Yakuza 0 per PC – Recensione

Le travolgenti vicende del futuro Drago di Dojima, del Cane Pazzo di Shimano e del lotto di terra più desiderato del Giappone approdano finalmente su Steam: signore e signori, ecco a voi Yakuza 0

Yakuza 0 per PC - Recensione

Yakuza 0 per PC - RecensioneDicembre, 1988. Ci troviamo nel pieno della bolla economica vissuta dal Giappone, un periodo nel quale il benessere della popolazione è secondo solo a quello dei sovrani della malavita locale, potenti a tal punto che qualsiasi cosa è alla loro portata. Tuttavia, un unico, minuscolo lotto al centro di Kamurocho può ribaltare il potere, e sono in molti a desiderarlo: chiunque ne otterrà la proprietà diverrà il re indiscusso della metropoli giapponese. Kazuma Kiryu, ancora ben lontano dall’essere definito il Drago di Dojima, si ritroverà nel bel mezzo della contesa, così come a Sotenbori, Osaka, Goro Majima lotterà per riottenere la libertà perduta ed essere riammesso tra le fila del Clan Tojo. Le strade di due ex membri della yakuza sono destinate a incrociarsi per dar vita a due leggende destinate a perdurare in eterno.

Come annunciato nel corso dell’ultimo E3, la saga di Ryū Ga Gotoku approda finalmente su PC tramite la piattaforma di Valve e lo fa in grande stile con una versione — giustamente — migliorata di Yakuza 0, l’episodio prequel che ha segnato l’esordio delle vicende di Kazuma Kiryu su PlayStation 4 in Europa, rilanciando la saga e portandola al successo che meritava. Ho avuto modo di provare in anteprima la versione per PC prima del suo debutto ufficiale su Steam dell’1 agosto, e l’ho fatto — in mancanza di un PC — sfruttando i potenti mezzi offerti dal collega Fraws di Parliamo di Videogiochi, la macchina da gaming più potente su cui il titolo SEGA potesse girare. Si tratta di un porting all’altezza delle aspettative? Scopriamolo insieme.

  • Titolo: Yakuza 0
  • Piattaforma: PC / Steam
  • Genere: Azione, Avventura
  • Giocatori: 1 (2 nei mini-game)
  • Software house: SEGA
  • Sviluppatore: Ryū ga Gotoku Studio
  • Lingua: Inglese (testi), Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 1 agosto 2018
  • Disponibilità: digital delivery
  • DLC: nessuno
  • Note: Digital Deluxe Edition con avatar, sfondi e fumetto in digitale disponibile col pre-order

Yakuza 0 ha celebrato i dieci anni del franchise di SEGA portandoci indietro agli anni ’80, nel prospero periodo della bolla economica in Giappone, quando i soldi erano davvero alla portata di tutti e i membri dei clan malavitosi giravano per le strade indossando vistosi completi col preciso intento di dare nell’occhio. Come già ampiamente parlato nella mia precedente recensione, sono parecchi gli aspetti positivi di questo capitolo, tanto da spingere me e molti altri fan a considerarlo il migliore (o uno dei migliori) della saga.

I ain’t scared of nobody

Come nel caso di episodi come Yakuza 4 e 5, Kazuma Kiryu non sarà l’unico attore in scena di cui prenderemo le redini in Yakuza 0. Se le sue vicende partiranno dalla colorata e familiare Kamurocho, sulle sponde di Sotenbori troveremo uno stranamente calmo Goro Majima, molto diverso dal Cane Pazzo di Shimano che abbiamo imparato a conoscere sin dal gioco di esordio del 2005. Prima di indossare la giacca pitonata e sfoggiare il suo iconico taglio di capelli, Majima era noto nei dintorni di Osaka come il Signore della Notte, gestore del fruttuoso cabaret Grand, di proprietà dell’Alleanza Omi: ciò che potrebbe sembrare una posizione di prestigio per un ex gokudō come lui è in realtà un’insopportabile prigione nella quale è costretto rimanere confinato per motivi che scoprirete solo andando avanti nel gioco. La sua strada e quella del futuro Drago di Dojima, apparentemente slegate, andranno via via incontro l’una all’altra non appena i due verranno a contatto rispettivamente con un lotto vuoto in mezzo agli edifici Kamurocho, sul quale molte personalità di spicco della malavita vogliono mettere le mani, e con una persona che Goro si ritroverà costretto a dover assassinare, su ordine del suo padrone Sagawa. Le vicende si snoderanno attraverso 17 emozionanti capitoli che ci lasceranno col fiato sospeso, alternando il punto di vista di Kiryu con quello di Majima e senza davvero mai annoiare il giocatore e gli spettatori.

