DRAGON QUEST XI S: Echi di un’era perduta – Edizione definitiva – Recensione

Rivivi l’emozionante storia del Lucente e scopri un’inedita avventura grazie alle tante novità incluse in DRAGON QUEST XI S: Echi di un’era perduta – Edizione definitiva per Nintendo Switch. La nostra recensione!

DRAGON QUEST XI S: Echi di un’era perduta – Edizione definitiva – Recensione

DRAGON QUEST XI S: Echi di un’era perduta – Edizione definitiva – RecensioneDopo il fortunatissimo successo della versione PlayStation 4 e PC, SQUARE ENIX rende finalmente disponibile DRAGON QUEST XI S: Echi di un’Era Perduta – Edizione Definitiva anche su Nintendo Switch.

“Sei stato molto coraggioso a venire fin qui da solo, giovane viandante. Io sono Carnelio, Re di Hellador. Ho atteso questo giorno molto a lungo, ma adesso finalmente ci incontriamo… È un onore fare la tua conoscenza. Sei venuto qui portando con te il Gioiello di Dundrasil, e hai chiesto di parlarmi personalmente. Ciò mi spinge a pensare che conosci la tua vera natura… Immagino che tu abbia il Marchio sulla pelle… Sì, non c’è dubbio… Quello è il Marchio della Luce. Tu sei veramente… lui. Gioite, miei amati sudditi! Il gran giorno è finalmente arrivato! Il Lucente è tornato tra noi! Dimmi, nobile Lucente… Da quale città o villaggio provieni? Vorrei tanto riservare i dovuti onori al luogo dove sei cresciuto…” – Re Carnelio

Non si tratta di un semplice porting di uno dei JRPG più amati dello scorso anno, ma la stessa software house ha definito questa nuova versione una sorta di remake dell’undicesimo capitolo, data l’infinita mole di contenuti inediti che troveremo al suo interno. Ma basteranno queste novità a giustificare un secondo acquisto?

  • Titolo: DRAGON QUEST XI S: Echi di un’era perduta – Edizione definitiva
  • Piattaforma: Nintendo Switch
  • Versione analizzata: Nintendo Switch (EU)
  • Genere: JRPG
  • Giocatori: 1
  • Software house: SQUARE ENIX
  • Sviluppatore: SQUARE ENIX
  • Lingua: Italiano (testi), Giapponese e Inglese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 27 settembre 2019
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: disponibile gratuitamente il “Champion’s Pack”, che include al suo interno tanti equipaggiamenti esclusivi compreso il Completo di Trodain da DRAGON QUEST VIII
  • Note: edizione definitiva di DRAGON QUEST XI che include al suo interno i contenuti della versione PlayStation 4, quelli della versione Nintendo 3DS mai rilasciata al di fuori del Giappone, e tantissime novità e migliorie

Abbiamo recensito DRAGON QUEST XI S: Echi di un’era perduta – Edizione definitiva con un codice Nintendo Switch fornitoci gratuitamente da Nintendo.

In DRAGON QUEST XI S: Echi di un’era perduta – Edizione definitiva impersoneremo un apparentemente anonimo protagonista, al quale potremo assegnare un nome a nostro piacimento e che, come da tradizione, non parlerà mai per tutta la durata del gioco. Il giovane è un abitante del placido villaggio di Roccapietra, e il suo unico svago è quello di andare alla ricerca di nuove avventure assieme alla sua amica d’infanzia Gemma e alla tenera cagnolona Sabby. I due ragazzi stanno per raggiungere la maggiore età e, come da tradizione all’interno del loro villaggio, dovranno raggiungere la cima del Massiccio di Roccapietra per chiedere la benevolenza dello Spirito della Terra.

