Disgustose e stolte creature, fin dal lontano passato ho vissuto nelle vostre fantasie, le sciocche fantasie che voi avete generato. La strega che con crudeli sacrifici uccide voi uomini. La strega che con la sua spietata magia brucia i vostri campi. SCIOCCHI! Quando avete udito che la strega avrebbe protetto Galbadia avete tirato un sospiro di sollievo, vero? A chi è che questa strega non è apparsa in sogno, specchio delle vostre fantasie? La realtà è crudele, la realtà è davvero crudele. Quindi, stolti uomini, se è questo che volete… Rifugiatevi nelle vostre fantasie, ed io danzerò in esse! Sarò la terribile strega che desiderate. Voi ed io, insieme in una fantasia crudele, regno fra la vita e le morte. Strega e fantasia, per sempre! Per sempre vivranno con Galbadia! La strega vuole un’offerta, la strega vuole un sacrificio… – Edea
Sono passati vent’anni da quando l’allora Squaresoft rilasciò per la prima volta l’ottavo capitolo della sua più celebre saga. Nonostante l’accoglienza con sentimenti contrastanti dei giocatori dell’epoca, fu un vero e proprio successo commerciale per la software house. Ora finalmente avremo modo di immergerci nuovamente nel suo mondo grazie a FINAL FANTASY VIII Remastered per PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch e PC. Si tratta di una delle riedizioni che i fan della saga aspettavano da più tempo. Con un’aspetto grafico migliorato e tanti piccoli ritocchi, riuscirà ad essere all’altezza dell’originale?
- Titolo: FINAL FANTASY VIII Remastered
- Piattaforma: PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch, PC / Steam
- Versione analizzata: PlayStation 4 (EU)
- Genere: JRPG
- Giocatori: 1
- Software house: SQUARE ENIX
- Sviluppatore: SQUARE ENIX, DotEmu
- Lingua: Italiano (testi)
- Data di uscita: 3 settembre 2019
- Disponibilità: digital delivery
- DLC: nessuno
- Note: la versione PlayStation 4 è stata parzialmente censurata
Abbiamo recensito FINAL FANTASY VIII Remastered con un codice PlayStation 4 fornitoci gratuitamente da SQUARE ENIX tramite Koch Media.
Il diciassettenne Squall Leonhart è uno studente del Garden di Balamb, struttura che si occupa di insegnare ai giovani l’arte della guerra. Squall è una persona solitaria, non ama molto la compagnia degli altri studenti e pensa che i legami affettivi siano qualcosa capace solo di ferire gli altri o di ostacolarli nelle proprie ambizioni. L’ombroso protagonista sta per affrontare l’esame per diventare un SeeD, mercenario elitario il cui compito è quello di risolvere conflitti in tutto il mondo. Per essere messo alla prova verrà mandato a Dollet, una cittadina invasa dall’esercito della potente Galbadia, dove, coadiuvato dalla professoressa Quistis, verrà messo in squadra con il chiacchierone Zell e con il suo rivale di sempre Seifer per cercare di arginare l’invasione.
Nonostante la missione abbia causato più guai che altro per via dell’insubordinazione di Seifer, il protagonista riesce a superare l’esame diventando a tutti gli effetti un membro dei SeeD. All’interno della squadra ritroverà Zell e Selphie, vivace ragazzina trasferitasi da poco a Balamb, e la loro prima missione sarà quella di aiutare un gruppo della resistenza conosciuto come I Gufi del Bosco. Capeggiati dalla tenace Rinoa, essi vogliono cercare di liberare la propria città natale dal gioco dell’esercito galbadiano, ma purtroppo il loro piano non andrà proprio come avevano immaginato.
Costretti a fuggire da Timber dopo il fallimento del piano originale, il gruppo si ritroverà a chiedere rifugio all’interno del Garden di Galbadia, che fortunatamente non è sotto il controllo dell’esercito. La potenza militare di Galbadia ormai si sta facendo sentire in tutto il continente, e questo è dovuto alla presenza della temibile strega Edea tra i loro alleati. Dopo aver incontrato il tiratore scelto Irvine, al gruppo di Squall viene comunicata la nuova missione: uccidere la strega. Si tratta solamente dell’inizio di un’avventura che li porterà ad affrontare una minaccia che vuole obliterare il tempo per come lo conosciamo, portando il mondo nell’oblio.
