Yu-Gi-Oh! RUSH DUEL: Dawn of the Battle Royale – Recensione

Un nuovo tipo di Duel Monsters approda su Nintendo Switch. Prepariamoci ad esplorare l’universo dell’inedito Yu-Gi-Oh! Sevens con Yu-Gi-Oh! RUSH DUEL: Dawn of the Battle Royale!

Yu-Gi-Oh! RUSH DUEL: Dawn of the Battle Royale - Recensione

Quando si pensa ai passatempi comunemente definiti da geek, tralasciando videogiochi e giochi di ruolo da tavolo/cartacei, non si può certo non menzionare la popolarità dei giochi di carte collezionabili, di cui probabilmente gli esponenti più conosciuti sono tre: Magic: The Gathering, il gioco di carte dei Pokémon e l’ormai ventennale e giapponesissimo Yu-Gi-Oh!. Approdato da noi nei primi anni del 2000 sia col manga che con l’anime che col vero e proprio gioco di carte, questo marchio Konami si è scavato sempre più una nicchia man mano più corposa di seguaci, pronti a studiarsi a tavolino le regole e le caratteristiche di ogni carta, sperperare tutti i propri risparmi per spacchettare bustine come se non ci fosse un domani con la speranza di trovare quella specialissima carta che possa finalmente completare il deck fatto apposta per sgominare sia gli amici che condividono la passione per l’infernale Duel Monsters che altri avversari, magari proprio sulla scena competitiva. Anche in questo caso, molteplici i prodotti nati da questo corposo franchise, in primis le numerose serie anime e i rispettivi videogiochi, che ogni volta con nuove ambientazioni e nuovi protagonisti ci andavano ad introdurre a nuovi concetti e nuove regole di gioco, alcuni più apprezzati di altri, certi decisamente complessi e con cui bisogna decisamente prendere la mano, col risultato che qualche giocatore meno avvezzo al genere finisse inevitabilmente con lo smarrirsi. E Konami deve essersene probabilmente accorta, visto che dopo vent’anni e svariate iterazioni dello stesso gioco, una più complessa da studiare dell’altra, se ne è uscita con Rush Duel, una versione più veloce e semplificata del suo gioco di carte, nonché sistema cardine di questo nuovissimo Yu-Gi-Oh! RUSH DUEL: Dawn of the Battle Royale, esclusiva Nintendo Switch che promette un’esperienza più semplificata e meno cervellotica.

Yu-Gi-Oh! RUSH DUEL: Dawn of the Battle Royale - Recensione

  • Titolo: Yu-Gi-Oh! RUSH DUEL: Dawn of the Battle Royale
  • Piattaforma:  Nintendo Switch
  • Versione recensita: Nintendo Switch (EU)
  • Genere: Gioco di Carte Collezionabili
  • Giocatori: 1
  • Software house: KONAMI
  • Publisher: KONAMI
  • Lingua: Italiano (testi) , inglese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 7 dicembre 2021
  • Disponibilità:  digital delivery
  • DLC: costumi e pacchetti aggiuntivi
  • Note: il gioco è ambientato durante la serie anime Yu-Gi-Oh! Sevens e usa le regole della versione Rush Duel del gioco di carte

Abbiamo recensito Yu-Gi-Oh! RUSH DUEL: Dawn of the Battle Royale con un codice Nintendo Switch fornito gratuitamente da Konami.

Ambientato nell’universo della serie anime (Ancora inedita qui da noi) Yu-Gi-Oh! Sevens, Quest’ultima iterazione virtuale del “Re dei Giochi” ci infila nei panni di un bambino dai capelli bigusto appena arrivato nella cittadina fittizia di Goha City, fondata e gestita dall’omonimo e potentissimo gruppo finanziario, che gestisce ogni aspetto della vita in questa avveniristica e cibernetica città del futuro. Arrivati a scuola, faremo rapidamente la conoscenza di Yuga, protagonista della serie animata, e dei suoi amici, che non tarderanno ad introdurci alla meccanica dei Rush Duel, una resa più veloce e semplificata dello storico Duel Monsters che conta più sulla spettacolarità e la rapidità dei duelli che sulla strategia ideata proprio dai piccoli protagonisti, che ritenevano troppo ingombranti e complicate le regole del gioco standard. E la loro presentazione non arriva un minuto troppo presto, perché da lì a pochi minuti ci verrà data la notizia di un torneo speciale per duellanti, definito Battaglia Suprema, in cui tutti i duellanti in erba si sfideranno per la supremazia. Ed è proprio qui che parte la nostra avventura, pronti a sgominare tutti gli avversari a suon di carte e deck creati ad hoc!

“Ehi! Hai appena evocato un mucchio di mostri in un turno?”