Dopo aver aiutato Artimino, abitante del loro villaggio che si era arrampicato di nascosto sulla montagna per poter salutare Gemma, i due riescono a raggiungere finalmente la cima. Le insidie non sono però finite, un gruppo di mostri rapaci approfitta della loro distrazione per attaccarli, facendo scivolare Gemma, che si ritrova così aggrappata al precipizio dell’immensa montagna. Preoccupato per la sua migliore amica, il protagonista si lancia in suo soccorso e, grazie ad un misterioso bagliore emanato dalla sua mano, riesce a salvarla e contemporaneamente a scacciare via i temibili avversari.

DRAGON QUEST XI S: Echi di un’era perduta – Edizione definitiva – Recensione

Raccontato questo strano fenomeno a Pazio, sindaco della città e padre di Gemma, esso spiegherà che il protagonista non è altro che la reincarnazione del Lucente. Si tratta di una persona dotata di grandi poteri e scelta dall’albero del mondo Yggdrasil per poter liberare il mondo di Erdrea dall’oscurità che lo minaccia. Dopo aver scoperto questa incredibile verità sul suo passato, il protagonista si mette in marcia verso il regno di Hellador, dove non troverà proprio un caloroso benvenuto… Si tratta solamente dell’inizio di un’avventura che lo poterà ad affrontare tantissimi nemici, ma durante la quale verrà accompagnato da uno strampalato gruppo di avventurieri che come lui cercheranno di evitare la catastrofe immane che rischia di distruggere per sempre l’equilibrio del pianeta.

Prendi due paghi uno

Dal punto di vista del gameplay DRAGON QUEST XI S: Echi di un’era perduta – Edizione definitiva amplia ulteriormente tutti gli elementi che abbiamo già avuto modo di ammirare nella sua precedente versione, andando a introdurre una serie di novità capaci di migliorare l’esperienza di gioco. La software house ha infatti implementato alcune novità, come ad esempio la possibilità di modificare la velocità delle battaglie o di poter utilizzare la Forgia Portatile anche quando non saremo negli accampamenti, che renderanno più facile la vita dei giocatori pur non andando a intaccare la difficoltà del titolo. Si tratta dunque di piccoli accorgimenti che, per quanto utili, non stravolgeranno l’apprezzatissimo stile di gioco dell’undicesimo capitolo.

La più succosa novità è senza dubbio la possibilità di accedere ad una serie di contenuti inediti in Occidente grazie alla Modalità 2D. Si tratta di un vero e proprio gioco nel gioco: il titolo infatti venne rilasciato in Giappone sia su PlayStation 4 che su Nintendo 3DS, ma quest’ultima versione non venne mai localizzata al di fuori della madrepatria. All’interno di DRAGON QUEST XI S: Echi di un’era perduta – Edizione definitiva non solo avremo modo finalmente di mettere le mani su questa versione del gioco, ma la software house ha deciso di migliorarla e riadattarla per l’occasione. Questa modalità cambierà drasticamente l’aspetto del titolo SQUARE ENIX, permettendoci di vivere un’avventura bidimensionale che ricorda i capitoli della saga visti su Super Nintendo durante l’epoca d’oro dei JRPG. Grazie a questa nuova veste grafica avremo modo di esplorare nuove parti del mondo di Erdrea, oltre che a scoprire una nuova serie di contenuti di cui vi parleremo in seguito.

Nonostante a livello di contenuti la Modalità 3D non si distacchi molto dalla versione base del titolo, la software house ha introdotto tutta una serie di novità capaci di rendere comunque l’esperienza di gioco differente. In questa modalità non solo avremo modo di affrontare nuovi nemici, ma potremo trovare nuovi equipaggiamenti esclusivi capaci di cambiare l’aspetto dei protagonisti, salire in groppa ad alcuni mostri non cavalcabili nella versione base del titolo e fare la conoscenza di alcuni misteriosi nuovi personaggi.

