BANDAI NAMCO Entertainment riporta sulle scene una grande icona dell’epoca PlayStation e PlayStation 2 in tutto il suo splendore. Non fatevi sfuggire l’occasione di (ri)scoprire un classico del platform in occasione del suo 25° anniversario! Fin dal momento del suo annuncio durante il Nintendo Direct di febbraio KLONOA Phantasy Reverie Series ha sicuramente attirato l’attenzione su di sé, specie da parte di chi ebbe l’occasione di mettere mano ai titoli originali al suo tempo. Klonoa è sempre stato un’icona ed una saga che nonostante il successo di critica e pubblico non è mai esploso a livello di notorietà, forse anche complice del fatto che Namco all’epoca ha abbandonato la serie principale dopo due capitoli per poi sviluppare solo qualche spin-off prevalentemente su Game Boy Advance.
Ebbene questa è la vostra occasione, nel caso in cui non conosciate il brand, di recuperare un duo di giochi storici e approcciarvi al protagonista Klonoa e alle sue avventure. Prima di procedere vi ricordiamo che questa non è la prima volta che un titolo della serie viene riproposto, infatti venne già realizzato un remake di KLONOA: Door to Phantomile.
- Titolo: KLONOA Phantasy Reverie Series
- Piattaforma: Nintendo Switch, PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S e Xbox One, PC
- Versione analizzata: PlayStation 4 (EU)
- Genere: Platform
- Giocatori: 1-2
- Publisher: BANDAI NAMCO Entertainment
- Sviluppatore: Monkey Craft
- Lingua: Italiano
- Data di uscita: 8 luglio 2022
- Disponibilità: retail, digital delivery
- DLC: nessuno
- Note: disponibile gratuitamente un costume alternativo al lancio
Abbiamo recensito KLONOA Phantasy Reverie Series con un codice PlayStation 4 fornitoci gratuitamente da BANDAI NAMCO Entertainment.
Cominciamo con il dire che i giochi sono stati riproposti con praticamente nessuna modifica importante oltre a quella estetica. Le uniche aggiunte degne di nota sono l’implementazione del multiplayer (in cui il secondo giocatore permette a Klonoa di effettuare dei salti più alti al costo di energia) che però risulta un’aggiunta del tutto superflua, e il sistema di selezione della difficoltà (ora distinta tra facile e normale, mentre è sbloccabile in seguito quella difficile) in cui si hanno a disposizione più o meno vite e un raggio d’azione dell’anello Eolo maggiore o minore. Per il resto, come anticipato, non è presente nient’altro di rilevante tant’è che, ad esempio, persino la colonna sonora e molti effetti audio sono estrapolati direttamente dai giochi precedenti.
WAHOOOOO!
Il feeling è rimasto quindi invariato, ma va detto che funziona ancora. La struttura dei livelli articolata in più strade perseguibili e l’utilizzo dei nemici (che qui non sono affatto da evitare ma anzi sono necessari per saltare più in alto, rompere ostacoli e colpire zone irraggiungibili in altri modi) restano i punti di forza dei giochi. Come difficoltà generale i titoli non sono mai stati complessi da padroneggiare, il livello di sfida resta abbastanza basso salvo qualche momento verso i livelli finali e qualche boss specifico un po’ più ostico ma niente di insuperabile.
Il primo titolo della serie, ovvero KLONOA: Door To Phantomile, oltre all’avere Hideo Yoshizawa (storico director del primo Ninja Gaiden alla direzione è composto da relativamente pochi livelli per una durata complessiva di circa tre ore in cui ogni “Visione” (sono così chiamati gli scenari che attraverseremo) per essere completata al 100% richiede di salvare sei abitanti del luogo e raccogliere un numero preciso di cristalli verdi. Dal momento che il gioco all’epoca puntava molto sul fattore tridimensionalità degli ambienti, si nota tantissimo come Namco volesse richiamare spesso questa caratteristica in particolar modo inserendo oggetti e nemici che non si trovano sul percorso principale da seguire ma bensì sullo sfondo o addirittura in primo piano. Per realizzare il KLONOA: Door To Phantomile di questa collection pare che gli sviluppatori di Monkey Craft abbiano utilizzato come base di partenza non il classico per PlayStation ma il remake rilasciato in Europa nel 2009 per Nintendo Wii che abbiamo citato all’inizio (questo si può evincere specialmente dalle cutscene mostrate e altri dettagli minori).
