Le serie animate stagionali sono da sempre osservati speciali degli editori di manga nostrani e non, per conoscere i titoli di potenziale interesse per i lettori e assicurarsi le licenze di pubblicazione. Uno dei più virtuosi negli ultimi anni da questo punto di vista è senza dubbio J-POP Manga, che ci ha portato numerosi manga giunti al successo grazie al relativo adattamento animato. Addirittura anticipando, in alcuni casi, la trasmissione di quest’ultimo, come avvenuto proprio qualche settimana fa con l’intrigante Shadows House. E proprio il volume d’esordio di un manga che in questi mesi sta ricevendo una serie animata è l’oggetto di questa recensione: 86 – Eighty Six, di Motoki Yoshihara.
86 – Eighty Six è una delle light novel di maggior successo degli ultimi anni. Scritta da Asato Asato e illustrata da Shirabi, il suo debutto risale al 2017 ed è tuttora in corso con 9 volumi all’attivo. Il manga arriva l’anno successivo grazie al disegnatore Motoki Yoshihara sulle pagine della rivista Young Gangan di Square-Enix, ma la versione che ha permesso all’opera di farsi conoscere presso il grande pubblico è senza dubbio l’adattamento animato dello studio A-1 Pictures, previsto originariamente per il 2020 ma rimandato a quest’anno a causa della pandemia. La prima parte dell’anime, disponibile in simulcast sottotitolato su Crunchyroll, ha iniziato la sua trasmissione lo scorso aprile, mentre un secondo cour è previsto nei prossimi mesi. All’interno dell’edizione italiana del primo volume è presente un voucher promozionale che permette di accedere a un mese di prova gratuito di Crunchyroll Premium.
- Titolo originale: 86 -Eighty Six-
- Titolo italiano: 86 – Eighty Six
- Uscita giapponese: 2018
- Uscita italiana: 12 maggio 2021
- Numero di volumi: 2 (in corso)
- Casa editrice: J-POP Manga
- Genere: Azione, guerra, mecha
- Disegni: Motoki Yoshihara
- Storia: Asato Asato
- Formato: 12×16.9
- Numero di pagine: 194
Abbiamo recensito 86 – Eighty Six tramite volume stampa fornitoci da J-POP Manga.
Una guerra disumana e insensata
Repubblica di San Magnolia. Uno stato che combatte da tempo una logorante guerra con il vicino Impero e con le Legion, il suo esercito di armi semoventi meccanizzate, completamente automatiche. A seguito di una prima, pesante disfatta, la Repubblica è riuscita a sviluppare una tecnologia per contrastare efficacemente le Legion, i Juggernaut, basata proprio sulle caratteristiche di quest’ultime, ma che richiede la presenza di un pilota umano. Nel corso degli anni, gli 85 distretti della Repubblica hanno vissuto un periodo di pace e di sicurezza al riparo da qualsiasi attacco nemico, ma oltre a loro esiste anche l’ottantaseiesimo distretto, abitato proprio da coloro che sono costretti a combattere le sanguinose battaglie contro le Legion a bordo dei mezzi automatici. Come se non bastasse, per ragioni puramente propagandistiche, l’esistenza dei soldati “Eighty-Six” non viene riconosciuta ufficialmente dalla Repubblica.
La storia segue due protagonisti, Vladilena Milizé e Shinei Nouzen. La prima, conosciuta come Lena, è un giovanissimo ufficiale dell’esercito della Repubblica promosso al ruolo di Handler, ovvero colui che monitora e dirige a distanza le battaglie contro le Legion. Shinei, noto a tutti con l’appellativo Undertaker, è il comandante dello squadrone Spearhead dell’esercito degli Eighty-Six, schierato in primissima linea e noto per essere uno dei più problematici da gestire per qualsiasi Handler. Assistiamo perciò a un racconto che si sviluppa su due fronti paralleli: quello di una ragazza ingenua ma determinata, desiderosa di cambiare la Repubblica e piena di ideali, e quello di un soldato freddo e distaccato, che nasconde un terribile segreto.
Il primo volume di 86 introduce molto bene l’affascinante contesto, che trasuda la notevole attenzione ai dettagli socio-politici e militari del suo autore, e i protagonisti, assieme a tutta una serie di personaggi secondari a malapena abbozzati. Gli appassionati di storie a tema bellico e di scontri tra mecha – anche se i Juggernaut e le Legion si possono a malapena definire tali – troverà in 86 un manga di sicuro interesse. Sfortunatamente gran parte del volume è occupata da sequenze d’azione, incentrate sulle battaglie dello squadrone Spearhead, che non permettono di sviluppare appieno tutti gli spunti e di capire su quali binari procederà la storia, ma trattandosi solo dei primi capitoli c’è ancora tutto il tempo per valutarlo.
Caos calmo, pure troppo
Lo stile di disegno di Motoki Yoshihara segue abbastanza fedelmente quello di Shirabi, autore delle illustrazioni del romanzo originale, e ritrae molto bene i personaggi, le ambientazioni – attraverso il probabile uso di sfondi, o parti di essi, realizzati in grafica tridimensionale – e l’atmosfera bellica del racconto. È un peccato quindi che il punto debole del comparto grafico del manga sia rappresentato proprio dalle scene d’azione, troppo confusionarie anche per colpa di un uso eccessivo delle onomatopee e incapaci di rappresentare il dinamismo e la frenesia delle battaglie all’ultimo sangue tra l’esercito di San Magnolia e le Legion. Un problema assente nella versione animata, almeno fino a questo momento, caratterizzata invece da valori produttivi davvero elevati.
A seguito delle considerazioni finora esposte, in condizioni normali avrei comunque promosso l’esordio di 86, tuttavia devo per forza condizionare il mio giudizio finale a un fattore che non posso ignorare. Sto parlando della lenta serializzazione che il manga sta incontrando in patria, dove ad oggi sono usciti solamente due volumi a fronte di quasi tre anni trascorsi dal suo debutto. Attualmente non sembrano esserci notizie di un’interruzione della serie, indicata come ancora in corso dalla maggior parte dei siti di settore internazionali, ma si tratta di un ritmo di pubblicazione insostenibile, a maggior ragione se si pensa che la light novel conta nove volumi nel momento in cui scrivo queste righe. Non posso dunque che auspicare una velocizzazione nei prossimi mesi, magari sulla spinta del successo dell’adattamento animato.
Il solito manga tratto da light novel
Il primo volume dell’adattamento a fumetti della light novel 86 – Eighty Six, che ha a sua volta ispirato la serie animata in onda proprio in questi mesi, è un prodotto discreto che attirerà senza dubbio l’attenzione di tutti gli appassionati di mecha e di storie dalla forte impronta militaresca. Il mangaka Motoki Yoshihara traspone il contenuto dell’opera originale, scritta da Asato Asato, con uno stile di disegno fedele alle illustrazioni di Shirabi ma fin troppo statico e confusionario nelle sequenze d’azione. Il vero problema di fondo di questa serie, tuttavia, rimane la sua cadenza: dal 2018, anno dell’inizio della serializzazione, sono usciti infatti solo due volumi, mentre la light novel ne conta nove allo stato attuale.
In attesa di scoprire quale evoluzione avrà questo aspetto, ci sentiamo di raccomandare 86 solamente agli spettatori dell’anime desiderosi di collezionare anche la versione cartacea, oppure ai curiosi che vogliono fare un tentativo con questa serie per capire se proseguirla in streaming, usufruendo magari della prova gratuita di Crunchyroll Premium presente all’interno del volume.
Senza infamia e senza lode