Gli anni Novanta hanno regalato ai ragazzini di allora storie e personaggi memorabili, franchise che ancora oggi ricordano con affetto e incredibile trasporto. Rivedendo adesso le stesse serie TV, gli stessi cartoni, non si può non accorgersi di quanto fossero ingenui e senza pretese, ma nonostante ciò il ricordo che chi è cresciuto in quegli anni conserva non potrà mai essere alterato. Fra le innumerevoli serie che hanno tenuto compagnia a noi Millennial non possiamo che citare due fra i più importanti franchise nati in quegli anni, ma ancora oggi, in qualche modo, di grande successo: parliamo di Power Rangers e Ninja Turtles, due gruppi di eroi così diversi tra loro ma allo stesso tempo così simili. Due team che già in passato hanno avuto modo di darsi il cinque in un memorabile episodio crossover per la serie di Power Rangers in Space (con la mai troppo apprezzata incarnazione “The Next Mutation” delle tartarughe), ma che col volume da poco pubblicato in Italia da Edizioni BD ci regala una storia che da bambini potevamo solo sognare. Parliamo di Mighty Morphin Power Rangers / Teenage Mutant Ninja Turtles, scritto da Ryan Parrot e illustrato dagli italiani Simone Di Meo e Walter Baiamonte, nomi noti a chi già segue la serie a fumetti dei Rangers originali.
Un volume autoconclusivo che ci racconta del primo incontro fra il team guidato da Tommy Oliver e quello addestrato dal mastro Splinter, che dopo un primo incontro un po’ burrascoso finirà per collaborare per sconfiggere una minaccia comune. Un volume arrivato tra le mie mani proprio qualche giorno prima della triste notizia della scomparsa di Jason David Frank, volto originale del Green Ranger. La sua prematura scomparsa ha lasciato di stucco me, come tutti miei coetanei, che ricordano con affetto il suo esordio come “Ranger di Rita” nella prima stagione, un carismatico antagonista divenuto poco dopo il nuovo leader del gruppo nelle vesti di White Ranger. La vita di JDF era legata a doppio filo a questo franchise, ma nonostante in passato avesse dato prova di essere un incredibile marzialista e un attore carismatico, non ha mai potuto slegare il suo nome e il suo volto dalla serie modellata per l’Occidente da Haim Saban. Leggere il nome di Tommy Oliver, vederlo in qualche modo protagonista di questa storia a fumetti e vederlo lottare ancora una volta al fianco della formazione originale è stato un commovente regalo per me, come sono sicuro lo sarà per tutti coloro che decideranno di dare una possibilità a questo volume.
Le tartarughe invece, sebbene nel look appaiano molto diverse da quelle della primissima serie animata (per la quale di recente abbiamo potuto apprezzare i giochi Teenage Mutant Ninja Turtles: The Cowabunga Collection e Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder’s Revenge), nel carattere ricordano molto gli eroi che hanno tenuto incollati al televisore migliaia e migliaia di bambini in quegli anni indimenticabili. Da un lato, Shredder e il Clan del Piede tenteranno di impadronirsi dei Power Coin che permettono di ottenere i poteri dei Rangers, dall’altro una Rita Repulsa desiderosa di approfittare della situazione per ottenere ancora più potere, sfruttando muso di latta per stringere nuove alleanze nella Dimensione X. Ritroviamo gli eroi di Angel Grove impegnati nella solita routine, ma senza Tommy: il ranger verde è infatti entrato, a insaputa dei compagni stessi, a far parte del Clan del Piede di New York City, finendo irrimediabilmente per imbattersi nei quattro protettori che vivono nelle fogne. Ma quali sono i motivi dietro questo suo comportamento lo lascerò scoprire a voi, come a voi lascerò scoprire quali saranno le motivazioni che spingeranno i due gruppi a scontrarsi e poi allearsi… più una bella e gradita sorpresa — qualcuno, come me, ha mai sognato di vedere i Tartarangers?
C’è da dire che mi ritengo davvero soddisfatto da Mighty Morphin Power Rangers / Teenage Mutant Ninja Turtles. La storia mi ha appassionato e i disegni mi hanno entusiasmato, ma più di tutto l’interazione fra i due gruppi e i rispettivi antagonisti ha fatto tornare in me le emozioni che provavo così tanti anni fa davanti al televisore guardando prima una e poi l’altra serie. Il volume è stato stampato su carta patinata lucida, le pagine sono belle da vedere e piacevoli da toccare, come piacevole è da toccare la copertina realizzata con un effetto soft touch, che tuttavia favorisce la presenza di grinze che una lettura disattenta potrebbe far comparire sul volume. Il mio consiglio è quello di recuperarlo il prima possibile, con la speranza che in futuro questo magico team di sceneggiatori, inchiostratori e coloristi compiano ancora una volta la magia nel sequel di questa miniserie, previsto negli Stati Uniti proprio per questo dicembre.