Il Gioco del Mese – The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel IV

Ottobre. Le castagne, Halloween, l’inizio delle lezioni universitarie al Politecnico di Bari, le foglie che lente, si staccano dai rami e volteggiano fino al terreno. Tutte immagini molto poetiche, che sono certo vi riporteranno alla mente scene importanti della vostra vita. Nell’ipotetico caso non fosse così, credo sia il momento di rivelarvi perché dovreste pensare ad ottobre come ad un mese meraviglioso: The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel IV uscirà su PlayStation 4 il 27 ottobre (che tra le altre cose è pure il compleanno del nostro Zechs).

Ora, sembrerà un cliché, ma esistono due tipi di persona: chi ha giocato a questa saga e aspetta con trepidazione il capitolo finale, e chi non l’ha fatto e starà leggendo questo articolo con innocente curiosità. Scegliendo questo episodio come Gioco del Mese, Akiba Gamers si vuole rivolgere ad entrambi i gruppi, sottolineando come questo gioco (e questa serie) sia uno tra i più validi esponenti di JRPG mai pubblicati. Ovviamente per parlarvi del gioco nei particolari ci sarà tempo nella corposa recensione che troverete a breve su queste pagine, mentre oggi preferisco motivare la scelta della redazione illustrandovi l’enorme capolavoro svolto da Nihon Falcon nel dipingere una tela così maestosa da occupare nove giochi dalla longevità non indifferente.

La nostra storia comincia infatti nel 2004 con il primo titolo della trilogia di Trails in the Sky, con Joshua ed Estelle come protagonisti dell’arco di Liberl, continua con la dualogia di Crossbell e finalmente si conclude con la tetralogia di Erebonia, contando nove titoli appunto, tre gruppi di protagonisti, un’infinità di personaggi secondari e di nemici e soprattutto un quadro politico e sociale di un intero continente così completo e coerente da far paura. Sì, perché il punto forte di questa produzione è proprio questo: la vastità del mondo di gioco e la precisione con cui viene raccontato.

Rappresentando non solo il finale della tetralogia, ma anche un punto di ritrovo per tutti i protagonisti delle varie avventure affrontate negli anni, questo è un gioco che va assolutamente giocato avendo ben chiaro tutto ciò che è successo in precedenza, dal primo titolo. Ovviamente, Nihon Falcon avrebbe preso una decisione suicida mirando solo a coloro i quali hanno giocato tutte le opere pubblicate fin ora, e di conseguenza ha preso provvedimenti per far divertire entrambe le categorie di persone citate prima. Difatti, questo gioco può benissimo essere giocato e goduto avendo usufruito solo del titolo direttamente precedente, o al massimo dei restanti tre della tetralogia. È chiaro che, in questo caso, vi troverete davanti personaggi non presentati in maniera esaustiva e riferimenti a fatti che il gioco dà per scontato abbiate vissuto, ma gli espedienti scelti per riassumere le vicende, tra dialoghi e riassunti in game, sono abbastanza esaurienti. Nel caso tutto ciò non vi dovesse bastare, il mio consiglio è di recuperare almeno i giochi dalla dualogia di Crossbell in poi, per un totale di cinque giochi (i cui riassunti in italiano sono disponibili su queste pagine).

Potrei dilungarmi parecchio tessendo le lodi della saga, ma dobbiamo parlare del gioco in sé, quindi vediamo i punti forti per i quali lasciarvi sfuggire questa pietra miliare del genere sarebbe un disastro videoludico. Abbiamo già parlato della capacità del titolo di dipingere un mondo intero con precisione, così come abbiamo già detto che ogni gioco di questa saga ha una longevità non indifferente (personalmente, ho terminato il terzo capitolo, esplorando tutto e parlando con ogni NPC disponibile, con circa cento ore di gioco all’attivo), ma non abbiamo parlato del numero spropositato di personaggi da conoscere e imparare ad amare, dai giocabili ai non, ognuno con una storia che continuerà nel corso degli eventi, così come dell’ottimo sistema di combattimento, tradizionale ma mai noioso, bilanciato perfettamente e in grado di offrire un livello di personalizzazione tale da essere soddisfacente per qualunque tipo di videogiocatore. Altro pro, stavolta più personale, è la possibilità avanzare nel gioco e di affrontare ogni battaglia senza la necessità di tornare sui propri passi per livellare, cosa che alle lunghe può risultare noiosa: uccidete ogni mostro che vi capita a tiro, equipaggiatevi come si deve e personalizzate i vostri personaggi, e vedrete che non avrete problemi a presentarvi in battaglia con il livello giusto per non essere ammazzati in un colpo secco.

Insomma, è un gioco completo, che con tutto ciò che ha alle spalle si candida ad un punteggio molto elevato su queste pagine. Per adesso, ci limitiamo a incoronare Trails of Cold Steel IV come il Gioco del Mese di ottobre 2020, in attesa della recensione nella quale capiremo se il titolo avrà confermato le nostre aspettative.