Tutte (o quasi) le ragazzine degli anni ’80 sognavano di incontrare un alieno proveniente da una galassia lontana, ricevere una bacchetta e trasformarsi in una versione più grande e più bella di sé. Il genere nipponico delle majokko — quelle che in Italia sono diventate le “maghette” — ha non solo posto le basi per filoni successivi che avrebbero sapientemente mescolato la magia e la cooperazione (i sentai mono come Sailor Moon o Pretty Cure), ma ha anche rivoluzionato l’idea di femminilità in un Paese molto chiuso come lo è il Giappone. La capostipite di questo genere è Himitsu no Akko-chan (Lo specchio magico), trasposto in anime a fine anni ’60 e tratto dal manga di Fujio Akatsuka; ma sicuramente l’esempio più noto e dibattuto di maho-shojo è Creamy Mami, uno degli anime di punta della programmazione non solo nipponica, ma internazionale. Star Comics dedica alla più famosa maghetta degli anni ’80 una nuova riedizione del manga tratto dall’omonimo anime, raccolto per la prima volta in un unico volume con sovraccoperta e racchiuso in un pregiato box da collezione. Ad arricchire il cofanetto vi è anche il primo volume di Creamy Mami. La principessa capricciosa, un racconto speculare a quello della protagonista perché presentato come punto di vista della rivale numero uno di Creamy, Megumi Ayase.
- Titolo originale: Mahō no tenshi Kurīmī Mami
- Titolo italiano: CREAMY MAMI / Creamy Mami. La principessa capricciosa
- Uscita giapponese: 1984, 2018
- Uscita italiana: 27 gennaio 2021
- Numero di volumi: 4 (in corso)
- Casa editrice: Star Comics
- Genere: majokko, idol, sentimentale
- Disegni: Yuko Kitagawa, Emi Mitsuki
- Storia: Kazunori Itō, Studio Pierrot
- Formato: 13 x 18
- Numero di pagine: circa 536
- Note: il CREAMY MAMI IDOL PACK include al suo interno il manga originale, alcuni gadget e il primo volume dello spin-off La principessa capricciosa. Entrambi i volumi sono anche acquistabili singolarmente.
Abbiamo recensito Creamy Idol Pack tramite volume stampa fornitoci da Star Comics.
Pampulu pimpulu parim pam pum
La prima maghetta dello Studio Pierrot è stata per certi versi l’apripista per una concezione nuova dei prodotti riservati al pubblico femminile, che cominciava a sentirsi emancipato a livello culturale, sociale, ideologico. Era, dunque, necessario che venissero introdotte delle tematiche e delle concezioni che rendessero la donna forte e capace di diventare più potente e prestante da un punto di vista sociale. Certamente i poteri sono un aiuto soprannaturale e che permettono alle ragazze magiche di avere una spinta in più rispetto alle altre, ma queste doti possono essere lette anche sotto un’ottica di potere volitivo e spirituale di cui è dotato chi si impegna e ce la mette tutta. Creamy Mami è per certi versi l’immagine della “girl who can”, la ragazza che sogna di diventare una celebrità e avere risalto mediatico. Peccato che Yu Morisawa, vero nome della idol Creamy, non abbia voluto diventare la cantante di punta della Partenon Production. Yu è una vivace ragazzina di dieci anni che per caso incontra l’arca magica di Pino Pino, abitante della lontana Stella Piumata. Grazie alla sua purezza d’animo è in grado di vedere l’astronave che sorvola i cieli, e avendola salvata da una tempesta di sogni, riceve in dono un portacipria e una bacchetta con cui trasformarsi in una versione più adulta. Ad accompagnarla ci saranno Posi e Nega, anche loro abitanti del pianeta Stella Piumata, trasformati in simpatici gattini per non farsi riconoscere nel mondo umano.
La storia prosegue lineare assistendo alle performance della cantante Creamy e alle avventure della sua controparte Yu, introdotta suo malgrado nel mondo dello spettacolo delle idol, e costantemente attenta a non far scoprire la sua identità, pena la perdita dei poteri magici. Il suo amico d’infanzia Toshio, infatti, è innamorato della bella Creamy, non sospettando che dietro la figura della cantante si celi proprio la sua migliore amica. Ma il pericolo è sempre in agguato, e Yu dovrà riuscire a destreggiarsi tra scuola, lavoro, magia e amore.
La componente magica di Creamy Mami ha permesso a molte generazioni di immedesimarsi nell’eroina majokko e di sognare di poter essere un’altra persona, una nuova versione di sé capace di eccellere e di risaltare grazie a poteri soprannaturali. La concezione acquisisce quindi un risvolto quasi ideologico e psicologico, e che porta ad una consapevolezza innata dei propri limiti rispetto alla rappresentazione fantastica di ragazze dotate di magia. Ma al contempo porta a spronare le spettatrici verso una potenzialità intrinseca che le indirizzi verso obiettivi realizzabili esclusivamente grazie alle proprie capacità.