I Guardiani del Garden
Dal punto di vista del gameplay, FINAL FANTASY VIII Remastered è stato un vero e proprio punto di svolta rispetto ai canoni classici che hanno caratterizzato la saga fin dalla sua nascita. All’interno dell’ottavo capitolo infatti la gestione dei personaggi è legata al Junction, sistema capace di dividere l’opinione dei giocatori. Grazie a questo infatti abbiamo la possibilità di influenzare le statistiche dei nostri personaggi utilizzando dei Guardian Force (o G.F. per abbreviare) e delle Magie.
I G.F. altri non sono che le evocazioni viste nei precedenti capitoli, ma che stavolta avranno un ruolo più strategico per quanto riguarda la formazione della nostra squadra. Ogni creatura infatti potrà crescere e apprendere nuove abilità peculiari grazie all’ottenimento di AP in battaglia, e queste saranno fondamentali per la gestione dei nostri personaggi. Tra le abilità ottenibili dai nostri Guardian Force ci saranno infatti i comandi, necessari per permettere ai protagonisti di compiere differenti azioni in battaglia, ma soprattutto i Junction con i quali poter migliorare le statistiche della squadra.
Ci saranno infatti Junction (o J per abbreviare) per ogni statistica, dagli HP alla Forza passando per le difese elementali o quelle agli status alterati. Per fare un esempio, equipaggiando un personaggio che possiede l’abilità J FRZ potremo aumentare la sua statistica Forza, se invece la creatura equipaggiata possiede l’abilità J ST-Att potremo far sì che gli attacchi di quel personaggio infliggano uno stato alterato ai nemici. Per farlo avremo bisogno delle Magie e, in base all’incantesimo che decideremo di abbinare, l’aumento della statistica sarà differente. Si tratta di una svolta che, nonostante molti giocatori non abbiano apprezzato, è servita ad aumentare la profondità strategica del titolo e a differenziarlo notevolmente dagli altri capitoli.
Po-po-poker Face
Ciò che invece si è mantenuto abbastanza in linea con gli altri capitoli della saga è il sistema di combattimento. In FINAL FANTASY VIII Remastered fa infatti ritorno la Active Time Battle (o ATB), con i personaggi che potranno agire solamente quando la loro barra sarà completamente carica. Se decideremo di evocare un Guardian Force inoltre, apparirà un’altra barra, sovrapposta a quella dell’ATB, che segnerà il tempo che il personaggio impiegherà prima di evocare il G.F. scelto. Se i nemici decidessero di attaccarci durante un’evocazione sarà il G.F. a perdere HP, e ciò potrà essere utilizzato a vantaggio del giocatore, nel momento in cui si dovesse trovare in difficoltà con le cure della propria squadra.
La vera novità dell’ottavo capitolo sta nell’ottenimento delle Magie. Esse infatti non saranno più legate alla crescita dei personaggi o a ciò che equipaggeremo loro, ma potranno essere assorbite grazie al comando Assimila sia dai nemici che da dei punti sparsi per tutto il mondo di gioco. Gli incantesimi inoltre saranno “a consumo”, non basterà ottenerli una volta per poterli utilizzare infinitamente ma dovremo raccoglierne il più possibile per essere sicuri di non restare senza. Non si tratta dell’unico comando alternativo presente all’interno del gioco, grazie ai Guardian Force potremo ottenere comandi come Vitamina, capace di curare immediatamente tutti gli status alterati della squadra, o Assorbi, che ci permetterà di assorbire HP dal nemico. I personaggi però potranno equipaggiare solamente quattro comandi per volta, per cui bisognerà scegliere con attenzione prima di andare in battaglia.
Ma non si vive di soli combattimenti, per cui l’ottavo capitolo è ricco di contenuti alternativi per chi volesse svagarsi un po’ senza dover per forza lottare. Oltre ad alcune missioni secondarie, legate alla raccolta di riviste o al riuscire a trovare determinati luoghi segreti, avremo la possibilità di sfidare alcuni NPC al gioco di carte Triple Triad. Tutti coloro che amano il completismo troveranno del filo da torcere nel raccogliere tutte le carte presenti all’interno del titolo, in quanto alcune dovranno essere vinte da dei giocatori abilissimi. Inoltre, una volta ottenute, esse potranno essere convertite in preziosissimi oggetti.
Il leone, la strega e… il lifting?
