenti, è vero, come il meraviglioso adattamento de La Maschera di Innsmouth, firmato Gou Tanabe, e le coinvolgenti avventure dell’imperatore Hirohito in Imperatore del Giappone, primo manga della milanese L’Ippocampo Edizioni, ma con questa lista, priva di qualsivoglia ordine di merito, ci auguriamo di ripercorrere efficacemente i punti più alti e significativi dell’anno appena trascorso.
Oshi no Ko, J-POP
Tra le tante opere sul tema delle Idol, Oshi no Ko, manga nato dalla collaborazione di Aka Akasaka e Mengo Yokoyari, è forse una delle più bizzarre, almeno dalle premesse, nonostante mostri in seguito una trama sorprendentemente seria. Il ginecologo Goro è appassionato di Idol, grande fan, specialmente, della sedicenne Ai Hoshino. E sarà proprio nella sua clinica che la ragazza si recherà per partorire in assoluta segretezza, laddove nella notte del parto il medico viene però ucciso da uno stalker. A sorpresa, Goro si risveglierà nel corpo di uno dei due neonati figli di Ai, scoprendo in seguito che anche la nuova sorellina Ruby è consapevole della propria reincarnazione. Divenuti bambini, i fratelli Goro e Ruby seguiranno dunque le giornate di mamma Ai, imparando da vicino quanto sia dura e pericolosa la vita di una Idol.
Nonostante l’incipit assurdo, Oshi no Ko si rivela un ottimo manga nel mostrare ai lettori le difficoltà di un’industria controversa come quella delle Idol (di cui abbiamo già parlato qui), affrontando argomenti scottanti senza peli sulla lingua e in maniera diretta e realistica. Grazie a un’ottima narrazione, il manga fa passare totalmente in secondo piano l’elemento di Isekai iniziale, che avrebbe potuto allontanare alcuni lettori, concentrandosi invece sullo sviluppo di una trama decisamente matura, contornata da personaggi semplici ma molto apprezzabili. A stupire il lettore ci pensa poi un interessantissimo colpo di scena sul finale del primo volume, che senza dubbio vi convincerà a proseguire la lettura. Un’intrigante storia di mistero e di riscatto, forte di un messaggio di aspra critica sociale.
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Number 5, J-POP
Le opere di Tayio Matsumoto possiedono identità uniche. Capacità di scrittura, immaginazione, regia dell’azione e personaggi capaci di bucare la carta si mescolano nelle sue storie per creare qualcosa che sempre va al di là della semplice narrazione. Leggere Matsumoto è rievocare sensazioni, impressioni e pensieri di un mondo immaginario, cullato dalla dolcezza di un tratto infantile, consolato dalle parole di un vecchio saggio.
Number 5 è in assoluto un’opera da leggere, rileggere, spulciare, osservare con minuzia. Ogni pagina descrive un mondo, ogni dialogo è ben pesato, profondo, commovente e l’azione impatta su un’atmosfera calma come un fulmine a ciel sereno, turbando il lettore nella sua pace. In un epoca imprecisata, probabilmente futura, l’esercito della Pace rappresenta un corpo militare di difesa formato da guerrieri eccezionali. Essi fungono da deterrente per la guerra, avendo ciascuno la potenza di un esercito e numerosi seguaci al fianco. Tra questi emerge il Numero 5, incredibilmente abile, forse secondo solo al Numero 1, il quale si macchia però di alto tradimento a seguito dell’uccisione di un compagno. Inizierà così una caccia all’uomo al cardiopalma in cui i temi dell’amicizia, della fedeltà, del tradimento e della ribellione muoveranno l’intera narrazione. Volete farvi un regalo? Andate in fumetteria e comprate Number 5.
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Blue Giant, J-POP
Raramente un fumetto sembra scritto per essere ascoltato, più musicale che letterario, eppure Blue Giant risponde perfettamente a questa definizione. Da quando suo fratello gli ha regalato un sassofono, il giovane Dai non può far altro che suonare, inseguendo romanticamente il sogno di diventare il più grande sassofonista del mondo. Tra partite di basket e uscite con gli amici, quello di Dai sarà un cammino lungo e tortuoso, ma nella vita nulla è precluso, specie con un amore incondizionato e una passione fuori dal comune.
E se questa trama vi incuriosisce, lasciatevi stregare dalle splendide tavole disegnate dall’autore Shinichi Ishizuka. Un tratto spesso e poco tondeggiante si rivela infatti incredibilmente emotivo, componendo, tra le mute pagine di un manga, melodie dense di colore e significato. Nessun dettaglio viene lasciato al caso, con dialoghi ben scritti, mai artificiosi e sempre adatti al contesto, personaggi ricchi di personalità e un ritmo calmo e disteso, grazie al quale è impossibile non godersi al meglio questa storia. In un connubio di elementi spokon e slice of life, se amate la musica o siete in cerca di un’avventura rilassata e rilassante, tra speranze ed emozioni, le avventure di Dai Miyamoto non vi deluderanno.
