In occasione del BGEEK 2019, Nippon Shock edizioni ha portato con sé delle tappe in cui il pubblico ha incontrato il Maestro Junichi Hayama. Oltre all’enorme possibilità di conoscere il Maestro nonché d’intervistarlo, l’emergente casa editrice lancia sul mercato una nuova opera di rilievo artistico, immancabile per ogni appassionato: BRUSH WORK, la versione italiana.
All’interno di questo speciale artbook si potrà trovare una selezione di disegni del Maestro Hayama riguardo serie a cui ha lavorato negli anni, passioni che lo hanno accompagnato e soggetti a lui cari dipinti appositamente per questa splendida raccolta.
BRUSH WORK è un’opera che si sofferma anche a spiegare al proprio lettore ciò che si trova ad ammirare sia a livello oggettuale che effettivamente tecnico: se da una parte avremo i trafiletti a lato di ogni pagina che spiegano il personaggio ritratto, dall’altra una sezione spiega i procedimenti e tecniche specifiche del Maestro Hayama nel realizzare le proprie opere d’arte.
Certamente non si può definire propriamente un artbook, ma in ogni caso si sofferma anche su come illustrare al proprio lettore il processo creativo che il maestro Hayama rapporta ai suoi disegni: in questo modo, si può imparare a conoscere l’estro del genio creativo alle spalle di opere così tanto splendide e dettagliate nel loro minimalismo a colpi di pennello.
Scorrere le pagine è praticamente il corrispettivo del mangiare le ciliegie, vuoi continuare a sfogliare questo libro avidamente come se fosse ogni volta la prima. Non è un segreto infatti che l’arte del Maestro Junichi Hayama crei dipendenza, una volta che ci si approccia alla sua personalità artistica è praticamente impossibile tornare alla normalità e anzi si va a ricercarlo anche in altri contesti.
BRUSH WORK è perciò un’opera che può avvicinare chiunque, dagli appassionati ai neofiti che possono provare interesse verso l’animazione giapponese e ciò che si nasconde alle sue spalle, come appunto può essere la capacità di creare personaggi molto complessi con sintetizzando in maniera a dir poco incredibile.
Le abilità del Maestro Junichi Hayama infatti, pur avendolo visto all’opera dal vivo, non si riescono quasi a concepire per quanto incredibili siano, indubbiamente frutto di anni e anni di gavetta, pratica e lavori professionali. Alle spalle di ogni singolo disegno c’è un’idea, un’ispirazione del momento, che lo spingono a sfoderare un foglio A4 e procedere poi a disegnare le linee guida del soggetto semplicemente ad aria con il proprio dito, fino a creare poi un’opera a dir poco sensazionale.
Facendo un passo indietro, tornando al contesto fieristico, Il Maestro Hayama al BGEEEK ha incontrato due cosplayer che interpretavano rispettivamente Tekkaman e un RX-78-2 Gundam e, con uno stupore pressoché fanciullesco si è subito messo all’opera creando in pochissimi minuti i disegni dei rispettivi costumi dei due cosplayer. Tutto ciò a testimoniare come la grande ispirazione che trae l’intero contesto artistico del Maestro Hayama sia una continuità delle proprie passioni che appunto continuano ad accompagnarlo ogni singolo giorno come persona prima che artista. Un’euforia che ha spinto lo stesso Maestro a chiedere emozionato una fotografia per ricordo con entrambi, davvero un momento molto tenero.
Tornando invece nell’ambito dell’artbook, BRUSH WORK ovviamente riprende moltissime caratteristiche della controparte giapponese, ma ha in ogni caso mantenuto un’individualità molto forte: primo fra tutti il lavoro di Nippon Shock edizioni risalta subito anche soltanto per la decisione di implementare la copertina della sovraccoperta giapponese direttamente all’effettiva cover e retro del volume. Una mossa molto interessante poiché a lungo andare, essendo l’artbook originale nero, lascia una macchia piuttosto aberrante nello spazio dedicato al frontino al di sotto della sovraccoperta, il che è un enorme plus. Anziché spazi vuoti invece, sul retro c’è una breve didascalia del Maestro Hayama molto accurata e interessante soprattutto ricollegandoci al discorso dell’approccio ai neofiti che non sono avvezzi anche soltanto alla figura del Maestro.
Un ulteriore punto a favore dell’edizione italiana è la grammatura della carta, ovverosia lo spessore effettivo della carta utilizzata nel contesto di stampa, dove se da una parte l’edizione del Sol Levante comprende una scelta leggermente più sottile ma fastidiosamente porosa, quella italiana invece, oltre che più pesante, dispone di una superficie molto più liscia risultando molto più gradevole al tatto.
Come se ciò non bastasse, la saturazione dei colori della edizione italiana è molto più carica, risultando in una vera e propria esplosione cromatica che riesce a dare risalto alle pennellate fisiche del Maestro Hayama in corso d’opera; così facendo si ha un vero e proprio trionfo artistico fra le mani, che non solo porta l’immensa arte del maestro in Italia ma è anche un meraviglioso artbook che per qualsiasi appassionato di arte o disegno o ancora semplice intrattenimento giapponese di qualità è a dir poco un acquisto obbligatorio.
Dulcis in fundo di questo meraviglioso artbook, la traduzione delle effettive interviste del Maestro Hayama con la sensei Terumi Nishii e altri excursus sui propri stili e processi creativi alle spalle delle proprie opere d’arte, così anche come dei modi per poter conoscere meglio ciò che passa per la testa al Maestro Hayama quando crea dei veri e propri capolavori.
In conclusione BRUSH WORK è davvero – e non mi stancherò mai di ripeterlo abbastanza – un acquisto obiettivamente intelligente che coniuga la passione per l’arte all’intrattenimento giapponese di qualità che oramai sta andando sempre più scemando. L’artbook è disponibile sul sito di Nippon Shock al prezzo al pubblico di 29,90 € che, per quanto di primo acchito possa sembrare vagamente alto, in realtà per 125 pagine di pura poesia stile Junichi Hayama è a dir poco una cifra irrisoria.
Inutile dire che non appena ho saputo dell’edizione italiana di questo artbook non ho potuto fare a meno che fiondarmi appena entrato in fiera a comprarlo seduta stante, anche soltanto per supportare la casa editrice che ha avuto l’ambizione di portare in Italia un’opera tanto di nicchia: ancora un sentitissimo ringraziamento ad Adriano Forgione che ne ha curato l’edizione italiana e la direzione grafica e ultimo ma non per importanza, alla traduzione di Edoardo Serino dal giapponese all’italiano, come sempre impeccabile, che rende fluida e dinamica la lettura adattando senza voli pindarici superflui che invece la renderebbero tediosa.
In conclusione, si può più che tranquillamente parlare di un lavoro accorato creato da appassionati, indirizzato a persone altrettanto appassionate e ricordate: supportate sempre le case emergenti, soprattutto se hanno proposte a dir poco stellari.