Quali sono i migliori anime da vedere in questo momento? La stagione invernale di Crunchyroll sta per finire, ed è tempo di tirare le somme sui nuovi titoli che la piattaforma ha proposto ai suoi utenti. Tralasciando i grandi nomi in prosecuzione, tra i quali l’attesissima stagione finale di Attack of Titan, l’arco del quartiere dei piaceri di Demon Slayer e il nostalgico Dragon Quest: Dai no Daibouken, anche le new entry hanno contribuito a rendere ricco il palinsesto: tra i generi proposti le scelte non mancano, e ce ne sono davvero per tutti i gusti! Ecco quindi una breve lista dei migliori cinque anime + 1 (secondo un personalissimo ordine di gradimento) ai quali dovete davvero dare una possibilità, perché saranno in grado di allietare le vostre lunghe nottate davanti al computer o di rendere migliori i vostri spuntini giornalieri.
In the Land of Leadale
Tokyo 24th Ward
Se non avete sentito parlare di quest’anime non preoccupatevi, e normale. Il titolo prodotto dallo studio CloverWorks (quello di Promised Neverland) è infatti un anime “original” che è sbucato in questa stagione invernale senza troppa pubblicità, portando però un notevole contributo. L’anime segue le vicende di tre ragazzi, Shouta, Ran e Kouki, legati sin dall’infanzia, che si trovano a fare i conti con una situazione politica e tecnologica quasi orwelliana (come la famosa serie Person of Intrest) in un ambiente che rimanda molto a quello contemporaneo.
Il genere potrebbe inizialmente sembrare quello di un poliziesco ricco di misteri, ma dopo poche puntate si nota subito una digressione verso il “fantascientifico”, che irrompe improvvisamente in un mondo di piccole bellezze legate alla vita reale, senza però distruggerle: negozi, problemi di quartiere e di sicurezza, street art, tecnologia, sogni, speranze e scelte drammatiche… tutto straordinariamente verosimile, ma soprattutto attuale. Anzi, forse è proprio lo sconfinare nel “non naturale” il punto più vulnerabile di quest’anime.
Gli episodi di Tokyo 24th Ward vi faranno riflettere e vi terranno col fiato sospeso. Troverete personaggi ottimamente definiti, un buon mix di azione e digressioni, tematiche non troppo originali, ma nemmeno banali, abbellite da una cura grafica e musicale quanto basta… con piccoli punti di eccellenza, come, rispettivamente, per gli scenari urbani e per le opening.
Sicuramente una sorpresa.
Sabikui Bisco
Podio meritato per un anime tratto da una light novel (come moltissimi ultimamente) e adattato come manga solo in Giappone, pubblicato da SQUARE ENIX. Questo titolo dalle vaghe atmosfere di Dorohedoro (qui la nostra recensione), quasi psichedeliche (spoiler: troppi funghetti in giro anche in questo caso!) affronta un’avventura sul genere post-apocalittico, più volte interpretata, ma in grado di differenziarsi ancora: in un mondo dove la gente muore per una malattia nota come Ruggine un dottore di nome Panda incontra Bisco, dominatore di funghi e ricercato… il resto ve lo lasciamo per la visone.
Lo studio OZ, attivo da tempo per varie collaborazioni, si trova a fare un piccolo capolavoro nel suo primo progetto in solitaria: animazioni curate, colori puliti e intensi, espressioni d’impatto, ottimi personaggi e una gestione dei tempi bilanciata. Se da un lato la storia scorre velocemente, tra combattimenti e imprevisti, dall’altro si sofferma su discorsi in grado di farti apprezzare emotivamente i protagonisti. Le immagini inoltre sono sempre sufficienti a rendere magnifici paesaggi, creature e ogni stranezza di questo particolare mondo. Per non parlare della caratterizzazione dei personaggi, tutti di un certo spessore, a partire dal cattivo sino agli aiutanti. Insomma, è difficile non rimanere catturati da questo affascinante mondo che balla sui fili della fantascienza.
My Dress-Up Darling
Secondo posto per l’anime che sta spopolando nel nostro paese, non senza meriti, bisogna dirlo. Di questo titolo, prodotto ancora una volta dallo studio CloverWorks, ne parleremo prossimamente in una nostra recensione… per ora ci limitiamo quindi a spiegare il perché, a prescindere dal genere, dovreste concedergli una possibilità. La trama non sarà nuova, ma mai è stata così centrale in una di queste opere: dopo le storie basate sull’ideazione di un manga, come Billy Bat o Bakuman, arriva infatti in Italia un altro titolo dedicato a ciò che ruota attorno al mondo creativo nerd.
