Il Ghibli Museum è nuovamente in cerca di donazioni da parte dei fan

Ghibli Museum

La pandemia da COVID-19 ancora in corso ha richiesto a tutto il mondo enormi sacrifici, dove a rimetterci non sono state solo le persone e la loro salute, ma anche tantissime attività che si sono ritrovate di punto in bianco in una situazione davvero delicata. Ad averne risentito molto è stato anche il Giappone, che avendo chiuso le frontiere proprio a inizio pandemia per evitare contagi stranieri, ha allo stesso tempo messo in ginocchio tutte quelle attività che traggono moltissimo supporto proprio dal turismo, tra cui rientra anche lo storico Ghibli Museum.

Il celebre museo dedicato all’amatissimo studio di animazione ha infatti aperto una nuova raccolta fondi, che al contrario di quella rivolta ai soli giapponesi tenuta lo scorso agosto, chiede stavolta il supporto dei fan sparsi per il mondo per riuscire a superare questi periodi davvero complicati. Oltre al sostegno vero e proprio in mancanza di una buona fetta di visitatori, ci sono anche le spese per le varie manutenzioni e riparazioni in larga scala dello stabile.

Al momento stiamo operando in rosso… e se continueremo ad attingere alle nostre riserve finanziarie, riteniamo che il funzionamento della struttura e la manutenzione programmata saranno a rischio.

Le donazioni sono state rese accessibili solo per alcuni territori come USA, Canada, Australia e Singapore, tagliando fuori per via di alcune complicazioni legali l’Unione Europea, il Regno Unito, la Cina, e altri stati da cui sicuramente sarebbero potuti arrivare interessanti aiuti.

Fortunatamente però la campagna di raccolta fondi sta andando più che bene, e al momento ha raccolto oltre 34 milioni di Yen (il traguardo era fissato a 10 milioni), e continuerà fino alla fine di gennaio 2022.

I fan possono contribuire con donazioni che vanno da 5.000 Yen in su, e come ricompensa per il gesto di supporto, sarà possibile ricevere una cartolina di ringraziamento con una illustrazione di Hayao Miyazaki:

Fonte: SoraNews24

Prestigiatore, ballerino di break dance, produttore cinematografico, traduttore ufficiale di frasi imbarazzanti per prodotti R18, fondatore di Akiba Gamers: un curriculum da fare invidia a Johnny Sins, ma che non regge il confronto con la sua smodata passione per i giochi d’importazione e per i tegolini.

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