È in arrivo il Virtual @Home Cafe, un servizio di maid café digitale

Virtual @Home Cafe

Infinia, compagnia che gestisce la popolare catena di maid café giapponesi @Home Cafe di Akihabara e Osaka, è riuscita a trovare un modo interessante per usare il proprio personale e restare in contatto con i clienti anche in tempi duri come quelli che stiamo vivendo. Per ovviare a tutti i problemi legati al COVID-19, affollamenti e misure restrittive per evitare i contagi, gli assidui frequentatori di questi locali possono continuare a spendere il proprio tempo con splendide maid nella sicurezza del cyberspazio grazie al Virtual @Home Cafe.

Si tratta di un servizio a pagamento accessibile via browser del proprio dispositivi mobile. Gli utenti, che potranno accedere da ogni parte del mondo (quindi non limitato al solo Giappone, come al solito), dovranno registrare un account e scegliere le specifiche del proprio avatar, per poi venire catapultati in una sorta di casa virtuale. In questa hub sarà possibile vedere le varie maid disponibili e sceglierne una con cui passare del tempo.

Anche l’aspetto di queste maid, così come quello dell’avatar utente, sarà completamente in 3D con un design che le rende quasi come se fossero uscite da una serie anime, sebbene dall’altro lato si trovino delle ragazze in carne e ossa pronte a tenere compagnia con varie attività. Ovviamente sarà possibile far loro dei doni spendendo monete di gioco, acquistabili però con valuta reale.

Infinia spera inaugurare il Virtual @Home Cafe nel corso di questa estate, con un servizio aperto dalle 20:00 alle 02:00 nei giorni lavorativi e dalle 12:00 alle 02:00 nel weekend.

Qui sotto potete ammirare il look di alcune delle maid virtuali offerte, seguite da un trailer che mostra il funzionamento di questo progetto.

Fonte: Infinia via SoraNews24

Prestigiatore, ballerino di break dance, produttore cinematografico, traduttore ufficiale di frasi imbarazzanti per prodotti R18, fondatore di Akiba Gamers: un curriculum da fare invidia a Johnny Sins, ma che non regge il confronto con la sua smodata passione per i giochi d’importazione e per i tegolini.

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