My Dress-Up Darling ci narra le vicende legate a Marin Kitagawa e alla sua straripante passione per i cosplay, ma anche quelle di chi, come Wakana Gojo, creatore di bambole Hina, ha paura di esprimerle. Se a prima vista potrebbe sembrare uno di quegli anime romantici, con parecchio fan service, in realtà si tratta di qualcosa più profondo… tanto che il suo successo non è probabilmente dovuto alle scene provocatorie o di semi-nudità, ma alla pura narrazione. C’è da dire che sia il comparto grafico che la composizione delle scene sono di un livello superiore a ciò che ci si aspetterebbe per un titolo simile. Oltretutto la regia sa coinvolgere e appassionare, facendo leva sulle emozioni care agli amanti delle fiere del fumetto e a chi, come me, vorrebbe andarci ogni volta con qualcosa di confezionato personalmente. Questo titolo vi catturerà come un’edizione limitata in vetrina!
Ranking of Kings
Che dire, la vera stella di questa stagione invernale, nonostante sia iniziata a metà ottobre, è sicuramente Ranking of Kings. Il titolo, tratto dal manga (inedito in Italia) del quasi sconosciuto Sōsuke Tōka, è stato ignorato da molti nonostante le ottime premesse: lo studio WIT ci ha infatti mostrato nel passato le sue grandissime abilità, con anime che molti (come me) considerano eccellenti, ma ahimè sempre con una distribuzione inferiore a quanto meritato. Solo negli ultimi due anni (dopo il successo di Vinland Saga) ha sfornato titoli come Great Pretender e Vivy: Fluorite Eye’s Song, completamente differenti tra loro per animazione, ma entrambi distintivi e soprattutto godibili. Lo stesso vale per Ranking of Kings: un tratto ancora una volta diverso, semplice e fiabesco, quasi per bambini, che ha tratto in inganno molti al momento di decidere se iniziarlo.
Uno stile che sembra staccarsi da quello classico giapponese per avvicinarsi a titoli occidentali simili a Radiant, Over the garden wall, o Wakfu, sia come grafica che contenuti emotivi. In realtà è tutto sorprendente: le inquadrature e le sceneggiature sono superbamente associate alla storia e alla colonna sonora, e sono in grado di trasmettere più emozioni della maggior parte delle animazioni più particolareggiate. In tal senso, la seconda opening è una lezione gratuita su come dovrebbero essere create le sigle d’apertura… una delle poche che ho visto più volte degli episodi in cui appare!
La storia poi, che narra le avventure del principe Bojji, è come una brezza di nostalgia: ti riporta alle prime scene di ONE PIECE quando, sullo sfondo delle iniziali avventure dalle tinte dolci, comparivano nemici che sembravano invincibili e misteri così grandi da non farti dormire la notte. Tra l’altro anche questa prima stagione, per quanto potrebbe essere tranquillamente autoconclusiva, non sembra che una quest introduttiva a un vastissimo mondo… e spero davvero sia così. Non si tratta quindi del solito shonen, perché i combattimenti, per quanto centrali, finiscono quasi sempre per lasciare spazio a tematiche davvero incisive, come guerra, morte, vendetta, amicizia, famiglia e disabilità, trattate con grazia, ma mai con superficialità. Che dire, giudicatelo da voi… dopo i primi episodi lo divorerete più rapidamente delle patatine!
BONUS – The case study of Vanitas
Prima di chiudere vi lasciamo con un piccolo bonus: un titolo in prosecuzione, che probabilmente è passato in sordina nella stagione estiva 2021, ma che vale il tempo che potrete dedicargli. Tratto dal manga di Jun Mochizuki, già ideatore del famoso Pandora Hearts, questo titolo è un incredibile connubio di abilità grafiche, OST, azione e avventura, in grado di tessere un originale mondo fantasy dalle tinte oscure e decadentiste.
La premessa banale e sfruttatissima, di un vampiro (Noe) e un umano (Vanitas) che collaborano per fermare una guerra, non è che un solida base per episodi ricchi di sfumature originali e colpi di scena. I colori a tratti esplosivi, le espressioni e i duelli seguono pari passo una trama misteriosa e incalzante, spezzata da piccoli siparietti comici e romantici (a tratti quasi yaoi), che potrebbero apparire forzati… eppure, dopo pochi episodi, tutto appare coordinato e senza sbavature. Sorpassati gli attimi di smarrimento non potrete che amare questo anime, che miscela elementi del genere già visti in titoli come Hellsing o Noblesse (che qui vi avevamo consigliato) a elementi tipici degli shonen d’azione più recenti, come Black Clover, Demon Slayer (qui la nostra recensione) o JoJo, creando una singolare, ma affascinante, atmosfera. Insomma, se non lo avete ancora visto vi consigliamo di recuperare la prima stagione e portarvi in pari con la seconda, quella invernale.
Questo anime è disponibile sottotitolato in italiano su Crunchyroll, la prima piattaforma online internazionale completamente dedicata al mondo dell’animazione giapponese, dei manga e dei drama. Puoi guardare gratuitamente Crunchyroll sul tuo PC, sul tuo smartphone e sulla tua console iscrivendoti con un account gratuito oppure sottoscrivendo un piano di abbonamento mensile che ti permetterà di seguire gli anime in simulcasting con il Giappone.