Kamen Rider: Battride War II – Recensione

Dopo un anno dal primo episodio, BANDAI NAMCO riunisce l'era Heisei di Kamen Rider con il genere Musou, lanciando sul mercato Kamen Rider: Battride War II.

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kamen-rider-battride-war-II-recensione-boxartNel tentativo di fuggire da uno scenario a loro sconosciuto e misteriosamente comparso dal nulla, Gaim, Baron e Ryugen faranno la sfortunata conoscenza di alcuni cattivi mai visti prima (almeno per loro), ma soprattutto, faranno la spiacevole conoscenza anche del potente pugno di King Dark, che li tramortirà senza scampo. Rinvenuti all’interno di una misteriosa sala di proiezione, i tre faranno la conoscenza di Reina e Reito, due ragazzi simili a spettri, accompagnati da Cinema, uno strano e bizzarro essere dall’aspetto poco rassicurante.

L’intento di Cinema sarà quello di intrattenere i due ragazzini grazie ai film cinematografici dei Rider, una missione alquanto nobile, se non fosse che, volenti o nolenti, i nostri eroi saranno costretti ad assecondarlo, in quanto intrappolati senza vie di fuga. Quello che però non sanno è che non saranno i soli e unici protagonisti, in quanto la loro missione iniziale consisterà nel riuscire a recuperare gli altri Rider all’interno dei rispettivi film, prima di sottoporsi alla prova finale e riuscire a liberarsi. Riusciranno tutti insieme a sfuggire dalle grinfie del malvagio Cinema?

Ringraziamo Play-Asia.com per averci concesso di recensire questo titolo.

  • Titolo: Kamen Rider: Battride War II
  • Piattaforma: PlayStation 3, Wii U
  • Genere: azione, hack ‘n’ slash
  • Giocatori: 1
  • Software house: BANDAI NAMCO Games
  • Sviluppatore: Eighting
  • Lingua: Giapponese (testi e doppiaggio)
  • Data di uscita: 26 giugno 2014 (Asia)
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • Reperibilità: comune
  • DLC: personaggi extra (gratuiti)
  • Note: disponibile anche in versione Premium TV Sound Edition, contenente tracce audio aggiuntive provenienti dalla serie TV

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Quasi a distanza di un anno dal primo episodio della serie, BANDAI NAMCO Games decide di far collidere nuovamente l’universo dell’era Heisei di Kamen Rider con la tipologia di giochi Musou, lanciando sul mercato nipponico Kamen Rider: Battride War II, il nuovo titolo della serie a tema tokusatsu che, a differenza del suo predecessore, offrirà ai suoi fan contenuti tratti dai film cinematografici. Ma quanto sarà cambiato il titolo dopo tutto questo tempo? Sarà riuscita BANDAI NAMCO a creare qualcosa di vagamente migliore del primo Kamen Rider: Battride War? Se vi siete persi la nostra recensione del primo titolo della serie, potete trovarla qui: Kamen Rider: Battride War – Recensione.

Henshin!

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Provate ancora a dire che la frutta fa bene, dai.

Kamen Rider: Battride War II presenta al suo interno tre modalità di gioco principali, che, di base, sono le stesse che presentava anche il suo predecessore: Chronicle Mode, modalità principale in cui ci verrà narrata l’originale storia creata appositamente per il gioco e in cui rivivremo alcune scene tratte dai film cinematografici dei vari Rider; la Survival Mode, una sorta di modalità sopravvivenza in cui i giocatori si potranno cimentare in varie sfide, alcune provenienti anche dal vecchio titolo; infine, la Free Mode, in cui sarà possibile affrontare in maniera più tranquilla, libera e senza stare dietro agli eventi di storia, tutte le missioni presenti nella Chronicle Mode, sempre a patto che si siano già state completate nella modalità principale.