La maghetta e la cantante
Da questo punto di vista Megumi Ayase è proprio un esempio emblematico: la rivale di Creamy è una ragazzina dalle eccezionali capacità canore, che si vede portare via tutto ciò che aveva conquistato con grande impegno da una ragazzina con strani poteri che le permettono di primeggiare e di brillare grazie a capacità che non sono propriamente sue.
Nello spin-off La principessa capricciosa, realizzato da Emi Mitsuki e uscito per la prima volta in Giappone nel 2018, Megumi si presenta in un’ottica differente rispetto a quella che abbiamo sempre conosciuto, invidiosa e cattiva nei confronti della più scintillante Creamy. Questo suo lato umano e forse più amichevole viene rivelato tra le pagine di questa nuova trasposizione alternativa, permettendo di empatizzare con un personaggio che, per ragioni i trama, abbiamo quasi odiato. La sua ammirazione nei confronti di Creamy la spinge a voler cercare di trovare la verità in quello che lei crede essere un mistero, ovvero la stessa natura della bravura della rivale. Ma in questo modo conosciamo una facciata di chi, grazie all’impegno e alla passione, vuole semplicemente primeggiare per raggiungere degli obiettivi anche senza la mediazione della magia.
Questa visione si pone quindi sbilanciata rispetto a quella raccontata ponendo Yu/Creamy al suo centro, identificandosi non solo come punto di vista ideologicamente opposto, ma anche speculare rispetto ad una concezione buonista e innocente di cui è pregna l’opera principale.
Il volume che racchiude la storia di Creamy Mami è quindi un riassunto della serie anime, svincolandosi in qualche modo da una visione totale del percorso intrapreso dalla piccola Yu. Il manga è un concentrato di suggestioni, episodi che si svincolano da quelli apparsi nella versione animata, ma che non precludono lo spirito fiabesco e leggero della storia e non inficiano sulla caratterizzazione dei personaggi, già non troppo approfondita nell’opera originale. Il manga vede infatti ai testi Kazunori Itō, soggettista e sceneggiatore dell’anime, ponendosi come ponte stabile tra le due versioni, che dunque non presentano particolari contraddizioni diegetiche. Ai disegni troviamo invece Yuko Kitagawa, che riesce a delineare un tratto stilistico pregno delle influenze degli shojo manga degli anni ’70 e ’80, e che rende giustizia al character design dei personaggi elaborato dalla bravissima Akemi Takada.
La giovane Yu Morisawa incontra per caso una misteriosa arca proveniente dal pianeta Stella Piumata: l’alieno Pino Pino, per ringraziarla per aver salvato l’astronave da una tempesta di sogni e per premiarla del suo animo puro le dona un portacipria e una bacchetta che le permettono di trasformarsi in una versione adulta e aitante di se stessa! Iniziano così le avventure di Yu che, accompagnata dai fidati Posi e Nega, diventa suo malgrado sotto una idol con lo pseudonimo Creamy Mami. Ma i suoi poteri dureranno solo un anno, durante il quale dovrà destreggiarsi tra magia, canzoni e amori…
Sostieni Akiba Gamers acquistando su Amazon attraverso questo link!
Il Creamy Mami Idol Pack, uscito da poco per Star Comics, è composto dal volume unico di Creamy Mami e dal primo di Creamy Mami. La principessa capricciosa, corredato da tre splendide idol card da collezione. Nota di merito per l’edizione del volume principale, corredato da sovraccoperta raffigurante una bellissima illustrazione tratta dall’anime, mentre al di sotto di essa troviamo le illustrazioni originali che corredavano le copertine dei due volumi originali che componevano la serie. L’edizione è poi impreziosita da un piccolo poster che sicuramente i fan della serie apprezzeranno molto. Anche il volume de La principessa capricciosa è sicuramente molto curato, presentando inoltre una nitidezza di stampa che rende la luminosità propria delle protagoniste.
Una lettura imprescindibile per gli amanti della serie originale e del genere majokko, sicuramente una ventata d’aria fresca anche per chi non è un vero cultore del filone, ma vuole conoscere una storia che sicuramente ha posto le basi per le declinazioni del genere shojo.
Un tuffo negli scintillanti anni ’80
Creamy Mami è stato per molto tempo un’icona di stile, oltre che un vero e proprio capostipite per la declinazione majokko dello shojo manga. Ciò ha portato negli anni un vero e proprio culto della maghetta, protagonista di numerosi gadget da collezione e permettendo anche alle nuove generazioni di conoscerla. La nuova edizione del manga portato da Star Comics non solo si presenta quindi come un oggetto da collezione per il suo nuovo formato, ma anche un mezzo per approcciarsi nuovamente ad un grande classico del panorama nipponico.
Lo spin-off La principessa capricciosa è poi un discreto tentativo di approfondire ulteriormente il mondo che circonda la maghetta più amata dello Studio Pierrot, chiudendo quel cerchio ideale rappresentato da una parte dalla magia e dall’altro dalla perseveranza di raggiungere i propri obiettivi.
Un delizioso classico del genere majokko