Sembrava un giorno come tanti nel Regno dei Funghi, quando la Principessa Peach ricevette la visita di Lady Cecia, ambasciatrice del Regno di Fagiolandia, giunta a corte per porgere gli omaggi della Regina Fagiolona. Tuttavia, il dono da lei portato si rivelò essere una trappola orchestrata dalla Strega Ghignarda e dal suo tirapiedi Sogghigno, il cui scopo era quello di rubare la splendida voce della principessa per chissà quale losco intento. Per questo motivo Peach chiamò a corte Mario e Luigi, chiedendo loro di partire alla volta di Fagiolandia e risolvere la faccenda. Fu in quell’istante che il consueto Bowser si presentò al cospetto della sua vittima preferita, nel tentativo di rapirla: il cattivone, tuttavia, rimase parecchio scosso dal brusco cambiamento di voce della bella regnante, decidendo di aiutare i due fratelli nel loro intento, per poi dedicarsi alla consueta routine di rapimento. Sfortunatamente, il Tartaplano di Bowser utilizzato dall’improbabile trio fu attaccato dagli sgherri della strega, finendo per precipitare e disperdendo i fratelli, Bowser e tutti i suoi scagnozzi. Così, mentre Mario e Luigi cominciarono a farsi strada in un mondo sconosciuto, un povero e bistrattato Goomba decise che era giunto il momento di farsi valere, andando alla ricerca del suo oscuro signore.
Per prepararci al grandiso ritorno di Mario nella terza dimensione, in un maestoso e promettente SUPER MARIO ODYSSEY in arrivo nell’ultima settimana di ottobre, la grande N prosegue la sua opera di restaurazione di alcuni fra i suoi titoli più apprezzati. È così, un Nintendo 3DS che non sembra per nulla intenzionato ad andare in pensione, si trova ad ospitare, dopo l’attesissimo METROID: Samus Returns, un altro rifacimento di un titolo esordito su Game Boy, stavolta l’Advance. Parliamo di Mario & Luigi: Superstar Saga, episodio inaugurale della serie di “Mario & Luigi RPG” (così com’è conosciuta in Giappone).
Mario & Luigi: Superstar Saga + Scagnozzi di Bowser ripropone la storia dei fratelli idraulici (se così possiamo ancora definirli) alla ricerca della voce scomparsa della Principessa Peach, con un’inedita modalità che ci consentirà di vivere l’avventura dal punto di vista dei nemici di sempre, a loro volta alla ricerca del capoccia Bowser. L’interrogativo è il solito, quando si tratta di remake e versioni rimasterizzate: varrà la pena rigiocarlo se avremo, all’epoca, già divorato il gioco originale? Scopritelo nella nostra recensione!
- Titolo: Mario & Luigi: Superstar Saga + Scagnozzi di Bowser
- Piattaforma: Nintendo 3DS
- Genere: JRPG
- Giocatori: 1
- Software house: Nintendo
- Sviluppatore: ALPHADREAM
- Lingua: Italiano (testi)
- Data di uscita: 6 ottobre 2017
- Disponibilità: retail, digital delivery
- DLC: nessuno
- Note: remake del titolo per Game Boy Advance
Superstar Saga è considerato, praticamente all’unanimità, il miglior capitolo della saga di Mario & Luigi, ed è il secondo gioco di ruolo dei fratelli baffuti ad arrivare su Nintendo 3DS: un paio di anni fa abbiamo accolto Paper Jam Bros., crossover fra questa e la saga parallela di Paper Mario, un mix tra due mondi ma anche fra grafica 2D ed elementi tridimensionali. Tuttavia, la cosa che più mi ha colpito di questo revival di Superstar Saga è stata la scelta sapiente di riproporre tutto in una splendida grafica vecchio stampo, seppur rifinita e completamente rinnovata rispetto al titolo originale: ci troviamo di fronte ad uno dei migliori esemplari di pixel art mai visti sulla console portatile che stringo fra le mani, unito a un gameplay divertente e una narrazione semplice, ma nonostante ciò, dannatamente appassionante.
