Il mistero di Ron Kamonohashi – Recensione del primo volume

Abbiamo recensito Il mistero di Ron Kamonohashi, divertente commedia in giallo firmata Akira Amano ed edita in Italia da J-POP Manga

Il mistero di Ron Kamonohashi - Recensione del primo volume

Ron Kamonohashi è il detective più brillante uscito dal prestigiosissimo Istituto Blue. Eppure intelligenza sopraffina e fisico atletico non sono abbastanza per sopperire al suo peggior difetto: non ha mai arrestato un solo colpevole. Questi, infatti, sul punto della cattura sono come destinati a morire suicidi in circostanze misteriose. Ritiratosi dunque a vita privata, l’ormai ex astro nascente dell’investigazione passa le proprie noiose giornate in casa, isolato dal mondo esterno, cercando di reprimere il suo irrefrenabile desiderio di misteri. Un giorno però busserà alla sua porta l’agente Totomaru Isshiki, un giovane dal cuore d’oro, purtroppo negato per la vita da detective. Ed ecco che l’alchimia tra i due funziona: finalmente i criminali sono assicurati alla giustizia, ma ben presto l’oscuro passato di Ron tornerà ad affacciarsi sulle vite dei due investigatori.

Conosciuta per elDLIVE e Tutor Hitman Reborn!, nonché per la realizzazione dello splendido character design della serie anime Psycho Pass, Akira Amano non è certo nuova al genere poliziesco. Il mistero di Ron Kamonohashi, edito in Giappone tra le pagine digitali di Shonen Jump+, racconta storie brevi e semplici, attingendo dalle opere passate per perfezionarne la formula. Giunte in Italia sotto il nome di J-POP Manga, presto le avventure di Totomaru e Ron riceveranno anche un adattamento animato, come annunciato nel corso della Jump Festa 2023.

Il mistero di Ron Kamonohashi - Recensione del primo volume

  • Titolo originale: Kamonohashi Ron no Kindan Suiri
  • Titolo italiano: Il mistero di Ron Kamonohashi
  • Uscita giapponese: 2020
  • Uscita italiana: 28 settembre 2022
  • Numero di volumi: 9 (in corso)
  • Casa editrice: J-POP Manga
  • Genere: commedia, giallo, mistero
  • Disegni: Akira Amano
  • Storia: Akira Amano
  • Formato: 12.4 x 18, b/n, sovraccoperta
  • Numero di pagine: 205

Abbiamo recensito Il mistero di Ron Kamonohashi tramite volume stampa fornitoci gratuitamente da J-POP Manga.

Elementare, Watson!

Nato dalla prolifica penna di Arthur Conan Doyle, Sherlock Holmes rappresenta un naturale punto di riferimento per qualsiasi aspirante giallista. L’investigatore più famoso di tutti i tempi, in compagnia della sua illustre spalla, il dottor Watson, è infatti entrato di diritto nella storia della letteratura popolare, merito anche di una brillante caratterizzazione apocrifa, alla quale non a caso dobbiamo l’espressione “Elementare, Watson!”. E proprio guardando al padre del whodunit, la mankaga Akira Amano ha caratterizzato i propri personaggi, con la precisa scelta di puntare i riflettori su una coppia al contempo investigativa e comica.

Giovane poliziotto dalla bontà fuori dal comune, Totomaru non riesce a brillare sul luogo di lavoro per capacità deduttive. La forza d’animo non gli manca, questo è certo, ma un’inguaribile ingenuità accompagna il nostro protagonista, ragion per cui un giorno si recherà, su consiglio del collega Kiku, dall’investigatore privato Ron Kamonohashi. Perfettamente antitetico all’appena citato “Toto”, Ron è genio e sregolatezza. Dai capelli scompigliati color carbone a due acutissimi occhi azzurri, dal fisico slanciato alla misteriosa cicatrice che porta sul collo: meravigliosamente contraddittorio, l’ex allievo dell’Istituto Blue si presenta come un personaggio potenzialmente esplosivo. Ad accomunarlo con grandi detective, oltre a gradi di parentela non ancora rivelati in questo primo volume, vi è anche la passione dei dolci, tratto distintivo condiviso con l’iconico L di Death Note. Eppure qui si spezzano i sogni di grandezza: Totomaru e Ron sono infatti due protagonisti ben caratterizzati, ma privi di tridimensionalità. Medesima sorte è toccata anche ai personaggi secondari, dalla seducente Amamiya al sopracitato Kiku, capaci di inserirsi efficacemente nel puzzle di casi investigativi e mistero del manga, ma non di brillare per personalità o carisma.

