Il momento più atteso del 2020 per gli appassionati di animazione, e non solo, è finalmente giunto. In un anno pieno di difficoltà e rinvii, a causa della situazione eccezionale che stiamo vivendo, il 7 dicembre ha fatto il suo debutto sulla rete televisiva giapponese L’Attacco dei Giganti: La stagione finale, quarta e (si presume) ultima iterazione di un’opera che ha influenzato enormemente l’industria dell’intrattenimento a partire dal lontano 2013, anno d’uscita della prima serie animata. Stiamo parlando di un lavoro che ha contribuito tantissimo alla rinascita dell’animazione giapponese e alla sua diffusione presso il grande pubblico, grazie a valori produttivi e artistici molto elevati che, uniti all’eccellente materiale di partenza (il manga di Hajime Isayama), ne hanno decretato lo stato di opera di culto.
I mesi che hanno preceduto l’inizio della quarta stagione sono stati abbastanza tumultuosi, in quanto verso la fine di maggio è giunta come un fulmine a ciel sereno la notizia dell’abbandono del progetto da parte di WIT Studio – lo studio d’animazione che si è occupato delle prime tre stagioni portando al successo mondiale il franchise – a favore di MAPPA, una delle aziende più in forma del settore negli ultimi anni. Alla luce del primo episodio, disponibile nel nostro paese da martedì 8 dicembre 2020 in streaming su VVVVID e Amazon Prime Video, ecco le nostre impressioni iniziali sulla stagione finale de L’Attacco dei Giganti.
IMPORTANTE: d’ora in avanti verranno fatti pesanti spoiler sulla storia coperta dall’anime e in particolare sul finale della terza stagione, proseguite solo se siete in pari con la visione o se conoscete gli eventi raccontati grazie al manga.
- Titolo originale: Shingeki no Kyojin: The Final Season
- Titolo inglese: Attack on Titan Final Season
- Uscita giapponese: 7 dicembre 2020
- Uscita italiana: 8 dicembre 2020 (streaming)
- Piattaforma: VVVVID, Amazon Prime Video
- Genere: azione, drammatico, mistero, guerra
- Numero di episodi: 16
- Durata: 24 min.
- Studio di animazione: MAPPA
- Adattato da: manga
- Lingua: doppiaggio giapponese con sottotitoli
Abbiamo recensito L’Attacco dei Giganti: La stagione finale tramite piattaforma streaming VVVVID.
La resa dei conti
Prima di addentrarci nel contenuto del primo episodio della nuova stagione, facciamo brevemente il punto della situazione. Al termine della terza ci eravamo lasciati con la sconvolgente rivelazione che ha cambiato per sempre il destino di Eren Jaeger e dei suoi compagni. Giunti finalmente, dopo numerose e sanguinose battaglie, nella cantina della casa di Grisha Jaeger, il papà del protagonista, i nostri eroi hanno scoperto la verità sul mondo che li circonda. Quelli che tutti pensavano fossero gli ultimi scampoli dell’umanità costretti a vivere dentro le mura, costantemente minacciati dagli assalti dei giganti, altri non sono che i discendenti degli esuli del popolo degli Eldiani nell’isola di Paradis.
Gli Eldiani provengono dalla stirpe di Ymir Fritz, la donna che ottenne il potere dei nove giganti regnando per centinaia di anni sulla terra e sugli umani. Alla sua scomparsa, la nazione di Marley sconfisse gli Eldiani assoggettandoli e costringendoli a vivere da discriminati, per via del loro passato e della potenziale natura di giganti. A seguito della morte della sorella Faye, Grisha entra in un gruppo ribelle dove conosce Dina, ultima discendente della famiglia reale eldiana. I due si innamorano e hanno un figlio di nome Zeke, che tradisce la madre, il padre e tutti i loro compagni, segnalandoli alle autorità marleyane. Gli arrestati, fra cui la povera Dina, vengono condannati all’esilio sull’isola di Paradis e alla trasformazione in giganti.
Grisha viene invece salvato da un infiltrato eldiano nell’esercito di Marley di nome Eren Kruger, che gli rivela molti dettagli sulla natura dei loro poteri, fra cui il fatto che chi acquisisce le capacità dei nove giganti è destinato a morire dopo 13 anni, e che queste ultime si possono passare da una persona all’altra divorando il relativo possessore. Il destino degli Eldiani è legato al potere del Gigante Fondatore, usato dal re esule Karl Fritz per costruire la città con le mura e cancellare la memoria a tutti i sudditi non nobili. Grisha, dopo aver mangiato Eren Kruger – ormai al termine del proprio ciclo vitale – e ottenuto il potere del Gigante d’Attacco, diventa così la nuova speranza per tutti gli Eldiani. Il suo obiettivo è entrare nella città, rubare il Gigante Fondatore, tornare a Marley e salvare i suoi compatrioti dal giogo degli oppressori.
La terza stagione de L’Attacco dei Giganti termina proprio così. Il potere del Gigante Fondatore è attualmente nelle mani di Eren Jaeger, che tuttavia, non essendo di sangue reale, non è in grado di sfruttarlo appieno. Historia, legittima erede della famiglia reale eldiana, rivela la verità a tutti gli abitanti dentro le mura e sancisce l’inizio delle ostilità verso lo stato marleyano, situato proprio al di là di quel mare che i nostri protagonisti vedono per la prima volta durante la conclusione della passata stagione.
