Grazie all’invito per partecipare al Nintendo Switch Showcase di Milano, evento che ha presentato in anteprima i giochi in uscita prossimamente per la neonata console Nintendo Switch, abbiamo finalmente potuto mettere le mani su ARMS, uno dei titoli che ha maggiormente attirato la nostra attenzione, un singolare picchiaduro che uscirà in esclusiva per questa console.
Pur comprendendo solo cinque personaggi, per il momento, non si può certo dire che questo titolo abbia poca roba da offrire ai suoi giocatori. Impugnando i due Joy-Con si potrà infatti controllare il proprio alter-ego sferrando pugni, parando i colpi e compiendo numerose altre azioni sfruttando i movimenti dei due controller.
ARMS nel dettaglio
ARMS ci chiederà letteralmente di sferrare pugni per poter mettere K.O. il nostro avversario, e quando dico letteralmente intendo proprio che per far tirare un pugno al guerriero prescelto il giocatore dovrà mimarne il gesto. L’azione di schivata è fattibilissima e non è nemmeno troppo difficile da eseguire, visto e considerato che non bisogna solo premere dei pulsanti ma anche muoversi di conseguenza per simulare il movimento. Lo stesso discorso vale anche per parate e contrattacchi, che permettono al giocatore di studiare la partita e di adattarsi ad ogni situazione.
Nel gioco è disponibile un ricco arsenale di guantoni indossabili da qualsiasi personaggio a seconda del nostro stile di gioco, che aprono a una personalizzazione che comunque non è di poco conto.
La selezione dei nostri personaggi, anche se limitata dal roster inaugurale, non poteva che essere scontata, spingendoci a puntare su Ribbon Girl e Spring Man con i guantoni base, scelta piuttosto azzeccata per chi si approccia per la prima volta al gioco e vuole impararne le meccaniche di base. Purtroppo però, l’assenza di un tutorial introduttivo si è fatta piuttosto sentire. Questa carenza non è necessariamente un punto a sfavore, in quanto permette di spronare il giocatore a scoprire le meccaniche di gioco e il modo migliore per battere l’avversario. Lo stesso discorso vale per i personaggi: la preferenza è caduta subito sui “protagonisti” del gioco, ma anche gli altri lottatori (benché non abbia avuto il tempo materiale di provarli) hanno un loro perché in termini di caratterizzazione.
Il gioco non è troppo difficile anche se, mancando un tutorial, viene meno la possibilità di capire per bene dal primo momento le meccaniche di gioco, comunque intuibili e facilmente apprendibili giocando varie partite. Salta subito all’occhio l’immediatezza di questa esclusiva Nintendo, in quanto quei pochi comandi che si apprendono permettono di adeguarsi alle strategie di combattimento avversarie. Per questo motivo, proseguendo nel duello, non ho avuto particolari difficoltà a passare da una posizione di svantaggio ad una di vantaggio.
Personalmente ho apprezzato parecchio questo gioco, e ritengo che meriti di esser giocato soprattutto in multiplayer locale in compagnia, anche se l’unica pecca (che è più considerabile un passaggio obbligato) è il fatto di dover acquistare a parte un secondo paio di Joy-Con per far partecipare i propri amici. Esclusa questa piccola parentesi negativa, ARMS è un titolo movimentato di cui apprezzo l’originalità e lo stile dei personaggi.
Da accogliere a braccia aperte
Andando a tirare le somme, devo ammettere che questa nuovo progetto di Nintendo EPD è stato interessante. Malgrado le scelte siano limitate, non ho avuto la sensazione di un’esperienza che ha poco da offrire. Come picchiaduro risulta bilanciato piuttosto bene e mi è piaciuto il fatto che non bisogna semplicemente premere dei tasti per effettuare le combo, ma è fondamentale anche muoversi in una determinata maniera. Da patita dei giochi che coinvolgono fisicamente il giocatore, vedere che il controller in questo gioco sia il giocatore stesso (e non solamente i due Joy-Con che avevo in mano durante la partita) mi ha coinvolto parecchio. I pro e i contro di ARMS si bilanciano senza problemi e come risultato finale non mi dispiace affatto. Restiamo in attesa di maggiori notizie da parte della casa di Kyoto e di conoscerne finalmente una data di uscita, per il momento sospesa nel limbo del secondo trimestre di quest’anno.