Un tuffo nel passato

Ovviamente però la sopracitata Modalità 2D è forse l’elemento più interessante presente in DRAGON QUEST XI S: Echi di un’era perduta – Edizione definitiva, non solo perché ci permetterà di vedere il mondo di gioco da un’altra prospettiva (letteralmente), ma anche per via delle sostanziali differenze che troveremo all’interno dei suoi contenuti. Pur lasciando invariata la trama principale del gioco, all’interno della Modalità 2D potremo visitare l’inedito villaggio di Achronia e iniziare così una lunga e interessantissima serie di missioni secondarie che ci porteranno a visitare alcuni dei luoghi più celebri dei precedenti capitoli della saga.

DRAGON QUEST XI S: Echi di un’era perduta – Edizione definitiva – Recensione

Nel villaggio faremo la conoscenza di Atimo, capo di un gruppo di misteriose creature chiamate Tempirei che controllano il flusso del tempo. Purtroppo i Tomi Sacri all’interno dei quali sono scritti gli eventi più importanti della storia di DRAGON QUEST sono stati rovinati, e saranno proprio il Lucente e il suo gruppo a doverli riportare al loro antico splendore. Per farlo dovremo riuscire a trovare i Tempirei sparsi per la versione bidimensionale di Erdrea e ottenere da loro le passat-parole, grazie alle quali potremo avventurarci in una delle pagine rovinate dei dieci Tomi Sacri.

Si tratta di missioni esclusive della Modalità 2D, per cui sarà impossibile visitare il villaggio di Achronia o incontrare i Tempirei se passeremo alla Modalità 3D. Nonostante saremo liberi di passare da una modalità di gioco all’altra in qualsiasi momento della nostra avventura semplicemente andando in una Chiesa, potremo continuare la nostra avventura solamente da dei punti determinati della trama principale. Nonostante ciò manterremo intatto il livello dei personaggi, gli equipaggiamenti e tutti gli oggetti ottenuti fino a quel momento durante la nostra partita.

Due facce della stessa medaglia

Dal punto di vista tecnico DRAGON QUEST XI S: Echi di un’era perduta – Edizione definitiva è purtroppo penalizzato dalle limitazioni dell’hardware di Nintendo Switch, soprattutto dal punto di vista grafico. Nonostante non si discosti tantissimo dalla sua controparte per PlayStation 4 e PC, grazie anche ad un frame rate mantenuto invariato, non solo troveremo una risoluzione inferiore, ma giocando in Modalità 3D ci renderemo subito conto che il mondo di gioco sembrerà leggermente più “spento” rispetto alle versioni precedenti. Non si tratta di una differenza abissale, ma i giocatori più pignoli noteranno sicuramente come questa nuova edizione del gioco abbia dei toni più opachi rispetto ai colori brillanti visti in passato.

DRAGON QUEST XI S: Echi di un’era perduta – Edizione definitiva – Recensione

Per sollevare le sorti di un comparto grafico leggermente arretrato, la software house ha ben pensato di lustrare al meglio una modalità che è totalmente incentrata sul passato. L’aspetto grafico della Modalità 2D di DRAGON QUEST XI S riesce a riportare la mente dei giocatori più maturi all’epoca d’oro dei JRPG, grazie a un aspetto bidimensionale estremamente curato che riesce ad essere attuale ancora oggi. Ogni personaggio, nemico e ambientazione sono stati ridisegnati in modo praticamente perfetto dal punto di vista visivo ed estremamente piacevole da giocare.

Anche per quanto riguarda il comparto sono SQUARE ENIX ha deciso di tirare fuori degli assi dalle proprie maniche, partendo dal doppiaggio. Per la prima volta avremo infatti modo di scegliere se giocare il titolo con il doppiaggio inglese o con l’inedito doppiaggio giapponese realizzato per l’occasione. E non è tutto, anche la colonna sonora sarà disponibile in due versioni differenti: quella sintetizzata che abbiamo già avuto modo di apprezzare nelle precedenti versioni del gioco e una nuova colonna sonora orchestrale realizzata magistralmente. Saranno inoltre presenti nuove linee di dialogo totalmente doppiate sia in battaglia che durante l’esplorazione, in modo da poter empatizzare ulteriormente con i protagonisti del titolo.

