La katana giapponese rientra nel novero degli oggetti più ambiti dai collezionisti di tutto il mondo. Nel Sol Levante i maestri forgiatori abbondano e i prezzi dei loro manufatti variano in relazione alla qualità dei materiali impiegati, oltre che alla bellezza estetica. Ma come è fatta una katana e perché questi oggetti legati alla mitica figura del Samurai sono tanto apprezzati?
Le caratteristiche di una katana giapponese
La katana ha una lunghezza compresa tra i 60 e i 70 centimetri e ciascun componente possiede un nome specifico. Tra le parti principali vale la pena citare:
- la lama, che è la parte più importante di una katana;
- la guardia, ovvero la parte metallica situata tra la lama e il manico, che serve a proteggere le mani;
- il collare, in grado di evitare che il sangue scivoli sull’impugnatura;
- l’impugnatura, realizzata quasi sempre in legno;
- il mekugi, un piolo in legno di piccole dimensioni che serve a fissare la lama;
- il fodero, realizzato in legno di magnolia laccato.
I dettagli che rendono ogni katana unica
Nonostante a prima vista le katane possano sembrare tutte molto simili tra loro, la realtà è diversa. Esistono migliaia di parametri e caratteristiche in grado di rendere ogni spada diversa dalle altre. Tra i fattori più importanti vale la pena citare la sezione della lama, la curvatura, la forma del codolo (Kakago), le sfumature che la trama dell’acciaio (hada) può assumere, le ombreggiature della linea di tempre (Utsuri), le sue irregolarità (Nie), la forma del Boshi (ovvero la forma che la linea di tempra assume in prossimità della punta) e così via. I parametri appena elencati vengono usati dagli esperti per valutare le spade, datarle, attribuirle a una scuola o a un maestro forgiatore e stimarne il valore economico.
La storia delle katane
A detta di molti, le migliori katane mai forgiate sono quelle del periodo antico, realizzate intorno al 1300. Col passare del tempo, molti dei segreti custoditi dai maestri forgiatori dell’epoca sono andati smarriti e soltanto di recente ne è stata recuperata una parte. Le katane vengono così suddivise in base al periodo di produzione:
- Joko-To (645-980) ;
- Koto (980-1600), caratterizzate da lame perfette ;
- Shinto (1600-1867), leggere, corte, appariscenti, ma di qualità inferiore alle precedenti ;
- ShinShinto (1868-1912). Gli artigiani tentano di riscoprire i segreti delle spade Koto per produrre lame di qualità superiore ;
- Gendaito (1912-oggi), realizzate soprattutto per i collezionisti ;
- Gunto, prodotte per gli ufficiali dell’esercito della seconda guerra mondiale.
(immagine di copertina: Pakutaso)