Gensokyo Defenders si discosta parecchio dal contesto in cui siamo abituati a vedere i giochi dell’enorme saga di Touhou Project, ovvero quello del danmaku o bullet hell, per andare invece a finire fra le fila dei tower defense. La storia seguirà la fata del ghiaccio Cirno nella sua avventura per diventare la campionessa incontrastata dei War Games creati dalla tengu Yukari, in un continuo susseguirsi di stage sempre più lunghi e complessi, sfidando esseri sempre più potenti.
- Titolo: Gensokyo Defenders
- Piattaforma: PC / Steam
- Versione analizzata: PC / Steam (PAL / EU)
- Hardware utilizzato: Intel i7-7700, Nvidia GTX1070, 16GB RAM
- Genere: Tower Defense, Shooter
- Giocatori: 1-2 (multiplayer online)
- Software house: UNTIES
- Sviluppatore: neetpia
- Lingua: Inglese (testi), Giapponese (doppiaggio)
- Data di uscita: 24 aprile 2019
- Disponibilità: digital delivery
- DLC: Gensokyo Defenders PLUS, che include tre nuovi personaggi e stage aggiuntivi, già incluso nel prezzo
- Note: della modalità 2D in lavorazione ancora non abbiamo notizie
In questo titolo, di cui già c’eravamo occupati in maniera più approfondita nella nostra recensione per Nintendo Switch, andiamo a ritrovare tutte le caratteristiche di gameplay dei tower defense prese più o meno alla lettera ma riadattate in salsa Touhou. Le mappe, piuttosto ampie, sono divise sempre in corridoi intervallati da larghi spazi aperti oppure che vanno a congiungersi per creare un punto di strozzatura. I nemici verranno generati ad ondate all’estremità opposta del livello rispetto a quella in cui ci troviamo e dove sarà invece localizzato il nostro nucleo, una sorta di “base” che dovremo proteggere a tutti i costi, pena la sconfitta e quindi l’eliminazione dal gioco.
Per difenderci, avremo a disposizione svariate macchine, trappole e marchingegni piazzabili sulle caselle dei corridoi e che agiranno completamente in modo automatico: si andrà da una trappola con spuntoni di bambù fino a catapulte che lanceranno fuori dai limiti della mappa i nostri avversari o a pozze d’olio per rallentarli. Le trappole sono acquistabili e utilizzabili anche nel bel mezzo di un’ondata, non costringendoci quindi a dover convivere con i nostri errori in caso avessimo pianificato male un livello, dandoci così la possibilità di effettuare modifiche alla nostra strategia in tempo reale, ovviamente a patto di avere abbastanza denaro, che si ottiene semplicemente come drop dai nemici sconfitti.
Sebbene alcuni nemici possano superare le trappole senza troppi problemi, sarà possibile combatterli anche controllando il nostro personaggio con un angolo di telecamera isometrica e lanciando incantesimi e skill, andando quindi a configurare il gioco come una sorta di twin stick shooter, quindi non troppo dissimile dai bullet hell più familiari ai fan del franchise del Team Shangai Alice. Ogni personaggio fra gli oltre trenta disponibili, che si tratti di Cirno, Yukari o Marisa, ha a disposizione delle abilità uniche e prese dai loro giochi originali, oltre ad essere completamente doppiato nelle cutscene da seiyuu davvero di buon livello.
Per poter variare ancora di più le tattiche utilizzabili nel titolo inoltre sarà possibile andare ad effettuare dei piccoli upgrade ai personaggi e alle trappole riducendone per esempio il costo o il tempo di ricarica, a seconda di quanti punti otterremo dopo un certo stage. Purtroppo, navigare nel menu dedicato è decisamente complicato, vista la poca cura dello sviluppatore nel realizzare non solo i menu fuori dal gioco, ma anche l’interfaccia utente vera e propria: quest’ultima infatti, sebbene mostri accuratamente ciò che deve, sembra stata messa lì davvero alla rinfusa e con poca attenzione, dato che si riesce persino a notare l’aliasing intorno alle icone probabilmente ritagliate alla bell’e meglio.
Il comparto tecnico è migliorato rispetto alle versioni per console, con una grafica sicuramente più chiara e meno sfocata grazie alla risoluzione di rendering più alta, ma presenta comunque delle criticità che potrebbero facilmente venire risolte in futuro con patch. Un esempio: fino a pochi giorni dopo l’uscita, non era possibile giocare in schermo intero se non utilizzando una scorciatoia da tastiera. Adesso l’opzione è stata inserita quando si lancia il gioco, ma purtroppo non può ancora essere cambiata dinamicamente nel menu delle opzioni; il cursore non viene nascosto automaticamente all’apertura del gioco, l’eseguibile ha come icona il logo di Unreal Engine, e altro ancora. Tanti piccoli dettagli che mi fanno pensare che questo titolo avrebbe bisogno di ancora un po’ di lavoro.
- Roster di personaggi decisamente ampio
- Grande rigiocabilità e appeal per il time attack
- Doppiaggio di buon livello
- Il comparto grafico è leggermente migliorato
- …Ma ora l’interfaccia stona ancora di più
- Schema di controlli poco intuitivo
- L’online, purtroppo, è deserto già all’uscita
- I menu sono un po’ troppo confusionari
Gensokyo Defenders
Sparisce un problema, ne spunta fuori un altro
Fondamentalmente, le versioni PC e console di Gensokyo Defenders non differiscono così tanto l’una dall’altra ma, strano a dirsi, in queste ultime si notano di meno i problemi che ha questo titolo. Nello specifico, se su PC da un lato ci si guadagna in qualità e chiarezza delle texture, dall’altro ci si accorge ancora di più di quanto poco curata sia l’interfaccia utente; se su PC abbiamo tempi di caricamento più brevi e frame rate più alti, ci si scontra invece in fretta contro un muro di controlli mouse/tastiera decisamente poco intuitivi. Non me la sento di denigrare in maniera troppo severa un fangame indie sviluppato con un budget praticamente nullo, ma alcune cose dimostrano che forse questo gioco non era ancora prontissimo per fare il suo debutto su Steam. Potrebbe esserci davvero una bella entry nella saga di Touhou qui sotto, ma per adesso è davvero troppo grezzo; fortunatamente, il prezzo contenuto e assolutamente adeguato alla qualità generale (13,99 €) rispecchia perfettamente il suo valore attuale.