kamen-rider-battride-war-II-recensione-schermata-05La Chronicle Mode offre una trama non proprio enfatizzante, ma comunque apprezzabile. Inizieremo il nostro cammino all’interno del gioco con Gaim, il Rider di turno la cui serie televisiva è attualmente in corso, affiancato da Baron, anch’esso personaggio giocabile, e Ryugen, sfortunatamente presente solo come personaggio di supporto. Non ci vorrà tanto, però, per capire che BANDAI NAMCO Games, a distanza di un anno, ha certamente apportato cambiamenti, modifiche e migliorie di vario genere per questo secondo capitolo della serie, ma sfortunatamente non ha risolto la maggior parte dei problemi che affliggevano il precedente titolo. L’intelligenza artificiale dei nemici è sempre la stessa, e sempre molto al di sotto di quella proposta dai vari titolo di casa KOEI. La presenza di nemici giganti (qualcuno ha detto Dynasty Warriors: GUNDAM?) offrirà però quel pizzico di ardua sfida che manca, rendendo le cose piacevolmente più complicate. Sfortunatamente però, il tutto non è esente da glitch, alcuni trascurabili e altri abbastanza fastidiosi, che purtroppo mineranno il nostro cammino all’interno del gioco.

"I believe I can fly, I believe I can touch the sky!"

“I believe I can fly, I believe I can touch the sky!”

La selezione dei personaggi in ciascun livello può essere sia manuale, a discrezione dei giocatori, che automatica, cioè imposta dalla CPU. Per quanto riguarda quella manuale, i giocatori potranno scegliere di effettuare alcune missioni con il personaggio che più li aggrada, anche se il titolo, dutante la selezione dello stage da effettuare, consiglierà da uno a tre Rider specifici. Essi non saranno scelte obbligate, ma ci verranno indicati in quanto, effettuando quella determinata missione con uno dei personaggi suggeriti, riceveremo ulteriori punti bonus. A volte però, visto che saremo impegnati a rivivere i film cinematografici della saga, arrivati a dover svolgere determinate missioni il titolo ci metterà automaticamente nei panni di un particolare Rider, in quanto protagonista. C’è da dire che, avendo visto gran parte dei lungometraggi, le parti relative ai film non sono propriamente fedeli al 100%, ma cercano in qualche modo di riproporre il più conforme possibile gli avvenimenti principali visti sul grande schermo.

L’unione fa la forza

kamen-rider-battride-war-II-recensione-schermata-02Nonostante molti dei personaggi presenti provengano direttamente dal primo capitolo, alcuni di essi stavolta potranno contare su un’ulteriore, potentissima trasformazione da poter effettuare. Queste trasformazioni saranno le stesse Form che vengono mostrate all’interno dei film della serie. Essendo ovviamente potentissime, tali Ultimate Form saranno temporanee, e sarà possibile utilizzarle solo dopo aver attivato la Final Form, se l’apposito indicatore, situato a sinistra dell’avatar del personaggio, sarà pieno. Non sarà tuttavia possibile utilizzarle fin dall’inizio del gioco, in quanto sarà necessario sbloccarle durante gli appositi capitoli a esse dedicati.

"Fermi tutti, ci stanno a fa' la foto."

“Fermi tutti, ci stanno a fa’ la foto.”

Entrando in tema personaggi, mi sembra doveroso spendere due parole riguardo al loro parco mosse. Anche questo secondo titolo, sfortunatamente, è rimasto praticamente invariato dal suo predecessore; pochi gli attacchi eseguibili da gran parte dei personaggi di base, e molte delle varie trasformazioni utilizzeranno le medesime tecniche, indipendentemente dai pulsanti sfruttati per concatenarle. Una delle più apprezzabili novità di Battride War II è la possibilità di effettuare delle cancel durante l’esecuzione delle varie mosse. Molto particolare, data la tipologia di gioco, ma anche molto apprezzabile, in quanto discretamente utile in battaglia.

