Nel paese del Sol Levante sta per avvenire un importante cambiamento che interesserà il commercio e in particolare i negozi al dettaglio. La nuova politica sui prezzi delle merci adottata dal governo giapponese imporrà a tutte le attività di apporre etichette che riflettono il prezzo totale, incluso di tasse, che il cliente andrà a pagare una volta arrivato in cassa.
Fino a poco tempo fa molte realtà del commercio di prodotti e servizi avevano la facoltà di decidere in che modo mostrare il prezzo del proprio prodotto: le opzioni tra cui scegliere, oltre a quella maggiormente esaustiva di esibire la cifra “tax included“, erano quelle di accompagnare il prezzo seguito dalle diciture “più tasse“, “tasse escluse” o “prezzo base“. Così facendo, il consumatore finale non aveva un’idea chiara di quanto effettivamente avrebbe dovuto spendere per portarsi a casa quanto desiderato.
Non solo negozi al dettaglio, ma anche ristoranti e bar avranno il loro bel da fare, per adeguare i loro listini alla nuova politica di prezzo. Queste attività, saranno inoltre obbligate a specificare nel menù il regime di tassazione applicato, sia si tratti di servizio take-away (tasse all’8%), sia di consumo sul posto (tasse al 10%).
In aggiunta, il prezzo di un bene dovrà essere scritto e mostrato in modo da non creare confusione nel consumatore, come spesso succede nel commercio, offuscando parzialmente la dicitura “tasse escluse”, scrivendola in caratteri minuscoli o nascondendola dietro la cifra base.
Inutile dire che questa rivoluzione ha portato con sé grande scompiglio e perplessità riguardo i trend futuri di acquisto. Molte attività hanno già lamentato il fatto che la politica in questione porterà una flessione nelle vendite dei prodotti, incidendo pesantemente in vari settori dell’economia. Al momento attuale, tuttavia, è molto difficile predire come e quanto tutto questo influenzerà i comportamenti di acquisto dei singoli soggetti.
Fonte: Impress Watch via SoraNews24