Travis Touchdown, assassino di professione, si è ritirato a vita privata dopo gli eventi di No More Heroes 2. Vivendo nel suo camper e passando le giornate a giocare a videogiochi indie, Travis non si accorge che un uomo, Badman, lo sta cercando per vendicare la morte di sua figlia: quando i due si scontrano, viene attivata per errore la Death Drive MK II, una console maledetta che risucchia i due, costretti ora a vivere in prima persona e completare sette videogiochi, per riuscire a fuggire dalla prigione digitale in cui si trovano. Dopo un lungo periodo di riposo, dunque, Travis Strikes Again!
SUDA51 è famoso per i suoi titoli pazzoidi e pieni di umorismo meta, e questo Travis Strikes Again: No More Heroes ne è l’ulteriore conferma. Arrivato inizialmente su Nintendo Switch a gennaio (qui potete leggere la nostra recensione completa originale, più lunga e dettagliata), già nell’aria si presagiva non essere un’esclusiva vera e propria, cosa confermata poi durante l’anno con il rilascio su PlayStation 4 e PC, insieme all’insperato annuncio di un vero e proprio No More Heroes 3. Insomma, questa nuova avventura secondaria di Travis Touchdown si è rivelata essere un antipasto, un assaggio delle idee che Goichi Suda ha confezionato insieme alla sua Grasshopper Manufacture, un titolo non privo di spigoli ma comunque decisamente godibile, ancora di più su console casalinghe.
- Titolo: Travis Strikes Again: No More Heroes
- Piattaforma: PlayStation 4, Nintendo Switch, PC (Steam)
- Versione analizzata: PlayStation 4 (PAL/EU)
- Genere: Hack ‘n’ slash
- Giocatori: 1-2
- Publisher: Marvelous!
- Sviluppatore: Grasshopper Manufacture
- Lingua: Italiano (testi), Inglese (doppiaggio)
- Data di uscita: 17 ottobre 2019
- Disponibilità: digital delivery
- DLC: include tutti i DLC del gioco
- Note: porting della versione per Nintendo Switch uscita a inizio 2019
Abbiamo recensito Travis Strikes Again: No More Heroes Complete Edition con un codice PlayStation 4 fornitoci gratuitamente da Grasshopper Manufacture tramite Marvelous Europe.
I sette giochi affrontati da Travis (ed eventualmente Badman, personaggio disponibile in co-op) seppur appartenenti a generi diversi, hanno più o meno tutti la stessa struttura di base, ovvero quella dell’hack ’n’ slash classico. Dovremo quindi farci strada in mappe piuttosto lineari e, ahimè, davvero poco ispirate e pensate solo come sfondo all’azione, armati della nostra fedele Beam Katana falciando orde di veri e propri bug con forme umanoidi, ognuno con un tipo di mossa o caratteristica particolare. Insomma, una volta superate le prime ore di gioco in questo senso c’è davvero tanta varietà di avversari, peccato che non sia altrettanto variegata la scelta di combo di Travis stesso. A parte il poter utilizzare un guanto chiaramente ispirato al Power Glove di Nintendo per lanciare abilità uniche una volta sbloccate, le combo di base rimarranno sostanzialmente sempre le stesse, e dovremo usarle sapientemente adattandole ad ogni tipo di nemico che ci troveremo davanti. Ogni videogioco completato da Travis ha poi diversi boss e miniboss, mai troppo complessi da battere se si è saliti abbastanza di livello durante l’avventura.
Alcuni mondi di gioco hanno diverse variazioni sul tema, per esempio in uno sarà possibile partecipare a corse in stile TRON, oppure negli intermezzi fra un gioco e l’altro assisteremo alle vicende parallele di Travis in una simil-avventura grafica retro dove scopriremo come si è impossessato di questi giochi per la Death Drive MK.II. Questa Complete Edition aggiunge inoltre tutti i DLC rilasciati finora per il titolo: un nuovo gioco da vivere e battere, Killer Marathon, e due personaggi aggiuntivi giocabili, Bad Girl (la figlia di Badman, e motivo per cui l’uomo sta cercando di vendicarsi di Travis) e Shinobu Jackobs, volto noto a chiunque abbia giocato i primi due No More Heroes, andando ad aumentare la longevità che sfortunatamente non era altissima.
Travis Strikes Again: No More Heroes stravince nella presentazione: l’umorismo è quello che ormai ci aspettiamo dall’autore, pieno di battute metareferenziali e di rotture della quarta parete, aiutate da una localizzazione italiana decisamente sul pezzo. La colonna sonora è di primissima qualità e l’ispirazione che viene da uno dei giochi preferiti di SUDA51, Hotline Miami, si sente in alcune tracce. Sebbene i miglioramenti rispetto alla versione Switch siano marginali, non è possibile non menzionarli: sfruttando l’hardware più potente di PlayStation 4 e PC è stato possibile dare una ripulita alle texture, ora decisamente meno compresse e molto più dettagliate, con un anti-aliasing migliore. Purtroppo, il materiale di partenza non è granché ed i livelli risulteranno comunque parecchio piatti, ma un framerate bloccato a 60FPS anche nelle situazioni più concitate (almeno su Pro) e una risoluzione maggiore danno decisamente una mano. In pieno spirito indie, insomma, non è l’occhio che Suda cerca di deliziare, ma i sensi da gamer.
- Umorismo folle e sbragato, pieno di riferimenti interessanti
- Comparto grafico migliore rispetto alla versione Switch
- Tutti i DLC compresi nel prezzo
- Localizzazione italiana davvero ben fatta
- Le mappe risultano comunque troppo piatte
- Le sezioni di platforming sono state un po’ un cruccio
- In alcuni momenti l’azione rallenta fin troppo
Travis Strikes Again: No More Heroes Complete Edition
Un diamante grezzo dedicato al mondo indie
Goichi “SUDA51” Suda non ha mai fatto mistero di essere un grande fan del lato più indie del gaming, e Travis Strikes Again sembra proprio una lettera d’amore a quel mondo. Con una base solida ma diversi spigoli grezzi dovuti a un budget chiaramente risicato, Grasshopper Manufacture è riuscita a realizzare un titolo hack and slash godibile seppur forse non rivoluzionario, che fa da intermezzo nell’attesa di No More Heroes 3: l’umorismo c’è, la colonna sonora anche, la storia folle pure: il gameplay arranca un pochino, ma da questa versione PS4 tutti ci guadagnano in fluidità, resa grafica e chiarezza. Un equilibrio perfetto.