Per la seconda volta nella storia la città di Tokyo ospita i Giochi Olimpici! Mario, Sonic e i loro amici non possono lasciarsi sfuggire questa occasione per sfoggiare le loro abilità sportive e atletiche. Nell’attesa di poter gareggiare e assistere alle competizioni dei loro compagni, ricevono uno strano dono da parte di un mittente sconosciuto: una misteriosa console tabletop con all’interno un gioco chiamato Tokyo ’64. Di cosa potrà mai trattarsi? Fortunatamente Sonic è abbastanza intelligente da intuire che si tratta di un losco piano del Dr. Eggman e decide di ignorare il tasto di accensione. Tuttavia, spazientito dall’attesa, il maldestro Bowser, in combutta col nemico di Sonic, si lancia verso gli eroi e accende la console al posto loro. Il risultato? Mario, Sonic, Toad, Eggman e Bowser vengono risucchiati nel marchingegno, finendo nella gloriosa Tokyo delle Olimpiadi del 1964 in versione pixellata.
A tre anni di distanza dall’uscita di Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016, il team formato da SEGA, il defunto AlphaDream e gli studi Racjin, YUKE’S e Success Corp, sforna il sesto episodio di questa serie cross-over che vede unire le forze del cast di Super Mario e Sonic the Hedgehog, portabandiera di SEGA e Nintendo. Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 è il primo gioco della serie sviluppato in esclusiva per Nintendo Switch, di cui una versione coin-op approderà nelle sale giochi giapponesi nel corso del prossimo anno. Lasciarsi sfuggire l’occasione di creare un prodotto curato nel miglior modo possibile proprio quando le Olimpiadi si svolgono in casa sarebbe da pazzi, e per questo motivo gli sforzi profusi dagli sviluppatori sono stati più che mai oculati: scopriamo insieme se il risultato finale merita una medaglia d’oro.
- Titolo: Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020
- Piattaforma: Nintendo Switch
- Versione analizzata: Nintendo Switch (EU)
- Genere: Sportivo, Party Game
- Giocatori: 1-4 (in locale), 1-8 (multiplayer online)
- Publisher: Nintendo, SEGA
- Sviluppatore: SEGA
- Lingua: Italiano (testi e doppiaggio parziale)
- Data di uscita: 8 novembre 2019
- Disponibilità: retail, digital delivery
- DLC: nessuno
- Note: una versione arcade arriverà nelle sale giochi giapponesi assieme a una versione iOS e Android nel 2020
Abbiamo recensito Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 con un codice Nintendo Switch fornitoci gratuitamente da Nintendo Italia.
Mario & Sonic: Fratelli nel tempo
Anche questa iterazione della serie sportiva si fregia di una modalità storia che può intrattenere per qualche ora anche chi preferisce giocare in solitaria e non si ritiene soddisfatto unicamente dalla presenza di una miriade di sport diversi in cui cimentarsi. C’è da dire che le premesse per la Story Mode di Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 sono davvero ben congegnate: come già anticipato nell’introduzione, i nostri eroi verranno catapultati, grazie al diabolico piano di Eggman e Bowser, nella Tokyo del 1964, dove si svolgevano i primi Giochi Olimpici del continente asiatico. La geniale trovata è quella di costruire un vero e proprio universo parallelo al gioco base realizzato con un misto di grafica 8 e 16 bit, con sprite dei personaggi provenienti dal primo Super Mario Bros. per NES e dal primo Sonic the Hedgehog per Mega Drive. E così, la modalità storia alternerà il punto di vista dei due eroi bidimensionali, intrappolati all’interno di un videogioco in stile rétro, a quello di Luigi, Tails e tutti gli alleati che si uniranno a loro nel corso delle vicende. Lo scopo dei primi sarà quello di trovare il modo di uscire dalla Tokyo virtuale per tornare al mondo reale, quello dei “superstiti” sarà invece di ingegnarsi a capire come riportare la situazione alla normalità. Una cosa è certa: entrambi i gruppi saranno impegnati a raccogliere quante più medaglie d’oro possibili partecipando alle discipline sportive delle Olimpiadi del 2020 e del 1964.
La modalità storia intervalla le brevissime gare ai numerosi eventi sportivi disponibili a sezioni di esplorazione in una vera e propria “city map” delle due Tokyo, che ci consentirà di visitare iconiche location della metropoli giapponese come la Tokyo Tower, la Tokyo Skytree, il Kaminarimon di Asakusa e il frequentatissimo incrocio di Shibuya. Alcune di queste piccole location saranno esplorabili solo per il semplice vezzo di farsi un giro fra le attrazioni della città, mentre in altre avranno luogo dei mini-giochi “non-sportivi” ma altrettanto divertenti: a Shibuya dovremo trovare in mezzo alla folla dei determinati personaggi in stile “Find Waldo”, la Tokyo Tower dovrà essere scalata per recuperare un oggetto dalla sua cima, mentre allo Skytree saremo impegnati un una sorta di beat ‘em up vecchia scuola contro orde di Tipi Timidi. Devo dire di aver apprezzato il modo in cui SEGA ha ricostruito le location della vita reale e confesso di aver provato un senso di profonda nostalgia a ritrovare luoghi che ho visitato numerose volte di persona, riprodotti così fedelmente nonostante lo stile “cartoon”.