Voglio levarmi da subito questo sassolino dalla scarpa: Yu-Gi-Oh! RUSH DUEL NON È un’ennesima espansione allo storico Duel Monsters, bensì una versione alternativa e a sé stante del gioco, con le sue carte e le sue regole specifiche che non vanno applicate al gioco standard, e anche le carte che i due hanno in comune non hanno necessariamente le stesse statistiche o gli stessi effetti. Quindi, appurato questo, bisogna necessariamente parlare di quali sono le differenze sostanziali fra lo YGO standard e questo Rush Duel. Innanzi tutto, cominciamo a specificare che il giocatore è libero di evocare più mostri nello stesso turno, sia come evocazione standard (per le carte mostro il cui livello va dall’1 al 4) che con evocazione tramite tributo (per le carte dal livello 5 in su), purché non superi il limite imposto dagli spazi in cui piazzare i mostri sul tabellone, che rispetto al gioco standard sono solo tre, come sono tre gli spazi su cui piazzare sia le carte trappola che le carte magia.

Per il resto, valgono le regole standard di YGO: si vince riducendo a zero i Life Points dell’avversario o facendogli esaurire le carte del deck. Questi cambiamenti allo stile di gioco ci portano a considerare quindi il modo in cui vincere sfruttando al massimo la mano che riceviamo ogni turno, ritrovandoci spesso già da subito a contare sull’evocazione di creature abbastanza potenti (Come ad esempio le nuove, inedite creature “combinazione” da giocare insieme e che agiscono come un unico essere). Per i neofiti potrebbe decisamente risultare interessante stimolante, anche se all’inizio bisogna prenderci un po’ la mano… i veterani, tuttavia, potrebbero ritrovarsi a storcere il naso di fronte a meccaniche forse troppo semplificate ed elementari, che vanno a togliere molte delle novità tattiche che per prime li avevano appassionati.

Piccoli protagonisti di un piccolissimo mondo

Abbiamo parlato di come funziona il gioco di carte in sé, ma quello è solo UNA componente di questo Dawn of the Battle Royale. L’altra è l’esplorazione in stile RPG. Un po’ come abbiamo visto nell’ottimo Shadowverse: Champion’s Battle (o, se vogliamo essere puntigliosi, nei precedenti giochi di Yu-Gi-Oh! per Playstation 2 e PSP), saremo liberi di muovere il nostro avatar per spostarci nelle varie aree del gioco, cercare gli oggetti nascosti, parlare con i PNG, accettare le missioni e, ovviamente, duellare con gli strampalati personaggi che vanno ad abitare Goha City, per ottenere da loro carte e liste deck con cui creare dei pratici deck premade nel caso non siamo troppo avvezzi all’idea di crearcelo da solo (cosa che potremo fare solo in un determinato momento, badate bene).

C’è da dire, tuttavia, che rispetto a uno Shadowverse, le aree di gioco di Yu-Gi-Oh! RUSH DUEL non sono così grandi o interessanti da attraversare, e i dialoghi sono al meglio basilari e decisamente puerili (stiamo parlando di un prodotto marcatamente indirizzato ad un pubblico di bambini, anche per gli standard di uno Yu-Gi-Oh!, sebbene fino alla serie Sevens i protagonisti siano sempre stati adolescenti), e non sono presenti quei simpatici rivenditori sparsi in giro per la città che vendono ognuno carte diverse con cui allargare la propria collezione. Infatti, gli acquisti si fanno solo e unicamente tramite il negozio del menu, dove potremo acquistare le bustine e delle speciali carte a tiratura limitate che cambiano a rotazione, i dorsi speciali per le carte, i contenitori, i tappetini a tema per customizzare la schermata di gioco e anche liste deck di vario tipo. Sempre tramite menu, potremo anche prendere parte a scontri online con altri giocatori, aggiornare il nostro profilo, controllare i nostri trofei e le ricompense, il glossario, la guida di gioco e svolgere svariate missioni puzzle che ci permetteranno non solo di imparare delle interessanti strategie, ma anche di guadagnare ricompense che ci faciliteranno la costruzione dei nostri deck di fiducia.