Giganti in trincea
Il manga conta attualmente 32 volumi pubblicati in patria (con il 33 in dirittura d’arrivo) e la sua conclusione è ormai imminente. La stagione finale dell’anime deve adattare perciò gli eventi raccontati in almeno 11 tankobon, visto che le parti precedenti si sono fermate al volume 22. Al subentrato MAPPA tocca perciò un compito duplicemente arduo, se non ingrato: portare a termine l’adattamento di un’opera che ha segnato almeno una generazione di appassionati, e garantire una doverosa continuità grafica con l’operato di WIT Studio. Se per quanto riguarda il primo punto permane ancora qualche dubbio, alla luce della recente conferma che questa nuova stagione conterà 16 episodi, non sufficienti per coprire la storia del fumetto originale senza ricorrere a rovinosi tagli, dal punto di vista puramente qualitativo possiamo fugare ogni timore. Il primo episodio de L’Attacco dei Giganti: La stagione finale è una bomba.
Chi ha seguito solo l’anime e non ha voluto anticiparsi nulla rimarrà sicuramente spiazzato dal contenuto del primo episodio, poiché la prospettiva è decisamente diversa da quella a cui gli spettatori sono stati abituati finora. Invece di ambientazioni dai tratti medievali e combattimenti contro colossi dall’intelligenza animalesca, ci troviamo stavolta in un contesto bellico che richiama in maniera evidente la guerra di trincea. Il focus è infatti sull’esercito di Marley, da quattro anni in guerra contro la Coalizione del Medio-Oriente, e ci viene presentato un nuovo gruppo di personaggi fra cui spiccano il taciturno e gentile Falco e la determinata e ambiziosa Gabi. I due fanno parte di un gruppo di cadetti eldiani fra cui verrà scelto chi erediterà il potere del Gigante Corazzato.
Marley infatti può ancora contare sullo sfruttamento degli Eldiani, divisi fra la servitù assoggettata dal potere militare e un gruppo di fedelissimi che hanno deciso di sposare la causa dei propri oppressori. A proposito di questi ultimi, nella seconda metà dell’episodio rivediamo due volti familiari: Reiner Braun, l’attuale Gigante Corazzato, e Zeke Jaeger, fratellastro di Eren e portatore del Gigante Bestia. Grazie all’intervento dei due, senza dimenticare il folle e coraggioso atto di Gabi (disposta a tutto pur di farsi notare), l’esercito marleyano riesce finalmente a porre fine a questa lunga guerra. Ma, nonostante ciò, appare evidente come il potere dei Giganti non rappresenti più una risorsa invincibile per la nazione.
Narrativamente parlando, è ancora presto per tirare le somme, perciò spendiamo qualche parola sull’ottimo lavoro tecnico svolto da MAPPA, almeno in questo esordio, che lascia davvero ben sperare per il futuro della stagione. Innanzitutto, per un occhio poco attento ai dettagli, il tratto del nuovo staff – capitanato dal regista Yuichiro Hayashi (Dorohedoro, Kakegurui) e dal character designer Tomohiro Kishi – è quasi indistinguibile da quello delle precedenti stagioni. Oltre a garantire, come dicevamo, una perfetta continuità grafica con il passato, i valori produttivi del primo episodio si attestano su livelli altissimi e regalano allo spettatore una delle puntate meglio animate dell’intera annata. L’unica, grande differenza, già nota a chi ha seguito lo sviluppo della serie, è legata al pieno utilizzo della CGI per la realizzazione dei giganti, sulla scia di quanto fatto con il Gigante Colossale nella seconda e terza stagione. Una scelta che potrebbe far storcere il naso ai puristi, ma che almeno in questo caso si rivela vincente visto che, al netto di qualche inquadratura, la resa è ottima e si integra alla perfezione con tutto il resto.
Non sarebbe L’Attacco dei Giganti senza una colonna sonora intensa e galvanizzante, e anche da questo punto di vista l’esordio dell’ultima stagione non delude le aspettative. Alle musiche troviamo nuovamente Hiroyuki Sawano, uno dei pochi membri dello staff ad aver lavorato anche alle precedenti serie animate, accompagnato dal giovane compositore Kohta Yamamoto, una coppia che siamo certi farà faville. Degna di menzione, infine, la “controversa” sigla di apertura Boku no Sensou del gruppo rock Shinsei Kamattechan, che si è già attirata l’odio di una buona fetta degli appassionati per via del suo tono molto lontano dall’epicità di quelle dei Linked Horizon. A parere nostro, o almeno di chi vi scrive, la nuova opening svolge bene il suo lavoro, accompagnata da immagini e colori psichedelici azzeccati, e non possiamo che lodare il coraggio degli autori per questa scelta.
Il momento che tutti aspettavamo
Se avevate ancora dei dubbi sul passaggio di testimone da WIT Studio a MAPPA per la quarta e ultima serie animata de L’Attacco dei Giganti, non potete fare altro che ricredervi. Il primo episodio della stagione finale mette in mostra un livello tecnico e artistico pazzesco che non fa rimpiangere assolutamente il precedente staff e che non può che lasciarci fiduciosi sul prosieguo di questo difficile e spettacolare adattamento. Permangono solo i dubbi su quali eventi del manga verranno coperti nei 16 episodi confermati, e a tal proposito speriamo di ricevere presto notizie su un’eventuale seconda parte (serie TV o pellicola) che possa dare alla versione animata de L’Attacco dei Giganti la degna conclusione che si merita.
Per tutto il resto, siamo in buone mani. Se MAPPA riuscirà a trasporre degnamente il contenuto del manga di Isayama, potete stare certi che questa serie entrerà di diritto negli annali dell’animazione mondiale.
Un atto finale esplosivo