YAKUZA 5 Remastered – Recensione

YAKUZA 5 Remastered chiude la trilogia PlayStation 4 contenuta in The Yakuza Remastered Collection. È davvero il miglior capitolo dell’antologia?

YAKUZA 5 Remastered - Recensione

Dicembre 2012. Lasciatosi alle spalle la sua vita da yakuza e il caro orfanotrofio Morning Glory, Kazuma Kiryū si è trasferito a Nagasagai, nella lontana Fukuoka. Assunta l’identità fittizia di Taichi Suzuki, passa le sue giornate lavorando come tassista e inviando buona parte dei suoi guadagni ai suoi ragazzi di Okinawa, ma la pace apparente è destinata a infrangersi come un vetro rotto quando l’ex Drago di Dōjima riceverà proprio la visita di Daigo. Il Clan Tōjō è ancora una volta in procinto di affrontare una crisi che metterà di nuovo l’est e l’ovest l’uno contro l’altro. Cosa sceglierà di fare Kiryū?

Come promesso, il terzo e ultimo capitolo dell’apprezzabilissima The Yakuza Remastered Collection è finalmente tra noi dallo scorso 11 febbraio. Lo stesso giorno è stata resa disponibile l’edizione retail della raccolta, sia nella normale custodia PlayStation 4, sia nell’esclusiva edizione limitata che vi abbiamo mostrato in questo video, contenente una custodia vuota dell’edizione PS3 di YAKUZA 5, giunto in Occidente solo in formato digitale. Ma non è di questo che vi parleremo oggi: quella che vi apprestate a leggere è la recensione di YAKUZA 5 Remastered, versione restaurata di quello che viene considerato l’esponente più completo e ambizioso dell’intera saga di Ryū Ga Gotoku e il penultimo episodio che vede protagonista il leggendario Kazuma Kiryū. Scopriamolo insieme.

YAKUZA 5 Remastered

  • Titolo: The Yakuza Remastered Collection: YAKUZA 5
  • Piattaforma: PlayStation 4
  • Versione analizzata: PlayStation 4 (EU)
  • Genere: Azione, Avventura
  • Giocatori: 1 (2 nei mini-game)
  • Publisher: SEGA
  • Sviluppatore: Ryū Ga Gotoku Studio
  • Lingua: Inglese (testi), Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 11 febbraio 2020
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: nessuno
  • Note: versione rimasterizzata del titolo compreso nella The Yakuza Remastered Collection

Abbiamo recensito YAKUZA 5 acquistando la raccolta The Yakuza Remastered Collection tramite PlayStation Store.

Dopo le sfortunate vicissitudini che hanno portato la saga di Ryū Ga Gotoku ad allontanarsi nostro malgrado dai lidi occidentali, probabilmente a causa dell’insuccesso di un incompreso YAKUZA: Dead Souls (che, davvero, non era da prendere sul serio), il quinto episodio ha segnato il ritorno in pompa magna del Drago in Europa e Nord America che, nonostante la distribuzione esclusiva tramite PlayStation Store, è riuscito a stregare il pubblico e la critica specializzata, fungendo da apripista per YAKUZA 0 e per la seconda, gloriosa vita di questo franchise. A distanza di quattro anni dalla release originale ci ritroviamo fra le mani YAKUZA 5 Remastered, tronfio dei suoi 1080p e 60fps che su PlayStation 3 potevamo solo sognare. Se paragonato con quello svolto per YAKUZA 3 e 4, il lavoro di restauro su questo quinto episodio è stato davvero un puro vezzo estetico, dato che la traduzione e la mole di contenuti sono rimasti pressoché invariati.

YAKUZA 5 Remastered - Recensione

Uber Dragon

In cosa differisce YAKUZA 5 rispetto agli episodi precedenti? Innanzitutto va a correggere un po’ il tiro del titolo precedente, mettendo a disposizione dei giocatori una serie decisamente esagerata di ambientazioni esplorabili che non si limitano unicamente alla consueta Kamurocho, ma che vanno a toccare alcune fra le più grandi città del Giappone come Fukuoka, Osaka, Sapporo e Nagoya, ciascuna con quartieri fittizi che tuttavia richiamano quelli realmente esistenti, anche nel nome. Diversamente dal quarto capitolo, che ci calava inaspettatamente nei panni di un inedito Akiyama, YAKUZA 5 comincerà con la nuova realtà di “Taichi Suzuki” che, apparentemente, vive una vita comune come autista di taxi, condividendo il proprio appartamento con una giovane donna. Come potreste facilmente immaginare, la copertura di Kiryū salterà ben presto, gettandoci al centro di vicende che coinvolgeranno altri quattro protagonisti: tre volti noti per la saga e un inedito giocatore.

Sulla falsariga di YAKUZA 4, anche il gioco in esame è suddiviso in storie nelle quali controlleremo ciascuno dei cinque protagonisti, alle prese con una propria trama indipendente che, con l’incedere degli eventi, finirà irrimediabilmente per incrociarsi con le altre. Assieme ai già citati Kiryū e Shun Akiyama, YAKUZA 5 vedrà al centro delle proprie vicende anche Taiga Saejima, già conosciuto nell’episodio precedente, nonché per la prima volta una più matura Haruka Sawamura e l’inedito Tatsuo Shinada, ex stella nascente del baseball che “lavora” come giornalista della vita notturna a Nagoya.

