Quando si parla di Otome Game non si può certo non menzionare Otomate, marchio di fiducia di Idea Factory nello sfornare visual novel dating sim indirizzate a un pubblico principalmente femminile, dove la ragazza di turno è attorniata da manzi e deve sceglierne uno da concupire. Negli ultimi anni, il genere Otome ha a dir poco proliferato in Occidente, e ne abbiamo avuti di esponenti tradotti in inglese, alcuni talmente popolari da avere addirittura trasposizioni animate (vedere ad esempio la serie di Hakuoki, che abbiamo già trattato in svariate recensioni, o l’interessantissimo Amnesia). C’è da dire che il più delle volte, tuttavia, il genere Otome tenda a prendersi decisamente troppo sul serio. Molti racconti hanno tinte cupe, malinconiche, spesso anche violente e deviate, con una sfortunata protagonista che si ritrova a doversi districare fra disavventure a rischio della vita, drammi personali e ragazzotti con le loro turbe. Ed è per questo che si tira un bel sospiro di sollievo quando finalmente si ha modo di mettere le mani un otome frizzante, scanzonato e pieno di scambi di battute e situazioni spassose come il gioco di cui andremo a parlare oggi, ovvero Variable Barricade, novel uscita nel 2018 su PlayStation 4 e PS Vita e sbarcata su Nintendo Switch solo quest’anno.
- Titolo: Variable Barricade
- Piattaforma: Nintendo Switch
- Versione recensita: Nintendo Switch (EU)
- Genere: Visual Novel, Otome Game
- Giocatori: 1
- Publisher: Aksys Games, Idea Factory
- Sviluppatore: Otomate, Design Factory
- Lingua: Inglese
- Data di uscita: 24 febbraio 2022
- Disponibilità: digital delivery
- DLC: nessuno
Abbiamo recensito Variable Barricade con un codice Nintendo Switch fornitoci gratuitamente da Aksys Games.
Protagonista della vicenda è la diciassettenne Hibari, una ragazza bella ma scostante che come principale caratteristica ha quella di essere schifosamente ricca. Ha una gigantesca villa tutta sua, una moderna casa delle vacanze, un esercito di servi a sua disposizione, nonché un affascinante maggiordomo personale di nome Kasuga, e frequenta una raffinata scuola privata femminile dove tutte le compagne la guardano con muta ammirazione, senza contare che è l’unica futura erede di una delle famiglie più potenti e prestigiose del Giappone, ovvero la famiglia Tojo. Insomma, un partito sicuramente mica da ridere per qualunque uomo!
Un bel giorno, mentre esce per tornare a casa da scuola con l’amica Tsumugi, le succede qualcosa di decisamente peculiare: quattro attraenti giovani uomini le si parano davanti, ognuno con una rosa in mano, supplicandola di prenderli come suo sposo. Sarà il nonno della ragazza (da lei affettuosamente chiamato “vecchio avvoltoio”) a spiegare la situazione: essendo Hibari la futura capofamiglia e avvicinandosi alla maggiore età, è giunta per lei l’ora di iniziare a pensare al matrimonio; motivo per cui ha raccattato per lei quattro pretendenti: Ichiya, dalle ottime abilità ai fornelli ma dalla parlantina esageratamente melensa, lo schietto e arrogante sedicente rockettaro Taiga, il pacato ma pigrissimo esteta Shion, e Nayuta, un ragazzetto energico e sempliciotto amante dello sport e del cibo. Inoltre verrà data disposizione che la giovane si trasferisca insieme ai quattro e a Kasuga nella casa delle vacanze della famiglia Tojo per convivere insieme, in modo da approfondire i legami fra tutti loro nella speranza che la convivenza forzata la convinca a sposare uno dei ragazzi.
Hibari, essendo tuttavia una ragazza cocciuta, pur dovendo sottostare alla convivenza con questi sconosciuti, non ha la benché minima intenzione di legare con quelli che, ai suoi occhi, sono solamente degli schifosi cacciatori di dote; senza contare che, dalle indagini compiute dal suo maggiordomo sui quattro, sono emersi dei particolari non esattamente incoraggianti: tutti loro hanno dei retroscena sordidi, come essere colpevole di frode matrimoniale (Ichiya), avere problemi di gioco d’azzardo (Taiga), essere un mantenuto cronico (Shion) o un generatore ambulante di debiti (Nayuta). La decisione di Hibari è chiara: non si innamorerà mai di nessuno di loro! Ma la barricata che si è creata intorno al cuore reggerà, o verrà abbattuta dalle capacità di uno dei quattro pretendenti?
Abbatterò le tue difese!
Variable Barricade, come novel, è caratterizzata da tanti mini episodi su un diagramma che man mano andremo a riempire… o meglio dire, diagrammi che vanno a delineare le varie route del gioco, con tasselli sbloccabili solo visionando determinati episodi o sbloccando i vari diagrammi dei quattro pretendenti. Avremo quindi una route comune che si va ad intrecciare liberamente con quella degli altri personaggi, e il gioco ti permette di visitare e completare diagrammi di ogni route permettendo così di conoscerli tutti prima di prendere la propria decisione su qual è il proprio pretendente preferito o se si preferisce comunque non averci niente a che fare.
