Il Gioco del Mese – Ys: Memories of Celceta Remaster

Il Gioco del Mese di giugno 2020 secondo Akiba Gamers è Ys: Memories of Celceta, remaster per PlayStation 4 dell'omonimo capitolo della longeva saga JRPG di Nihon Falcom

Il Gioco del Mese - Ys: Memories of Celceta Remaster

È arrivato giugno, il che significa che siamo a metà di un 2020 ormai segnato in maniera indelebile dalla pandemia COVID-19 (e non solo). Videoludicamente parlando però, questo periodo verrà ricordato dagli appassionati di JRPG anche in un altro modo: l’anno delle riproposte. Sin dal mese di gennaio abbiamo visto l’arrivo sul mercato di un numero spropositato di riedizioni, remake, remaster, e qualsiasi altra parola che inizi con la lettera “r” vi venga in mente, di JRPG più o meno noti sulle console dell’attuale generazione. Una tendenza che chi vi scrive accoglie con estremo favore, purché l’operazione abbia senso e sia fatta come si deve, e che ha permesso al pubblico contemporaneo di mettere le mani su alcuni dei migliori JRPG degli ultimi anni, tirati a lucido per l’occasione. Una caratteristica che accomuna gli ultimi tre giochi del mese eletti qui su Akiba Gamers: Persona 5 Royal, FINAL FANTASY VII REMAKE e Xenoblade Chronicles: Definitive Edition. Ebbene, anche quello di giugno non fa eccezione. In un mese relativamente povero di uscite, quanto meno di rilievo (sul fronte nipponico, perché su quello occidentale le cose sono ben diverse), dove l’estate si avvicina e la generazione corrente sta scaricando le sue ultime cartucce in attesa dell’arrivo di quella nuova a fine anno, abbiamo deciso di nominare gioco del mese di giugno 2020 Ys: Memories of Celceta Remaster.

Il Gioco del Mese - Ys: Memories of Celceta Remaster

Si tratta del remaster per PlayStation 4 dell’omonimo videogioco uscito su PlayStation Vita nel 2012 e protagonista di un porting per Microsoft Windows nel 2018, a sua volta remake di due giochi (Ys IV: Mask of the Sun e Ys IV: The Dawn of Ys) per PC e Super Famicom dell’ormai lontano 1993. Ys: Memories of Celceta è il quarto capitolo nella cronologia dell’omonima e longeva saga, nata nel 1987 e universalmente riconosciuta come uno dei primi esempi di RPG d’azione in quegli anni, nonché prodotto di punta del suo sviluppatore Nihon Falcom assieme a The Legend of Heroes.

Protagonista di Ys: Memories of Celceta è ancora una volta Adol Christin, famoso avventuriero dai capelli rossi al centro di tutte le iterazioni della serie (ad eccezione di Ys: Origin), che si risveglia solo e privo di memoria a Casnan, città nella regione di Celceta. Qui incontra un informatore, Duren, che afferma di conoscerlo e che gli rivela di averlo visto per l’ultima volta all’interno della grande foresta che circonda la città. Dopo aver salvato un gruppo di minatori dall’attacco di pericolosissimi mostri, i due vengono incaricati dal governatore locale Griselda di esplorare la regione di Celceta per poter disegnare la mappa del territorio.

Ys: Memories of Celceta Remaster

Per gli appassionati, la saga di Ys è sinonimo di avventura, esplorazione, combattimenti frenetici e colonne sonore che danno la carica, mentre minore è l’enfasi sul comparto narrativo, anche se con Ys VIII: Lacrimosa of Dana Falcom ha fatto un deciso passo avanti anche da questo punto di vista. Tutti ingredienti che ritroviamo anche in Ys: Memories of Celceta, che arriva da noi il prossimo 19 giugno grazie a Marvelous Europe in una riedizione per PlayStation 4 che propone numerosi miglioramenti rispetto a quella originale per PlayStation Vita: grafica in alta definizione, 60 frame al secondo e controlli ottimizzati per riprodurre le funzionalità touch della console portatile di Sony. Viene inoltre introdotto il doppio audio, permettendo così al giocatore di scegliere le voci inglesi o il doppiaggio originale giapponese.

Pur non potendo assolutamente competere a livello produttivo con capolavori come i già citati FINAL FANTASY VII e Xenoblade, Ys: Memories of Celceta si è dimostrato un ottimo JRPG d’azione nella sua incarnazione originale, innovando una formula già solida e vincente e ponendo le basi per quel piccolo capolavoro che è Ys VIII: Lacrimosa of Dana. L’arrivo di questa remaster, che sfrutta le specifiche dell’attuale ammiraglia Sony per tirare a lucido il comparto grafico e risolvere alcuni problemi della versione per PS Vita, è dunque un’ottima occasione per tuffarsi nuovamente nelle avventure di Adol e compagni alle prese con mostri, battaglie, ambientazioni selvagge ed eventi misteriosi.

Ys: Memories of Celceta Remaster

La penuria di nuove uscite nel mese corrente ha sicuramente aiutato, ma alla luce di tutte le considerazioni esposte appaiono chiare le motivazioni per cui Ys: Memories of Celceta si merita, a nostro parere, il titolo di gioco del mese di giugno 2020. Una scelta fatta anche per dare un po’ di visibilità a una serie che ha fatto la storia dei JRPG d’azione, ma ancora poco conosciuta pure fra gli stessi appassionati, e per rendere giustizia al lavoro di una casa di sviluppo piccola ma operosa quale è Nihon Falcom.


E voi, attendete questo gioco? Avete giocato la versione originale su PlayStation Vita? Conoscete la saga e avete già completato altri titoli? Fatecelo sapere nei commenti!

Figura mitologica, ossessionata da tutto ciò che proviene dal Giappone, che ama districarsi abilmente fra mille impegni e buoni propositi che non realizzerà mai. Quando non impugna un controller, si diletta a guardare anime e leggere manga di dubbio gusto. Tendenzialmente ti vuole bene, soprattutto se gli parli delle serie Trails, Ys e Utawarerumono.

3 Comments

  1. in attesa di YS IX: Monstrum Nox direi più che ottimo…chiedo all’ottimo Micheloni quando ys IX arriverà in occidente e se forse avendolo giocato è a livello del VIII…sento pareri contrastanti nell’utenza jap…

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    • Ciao Darksun77, grazie per l’aggettivo “ottimo” ^_^ Secondo me Monstrum Nox arriverà l’anno prossimo, se siamo fortunati nella prima metà, perché questo autunno NIS America sarà concentrata sulla localizzazione di Trails of Cold Steel IV.

      Anche io ho sentito pareri contrastanti su Ys IX, non l’ho ancora giocato (magari!) ma un mio conoscente che lo ha fatto mi ha detto che è ottimo ma non raggiunge gli stessi picchi di Lacrimosa of Dana. Vedremo…

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      • si, è quello che si dice. Ma è un vero peccato, sembrava che avrebbe dovuto fare il salto in particolare graficamente…dicevano che era stato uno sforzo anche di budget…peccato anche se personalmente non è un problema.

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