DRAGON QUEST XI S: Echi di un’era perduta – Edizione definitiva – Recensione

La versione definitiva dell’acclamatissimo DRAGON QUEST XI è in arrivo su Nintendo Switch, con tantissimi contenuti esclusivi! DRAGON QUEST XI è grande avventura con personaggi memorabili, una storia indimenticabile e azione RPG classica che puoi portare sempre con te. Questa versione definitiva di un celebre classico include tutti i contenuti dell’originale, ma aggiunge delle storie specifiche per i personaggi, una colonna sonora completamente orchestrale e la possibilità di passare non solo dalla grafica HD a quella a 16 bit, ma anche dal doppiaggio inglese a quello giapponese.

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A chi consigliamo DRAGON QUEST XI S: Echi di un’era perduta – Edizione definitiva?

Grazie alle tantissime novità implementate, anche chi ha già avuto modo di giocare la versione base del titolo troverà un’esperienza totalmente inedita in DRAGON QUEST XI S: Echi di un’era perduta – Edizione definitiva. Si tratta di uno dei migliori JRPG rilasciati su Nintendo Switch quest’anno, uno di quei titoli che ogni amante di questo genere non può farsi scappare per nessun motivo al mondo. La localizzazione in lingua italiana, inoltre, lo rende accessibile a qualunque tipo di pubblico, anche a chi si avvicina per la prima volta a questo genere in età più giovane.

  • La possibilità di visitare i mondi dei precedenti DRAGON QUEST
  • È uno dei migliori JRPG degli ultimi anni
  • Due esperienze differenti grazie alla Modalità 2D…

  • …Ma cambiando modalità inizieremo da dei momenti precisi della trama principale
  • La Modalità 3D è graficamente meno curata rispetto alle precedenti versioni
  • Lo stile di gioco dinamico è rimasto totalmente inutile
DRAGON QUEST XI S: Echi di un’era perduta
4.8

Il perfetto connubio fra presente e passato

Quando lo scorso anno SQUARE ENIX annunciò la volontà di non rilasciare la versione Nintendo 3DS di DRAGON QUEST XI fui abbastanza deluso, in quanto l’idea di poter rivisitare i mondi dei precedenti capitoli della saga in una versione bidimensionale del gioco mi sembrava un’idea particolarmente interessante. Per questo, quando la software house ha annunciato che in DRAGON QUEST XI S: Echi di un’era perduta – Edizione definitiva sarebbero stati introdotti tutti i contenuti della versione 3DS sono rimasto piacevolmente stupito e sono salito nuovamente a bordo dell’hype train dell’undicesimo capitolo. E devo ammettere che le mie aspettative sono state appagate completamente: con questa edizione definitiva, uno dei migliori giochi di ruolo giapponesi approda finalmente su Nintendo Switch. Oltre al bellissimo titolo che abbiamo già avuto modo di apprezzare e conoscere, e in cui troveremo tante migliorie utili a rendere la nostra esperienza di gioco meno frustrante, giocando alla Modalità 2D ci troveremo di fronte ad un gioco quasi totalmente inedito se non per la sua storia principale. Certo, il fatto che non possiamo cambiare liberamente modalità di gioco in ogni punto della storia è un po’ penalizzante, così come lo è la potenza inferiore dell’hardware di Nintendo Switch. Ciononostante ci troviamo di fronte a uno dei JRPG più belli degli ultimi anni, che riesce nuovamente a stupire grazie a tantissime nuove funzionalità capaci di far gola a tutti gli amanti del genere.

Raro esemplare di panda sardo cresciuto a bambù e JRPG. Soffre di sindrome di Stoccolma nei confronti di SQUARE ENIX, ed è disposto a privarsi del sonno pur di spulciare all’inverosimile ogni titolo gli capiti fra le mani.

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