Mario Superstar, Mario rock and roll
Muoveremo i nostri primi passi all’interno del gioco a bordo del Tartaplano, il velivolo aereo di Bowser e della sua cricca, decollato alla volta del Regno di Fagiolandia con lo scopo di recuperare la voce di Peach con conseguente pestaggio della strega. All’interno del mezzo impareremo le basi dell’esplorazione e del combattimento, per poi tuffarci a capofitto nella storia vera e propria. La portata principale di Mario & Luigi: Superstar Saga, quella presente anche nell’originale titolo per Game Boy Advance, è praticamente il classico gioco di ruolo di stampo giapponese, con sezioni esplorative arricchite da enigmi ambientali e combattimenti a turni, con i soliti gimmick in tempo reale che caratterizzano questa serie. Entrambe le componenti condividono una delle caratteristiche principali che rendono uniche questa saga: ciascuno dei due fratelli, gli unici personaggi disponibili all’interno del nostro party, è comandato da un proprio tasto, A o B. In questo modo potremo decidere di farli saltare separatamente (oppure insieme, con il tasto X) e compiere quelle che vengono definite come Azioni, disponibili durante le esplorazioni e durante le battaglie, chiaramente con effetti differenti.
Saranno proprio le Azioni un po’ il fulcro di tutto, e ne impareremo davvero tante nel corso dell’avventura. Si va dal doppio salto, ottenuto impilando Luigi in testa a Mario, all’avvitamento, adoperabile facendo salire Mario sopra Luigi; immancabile poi la presenza del Martello, strumento visto per la prima volta nel leggendario Donkey Kong, che ci consentirà di colpire nemici per attacchi preventivi, distruggere rocce e attivare interruttori. Oppure di schiacciare i due fratelli in due modalità differenti, per permettergli di accedere a passaggi strettissimi o recuperare i Fagioli disseminati per il regno. Tutto il gioco ruota proprio attorno alle capacità della coppia di collaborare per compiere tali azioni finalizzate a raggiungere zone altrimenti inaccessibili, e di impararne sempre di nuove grazie all’ausilio di personaggi che le insegneranno loro o gli doneranno nuovi strumenti. Per passare da un’azione all’altra avremo due modi: mediante il touchscreen inferiore, dove esse saranno disposte a griglia in una schermata che potremo alternare all’utilissima e inedita mappa, oppure tramite la pressione dei tasti L e R, che ci permetteranno di scorrerle in rassegna e di sceglierle mediante le rispettive icone. A rendere ancora più rapido il passaggio da un’azione all’altra, un piccolo tocco di classe: la voce di Charles Martinet farà pronunciare a Mario e Luigi il nome dell’azione scelta (in inglese italoamericano, naturalmente) rendendo, una volta che avremo imparato ciascuno dei nomi, ancora più intuitivo il passaggio da una all’altra. Sebbene, purtroppo, alcune di loro condivideranno lo stesso richiamo vocale.
Tubisti per caso
Schiacciando col martello, saltando addosso o anche semplicemente imbattendoci in un nemico, daremo il via al più classico dei combattimenti a turni tipici del genere JRPG. Più o meno. Il nostro party composto da Mario e dal “baffetto verde” (come ALPHADREAM si è divertita apostrofarlo per tutto il gioco) avrà a disposizione una serie di iniziative che potrà intraprendere nel corso del proprio turno: saltare in testa al nemico, utilizzare il martello, eseguire uno degli Attacchi Fratelli, utilizzare oggetti consumabili oppure darsi alla macchia. Escludendo queste ultime due, tutte le altre richiederanno l’attenzione del giocatore per un esecuzione perfetta, che sarà chiamato a premere con il giusto tempismo i pulsanti assegnati a ciascuno dei due tubisti: ciò permetterà loro di arrecare più danni al nemico, ma non solo.
