A qualche settimana dal ritorno in auge di Lamù, la ragazza dello spazio su Italia 2, il primo numero di LAMÙ – URUSEI YATSURA di casa Star Comics ha invaso il Bel Paese per offrirci la possibilità di continuare le disavventure del giovane Ataru anche in versione cartacea.
L’opera porta la firma di Rumiko Takahashi, celebre mangaka il cui successo è nato proprio con questa serie (essendo anche la sua prima) ed è poi continuato con Maison Ikkoku, Ranma ½ e Inuyasha, senza ombra di dubbio le più conosciute nel suo palmares. La storia narra le sfortunate vicende di Ataru Moroboshi, un teenager caratterizzato da una forte libido e un carattere da dongiovanni mancato, capace di broccolare con qualsiasi ragazza di bell’aspetto e con un corpo da urlo.
Le sue disavventure iniziano in modo casuale: una tribù di Oni provenienti dallo spazio è venuta a conquistare il pianeta Terra, ma ha offerto ai suoi abitanti la possibilità di impedire il fattaccio solo nel caso in cui un rappresentante del popolo, appositamente scelto randomicamente da un computer, riuscirà a vincere una particolare sfida. Il ragazzo dovrà competere con la figlia del capo degli Oni, l’affascinante Lamù, in una gara della durata di dieci giorni che consiste in una sorta di acchiapparello: se in questi dieci giorni Ataru riuscirà ad afferrare uno dei corni della bellissima ragazza dello spazio, la terrà sarà salva.
La sfida inizia, i giorni passano, ma Ataru ha decisamente sottovalutato la competizione e la sua avversaria, che è in grado addirittura di volare. Quando tutto ormai sembra deciso, la promessa di matrimonio fatta da Shinobu, amica di una vita di Ataru nonché attuale fidanzata, riesce a far accendere nell’impacciato protagonista una fiamma di speranza e di determinazione che, contro ogni pronostico, lo fa vincere. La Terra è finalmente salva… ma a quale prezzo? Il prezzo dell’amore! Essendo deciso a prendere Shinobu come moglie (più che a salvare il mondo intero…), durante la sfida il giovane protagonista si è più volte auto-motivato urlando a squarciagola la volontà di sposarsi, che però è stata fraintesa da Lamù. La bellissima Oni ha infatti creduto che la proposta fosse rivolta a lei e, una volta sconfitta, accetterà di diventare la moglie di Ataru, dando il via a una serie di fraintendimenti che inizierà a opprimere la vita del protagonista.
È proprio così che inizia la nuova vita di Ataru Moroboshi, impantanato in una relazione forzata che aggiungerà guai su guai alla sua innata sfortuna, e che porterà nella sua quotidianità una serie di strampalate avventure ricche di alieni, ex-fidanzati gelosi, bellezze mozzafiato sia terrestri che non, e chi più ne ha più ne metta!
Tra tutte le serie della Takahashi, LAMÙ – URUSEI YATSURA è infatti quella più irriverente, più cazzara, per intendersi meglio. Ogni capitolo offerto dal primo volumone di questa nuova edizione non ha infatti continuazione, non ha storie che si protraggono a lungo, ma inizieranno e finiranno nello stesso. I personaggi che verrà introdotto però avrà decisamente più longevità e continuerà a farsi vedere. Insomma, avranno tutti il tempo di farsi apprezzare ed entrarci nel cuore (anche se un po’ a modo loro..) nel corso dell’opera.
Tu mi hai rapito il cuore
Lamù, la Oni aliena che da troppi anni ha rapito il cuore di tanti lettori e spettatori più o meno giovani, torna in compagnia del suo tesoruccio nel nuovo LAMÙ – URUSEI YATSURA di Star Comics, un volumone di 400 pagine in formato 14,5 x 21. A differenza di molti altri (sì, sto guardando te, futura edizione di Gundam Crossbone), le sue dimensioni non minano assolutamente l’esperienza di lettura, offrendoci un prodotto davvero solido e ricco per poco meno di 10 euro.
A differenza della sua controparte animata, con un doppiaggio davvero vecchio e da rivedere sotto molti punti di vista, l’opera nella sua versione cartacea rimane tutt’ora fresca e attuale, rendendola quindi la soluzione migliore per avvicinarsi alle strampalate vicende di Ataru, Lamù, e tutto il cast di bizzarri personaggi.
LAMÙ – URUSEI YATSURA è una serie che non stanca mai, neanche dopo 41 anni!
Consigliato a tutti, non solo ai nostalgici!