YAKUZA 5 Remastered - Recensione

Tuttavia, diversi protagonisti si traduce anche in diverse tipologie di gameplay e attività da svolgere, ma questo non è necessariamente un bene. Nonostante in termini di varietà rispetto agli altri giochi della saga ne guadagni indiscutibilmente, YAKUZA 5 fa i conti con alcune porzioni di gioco che intrattengono davvero poco e sono in grado di far addormentare pad in mano anche un appassionato della serie come il sottoscritto. Mi riferisco proprio a te, Saejima. Oltretutto mi rivolgo alla produzione: era davvero così necessario ripetere la medesima esperienza in carcere dell’episodio appena precedente?

Taiga is the New Black

Ciascuno dei personaggi selezionabili avrà a disposizione delle attività secondarie che andranno a sommarsi ai già ricchi minigiochi e alle immancabili substory. Nel caso di Suzuki, avremo le missioni da tassista da portare a termine. Esse si divideranno in veri e propri viaggi in cui dovremo scarrozzare clienti da un punto A a un punto B stando attenti a rispettare il codice della strada e i pericoli incombenti, alcuni altri in cui saremo chiamati unicamente a chiacchierare scegliendo le giuste risposte, nonché vere e proprie gare su circuito che strizzano l’occhio al caro vecchio Initial D. Se i primi saranno un rilassante divertissement alla trama principale, le ultime risulteranno piuttosto divertenti come mini-game, anche se avrei preferito vedere qualche circuito alternativo all’unico presente. D’altro canto, è possibile personalizzare il proprio taxi e renderlo il più tamarro possibile, tipo rosa shocking con le fiamme e i cerchioni blu elettrico.

YAKUZA 5 Remastered - Recensione

Dalle sfrenate corse sull’autostrada al limite del legale passiamo al Cabela dei poveri: una volta evasa di prigione (concedetemi lo spoiler), la tigre-armadio troverà rifugio in un villaggio di cacciatori sul cucuzzulo di una montagna. E quale miglior modo per passare il tempo se non quello di cimentarsi nell’attività di cacciatore per procacciare cibo necessario alla sopravvivenza della razza umana nell’angolo più inospitale del Giappone? Ve lo dico chiaro e tondo: il mini-gioco in cui Saejima si ritroverà a dover rincorrere e sparare lepri, orsi e cervi è noioso e macchinoso come poche cose al mondo e dopo un paio di missioni vorreste già abbandonarlo al proprio destino, se solo poteste. Il punto più alto viene toccato nel momento in cui il neo-pelato si ritroverà a dover combattere a mani nude contro Yama-Oroshi, il gigantesco orso mangia uomini, ma anche questo combattimento si rivelerà presto noioso e costruito davvero male. È la seconda volta che gioco a YAKUZA 5 ed è la seconda volta che non vedevo l’ora di lasciarmi questa porzione di storia alle spalle una volta per tutte.

THE iDOLM@STER me spiccia casa

Avreste mai scommesso che la porzione in cui controlliamo Haruka si sarebbe rivelata una delle più divertenti di tutto il gioco? Io no, ma loro sì, per citare una recente pubblicità. Intendo Nagoshi e compagni, che hanno posto particolare attenzione nel realizzare una meccanica di gioco tutta nuova per poterci permettere di vestire gli stretti panni della novella idol a Sōtenbori. Scovata fra le assolate spiagge di Okinawa (si fa per dire), Haruka è stata ingaggiata dall’agenzia Dyna Chair e grazie ad essa potremo cimentarci in lavori più o meno ingrati per aumentare le nostre skill e la nostra popolarità. Oltre ad affrontare i consueti mini-game in compagnia di idol rivali, saremo chiamati a presenziare agli eventi meet & greet con nostri fan, a partecipare a strani programmi televisivi, a ballare davanti al pubblico in visibilio o a correre senza motivo apparente per tutta la città seguiti da una troupe televisiva. Ma che succede a girare per le strade di Sōtenbori nei panni della graziosa figlia del Drago? Di certo i malintenzionati non verranno a picchiarci come al solito, ma in compenso potremo affrontare delle vere e proprie “Dance Battle” con delle ballerine rivali più o meno abili, in un vero e proprio rhythm game semplice, ma efficace. Come nel caso della modalità tassista, anche in questa porzione di gioco avrei preferito una maggiore varietà dal punto di vista dei brani disponibili. Dopo cinque o sei volte riuscirete ad imparare a memoria le sequenze di tasti e giocare mentre accarezzate il gatto.

