Dopo avervi ampiamente parlato di Yakuza: Like A Dragon nella nostra recensione e video recensione, sviscerandone al meglio ogni meccanica e dandovi il nostro giudizio finale, è tempo di tirare le somme sulla versione Xbox Series X del titolo. In fase di recensione ho potuto provare il titolo solo in versione PlayStation 4, ma non vedevo davvero l’ora di constatare con mano tutti i miglioramenti richiesti da Microsoft al team di Ryū Ga Gotoku Studio per le console di nuova generazione. Vi ricordiamo che la versione PlayStation 5 del gioco, di cui sappiamo ancora poco e nulla, sarà disponibile solo dal prossimo 2 marzo 2021 — e aspettatevi di leggere qualche riga anche riguardo le differenze con le edizioni già testate.
Yakuza: Like A Dragon è approdato su Xbox per la prima volta in contemporanea con le versioni PC e PlayStation, almeno in Occidente. Questo perché in Giappone il lancio su Xbox Series X | S non è ancora avvenuto e il titolo non dispone ancora di una data. Per fortuna in Italia possiamo godere anche di una Day Ichi Edition, che include il gioco base con il pacchetto DLC contenente i costumi “Leggende” racchiusi in una lussuosa Steelbook con tanto di sleeve in cartoncino patinato e l’immancabile adesivo del RGG Studio.
Dopo aver installato l’aggiornamento alla “next gen” (ormai “current” se vogliamo essere precisi), il settimo Yakuza sarà in grado di girare attraverso due differenti configurazioni grafiche. La prima, quella definita “standard”, consente al gioco di girare a 60fps con una risoluzione dinamica. La seconda, “alta definizione”, porta invece la risoluzione del gioco ai fatidici 4K, ma sacrifica irrimediabilmente i fotogrammi al secondo, che scendono a 30. La differenza è notevole, specialmente se giocate col naso attaccato allo schermo del televisore, ma la definizione standard risulta più che accettabile se vi piazzate alla giusta distanza e preferite godere di una fluidità mai vista per il Dragon Engine su console. Lo stesso, purtroppo, non accade per Yakuza 6 e Yakuza Kiwami 2, che girano esattamente allo stesso modo anche su PS5 e Xbox Series X. Mi auguro che SEGA decida di rilasciare una patch in grado di sbloccarne almeno il frame rate.
La più grossa differenza tra la versione PS4 e questo upgrade del monolite nero è data dalla quasi totale assenza di caricamenti. Le schermate nere che anticipano il tema portante di ciascun capitolo e forniscono utili consigli ai giocatori, accompagnate dai bellissimi sprite rétro dei personaggi del party in stile Dragon Quest, durano davvero pochissimi istanti, a volte meno di un secondo. Passare da un ambiente all’altro, entrare in un mini-gioco, innescare un evento, entrare e uscire dai combattimenti diventa davvero rapido e per nulla frustrante: non avrete nemmeno il tempo di prendere in mano il cellulare per dare uno sguardo alle vostre notifiche.
Ma non sono solo fluidità e rapidità i punti di forza della versione Xbox Series X di Yakuza: Like A Dragon. Anche le ombre, l’illuminazione e la qualità generale di texture e poligoni vi sembreranno migliorati rispetto alla versione per la generazione precedente, nonostante l’assenza di supporto al ray tracing. Punto di forza della console è però la funzionalità Quick Resume, aggiunta al titolo con l’ultimo aggiornamento (e assente al day one, per chi lo avesse notato): in qualsiasi momento potete mettere in pausa il gioco e passare ad altro, per poi ritrovarvi, anche dopo aver spento e riacceso la console, allo stesso punto in cui l’avevate lasciato.
Il mio consiglio, però, è quello di salvare in ogni occasione possibile: dopo aver grindato, dopo aver superato un boss difficile, dopo aver guadagnato una barca di soldi… insomma, più che potete. Questo perché, purtroppo, l’aggiornamento alla nuova generazione di console porta con sé gli irrimediabili bug, che al momento in cui vi scrivo questo pezzo non sono ancora stati corretti. Mi è capitato un paio di volte, infatti, che il gioco crashasse irrimediabilmente riportandomi alla dashboard della console, oppure che si bloccasse senza via d’uscita davanti all’ufo catcher della sala giochi. In questo caso mi è venuto in soccorso l’auto-salvataggio di cui Yakuza 7 è provvisto: ho perso gli ultimi 20-30 minuti spesi a passare in rassegna gli arcade, ma meglio di nulla.
Detto ciò: avete giocato Yakuza: Like A Dragon su PlayStation 4 Pro e non sapete se procurarvi una Xbox di nuova generazione per giocarlo nuovamente? La mia risposta è sì, fatelo. Nonostante la versione PS4 non abbia davvero nulla da invidiare alla concorrenza, l’esperienza next-gen con Yakuza è più che mai palpabile, e se non avete altri titoli di lancio su PS5 a cui fare il filo, Like A Dragon potrebbe essere davvero la vostra killer application per la concorrenza. Altrimenti, potete aspettare il prossimo marzo e portarvi a casa una PS5 e la vostra copia delle avventure di Ichiban Kasuga. Per tutti i dettagli riguardanti il gameplay, la trama e quant’altro, vi rimando alla mia ricca recensione del gioco, a cui abbiamo fieramente assegnato un punteggio pieno di 5 su 5.