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DanDaDan, J-POP
Alieni, spiriti, kaiju, esper, maledizioni… E se vi dicessi che esiste un fumetto in cui tutti questi elementi convivono nella maniera più caotica e pazza possibile? DanDaDan è uno dei nuovissimi successi di casa Shueisha. Ambientato nel Giappone odierno, si narra qui la storia di un ragazzino che crede negli alieni e di una nipote di un’esper convinta dell’esistenza dei fantasmi. Entrambi tenteranno di dimostrare quanto l’altro abbia torto, fino a che, un giorno, non scoprono di avere entrambi ragione. Sia gli alieni sia gli spiriti ESISTONO.
Inizia così un’avventura unica nel suo genere, tra poteri psicocinetici, tecnologie aliene, passaggi dimensionali, malocchi e maledizioni. Un’opera di impostazione quasi verticale, episodica, con una leggera orizzontalità che tiene uniti gli eventi, gestita da una narrazione d’impatto, un design pulito e preciso, un disegno estremamente virtuoso e una regia d’azione incredibile. I combattimenti, per quanto bizzarri, testimoniano una straordinaria maestria nella gestione della dinamica, con splash page capaci di colpire direttamente al volto, inseguimenti mozzafiato e combattimenti di pura potenza. Una lettura per chi si vuole divertire, per chi vuole ridere e, perché no, soddisfare i propri occhi. Leggero ma incisivo.
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Sakamoto Days, Planet Manga
Un tranquillo ometto grasso e baffuto gestisce un negozio di alimentari. È un padre e un marito premuroso, una persona taciturna, timida. Dietro questa maschera, però, si cela Taro Sakamoto: l’assassino più esperto al mondo. Un uomo dotato di una forza e un’agilità incredibile, nonostante un fisico da sollevatore di caciotte, di un’intelligenza combattiva fuori dal comune, rispettato e temuto da tutto mondo degli omicidi.
Sakamoto Days narra le vicende di un sicario ritirato a vita privata. Infatti, il nostro protagonista ha scelto ora di dedicarsi al proprio negozio di alimentari e alla propria famiglia. Ben presto però torna a minacciarlo il passato: qualcuno ha messo un’enorme taglia sulla sua testa e subito l’assassino in pensione diventa bersaglio degli ex colleghi che vogliono la sua testa. Farà così la conoscenza di Shin, un giovane dotato di poteri telecinetici che diverrà suo allievo. In sua compagnia, Sakamoto ritornerà alla vita di un tempo per indagare sull’associazione che lo vuole morto.
Il grande successo dell’opera di Yuto Suzuki sta senz’altro nel suo tono ironico, nel ritmo incalzante e nella spettacolare regia di azione. Gli eventi si susseguono tra combattimenti spettacolari, inseguimenti, piombo, esplosioni, aerei dirottati e chi più ne ha più ne metta. Il focus così ossessivo dell’autore per le arti marziali, le armi, i metodi di omicidio e le abilità superumane è talmente sopraffino da renderlo un battle manga davvero soddisfacente. Insomma, se volete una valanga di azione, cercate risate a crepapelle e siete disposti a innamorarvi come non mai di un personaggio tenero, paffuto e silenzioso, questo è il manga che fa per voi.
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L’attesa della felicità, BAO Publishing
Mikumo ha un piccolo locale, nel quale prepara piatti dal sapore casereccio. Nello stesso edificio, Yano gestisce un modesto negozio di articoli artigianali. I due si piacciono, ma non se lo sono mai detti. Perfino gli spiriti dei loro cari, aleggiando intorno a loro con voci udibili dal solo lettore, lo hanno capito, eppure i due giovani non hanno alcuna fretta di esporsi, terrorizzati di non essere ricambiati. Presto però, le vicende della vita metteranno questi protagonisti alla prova, facendo capire loro che tacere i propri sentimenti per tutto questo tempo è stata soltanto un’enorme perdita di tempo.
Il nuovo volume autoconclusivo L’attesa della felicità, di Hisae Iwaoka, si aggiudica così un posto in questa lista, merito di una storia infinitamente dolce e romantica, in grado di scaldare il cuore di ciascun lettore. Attraverso uno stile essenziale ma al contempo preciso, la mangaka è in grado di delineare attimi e definire aspetti di una quotidianità tutta da riscoprire e assaporare. Uno slice of life che insegna ad apprezzare ogni piccolo istante della propria vita, a saper curare i propri sentimenti più profondi. Il tutto, condito da un comparto grafico degno di nota, con tavole semplici ma dettagliate, originali in ogni loro tratto. Un manga assolutamente da non perdere e da custodire con affetto nella propria libreria!
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Contro Luce, BAO Publishing
Sae e Riko sono migliori amiche sin dall’infanzia, l’una introversa, amante delle fotografia e solitaria, l’altra popolarissima, graziosa e dai modi gentili. Eppure tutto scorre: il tempo passa, le persone crescono e i rapporti si deteriorano. Un giorno Sae si rende infatti conto di non essere soddisfatta da questa relazione, un’amicizia pesante, troppo opprimente, al fianco di una ragazza che non riesce a comprenderla e capirla. Voltare le spalle al passato non è però un gioco da ragazzi, ma un importante passo verso l’età adulta.
