Come avrete potuto notare, la giornata di oggi ha segnato un grande traguardo per tutti i fan della serie Dragon Ball con l’annuncio del nuovo Dragon Ball XenoVerse 2. Sebbene, a dirla tutta, l’annuncio in questione non mi abbia particolarmente entusiasmato, questo secondo capitolo della serie, se fatto a dovere, potrà apportare svariate novità per migliorare notevolmente l’esperienza di gioco, là dove il suo predecessore ha un po’ toppato.
Quello che non mi ha particolarmente convinto, anche se sappiamo ancora pochissimo a riguardo, è sostanzialmente stato un dettaglio. Sin dall’inizio del trailer si può benissimo notare la statua di quello che, come visto nei video e nelle immagini del primo XenoVerse, era il protagonista di default del gioco, colui che alla fine dei conti ha salvato l’universo della serie. Questo può benissimo lasciar intendere che XenoVerse 2 potrebbe essere in continuity col primo in termini di storia, non un titolo a sé stante. Quello che non mi è piaciuto è proprio questo; capisco che gli sviluppatori vogliano puntare sulla longevità offrendo NUOVAMENTE tutta la storia dal principio, come si evince appunto nel trailer, ma il pensiero di dover rifare tutto da capo, perché un nuovo nemico giungerà a minare l’universo di Dragon Ball e bla bla bla… ha il sapore di déjà vu. Sinceramente avrei preferito vedere un titolo incentrato solo sui film, ma sicuramente molti avrebbero da polemizzare sull’eventuale longevità o sui pochi personaggi giocabili offerti anche se sicuramente saranno sempre di più di Street Fighter V. Insomma, visto così com’è, devo ammettere che un bel “che palle” a metà trailer mi è sfuggito senza problemi.
Al contrario però, l’ambientazione presentata in modo sfuggente sembra decisamente più ampia e curata rispetto al suo predecessore e, il fatto che questo secondo capitolo della serie approderà solo su console di attuale generazione, lascia ben sperare in un qualcosa di tecnicamente migliore di quanto ci si possa aspettare da un semplice cross-gen.
Una delle vaghe delusioni che hanno accompagnato il primo titolo della serie arrivava dal lato trasformazioni, dal momento che ai guerrieri personalizzati realizzati in razza Saiyan ne venivano offerte principalmente due: il classico Super Saiyan, e il Super Saiyan di secondo livello. Qualsiasi fan della serie e non sa bene che non finiscono qui, ma ce ne sono ancora tante tenute da parte; c’è il Super Saiyan 3, il Super Saiyan 4, il Super Saiyan God, e il più recente Super Saiyan Blue (per gli amici anche Super Saiyan God Super Saiyan). Ci auguriamo di cuore che la maggior parte, se non tutte, vengano stavolta rese disponibili all’interno del gioco, magari perché no: per quelle classiche si potrebbe anche offrire la possibilità di continuare la trasformazione in-game.
Sfortunatamente né trailer, né le innumerevoli immagini che fluttuavano intorno al conto alla rovescia, sembrano minimamente menzionare Dragon Ball Super, la nuova e a tratti discutibile serie animata attualmente in onda. Il fatto che non sia ancora terminata e, probabilmente, il materiale da poter inserire non è sufficiente o soddisfacente, può magari aver fatto desistere gli sviluppatori dall’inserirla. Ma mai dire mai, con un po’ di speranza, magari verrà rivelato qualcosa a sorpresa più avanti. Chissà.
Devo esser sincero: quando ho letto il nome del teaser site che ospitava il contdown, www.flythroughtime.com, mi è stato chiaro fin dal principio che si trattasse di XenoVerse 2, chiaro come il sole, ma le immagini che comparivano e si sostituivano su schermo, dove potevamo ammirare sia locandine dei film che gli artwork dei passati giochi della serie, mi avevano arrapato non poco, e la mia mente ha iniziato a vagare, immaginando qualcosa di malsano. E se questo gioco fosse stato diverso? Uno XenoVerse 2 che non solo attinge ai film, ma anche ai precedenti giochi? Cercherò di esser più chiaro. Conoscete Evoland? Evoland, almeno il primo, è un action adventure game dove i giocatori, nel corso della loro avventura, sperimentano l’evoluzione di alcuni generi che compongono il panorama videoludico, dove man mano la grafica di gioco cambia da rétro a più attuale, e così il battle system. Vedendo le immagini dei precedenti titoli, quindi, mi ero immaginato un qualcosa di simile, un nemico che vaga anche nel passato videoludico della serie, dove sì, dovremmo rifare tutta la storia dal principio, ma graficamente il titolo sarebbe cambiato da capitolo a capitolo, offrendoci grafiche e sistemi di combattimento offerti da quei precisi giochi. Ahimè, niente di tutto questo sarà reale, e forse io devo smettere di bere.
Supposizioni e speranze a parte, ormai l’unica cosa che ci resta da fare è attendere la prima carrellata di dettagli da parte di BANDAI NAMCO Entertainment, rimanendo nella speranza di far aumentare quel poco hype che mi è salito solo ed esclusivamente grazie al finale del trailer che mostrava il caro vecchio Trunks del futuro.