Just beat it

Particolarità di questo Yakuza 0 e del successivo Kiwami (remake del primo capitolo che approderà anch’esso su Steam nei prossimi mesi) è la presenza di quattro diversi stili di combattimento alternabili in qualsiasi momento nel corso delle battaglie, strutturate come quelle di un vero e proprio beat’em up tridimensionale. Per Kiryu avremo Brawler, lo stile di default e più bilanciato, Rush, quello che predilige schivate e colpi veloci e precisi come quelli di un pugile, Beast, che fa affidamento sulle armi improprie e la forza bruta e infine Legend, quello che definirà il suo battle system per i capitoli successivi. D’altro canto Majima potrà contare su Thug (bilanciato e simile al Brawler), Slugger (che utilizza un’appagante mazza da baseball per picchiare i poveri malcapitati), Breaker (che come il nome stesso suggerisce, fa uso di vistose movenze da break dance) e infine Legend, quello che lo vede armato dell’iconica katana corta. Se i primi tre verranno sbloccati automaticamente con l’avanzare della storia, il quarto sarà ottenibile solo ed esclusivamente dopo aver portato a termine il mini-gioco principale per ciascuno dei due protagonisti: quello di minaccioso agente immobiliare per Kiryu e il divertente gestionale del cabaret club di Majima.

Come ben saprete se avete già avuto a che fare con Yakuza, e con lo zero in particolare, questi due non saranno gli unici mini-giochi che potremo alternare alla trama principale e alle immancabili e spassose substory (tra cui quella del famosissimo pollo e quella di Miracle Johnson, parodia di Michael Jackson). Tra le attività collaterali della Kamurocho e Sotenbori di fine anni ’80 troviamo l’imperdibile Club SEGA (con OutRun, Super Hang-On, Space Harrier e Fantasy Zone), il Batting Center, i giochi d’azzardo, le freccette, il biliardo, ma anche la pesca e le interessanti Catfight tra lottatrici di wrestling e lo spassosissimo Telephone Club, uno dei mini-game più divertenti e genuinamente spassosi dell’intera saga.

This could be a better place

Dopo questo riepilogo di tutte le caratteristiche del prodotto di Nagoshi e del suo team che abbiamo già avuto modo di apprezzare su PlayStation 4 lo scorso anno, è tempo di pensare alle caratteristiche di questo traguardo che porterà (forse) l’intero franchise ad arrivare pian piano anche su PC. Come già anticipato in apertura, ho testato Yakuza 0 su un PC di fascia alta, al massimo della risoluzione consentita e delle prestazioni offerte, constatando una notevole fluidità nell’azione e nell’esplorazione, addirittura superiore a quanto già visto nell’ottima versione giunta in Europa su console.

I colori risultano più vividi, i paesaggi più nitidi, ma lo stesso non si può dire delle texture, certamente ottime ma che a volte stonano un po’ con l’upgrade generale. Messa confronto schermo a schermo con quella PS4, l’edizione PC è in grado di far sbiancare l’originale, letteralmente: vi sembrerà quasi di trovarvi davanti a una versione rimasterizzata, con caricamenti davvero brevissimi e combattimenti resi ancora più frenetici dall’assenza praticamente totale di input lag. Unici veri difetti, la bassa risoluzione dei sottotitoli e di alcuni elementi dell’interfaccia grafica, la presenza di un fastidioso “effetto astigmatismo” per gli oggetti in secondo piano nell’inquadratura e di sporadici bug che immagino col tempo andranno corretti: mi è capitato letteralmente di rompere l’UFO Catcher del Club SEGA più di una volta, dovendo aspettare decisamente troppo tempo prima che il gioco mi facesse riprendere il controllo dell’artiglio.

A chi consigliamo Yakuza 0 per PC?

Chi ha già giocato alla versione PlayStation 4 di Yakuza 0, ovviamente, non troverà nulla di nuovo in questa edizione per PC, se non un miglior comparto grafico, ammesso che la propria macchina sia in grado di offrire prestazioni elevate; oltre a questo, ci aspettiamo di vedere presto in giro le mod più disparate in grado di migliorare l’esperienza di gioco e perché no, divertire i giocatori. Quelli che invece non hanno avuto modo di approcciarsi alla saga e cercano un punto di partenza ideale, potrebbero tranquillamente iniziare con questo prequel, come possono benissimo attendere l’arrivo di Yakuza Kiwami, remake del primo episodio originale, e giocare questo in seguito: si tratta di due ottimi esordi per i novellini.

  • Prezzo di lancio contenuto
  • Fluido come non mai
  • Uno dei migliori episodi della serie
  • Perfetto apripista per la saga su PC

  • Qualche bug e difetto grafico da correggere
  • Nessuna novità rispetto alla versione PS4
Yakuza 0 (Steam)
4.8

Il Giappone degli anni ’80 splende di nuova luce

Il capitolo inaugurale delle vicende di Kazuma Kiryu (e di comprimari del calibro di Goro Majima) mi ha lasciato più che appagato già nella sua versione per PlayStation 4, con una trama coinvolgente, un gameplay ben congegnato e una miriade di attività secondarie in grado di offrire decine di ore di puro divertimento, ma mi ha davvero stupito in questa sua ottima conversione su Steam. Il prezzo contenuto rispetto a quello di lancio su console e la possibilità di giocarci con una fluidità mai vista è un valore aggiunto per chi intende rigiocarlo, mentre chi non attendeva altro che l’approdo del Clan Tojo in casa Valve non deve assolutamente lasciarsi sfuggire l’occasione. Yakuza è una serie che merita il successo e ampliare il suo pubblico può certamente servire allo scopo.

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.

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