Al di là del parco mosse, anche l’esperienza motociclistica, che rappresenta una delle feature più caratteristiche della serie Kamen Rider, è rimasta identica: ingestibile, seppur presenti qualche piccola aggiunta di cui, purtroppo, non se ne sentiva proprio il bisogno.

Déjà Vu

"Cercate di comprendermi, è imbarazzante anche per me."

“Cercate di comprendermi, è imbarazzante anche per me.”

Tornando a parlare dei personaggi di supporto, essi, stavolta, giungeranno in nostro soccorso solo dopo averli evocati utilizzando gli appositi comandi. Una volta chiamati in battaglia, i nostri aiutanti si precipiteranno immediatamente in campo ed effettueranno prontamente un attacco, che potrà andare a buon fine o risultare miseramente una perdita di tempo, in quanto il nostro partner tirerà dritto, correndo in linea retta senza fermarsi ad attaccare i nemici circostanti… very fucking useful! Gli attacchi che potranno effettuare variano a seconda dell’apposita combinazione di tasti utilizzata, e dell’affinità che abbiamo con quel preciso personaggio: di base, sarà possibile solo effettuare l’attacco semplice, per poi passare, quando avremo più affinità, a un attacco potente; quando avremo portato al massimo il tutto, sarà possibile fargli eseguire il suo caratteristico attacco finale.

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“Così ‘mparate a gioca’ a Fruit Ninja.”

Sia la barra di affinità dei compagni che la barra in-game con cui ci verrà indicato quante volte potremo chiamarli sarà identica, e a volte ciò potrà risultare un po’ confusionario. Una volta selezionato il nostro aiutante, sarà possibile vedere la barra di affinità nella schermata di personalizzazione equipaggiamento del Rider, prima dell’inizio di ogni missione; inutile dire che, più sarà piena, più affinità avremo con quel determinato partner. Quella che invece vedremo durante le fasi di gioco, situata sotto la barra di energia del personaggio, come già accennato, ci consentirà di vedere quante volte potrà essere evocato il nostro partner: più volte decideremo di utilizzarlo, più la barra si consumerà, mentre se lo lasceremo risposare per un po’ la barra si ricaricherà autonomamente.

C’è da dire che, sfortunatamente, molti di questi personaggi di supporto sono costituiti da Rider secondari e, per quanto possano risultare non necessari, la presenza dei loro modelli, delle loro mosse e di tutto quello che li caratterizzano li rendono tali e quali ai personaggi giocabili, e ciò mi lascia perplesso pensando al fatto che avrebbero potuto renderli utilizzabili dai giocatori. D’altra parte però, c’è da dire che BANDAI NAMCO un minimo ci prova ad accontentare i fan della serie, e lo fa rilasciando personaggi in DLC gratuitamente. In questo caso provo sentimenti un po’ contrastanti: il 10 luglio, è stato reso disponibile Zangetsu Shin, mentre dal 24 verrà reso disponibile Gaim Kiwami Arms, entrambi Rider giocabili. Da una parte posso capire la scelta di Kiwami, in quanto è apparso nella serie quando ormai il titolo era finalizzato, e quindi apprezzo lo sforzo nell’averlo creato per renderlo disponibile gratuitamente; per Zangetsu, o volendo Zangetsu Shin, la cosa è un po’ più complicata, in quanto sono presenti nella serie TV da un bel po’ di tempo: perché non renderli subito disponibili su disco?

