Grazie al portale di Gameinformer, veniamo oggi a conoscenza di un’intervista tenuta dalla stessa redazione a Shigenori Soejima, art director della nota ed apprezzatissima serie RPG Persona. Grazie a questa intervista, sarà possibile capire quelli che sono i suoi gusti, i suoi personaggi preferiti, e tutto quello che ha imparato nel corso di tutti questi anni.
Il Processo Creativo
Soejima cerca sempre di dare il suo meglio nel tentativo di realizzare disegni che siano il più realistici possibile, in quanto la serie Persona è viene ambientata in luoghi realmente esistenti in Giappone. Come prima cosa però, il team è solito riunirsi per decidere quello che sarà il colore che caratterizzerà ciascun titolo. Per esempio, per quanto riguarda Persona 4, il gioco è più spensierato e presenta al suo interno personaggi vivaci, per questo, durante la sua realizzazione, tutte le volte che Soejima pensava al suo ambiente rurale, continuava a pensare al colore giallo. Inoltre, il giallo ricorda molto quei cartelli e nastri di pericolo e di richiesta attenzione, e anche per questo motivo, sentiva che potesse funzionare in una serie basata su omicidi e misteri. Per quanto riguarda Persona 3, invece, esso presentava un tema dai toni più cupi e personaggi più seri, per questo sono giunti alla conclusione che il colore blu potesse funzionare al meglio per rappresentare la sua storia e lo stile urbano in cui era ambientato.
Quando c’è da mettersi alla voro, una delle cose che è solito fare è prendere come ispirazione persone realmente esistenti. Indipendentemente dal fatto che esse siano celebrità o persone comuni, è sempre interessato nel vedere quello che l’aspetto esteriore comunica della loro personalità. Se la sua visione dell’insieme si avvicina alla loro immagine attuale, inizia subito a disegnare alcune bozze, cercando di mantenere l’impressione e la personalità della persona in questione.
Personaggio e titolo preferito della serie
Avendo lavorato alla serie Persona fin dalla sua nascita, oviamente c’è la curiosità di sapere quale sia il tuo titolo e il suo personaggio preferito della serie. Per iniziare, Soejima rivela che il suo titolo preferito è Persona 3, e, per questo motivo, anche i suoi personaggi preferiti provengono da questo titolo. Prima su tutti arriva Aigis, la bella androide, seguita a ruota in seconda posizione da Yukati Takeba. Al di là di questo, dice di provare qualcosa di forte anche per i due protagonisti principali di Persona 3 e Persona 4. Ma perchè? Semplice! Perchè, in quanto non mostrino molto della loro personalità e dei loro sentimenti, i giocatori possono facilmente rispecchiarsi in loro. Proprio parlando dei protagonisti, viene rivelato che anche la loro creazione è un qualcosa di abbastanza complicato, risultando in una sorta di sfida; esso non deve dare ai giocatori una forte impressione, ma allo stesso tempo, deve essere un qualcosa con cui le persone si divertano nell’utilizzarlo. Soejima spende molto del suo tempo nel cercare idee per la creazione del relativo personaggio principale, e una delle cose che può renderlo estremamente felice è sapere che le persone hanno effettivamente gradito giocare con lui. Questo, infatti, è il complimento che adora ricevere dai fan.
Realizzazione di Persona Q
Parlando dell’ultimo titolo attualmente disponibile dedicato alla serie, vale a dire Persona Q: Shadow the Labyrinth, esso presenta elementi provenienti dalla saga RPG Etrian Odyssey, presentando al suo interno il cast di personaggi provenienti da Persona 3 e Persona 4. Questo particolare titolo, non offre stavolta modelli dei personaggi simil-reali, ma è incentrato su modelli dei personaggi in versione super deformed (chibi). “Non bisogna solo pensare di ridurlo e farlo sembrare buono, ma bisogna anche concentrarsi su quali feature per ciascun personaggio spicchi maggiormente. E’ questa la feature chiave per le piccole versioni di questo genere”. Per fare ciò, è stato necessario fare una ricerca tra i fan per capire quali fossero le feature caratteristiche di ciascun personaggio, e quello che ne è risultato è stato abbastanza divertente: “Per alcuni personaggi, è risultato tutto diverso da quello che ho pensato quando li ho realizzati”.
Quello che ha imparato
Soejima ammette di chiedersi spesso e volentieri se avesse potuto fare qualcosa di diverso dopo la realizzazione di un progetto, ma quello che ne risulta è che non vuole soddisfare troppo il pubblico. Quello che cerca sempre di fare, è creare qualcosa di originale per ATLUS, invece di riprodurre troppo quello che i fan chiedono, cosa che potrebbe far risultare il titolo fin troppo identico ad un altro, e quindi con poche novità. Certamente, crede che sia importantissimo rendere felici i fan, ma nel corso degli anni ha capito che produrre qualcosa di veramente originale per la sua compagnia era qualcosa di meglio. Si augura sempre che i fan siano felici del lavoro che svolge, e che ATLUS continui a produrre quel qualcosa che le altre compagnie non hanno. In conclusione, per quanto riguarda il nuovo Persona 5, dichiara: “Mi auguro che le persone che vedranno il mio lavoro per questo titolo lo gradiscano”, dichiarando inoltre che ATLUS sarà in grado di rilasciare al più presto nuove informazioni su Persona 5.
Fonte: Gameinformer