Gli anime, su Netflix, non se la passano proprio benissimo. Abbiamo già parlato, qui sul sito, di quanto la politica di distribuzione della compagnia al momento causi svariati problemi: serie che arrivano in ritardo, oppure in blocchi da bingiare che vengono dimenticati in fretta, e ancora tempi di attesa biblici fra una parte e l’altra: è questo il caso di serie come Le Bizzarre Avventure di JoJo: Stone Ocean, la cui seconda parte composta da un blocco di 11 episodi verrà rilasciata a ottobre. Non c’è da stupirsi dunque se una delle serie annunciate a catalogo in questi mesi è passata totalmente in sordina. Stiamo parlando di Uncle from Another World (titolo originale Isekai Ojisan) adattamento animato di una serie manga iniziata dal 2018 e pubblicata sulla rivista Comic Walker di Kadokawa Shoten, nonché raccolta in sette volumi tankobon in Giappone.
La serie è realizzata da Atelier Pontdarc, uno studio di animazione nuovo di zecca, fondato a malapena un anno e mezzo fa, alla sua prima vera prova del fuoco e nato da un gruppo di esuli dallo studio WHITE FOX (Steins;Gate, Akame ga KILL!, Goblin Slayer). Al momento, su Netflix sono disponibili i primi due episodi, che ci hanno convinto appieno: questa serie, che gioca sulla decostruzione dei topoi tipici del genere isekai, sembra avere le carte giuste per diventare una delle sorprese di questa stagione.
Una breve sinossi: Uncle from Another World ci introduce subito ai suoi protagonisti, Takafumi Takaoka e suo zio (vero nome Yosuke Shibazaki) che si è appena risvegliato da un coma durato ben diciassette anni, in cui era finito dopo essere investito da un camion. Durante il suo coma, però, lo Zio ha effettivamente vissuto in uno dei tanti mondi fantastici che piace rappresentare agli isekai, e di cui noi tanto male avevamo parlato qui, a causa della saturazione del genere. Sin da subito però in questo caso vengono sovvertite le aspettative dello spettatore: lo zio è effettivamente tornato indietro dal suo mondo fantastico, ed è in grado di utilizzare magie e armi incantate anche nel mondo reale, dove però queste cose sono abbastanza inutili. Il nipote decide quindi di prenderselo in casa e trasformarlo in uno YouTuber, mostrando al mondo le sue abilità sotto guisa di effetti speciali molto realistici, vedendolo un po’ come una gallina dalle uova d’oro. Ben presto, i due iniziano a rinsaldare il loro rapporto, con Takafumi che è estremamente curioso di vedere le avventure dello zio attraverso una magia che permette di “trasmettere” i suoi ricordi; purtroppo, questi non sono piacevoli, in quanto lo zio per la sua bruttezza nel mondo fantastico di Granbahamal era considerato una variante di orco e spesso cacciato dai villaggi in cui si trovava, salvo poi incontrare alcune figure di rilievo anche positive, come un’elfa che sembra prenderlo in simpatia.
Uncle from Another World, una parodia demenziale delle serie a tema altro mondo, ci mostra uno zio che è rimasto in qualche modo “fermo” nel tempo e deve aggiornarsi parecchio, che deve dunque abituarsi a usare gli smartphone, internet a banda larga, persino lo shopping online con consegna a domicilio. Un vero e proprio fanboy SEGA, che non smette mai di parlare della sua infanzia passata, come la nostra, fra anime, manga e videogiochi; la prima cosa che vuole sapere al risveglio dal coma è se la compagnia produce nuove console, e come sta andando la Console War. Se si continua nella visione, è evidente quanto questa serie voglia far divertire lo spettatore facendo leva sul mondo otaku con continui riferimenti (anche molto espliciti, tanto da far pensare che sia quasi un anime realizato in collaborazione con alcuni di questi publisher) al mondo dell’animazione e dei videogiochi: persino la sigla di apertura è un totale omaggio ai titoli delle console Saturn e Dreamcast. Lo zio, che raggiunge così un potenziale memetico non da poco, è inoltre doppiato da Takehito Koyasu, oramai indissolubilmente legato al suo ruolo come voce di Dio Brando; inutile stare a dirvi che sentirlo parlare con quella sua voce serissima e inconfonibile di serie come Evangelion, o di come Sonic e Tails fossero i suoi primi amori, è decisamente esilarante. In questi primi due episodi, la carne al fuoco è ancora poca: in Giappone si è già arrivati al quinto, e le cose stanno iniziando a ingranare, con l’introduzione di tanti personaggi secondari e anche di quella che sarà probabilmente una delle waifu più apprezzate di questa seconda metà dell’estate, ovvero l’elfa tsundere di cui avevamo parlato in precedenza.
Insomma, ci sarà da aspettare ancora un po’ e da avere pazienza, ma sembra che anche Netflix quest’estate abbia qualche serie degna di essere guardata, con Uncle from Another World che al momento risulta essere una serie leggera ma divertente, nonchè di sicuro feticcio di tutti gli amanti di SEGA, delle sue console e dei suoi franchise storici. Se siete anche solo vagamente interessati al tema, vi consiglio caldamente di recuperarlo. Uncle from Another World è disponibile su Netflix.
Se siete interessati a un’altra serie in cui la dinamica familiare è molto presente e si parla sempre di isekai, anche se in maniera decisamente più esplicita, vi consigliamo di guardare anche Okaasan Online, inserita nella nostra lista di 10 anime da guardare pieni di fanservice.
Vin
Cosa sono le micro transazioni?