Una volta che saremo entrati nel diagramma degli eventi di un particolare pretendente, sarà lì che partirà la vera e propria componente dating di Variable Barricade. Come ormai è prassi per titoli di questo genere, ci verranno dati degli eventi in cui ci verrà data una scelta di risposte a determinate situazioni. La risposta che daremo deciderà se aumenteremo l’amore per il pretendente (caratterizzato da un’arma sempre più elaborata) o la capacità di ragionamento di Hibari (qui rappresentata da una barricata sempre più robusta). Il risultato delle scelte prese durante questa fase deciderà l’esito delle Barricade Battles, eventi che avverranno in momenti climax delle varie route e decideranno quanto i sentimenti di Hibari cambieranno verso il pretendente di turno. E credetemi: fra tre livelli di diagrammi per ogni pretendente, ognuno con le proprie scelte e Barricade Battles, avremo davvero tanti bivi e finali diversi (arrivando addirittura a quattro per pretendente!).
Nella casa del grande Fratel Coniglietto
Fra una sezione e l’altra di ogni route, avremo una schermata di intermezzo dove potremo salvare la partita e selezionare quale tassello visionare fra quelli che non abbiamo completato sui vari diagrammi, sia sulla route comune che su quella del pretendente di turno. Non solo: potremo anche utilizzare l’app Whis per scambiarci messaggi con i nostri amici e con i vari pretendenti. In un certo momento della storia, Hibari riceverà dalla sua compagna di classe Noa un grazioso robottino a forma di coniglio nero di nome Rabi, che la ragazza potrà mandare in giro per le varie aree della casa ad osservare cosa succede quando lei non c’è e vedere come si comportano i suoi turbolenti spasimanti. Se avremo fortuna e avremo mandato il robottino nella zona giusta, nel prossimo intermezzo potremo gustarci un simpaticissimo filmato che mostra i ragazzi e/o Kasuga nelle loro scanzonatissime peripezie mentre sono occupati a convivere fra loro, con degli sviluppi uno più divertente dell’altro (e talvolta qualche filmato privato dei ragazzi nell’intimo…). Un’aggiunta decisamente carina che va aggiungere ulteriore carne al fuoco di questo già corposissimo otome game, che fra le varie route sia comune che non, è decisamente uno dei più lunghi che ci si ritrova a leggere, per non dire anche divertente.
La vita linda e pinta dei ricconi
Ad accompagnare una sceneggiatura e dei dialoghi ricchi di momenti movimentati, scene dolci e tante, ma tante gag divertenti (sebbene tocchi ammettere che il testo inglese presenti qualche piccola sbavatura qua e là…) , abbiamo un comparto grafico che si vede si rado in un otome game. Le tinte sono molto chiare, i colori molto netti e accesi, personaggi caratterizzati da un tratto pulito ed espressivo, con ogni personaggio maschile che si distingue completamente dall’altro sia nello stile che nel look. Sono inoltre presenti svariate scenette comiche in cui i personaggi sono resi in un’adorabilissima chiave super deformed che non potrà che strappare un sorriso per la loro pucciosità.
Anche la componente sonora è decisamente orecchiabile. Molti dei personaggi principali hanno dei doppiatori giapponesi piuttosto famosi: Taiga, per esempio, è doppiato da Nobuhiko Okamoto (la voce di Bakugo di My Hero Academia, per intenderci), e la loro interpretazione è semplicemente ottima. Le musiche sono orecchiabili e molto variegate, oltre che adatte ad ogni contesto, e ogni personaggio ha un proprio tema musicale che suona quando appare sullo schermo, come il raffinato tema suonato al clavicembalo di Tsumugi, la soave aria al pianoforte che caratterizza Shion, o lo scatenato rock del tema di Taiga.
A chi consigliamo Variable Barricade?
Questa è una novel bella corposa che farà sicuramente la gioia di tutte le fan degli otome game e delle visual novel in generale, ma la consiglio anche a chi vuole un racconto che non si prenda eccessivamente sul serio e che sia caratterizzato da molti momenti comici degni di alcune delle sitcom più divertenti. Inoltre, data la sua abnorme mole di testo anche per il genere (ripeto: è MOOOLTO lunga!), la consigliamo a chi ama la lettura e non si lascia scoraggiare dai titoli dove conta più il comparto narrativo che il gameplay, visto che qui, come vi aspettereste, ce ne è veramente poco. Come sempre per le novel Otomate, bisogna tuttavia ricordare che la localizzazione occidentale è unicamente in inglese.
- Lunga ma senza essere tediosa
- Ottimo character design
- Musiche orecchiabilissime
- Ottimi personaggi con dialoghi uno più spassosi dell’altro…
- …Sebbene il testo inglese abbia qualche pecca
- Non ha grandi innovazioni nel gameplay
- Mancata localizzazione in italiano
Variable Barricade
Uno spasso di Otome Game che supera le aspettative
Variable Barricade è decisamente un ottimo Otome Game da tenere sott’occhio, grazie alla sua sceneggiatura simpaticissima degna delle migliori sitcom, a un comparto visivo e sonoro gradevolissimi e a una lunghezza che, nonostante tutto, invece che stancare con dialoghi prolissi, invoglia a proseguire grazie al suo format in piccoli episodi che invogliano a gustarne uno dopo l’altro come le patatine. Pregiabile anche il fatto di poter fare liberamente un po’ di route di ogni personaggio per poterli conoscere meglio, senza essere lasciati al caso. Certo, non ci sono grandi caratteristiche di gameplay, anche le Barricade Battles stesse alla fine sono influenzate unicamente dalle proprie scelte come qualunque altra novel standard, ma in un modo scorrevole che non è mai lasciato al caso. Se vi piacciono gli Otome, e volete qualcosa di leggero in grado mettervi di buon umore e farvi ridere a crepapelle, allora è il titolo che fa per voi.