Se Akiyama viene relegato al ruolo di semplice comprimario per la storia di Haruka (con tanto di Dance Battle a cui prendere parte), le ultime parole sono da spendere per il nuovo arrivato, Tatsuo Shinada. L’ex giocatore di baseball finito in disgrazia ci metterà, ovviamente, di fronte a un mini-game a tema baseball, che si svolgerà nell’ormai familiare Batting Center (sebbene non sia quello di Kamurocho, bensì di Kineichō, Nagoya) e che consisterà nel compiere quanti più home run possibili contro lanciatori sempre più insidiosi. A questi appena citati, naturalmente, si aggiungono tutti gli innumerevoli mini-giochi secondari che vedono il ritorno del Karaoke Kan (e finalmente Baka Mitai) e del Cabaret Club, l’inedito Air Hockey al posto del ping pong del quarto capitolo e tutto l’intrattenimento offerto dal Club SEGA (Virtua Fighter 2, Taiko no Tatsujin e altri ancora) e dai giochi tradizionali come biliardo, freccette e così via.

YAKUZA 5 Remastered - Recensione

Realizzare i propri sogni

Come nel caso degli altri due capitoli contenuti dentro la raccolta The Yakuza Remastered Collection, anche YAKUZA 5 Remastered conta su un restauro fatto ad hoc per la console di attuale generazione. Il gioco passa dagli originali 720p ai 1080, con una frequenza di 60 fotogrammi al secondo quasi sempre stabili. Se il gameplay ne guadagna parecchio in fluidità, c’è da muovere una critica in favore dei filmati pre-renderizzati. Alcuni di essi risultano, purtroppo, compressi male e mettono abbastanza in risalto la loro natura old-gen. Il doppiaggio e la colonna sonora — arricchita da tutti i brani cantati per la porzione di Sōtenbori — si attestano, come sempre, su ottimi livelli. E a proposito di doppiaggio, non potrete fare a meno di notare il cameo di Takaya Kuroda, attore che presta la voce a Kiryū, che compare nel gioco nelle vesti di NPC, così come lo stesso Toshihiro Nagoshi “camuffato” da manager delle idol rivali di Haruka, le T-Set.

YAKUZA 5 Remastered - Recensione

Celebra la saga di Kazuma Kiryū con una versione rimasterizzata degli splendidi Yakuza 3, 4 e 5. Gioca la collezione completa di Yakuza in 1080p e 60 fps, per la prima volta nella storia su una sola console. Include i contenuti ripristinati e una nuova traduzione inglese. Yakuza 3 Remastered, disponibile il 20 agosto 2019. Yakuza 4 Remastered, disponibile il 29 ottobre 2019. Yakuza 5 Remastered, disponibile l’11 febbraio 2020. Completa il viaggio del Drago di Dōjima.

Acquista The Yakuza Remastered Collection – Day One Edition per PlayStation 4 seguendo questo link al prezzo di 60,98 €. Uscita prevista per l’11 febbraio 2020. Sostieni Akiba Gamers acquistando il gioco su Amazon attraverso questo link!

A chi consigliamo YAKUZA 5 Remastered?

Come nel caso degli altri due esponenti della serie rimasterizzati in questa raccolta, il target di riferimento di The Yakuza Remastered Collection, nonché quello della nuova edizione di YAKUZA 5, risiede nella fetta di pubblico che si è avvicinata al brand nel corso di questa generazione con Yakuza 0 e Yakuza Kiwami, che ha proseguito col remake del secondo capitolo e ha atteso per giocare il sesto capitolo The Song of Life fino a questo momento. La raccolta, che include i tre capitoli originari di PlayStation 3, ci permette di giocare su un’unica console tutti e sette i titoli che compongono questa saga. Come già dovreste sapere, però, nessuno dei tre giochi rimasterizzati è dotato di testi in lingua italiana.

  • Anche stavolta a 60 fps e 1080p
  • Il capitolo più vasto e variegato della saga (finora)
  • Non uno, ma cinque protagonisti giocabili…

  • …Ma non è necessariamente un pregio
  • Determinate porzioni di storia sono davvero noiose
  • Alcune città sono meno attraenti di altre
The Yakuza Remastered Collection - YAKUZA 5
4.5

Il più vasto episodio della saga nelle sue vesti migliori

Mi ci sono volute ben novanta ore per staccarmi da YAKUZA 5 Remastered e, come potete notare, la recensione è arrivata un bel po’ in ritardo. Complici gli accattivanti mini-game, le frequenti capatine al karaoke ma anche, e purtroppo, alcune tediosissime parti del gioco che ai tempi mi avevano stancato anche su PlayStation 3. YAKUZA 5 è immenso, pieno di cose da fare e di città virtuali da esplorare. Tuttavia, non tutte sono belle e ricche di attrattive come Kamurocho e Sōtenbori, così come non tutti gli stili di gioco dei cinque protagonisti sono divertenti allo stesso modo, nonostante una trama estesa e ben strutturata che si attesta sempre su ottimi livelli. I colpi di scena, sebbene alcuni prevedibili, riusciranno a tenervi incollati allo schermo, e lo struggente finale non potrà che bagnare le vostre guance e farvi venire voglia di proseguire col sesto episodio. Imperdibile per tutti gli appassionati della saga.

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.

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