Queste brevi sezioni esplorative, ahimè, sono sempre accompagnate da sessioni di dialogo che dipanano la storia e che vedono conversazioni fra i vari personaggi nel classico stile delle produzioni “low budget” nipponiche: modelli poligonali dei personaggi ai lati dello schermo con alcune animazioni basilari e finestre di dialogo in basso. Tutto molto affascinante e in linea con molti RPG di stampo giapponese, se non fosse che tali dialoghi risultano notevolmente più lunghi e tediosi di tutto il resto del gioco: a conti fatti, le parti in cui saremo noi a prendere il controllo dei personaggi per girare fra le mappe e partecipare agli sport o ai mini-giochi dureranno decisamente meno di tutta la controparte narrativa che, nonostante l’impegno degli sceneggiatori, è davvero scontata, poco avvincente e a tratti soporifera. Fortunatamente di tanto in tanto vi è qualche colpo di genio capace di farci sorridere e pensare: “Ma sì, andiamo avanti.” — almeno fino a che non ci ritroveremo davanti al fatidico mini-game che inevitabilmente sparerà verso l’alto la curva di difficoltà del gioco e ci farà perdere la pazienza fino a che non ne verremo a capo.
Che campioni Mario e Sonic!
Arriviamo a parlare dell’autentico fulcro di Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020, ovvero i giochi olimpici veri e propri. Questa sesta incarnazione del franchise, fra discipline standard del 2020, Tokyo 1964 e mini-giochi extra, conta di ben 44 attività: nel dettaglio, ci troviamo di fronte a 21 discipline sportive del 2020, 10 discipline sportive del 1964, 3 Eventi Sogno e 10 mini-giochi (5 in 3D e 5 in 2D). Di carne al fuoco ce n’è tanta, specie se consideriamo che è possibile giocare in multiplayer fino a quattro giocatori in locale e fino a otto in multiplayer online. È possibile inoltre utilizzare un solo Joy-Con a testa, una coppia o un qualsiasi controller compatibile con Nintendo Switch: sebbene abbiamo provato tutte e tre le configurazioni, la più comoda resta la sempreverde ultima, a meno che non intendiate bruciare qualche caloria (ricordatevi poi di uscire a correre per bilanciare l’esercizio anche con le gambe).
Di ritorno dai precedenti giochi troviamo le immancabili corse (100 metri, 110 con ostacoli, Staffetta, Salto triplo), il Lancio del disco e del giavellotto, la Ginnastica, l’Equitazione, il Pugilato, il Tennis tavolo, il Tiro con l’arco, il Calcio e il Rugby a 7 (probabilmente il mio preferito!), nonché novità assolute come Skateboard, Surf, Arrampicata e l’entusiasmante Karate. Tra gli eventi sogno rientrano Corsa Sogno (una gara fra futuristici skate), Tiro Sogno (un tiro al bersaglio in un tradizionale castello nipponico) e Karate Sogno (una vera e propria rissa reale nel Regno dei Funghi di Super Mario Odyssey).
Nel 1964 potremo invece competere in discipline inedite come Judo, Pallavolo, Kayak e Piattaforma 10 m (tuffi dal trampolino, insomma), tutti giochi che funzionano esattamente come i titoli rétro dell’epoca 8 e 16 bit e quindi altrettanto difficili in confronto a quelli moderni. Devo dire che quasi tutti gli sport a disposizione mi hanno divertito parecchio, fatta eccezione per alcuni che ho trovato meno immediati di altri; altri invece mi hanno addirittura portato via giornate intere e, provandoli online, ho riscontrato lag solamente quando eravamo in tanti a parteciparvi. Chiaramente, come ormai per tutti i titoli disponibili su Nintendo Switch, per competere in rete con altri giocatori è necessario sottoscrivere l’abbonamento ai servizi di Nintendo Switch Online, non incluso nella custodia del gioco (come invece accade per TETRIS 99 o per l’edizione limitata di Super Mario Maker 2).
Com’è il panorama lassù dalla SKYTREE?
Il primo impatto con Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 è stato decisamente positivo dal punto di vista estetico. Già dalla demo è stata proprio la cura emersa dai minuziosi dettagli nelle animazioni e nei modelli poligonali dei personaggi a catturare la mia attenzione, ma soprattutto nelle interfacce dei menu estremamente moderne e funzionali, nonostante la totale assenza di controlli touch in modalità portatile. Sia giocato con la console nella dock, sia in modalità handheld, Tokyo 2020 è risultato estremamente fluido e praticamente privo di cali di frame rate. Le sezioni in cui giocheremo con la grafica in stile rétro sono ottimizzate alla perfezione e devo dire di essere rimasto a bocca aperta per il perfetto utilizzo del filtro “tubo catodico” dei giochi di Tokyo 1964.