Dal punto di vista tecnico FINAL FANTASY VIII Remastered fa degli ottimi passi in avanti rispetto all’originale, pur non rimanendo senza problematiche. Per quanto riguarda la grafica, la software house ha ricreato tutti i modelli poligonali presenti nel gioco, dando nuova vita così a personaggi e nemici. Nonostante l’età, le ambientazioni del titolo risultano ancora ben caratterizzate e anche le cutscene non hanno perso di fascino. Ovviamente, trattandosi solamente di un’edizione rimasterizzata e non di un remake non potevamo certo sperare in un miracolo, ma nonostante ciò si tratta di un bel lavoro capace di migliorare un’opera che all’epoca fu un vero e proprio successo, grazie proprio al suo aspetto grafico.
Dal punto di vista del comparto sonoro invece non sono state effettuate migliorie e innovazioni, per il semplice motivo che il gioco non ne ha bisogno. La colonna sonora di FINAL FANTASY VIII Remastered ci riporta infatti fedelmente tutti gli storici brani composti dal maestro Nobuo Uematsu, che grazie alle sue iconiche melodie riesce a farci immergere ulteriormente all’interno della narrazione e del mondo di gioco. Ovviamente non possiamo che menzionare la bellissima opening “Liberi Fatali”, né tanto meno il brano principale “Eyes on Me”, che sono impressi indelebilmente nella memoria di tutti gli amanti dei JRPG da ormai vent’anni.
La software house ha deciso di introdurre all’interno del titolo tutta una serie di facilitazioni capaci di migliorare l’esperienza di gioco a chi è alla ricerca di una sfida più rapida e semplice. Se nella versione console abbiamo solamente tre “trucchi”, ovvero la possibilità di accelerare il tempo di gioco, di eliminare gli incontri o di poter utilizzare le tecniche speciali ad ogni turno, i giocatori della versione PC si troveranno tra le mani strumenti capaci di donare loro ogni oggetto presente all’interno del titolo con un semplice click. Se dobbiamo fare un paragone tra le varie versioni non possiamo non menzionare la censura apportata su PlayStation 4, dove il G.F. Siren si è ritrovata un inedito gonnellino di piume. Si tratta del solito escamotage di Sony per evitare i contenuti sensibili, e questa volta più che mai si tratta di una scelta senza senso.
A chi consigliamo FINAL FANTASY VIII Remastered?
Ovviamente chi non ha avuto modo di giocare l’originale non può lasciarsi sfuggire l’occasione di acquistare FINAL FANTASY VIII Remastered, che nonostante i vent’anni di età è ancora un ottimo JRPG. Ovviamente è un acquisto obbligato anche per tutti i fan della saga, anche se il fatto che sia arrivato solamente in digitale brucia un po’.
- L’iconica colonna sonora di Nobuo Uematsu
- Longevo e divertente da giocare
- Il particolare sistema di Junction…
- …Ma non tutti riescono ad apprezzarlo
- Disponibile solo in formato digitale
- La versione PS4 ha subito delle censure
FINAL FANTASY VIII Remastered
Vent’anni e non sentirli
Ammetto di essere tra quelli che vent’anni fa ha amato alla follia l’ottavo capitolo, essendo uno dei primi a cui ho avuto modo di giocare, ma allo stesso tempo il mio giudizio non può che essere obiettivo e so perfettamente quali sono le problematiche del titolo. FINAL FANTASY VIII Remastered è un ottimo modo per permettere a chi non ha avuto modo di giocarlo di avvicinarsi al tanto chiacchierato ottavo capitolo, il cui problema principale sta proprio nel sistema di Junction. Nonostante ne apprezzi da sempre le potenzialità, è pur vero che con questo sistema sarà abbastanza facile rendere i nostri personaggi delle vere e proprie macchine da guerra inarrestabili. Questo, collegato ai facilitatori introdotti in questa nuova versione del titolo, rende la difficoltà davvero irrisoria. Ma il vero problema sta nel fatto che coi Junction si rischia di rendere i personaggi identici dal punto di vista di gameplay, rendendo quasi indifferente la scelta di chi avere all’interno del party. Nonostante ciò, si tratta di un capitolo divertente e dalla narrazione interessante, capace di mantenere il giocatore incollato allo schermo per ore. Certo, SQUARE ENIX avrebbe potuto portare in Occidente anche un’edizione retail, ma una strategia commerciale sbagliata non rende il titolo meno valido di ciò che è.