Anche durante il turno dei mostri dovremo prestare particolare attenzione alla difesa e al contrattacco; potremo decidere di nascondere il muso dietro la classica parata introdotta in Paper Jam, oppure saltare o usare il martello con il giusto tempismo per ritorcere il turno dell’avversario contro sé stesso. Ciò fa in modo che le battaglie risultino decisamente meno passive di quelle del classico JRPG, ma d’altro canto rende più lente quelle che saremo sicuri di vincere, gli scontri finalizzati al cosiddetto grinding. E a proposito di battaglie utili per l’accumulo di esperienza: purtroppo, una volta esauriti i nemici presenti nelle zone che esploreremo, difficilmente potremo andare a caccia di ulteriori scontri per renderci le fasi successive più facili. È certamente un fattore positivo per chi odia i giochi di ruolo che richiedono di affrontare decine e decine di scontri casuali per evitare il game over. I match troppo complicati, infatti, potranno essere semplificati grazie all’apposita opzione, studiata proprio per i giovanissimi che si affacciano per la prima volta a questo genere.
Dalla parte del Koopa
La vera novità del remake di ALPHADREAM, promosso in pompa magna anche nel titolo stesso del gioco, sta nella modalità che ci offre un diverso point of view sulle vicende di Fagiolandia: Scagnozzi in azione – In cerca di Bowser. Si tratta di un mini-gioco che ci metterà nei panni di un povero Goomba scampato alla distruzione del Tartaplano di Bowser, più che mai determinato a farsi valere all’interno dei ranghi del malvagio esercito di “mostri”.
Scagnozzi in azione altri non è che una sorta di strategico in tempo reale, una specie di tower defense, se così possiamo definirlo. Sfruttando la meccanica del triangolo di attacco (stile Fire Emblem), dovremo formare un esercito di otto tirapiedi, fra cui un capitano contrassegnato dalla vistosa bandierina in testa, per mandarlo a muso duro contro le schiere di soldati nemici: oltre ai leguminosi mostriciattoli di Fagiolandia, di tanto in tanto ci capiterà di imbatterci in commilitoni che hanno subito il lavaggio del cervello e che potrebbero unirsi alle nostre fila, oppure a personaggi iconici dell’universo mariesco come i Bowserotti, più che mai protagonisti di questa modalità secondaria.
Nel corso del mini-gioco, costituito da tabelloni simili alle world map dei classici giochi di Mario, non dovremo far altro che osservare se il nostro team è abbastanza efficace da soverchiare quelli avversari, senza poter far nulla se non interagire quando le tecniche speciali verranno attivate casualmente da uno dei nostri galoppini: a quel punto dovremo premere con il giusto tempismo l’apposito tasto azione. Oltre a questo, il leader della squadra (che non sarà obbligatoriamente il Goomba protagonista) avrà a sua disposizione una serie di Azioni Capitano che consumeranno appositi punti e avranno gli effetti più disparati: dall’impedimento della tecnica speciale innescata da un nemico, al potenziamento di tutta la squadra alleata e molto altro ancora. A differenza del gioco principale, la modalità Scagnozzi predilige il grinding, nonché il reclutamento di personaggi sempre più forti. Starà a noi formare il giusto team per ciascuna delle missioni da affrontare, tenendo conto degli attributi delle truppe avversarie e del loro leader. Sebbene non sia certamente della medesima portata del gioco principale, questa nuova modalità offre una valida alternativa al giocatore fra una sessione e l’altra, e posso assicurarvi che, se amate i giochi in stile tower defense, è assai probabile che passiate una buona manciata di ore a seguire le vicende di Goomba e soci alla ricerca del tartarugone.