Schegge di vetro

Una storia si può raccontare in molti modi, con un ritmo lento o incalzante, in prosa o in poesia, seguendo gli eventi come un fiume in piena o, ancora, dividendo la narrazione in brevi archi narrativi, secondo una struttura marcatamente episodica. Tra questo modelli Il mistero di Ron Kamonohashi non ha però dubbi, poiché fin dai primi capitoli è chiara un’impronta narrativa di carattere eterogeneo. Totomaru e Ron seguiranno, l’uno dopo l’altro, numerosi casi, accomunati dalla presenza stessa dei nostri due detective. I personaggi prevalgono sulle indagini, la caratterizzazione degli stessi sulla trama. L’elemento giallo, all’apparenza predominante, non indugia infatti a defilarsi, cedendo il posto alla vera natura dell’opera, quella di gag comedy.

Tale scelta, che avrebbe potuto certamente rivelarsi interessante, diviene però croce e delizia del manga di Akira Amano. Se è vero che le battute alleggeriscono i toni, intrattenendo e strappando più di qualche sorriso al lettore, non sempre queste risulteranno riuscite. Troppo presto vedremo infatti scenari comici e gag ripetersi, con forma simile e medesima sostanza. Fortunatamente la musica cambia grazie ai misteriosi casi che avvolgono la quotidianità della prima divisione investigativa, mai scontati né cervellotici. A loro dobbiamo la scansione dei tempi della narrazione, nonché la titolazione dei capitoli.

Poliziotti coi fiocchi

Forse le si può recriminare un leggero abuso di gag comiche, è vero, ma sarebbe folle mettere in discussione le capacità tecniche della Amano e del suo team. Una sapiente contrapposizione tra foglio bianco e linee nere garantisce infatti identità grafica all’opera e ai suoi principali attori. Un tratto piacevolissimo e fresco trova poi la propria dimensione in una sceneggiatura all’insegna del dinamismo. Le vignette, sempre pronte a inseguirsi e sovrapporsi, ospitano personaggi ricchi di carisma e fascino, merito di un eccellente character design. Così le illustrazioni si ergono a principale punto di forza della narrazione: nessuna linea è lì per caso, tanto gli sfondi appaiono curati quanto i volti dei personaggi espressivi. L’apparato grafico delle avventure di Totomaru e Ron vince e convince.

Curata nel Bel Paese da J-POP, l’edizione italiana de Il mistero di Ron Kamonohashi si presente in formato di 12.4 x 18 cm, leggermente più alto di altri volumetti dell’editore milanese, ma in linea con numerose produzioni tankobon. La qualità della carta è molto buona, così come quella delle stampe. L’intero volume è inoltre protetto da una sovraccoperta, tolta la quale è possibile vedere l’effettiva immagine di copertina. Un’edizione curata ed elegante, ad una buona qualità-prezzo, perfettamente in linea con quanto offerto dall’attuale mercato editoriale.

A chi consigliamo Il mistero di Ron Kamonohashi?

Il mistero di Ron Kamonohashi è il manga perfetto per gli amanti di storie leggere e scanzonate. Illustrazioni ricche di carattere vi guideranno infatti in avventure altrettanto affascinanti e misteriose, mai manchevoli della loro caratteristica sfumatura comica. Strizzando l’occhio ad elementi fantastici e sovrannaturali, Akira Amano esalta le abilità logico-deduttive dei suoi personaggi, sfidando il lettore in una corsa contro il tempo. L’obiettivo è uno solo: risolvere per primi il caso.

  • Character design accattivante e illustrazioni dettagliate e dinamiche
  • Intrigante e sapiente accenno all’elemento fantastico e sovrannaturale
  • Casi da risolvere interessanti e personaggi dall’identità chiara

  • Narrazione episodica e frammentata
  • Utilizzo eccessivo di gag comiche, talvolta poco brillanti
Il mistero di Ron Kamonohashi
3.5

Commedia in giallo

Come una stella cometa Ron Kamonohashi brillò, sarebbe stato un detective brillante, salvo spegnersi nel suo più tragico difetto: non riuscire ad arrestare i criminali. In suo soccorso Totomaru Isshiki, giovane poliziotto poco abile nell’attività investigativa, ma dal cuore d’oro. Al nuovo manga firmato Akira Amano il compito di seguire le avventure di questo simpatico duo, raccontando divertenti casi ricchi di mistero. Con una narrazione marcatamente episodica, Il mistero di Ron Kamonohashi unisce le ispirazioni più diverse, declinando il classico racconto whodunit in chiave di gag comedy. Tra commedia e tragedia, delle illustrazioni curate e carismatiche accompagnano quindi personaggi ben caratterizzati, seppur privi di tridimensionalità. In definitiva, un giallo semplice e coinvolgente, che, se da un lato avrebbe probabilmente potuto offrire qualcosa di più in termini di tematiche e trama, dall’altro si riscatta per un ottimo character design, meritando quanto meno una chance da parte del proprio pubblico di riferimento.

Solca i mari sul suo vascello verso lidi inesplorati, mirando sonnecchiante il cielo dalla mattina alla sera. È abbastanza socievole, ma qualsiasi cosa gli si chieda risponderà citando L’Attacco dei Giganti. Pare abbia sviluppato una forma di dipendenza da latte e biscotti.

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