Contro Luce è l’opera prima di Yuka Tatami, già assistente e allieva del celeberrimo Inio Asano, autore di Solanin e Buonanotte, Punpun. In essa l’autrice riversa tutto il proprio amore e la propria bravura, creando un volumetto autoconclusivo originale e autoriale. Se infatti la storia narrata si attesta su un buon livello, affrontando tematiche adolescenziali con sensibilità e tatto, sono le illustrazioni a rendere Contro Luce un piccolo capolavoro, ambiziose, fugaci ed espressive. Sarà un viaggio onirico, imperfetto e contraddittorio, capace senza dubbio di toccare, per ragioni naturalmente diverse, gli animi di grandi e piccini.
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Kaiju No. 8, Star Comics
Articoli dedicati sui principali quotidiani nazionali, numerosissimi eventi in decine di librerie da nord a sud, la metro di porta Genova a Milano tappezzata di poster a tema: il successo in Italia di Kaiju No. 8 è stato senza precedenti. E non è certo un caso, perché l’opera di Naoya Matsumoto sa mostrarsi, pur nella sua semplicità, accattivante e avvincente.
Kafka Hibino, nome per nulla casuale, lavora come addetto allo smaltimento dei kaiju, terribili mostri che dilagano nel paese. Entrare nelle Forze di Difesa, e cioè nelle unità specializzate all’abbattimento di queste creature, è stato per lungo tempo soltanto un sogno. Sopravvissuto però all’attacco di un mostro, Kafka acquisisce l’abilità di diventare proprio un kaiju. Potrà così realizzare il suo sogno, nella speranza di ricongiungersi con l’amica d’infanzia Mina Ashiro, ora a capo della terza divisione, in un dinamico viaggio tra azione e divertimento.
L’acclamato genere del Kaiju Eiga, corrente cinematografica celebre grazie al film Godzilla, diventa quindi manga, vestendo gli abiti del più classico dei battle shonen. Una storia intrinsecamente giapponese, raccontata con un tratto spesso e definito, che certo delizierà ogni amante del genere.
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Soloist in a Cage, Star Comics
Prison City, la città-prigione. Qui, tra furiose tempeste di neve e pericolosissimi detenuti, vive, in compagnia del fratellino Locke, la piccola Chloe. Ogni giorno un uomo di cui ignorano il nome lascia loro dei viveri sulla porta, grazie ai quali, pur orfani da sei mesi, riescono a rimanere in vita. È il colonnello Ross Sandberg, che in questi rivede quella che fu la propria famiglia. La città è però un gelido girone infernale, e proprio per questo, seppur con non pochi rammarichi, Ross tenterà di fuggire insieme ad alcuni temibili compagni. Coinvolti nel tentativo di evasione, Chloe e Locke vengono per la prima volta divisi, con l’una finalmente libera e l’altro tragicamente disperso. Anni dopo, toccherà proprio a Chloe tornare a Prison City, per ritrovare il fratello che mai ha smesso di amare.
Soloist in a Cage non è un manga come tutti gli altri. Con un ritmo coinvolgente siamo infatti proiettati in un’atmosfera distopica, dal sapore orwelliano, teatro di un dramma famigliare raccontato grazie a delle illustrazioni eclettiche e originali. Impossibile trattenere una lacrimuccia davanti alla crescita di Chloe, pronta con i suoi grandi occhioni a tutto pur di ricongiungersi con la persona a lei più cara. Ingredienti semplici per una storia breve, sia chiaro, ma l’opera prima di Shiro Moriya vi pugnalerà dritti nel cuore, con una forza espressiva e un lirismo pronti a togliervi il fiato.
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Look Back, Star Comics
E per chiudere in bellezza, non poteva non rientrare tra i manga dell’anno Look Back, one-shot di Tatsuki Fujimoto, famoso autore di Chainsaw Man. Il volumetto edito in Italia da Star Comics ci racconta in modo visivamente struggente le vicende di due ragazzine che sognano di diventare delle mangaka, e lo fa facendo sfoggio di tutte la tecnica riversata nelle precedenti opere: tavole d’impatto, descrittive e pure come istantanee, i classici volti sbarazzini gonfi di emozioni e una narrazione quasi cinematografica.
Perlopiù, questo volume autoconclusivo segue una tematica molto personale, quasi autobiografica, migliorando le percezioni e i sentimenti che ruotano attorno a questo piccolo mondo di desideri, pregiudizi, fallimenti e soddisfazioni. Certo, non è la prima opera che segue la professione del mangaka o condizioni di alienazione sociale, né la trama è particolarmente originale e complessa, eppure Fujimoto sa imbastire una fantastica storia, in grado sia di intrattenere sia di far riflettere. Insomma, tra riferimenti e scelte autobiografiche, Look back rimane un manga imprescindibile non solo per i fan dell’autore, ma per ogni amante degli slice of life.
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Quali sono stati i vostri manga preferiti per questo anno che sta per finire? Fatecelo sapere nei commenti!