Un po’ di silenzio, per favore…

Soffermiamoci a questo punto sul lato tecnico del titolo che, senza macinare troppo le parole, è al meglio altalenante. Se durante i duelli la grafica è nitida e fluida, con un simpatico effetto popup delle illustrazioni dei mostri che spuntano dalle carte e con i suoi rapidissimi 60 FPS che non sfigurano nemmeno durante le evocazioni dei mostri più potenti (e che possiamo definire il vero fiore all’occhiello di questo Yu-Gi-Oh! RUSH DUEL), non si può purtroppo dire lo stesso della fase esplorativa. La risoluzione, specie in portatile, è veramente bassa, e sono fin troppo presenti dei brutti cali di frame rate, anche durante le cutscene con i ritratti dei personaggi, per quanto queste siano statiche. Quanto al comparto sonoro, il titolo presenta delle musiche decisamente orecchiabili, specialmente durante i momenti più intensi dei duelli, ma viene fortemente penalizzato dal doppiaggio, che è solo e unicamente in inglese, e con una scelta di voci a dir poco discutibile, sebbene nei canoni di un anime per bambini adattato dagli americani. Il fatto che durante i duelli i personaggi parlino di continuo, intervallando con le loro vocine gracchianti l’azione di gioco per annunciare la propria mossa come nell’anime non è d’aiuto, così come non sono d’aiuto i dialoghi e la sceneggiatura, che sono al meglio stravaganti e al peggio talmente infantili, ridicoli e superficiali da strapparsi i capelli, specie se si è abituati ai temi decisamente meno puerili delle precedenti serie di Yu-Gi-Oh!.

Anche i personaggi risultano più irritanti che altro, tralasciando forse la graziosa Romin, coprotagonista femminile della serie, anche se non saprei se è un problema del testo originale o di localizzazione. Oh, e parlando di localizzazione… Yu-Gi-Oh! RUSH DUEL presenta testi completamente in italiano, con una traduzione che si rifà palesemente ai dialoghi americani, anche perché questa è finora l’unica versione occidentale relativa a Sevens (la serie, ricordiamo, è inedita in Italia, e considerando le complicazioni e i ritardi dovuti alla pandemia, saremo fortunati se arriverà nel 2022). Le carte e la terminologia sono quelli a cui siamo abituati ormai da una ventina di anni, e chi ha una minima di conoscenza di Yu-Gi-Oh! non faticherà a ritrovare nomi e termini a lui familiari… sebbene ci sia da dire che alcune delle descrizioni delle carte, se paragonate al testo americano, risultino a volte confuse e approssimative.

A chi consigliamo Yu-Gi-Oh! RUSH DUEL: Dawn of the Battle Royale?

Penso che quelli a cui potrebbe fare più gola questo particolare titolo sono i neofiti del gioco di carte targato Konami, che vorrebbero avvicinarcisi ma sono troppo intimoriti dall’ingente mole di regole e deck aggiuntivi come Pendulum, XYZ e via dicendo, così come per quei fan che magari giocavano a Duel Monsters quando era appena arrivato qua da noi, magari fino all’iterazione GX o 5D, e si sono ritrovati straniti da tutte le nuove aggiunte da ZEXAL in poi. I veterani del genere che si sono studiati tutti i nuovi contenuti a tavolino, tuttavia, finirebbero quasi sinceramente a storcere il naso, poiché le meccaniche di RUSH DUEL stravolgono fin troppe cose dello stile di gioco a cui si sono legati, rendendo il tutto decisamente troppo semplificato per le loro corde, cosa sicuramente non coadiuvata da un cast troppo bambinesco e scanzonato.

  • Regole semplici adatte ai neofiti
  • Ottime animazioni per le evocazioni dei mostri rari
  • Comparto musicale orecchiabile

  • Troppo semplificato per i veterani
  • Graficamente e tecnicamente altalenante
  • Ottenere le carte più rare è frustrante
  • Dialoghi insopportabilmente infantili
Yu-Gi-Oh! RUSH DUEL: Dawn of the Battle Royale
3

Un Duel Monsters per i più giovani

Yu-Gi-Oh! RUSH DUEL: Dawn of the Battle Royale è una resa interessantina e decisamente più snella del longevo gioco di carte targato Konami, con delle idee che non sono decisamente male, sebbene stravolgano diversi aspetti del gioco storico che conosciamo, sia nel bene che nel male, col risultato di alienare i fan di vecchia data per le sue regole troppo semplicistiche malgrado questo possa riuscire ad avvicinare qualche neofita. Certo, per quanto sia divertente la meccanica svecchiata dei RUSH DUEL, dovrete tollerare in primis una grafica mediocre, un doppiaggio inglese fin troppo intrusivo e irritante e, soprattutto, una sceneggiatura e dei dialoghi fin troppo ridicoli, anche paragonandoli ad altri prodotti per bambini. Se riuscite a tollerare queste cose e i cambi di regole alla formula originale di YGO non vi danno troppo fastidio, riuscirete comunque a gustarvi un buon TCG con delle ottime animazioni dei mostri in campo e delle ottime musiche.

Una normalissima bimba ultraventenne che ha trafficato con computer e videogiochi per tutta la vita. Nel tempo libero le piace scarabocchiare sul suo sketchbook.

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