Attraverso i sogni
Per quanto riguarda invece KLONOA 2: Lunatea’s Veil, altri non è che un more of the same che migliora in quasi ogni aspetto il suo predecessore. Le aggiunte al gameplay sono poche ma i livelli sono artisticamente sempre di alto impatto anche se capiterà di trovarsi a ripercorrere alcuni livelli già completati con qualche differenza per motivi di trama. In questo seguito avremo sotto mano “Visioni” molto più variegate, con tanto di livelli a bordo dello skateboard e sezioni di inseguimento, nemici con abilità uniche e una difficoltà lievemente superiore, e questo a parer nostro rende KLONOA 2: Lunatea’s Veil anche migliore del primo, nonostante manchi quell’atmosfera dark-fantasy di fondo che caratterizzava Door To Phantomile, nonostante si tenti di replicarla sul finale. Dalla sua ha anche alcune modalità secondarie che possono aumentare leggermente il fattore rigiocabilità: il tempo necessario al completamento supera di qualche ora il suo predecessore.
Klonoa è tornato! KLONOA Phantasy Reverie Series ripropone “Klonoa: Door to Phantomile” e “Klonoa 2: Lunatea’s Veil”, in un’unica collezione rimasterizzata per vecchi e nuovi fan. Intraprendi un viaggio avventuroso per salvare il mondo! Pubblicato per la prima volta da Namco nel 1997, Klonoa è un gioco di piattaforme a scorrimento orizzontale ambientato in un vivace mondo ricco di personaggi variopinti. Vesti i panni di Klonoa e affronta un viaggio per salvare Phantomile. Per celebrare l’eccezionale 25° anniversario della serie, Klonoa: Door to Phantomile e Klonoa 2: Lunatea’s Veil sono stati rimasterizzati e inclusi nella collezione KLONOA Phantasy Reverie Series, in uscita su Nintendo Switch™, PlayStation®5, PlayStation®4, Xbox Series X|S, Xbox One e Steam. La grafica è stata elegantemente rinnovata, mentre il celebre mondo di Klonoa e il classico gameplay del titolo sono riproposti fedelmente. Le versioni rimasterizzate presentano inoltre un livello di difficoltà regolabile, per consentire ai nuovi arrivati di tuffarsi a capofitto nell’azione e ai fan storici della serie di riprendere familiarità.
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Lo sviluppatore Monkey Craft, va detto, non ha speso molto tempo nel costruire un comparto tecnico approfondito: il motore utilizzato è Unity e anche se sulla versione da noi testata il gioco reggeva sempre i 60 FPS e i 4K nativi si notano spesso non solo delle texture applicate male sugli ambienti, ma in generale un aspetto grafico sì sufficiente ma che non va oltre, puntando tutto su scenari colorati e artisticamente funzionanti in cui riteniamo che si poteva fare un lavoro migliore. Tra l’altro nelle impostazioni è stata inserita un’opzione chiamata “effetto pixel” che aggiunge un filtro pixel appunto ma senza restituire un’immagine particolarmente fedele, avremmo di certo preferito la possibilità di passare direttamente alla versione originale, una funzionalità implementata ormai in molti altri remaster.
A chi consigliamo KLONOA Phantasy Reverie Series?
Consigliamo questa collection a chi vuole rivivere due giochi che magari sono appartenuti al proprio passato da videogiocatore e a chi vuole scoprirli per la prima volta, perché anche se risalgono a quattro generazioni di console fa possono ancora attirare nuovi appassionati. L’offerta ludica proposta si avvicina a più tipi di pubblico, rivelando KLONOA Phantasy Reverie Series perfetto per chiunque, anche se bisogna ammettere che il prezzo di listino forse è troppo alto visto il tipo di operazione svolta da BANDAI NAMCO Entertainment.
- Un’ottima occasione per recuperare un’icona del genere platform
- Divertimento e nostalgia sono le parole chiave
- Nessuna aggiunta rilevante
- A livello tecnico meritava un trattamento decisamente migliore
KLONOA Phantasy Reverie Series
Un viaggio nei ricordi che merita di essere vissuto
Tirando le somme, KLONOA Phantasy Reverie Series preme fortemente sull’effetto nostalgia, riproponendo un duo di titoli ancora valido che sente a tratti il peso degli anni ma che non né fa risentire quasi per nulla sull’esperienza complessiva (e fatevi avanti anche voi giocatori curiosi di sperimentare il genere platform, KLONOA potrebbe fare al caso vostro). Chissà se un giorno KLONOA: Door to Phantomile e KLONOA 2: Lunatea’s Veil vedranno mai un sequel, dal momento che gli intenti attuali di BANDAI NAMCO Entertainment sembrano quelli di valutare le vendite per decidere il futuro della serie.