Take me down to the Beanbean Kingdom, where the peas are green and the girls are creepy
Al primo avvio di Mario & Luigi: Superstar Saga + Scagnozzi di Bowser non ho, davvero, saputo contenere l’eccitazione. Il team di developer è stato capace di confezionare un prodotto che è una gioia per gli occhi, con un 2D che non ha davvero nulla da invidiare a perle viste quest’anno come il remake di Wonder Boy, nonostante la bassa risoluzione di cui la console è dotata (che, secondo il mio modesto parere, non sempre è da considerare un difetto). Ambienti variegati e dai colori accesi ma sapientemente dosati, che non stancheranno mai e che anzi vi invoglieranno a non mollare mai la console, impreziosiscono un comparto tecnico penalizzato unicamente dal mancato supporto al 3D stereoscopico: lo so, sono solo uno dei poveri stronzi che ancora lo utilizza, ma credo che anche in questo caso avrebbe arricchito ulteriormente un titolo esteticamente perfetto.
Come non lodare anche il comparto audio di Superstar Saga su 3DS? La colonna sonora si sposa perfettamente con le atmosfere del titolo, con versioni rimasterizzate dei chiptune iconici della console dell’epoca e riarrangiamenti dei brani celebri che danno lustro alla mascotte Nintendo dal lontano 1985. Agli immancabili effetti sonori si unisce il caratteristico doppiaggio di Martinet, che oltre a ridoppiare i classici “Mamma mia!” e compagnia bella, si è prodigato nella registrazioni di divertentissime frasi in italiano maccaronico utilizzate a casaccio per esprimere la vistosa loquacità dei due fratelli, che non mancheranno di strapparvi più di qualche risata nel corso della storia.
A chi consigliamo Mario & Luigi: Superstar Saga + Scagnozzi di Bowser?
Consiglio a scatola chiusa l’acquisto di Mario & Luigi: Superstar Saga + Scagnozzi di Bowser a tutti coloro che conservano un buon ricordo del titolo originale, garantendo che il loro nostalgico apprezzamento nei suoi riguardi non verrà minimamente intaccato con l’avvento dell’epoca moderna, ma anche come punto di partenza ideale per tutti coloro che non hanno mai avuto a che fare con la variante RPG della coppia di idraulici italoamericani. Superstar Saga è probabilmente il capitolo migliore in assoluto fra i cinque usciti, e questa nuova veste non fa altro che accrescere ulteriormente il suo fascino. Un ingresso ideale al genere dei giochi di ruolo giapponesi anche per i più giovani, che verranno tenuti per mano da costanti aiuti e da una modalità pratica utilizzabile nel corso dei combattimenti per testare gli attacchi combinati più complessi.
- Spassoso e appassionante
- Grafica curata nei minimi dettagli
- Comparto sonoro da applausi
- Ottimo utilizzo dello schermo touch
- Manca il supporto al 3D stereoscopico
- Le Azioni sono tante, forse troppe
- Difficoltà tarata verso il basso
Mario & Luigi: Superstar Saga + Scagnozzi di Bowser
Il remake più speciale che potessimo desiderare
Questo ritorno di Mario & Luigi: Superstar Saga è la perfetta dimostrazione di quanto Nintendo 3DS sia ora più che mai la console portatile da avere sempre in borsa e che non cederà facilmente il passo alla prossima generazione, che sia Switch o qualcosa di completamente nuovo. Sebbene si tratti della riproposizione di un titolo che ha ormai alle spalle i suoi bei quindici anni, questo capitolo inaugurale della serie RPG di coppia si piazza prepotentemente tra i migliori esponenti del genere sulla piattaforma in questione, nonostante la semplicità e la durata decisamente inferiore a quella dei suoi “fratelli maggiori”. Chi lo ha amato da giovanissimo lo rivivrà con estremo piacere e con tutti i miglioramenti apportati alla serie nel corso degli anni, mentre chi lo giocherà per la prima volta rimarrà piacevolmente sorpreso: che la modalità dedicata Scagnozzi di Bowser sappia conquistarvi o meno, fidatevi ciecamente della coppia di fratelli baffuti, perché difficilmente riusciranno a deludervi.