Saa, Omae no Tsumi o Kazoero!

kamen-rider-battride-war-II-recensione-schermata-03Sfortunatamente, arrivato a questo punto, mi viene da chiedere: oltre ai nuovi (non moltissimi) personaggi e alle Ultimate Form, cosa ci regala di nuovo BANDAI NAMCO dopo un anno dal primo gioco? Poco, veramente poco. Come già detto in precedenza, ritroveremo molti degli errori e delle caratteristiche discutibili del primo titolo: parco mosse dei personaggi veramente scarno, esperienza motociclistica pessima, numerosi glitch, i soliti mid-boss inutili come elicotteri e clessidre, e i soliti scenari. Già, all’interno di Battride War II gli stage inediti sono veramente pochi, dato che per varie, alcune ovvie, ragioni, non sarebbe stato possibile riproporre fedelmente alcuni degli eventi accaduti nei lungometraggi, ma almeno avrei gradito vedere alcune delle enfatizzanti battaglie finali dei film ambientate nelle vere location in cui si sono svolte. Certo, non nego che alcune siano presenti, e si tratta di boss battle che ho veramente adorato con tutto il cuore, ma le altre sono state spiattellate con nonchalance su ambientazioni tratte pari pari dal primo titolo, senza nemmeno presentare un minimo miglioramento dal punto di vista grafico o del gameplay.

Elements

Dal lato tecnico, il titolo pare lievemente migliorato rispetto al precedente gioco. I modelli poligonali dei personaggi appaiono graficamente migliori, alcune delle mosse caratteristiche dei Rider sono state visivamente migliorate e tutto questo può essere solo positivo. Anche dal punto di vista del suono il titolo non è niente male, non tanto per le BGM offerte che, di per sé, sono vagamente carine, ma per il fatto che sarà possibile scegliere le nostre canzoni preferite da utilizzare all’interno dei vari stage direttamente dall’hard disk della console. Questa caratteristica era già presente nel primo capitolo, ma adesso la modalità di personalizzazione dei brani musicali è stata migliorata, per offrire adesso la possibilità di personalizzare le BGM a seconda delle situazioni in cui ci ritroveremo: introduzione allo stage, missione, boss battle, trasformazione nella Final Form, e molto altro.

A chi consigliamo Kamen Rider: Battride War II?

Se avete in qualche modo apprezzato il precedente capitolo e siete fan della serie, sicuramente Kamen Rider: Battride War II è il gioco che fa per voi. Le migliorie ci sono, ma non sono tante, e spesso non sono quelle di cui il gioco aveva più bisogno. Se invece non siete fan della serie, o vi aspettavate qualcosa che non presentasse quantomeno molti dei problemi del primo Battride War, potete lasciar perdere.

  • Nuovi personaggi e trasformazioni
  • Buona longevità
  • Alcune boss battle sono a dir poco stupende
  • La possibilità di personalizzare le BGM è sempre apprezzabile

  • Stessi identici difetti del precedente titolo
  • Presenta svariati bug
  • Le missioni relative ai film non sono esattamente fedeli
  • Tempi di caricamento da denuncia
Kamen Rider: Battride War II
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Un passo in avanti, ma non ancora all'altezza del nome che porta

Nonostante questo titolo possa risultare per alcuni versi differente rispetto al primo e in qualche modo nuovo, in quanto Battride War vedeva il gioco ruotare intorno alle serie TV originali, mentre Battride War II sui film cinematografici, ci renderemo presto conto che, se non per alcuni nuovi nemici, per le Ultimate Form, per i nuovi personaggi e qualche altro piccolo particolare, il gioco si ripresenta identico al suo predecessore, nonostante sia passato un anno a disposizione dei developer per riflettere, cambiare e migliorare utilizzando il primo capitolo come base da cui ripartire. C’è una cosa, però, che mi sento di esprimere dal profondo del cuore: valutando nell’insieme le piccole migliorie, le poche novità e quant’altro di positivo sia stato confezionato da BANDAI NAMCO, questo secondo Musou dedicato a Kamen Rider si rivela certamente migliore del primo.

Prestigiatore, ballerino di break dance, produttore cinematografico, traduttore ufficiale di frasi imbarazzanti per prodotti R18, fondatore di Akiba Gamers: un curriculum da fare invidia a Johnny Sins, ma che non regge il confronto con la sua smodata passione per i giochi d’importazione e per i tegolini.