Dal punto di vista tecnico, almeno, l’ultimo Mario & Sonic è promosso a pieni voti; lo stesso non si può dire del sonoro, che mescola ottimi e orecchiabili brani musicali (il tema principale è davvero bello) ad un parziale doppiaggio senza arte né parte, com’è ovvio che sia: se da una parte ci troviamo personaggi “muti” provenienti dall’universo Nintendo, dall’altra Sonic e compagni sono sempre stati doppiati in lingua italiana; per questo motivo, ognuno di loro si esprimerà con semplici parole pronunciate una volta ogni tanto, ma non sempre adatte al contesto. Ho trovato un po’ imbarazzante il fatto che, ogni volta che apre bocca, Tails dica sempre e solo “Ciao!” (o Chao?), anche nelle situazioni più “drammatiche”. Non dico che sarebbe stato necessario doppiare l’intero gioco, ma magari qualcosina in più…
Unisciti a Mario, a Sonic e ai loro amici per vivere la più grande avventura di sempre in Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 per Nintendo Switch! Allenati per le Olimpiadi di Tokyo 2020 nella modalità per giocatore singolo o gareggia contro i tuoi amici in eventi nuovi di zecca (skateboard, karate, surf e arrampicata sportiva) e in una vasta selezione di sport e giochi classici in 2D. Sarai il portabandiera di un cast formato dalle stelle più brillanti degli universi di Super Mario e Sonic, come Yoshi, Amy Rose, Luigi, il Dr. Eggman e molti altri ancora! Ogni personaggio eccelle in determinati eventi: scegli il tuo preferito e punta all’oro!
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A chi consigliamo Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020?
Il viaggio a Tokyo di Mario e Sonic in occasione delle Olimpiadi del prossimo anno è stata un’ottima occasione per SEGA di sfornare ancora una volta un prodotto adatto a tutte le età e in grado di abbracciare diversi strati di pubblico: dai più giovani, target principale a cui il gioco è rivolto, agli appassionati delle due iconiche mascotte e dei loro rispettivi universi, che troveranno innumerevoli curiosità sulla metropoli giapponese e sugli sport olimpici che ospiterà nel 2020 come ha fatto nel 1964. Chi ha apprezzato le precedenti iterazioni della saga si troverà immediatamente a proprio agio, mentre tutti i nuovi arrivati non potranno fare a meno di divertirsi da soli o in compagnia, attaccati alla TV o stesi comodamente a letto, perché ottimizzato anche per la configurazione portatile. Unico neo è proprio la durata del divertimento stesso per tutti coloro che giocheranno da soli.
- Esteticamente molto appagante
- È possibile giocarci in modo classico o con i controlli di movimento
- Tutti gli eventi sono curati e divertenti
- La modalità storia è un valido incentivo per chi gioca da solo…
- …Ma è lenta e abbastanza priva di mordente
- Totale assenza di controlli touch in portatile
- In single player ha vita breve
Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020
Un piacevole viaggio a Tokyo costellato da parecchia attività fisica
Quale occasione migliore per cimentarvi in un gioco a tema sport e Olimpiadi se non in vista dell’evento sportivo più importante dell’anno a venire per noi appassionati di Giappone? Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 unisce i due più iconici universi videoludici ai divertimenti della capitale nipponica, concedendosi qualche deviazione dalle classiche discipline per mostrarci Sonic all’inseguimento di uno Shinkansen o di una macchina in corsa in autostrada, Mario in versione stealth infiltratosi allo scopo di recuperare delle chiavi o i due insieme a bordo dell’inconfondibile biplano Tornado in un improvvisato shoot ‘em up che porterà all’immancabile boss battle con Robotnik. Mario & Sonic su Nintendo Switch alterna momenti spassosi e decisamente azzeccati in grado di intrattenere al meglio il giocatore singolo con una storia che arranca in maniera lenta e che finisce per spazientire chiunque. In meglio di sé, ovviamente, è dato dalla possibilità di giocare con gli amici nella stessa stanza o con giocatori sparsi in giro per il mondo, persino di competere in partite classificate. Un ottimo party game da alternare a quelli già disponibili sulla medesima console, ma un divertimento effimero e poco duraturo per tutti coloro che amano isolarsi e immergersi nel mondo di gioco. Un punto a favore, la presenza di piccoli indovinelli nelle mappe di gioco che ci porteranno a scoprire curiosità sul Giappone, sui Giochi Olimpici e sui mondi delle due mascotte. Peccato per la totale assenza di controlli touchscreen, nonostante si tratti di un titolo pensato espressamente per la console ibrida di casa Nintendo.