Nelle ultime 24 ore Niantic ha aggiornato la propria app di punta, il famigerato Pokémon GO, correggendo alcuni bug e variando alcune funzioni, portando così l’edizione Android alla versione 0.31.0 e quella iOS alla versione 1.1.0.
Tra gli aggiornamenti, la possibilità di modificare l’aspetto del proprio avatar tramite l’apposita schermata, il ribilanciamento di alcuni Pokémon in battaglia (tra cui il tanto temuto depotenziamento di Vaporeon), il miglioramento delle animazioni in battaglia, la risoluzione di alcuni problemi legati alla memoria e all’apparizione dei Pokémon, svariate variazioni nell’interfaccia grafica e, infine, la rimozione della funzione impronte. Quest’ultima non funzionava correttamente sin dalla prima release ufficiale e Niantic ha deciso di sbarazzarsene (forse temporaneamente?) fino a nuovo ordine. Tra le novità, invece, troviamo dei messaggi di avvertimento ogni qual volta effettueremo il login, che ci intimeranno, per esempio, di non giocare alla guida e di non introdurci in luoghi pericolosi mentre giochiamo a Pokémon GO.
In una nota separata, Nintendo fa sapere che il ritardo nell’uscita dell’accessorio Pokémon GO Plus, originariamente previsto per questo mese e rimandato a settembre, è dovuto al tempo necessario per l’ottimizzazione della app in vista del suo arrivo, in modo da riuscire a soddisfare quanti più utenti possibili. Detto in parole povere, non molto tempo fa è emerso il fatto che il Plus sarebbe potuto funzionare solo su iOS al lancio: probabilmente Nintendo ha deciso di posticiparne l’uscita per dedicarsi alla piena compatibilità anche con i dispositivi Android.
Infine, in un’intervista condotta da LA Times a J.C. Smith (marketing director di The Pokémon Company) è emerso il fatto che Niantic ha intenzione di prestare maggiore attenzione alle location invase da Pokémon e PokéStop nel mondo reale, probabilmente evitando che le istituzioni private, luoghi come l’Holocaust Memorial Museum e altri siti storici vengano invase dai giocatori ansiosi di avanzare nel gioco.
Fonte: Niantic, Nintendo, LA Times