A ben due anni di distanza dalla sua uscita giapponese, NAMCO BANDAI Games decide finalmente di deliziare i fan oltreoceano di una delle saghe di RPG nipponici per eccellenza con l’uscita di un nuovo titolo.
Abituati ormai a veder centellinati nel tempo i titoli della serie di Tales of qui in Europa, possiamo solo gioire di fronte all’arrivo sugli scaffali nostrani e in download digitale su PlayStation Store di un’esperienza così apprezzabile come si è rivelata essere Xillia.
Preparatevi a una full immersion nel mondo di Rieze Maxia vestendo i panni di Milla Maxwell e Jude Mathis nell’ultimo capitolo (almeno fino all’uscita europea del suo sequel) di uno dei giochi di ruolo più amati in Giappone: Tales of Xillia, disponibile ora in esclusiva su PlayStation 3.
- Titolo: Tales of Xillia
- Piattaforma: PlayStation 3
- Genere: JRPG
- Giocatori: 1-4
- Software house: NAMCO BANDAI Games
- Sviluppatore: NAMCO Tales Studio
- Lingua: Inglese (doppiaggio), Inglese (testi)
- Data di uscita: 8 agosto 2013
- Disponibilità: retail, digital delivery
- Reperibilità: comune
- DLC: costumi alternativi per i protagonisti dati al preorder e prossimamente disponibili su PlayStation Store
- Note: l’edizione regolare sarà accompagnata da una Day One Limited Edition e da una speciale Milla Maxwell Collector’s Edition
La saga di Tales nasce nel 1995 con Tales of Phantasia su Super Famicom e da allora ha prodotto ben quattordici titoli principali, molti remake e conversioni, e anche un discreto numero di spin-off. Anche se non tutti i titoli sono stati esportati in USA ed Europa, ne abbiamo comunque visti parecchi qui da noi, e alcuni (come appunto Xillia e Symphonia) persino tradotti in italiano, cosa abbastanza rara nel panorama JRPG se escludiamo i famosissimi Kingdom Hearts e Final Fantasy. Tutti i capitoli della saga possiedono quello stile inconfondibilmente nipponico, confortevole e pacato, ma che all’occorrenza sa anche essere cupo e opprimente, che solo Tales of sa rendere così bene. La trama di Tales of Xillia non è profonda come quella di Tales of Vesperia o toccante come quella di Tales of the Abyss ma risulta comunque gradevole col passare delle ore, nonostante sia necessario arrivare circa a metà gioco per assistere effettivamente a qualcosa di succoso.
Due eroi, due nazioni, un solo destino
Il gioco inizia ponendoci di fronte alla scelta di quale personaggio vorremo come protagonista della storia: potremo scegliere tra Jude e Milla e a seconda di chi sceglieremo avremo una narrazione più incentrata sull’uno o sull’altra, con parecchie porzioni di gioco a cui assisteremo o meno in base alla nostra scelta iniziale. Per vedere tutto, infatti, dovremo iniziare l’EX New Game e impersonare l’altro protagonista, che ci mostrerà delle parti di gioco del tutto inedite.
Jude è uno studente di medicina presso l’accademia di Fenmont, e ha tutta l’aria di essere un ragazzo come tanti. Anche se ne è del tutto ignaro, le cose per lui cambieranno in maniera radicale dopo aver fatto la conoscenza di Milla, una bizzarra ragazza che sembrerebbe essere in grado di poter controllare i Quattro Grandi Spiriti. Grazie al loro aiuto Milla è in grado di fare cose strabilianti, e questo incuriosisce Jude al punto da volerla seguire anche quando quest’ultima gli rivela le sue intenzioni di volersi infiltrare nei laboratori di ricerca della città, per distruggere la pericolosissima arma nota come la Lancia di Kresnik.
Dato che anche Jude dovrà entrare nei laboratori di ricerca per cercare il suo professore, i due uniscono le forze, e, dopo essere sgattaiolati all’interno dei laboratori tramite un passaggio nelle fogne, vengono attaccati da una ragazzina vestita di rosso che sembrerebbe nutrire del risentimento nei confronti di Milla. Una volta superato l’impiccio e scoperto che il professore è stato imprigionato e sottoposto a misteriosi esperimenti, la coppia prosegue e trova infine l’obiettivo della missione. Milla procede senza indugio nel tentativo di distruggere la Lancia usando il potere dei Quattro Grandi Spiriti, ma i due si ritroveranno a dover fuggire, in quanto bollati come fuorilegge per aver invaso e quasi distrutto una proprietà governativa.
Le vicende narrate in Tales of Xillia si svolgono su Rieze Maxia, un mondo nel quale spiriti ed esseri umani vivono in un rapporto simbiotico e armonioso. Gli umani, grazie ai Lobi di Mana, una parte del cervello in grado di produrre energia spirituale, forniscono nutrimento agli spiriti, che in cambio li proteggono e danno loro la capacità di utilizzare le arti spiritiche. Sarebbe un mondo pacifico e idilliaco, se non fosse sull’orlo di una guerra a causa di due superpotenze, Aou-Joule e Rashugal, che vogliono estendere il proprio dominio sull’intero pianeta, non esitando a usare ogni mezzo a disposizione.
Your friendly neighborhood Lilium Orb
Il sistema di combattimento di Xillia è basato sostanzialmente su quello classico di ogni capitolo della serie: strutturato in tempo reale, permette di muovere i personaggi in prossimità degli avversari e di scaricare su di loro devastanti combo. Tra le novità inserite nel Combat System troviamo la possibilità di effettuare link tra i personaggi e un limitatore di colpi che ci indica il numero di attacchi fisici e arti eseguibili prima di doverci fermare per qualche istante.
La nuova meccanica del link tra personaggi ci permette di combattere in coppia con un altro membro del party; a seconda di chi sceglieremo come partner avremo diversi benefici, come la possibilità di immobilizzare un mostro, oppure di infrangere facilmente la sua guardia. Sarà anche possibile eseguire delle Link Artes, anch’esse variabili a seconda del nostro compagno, che potenzieranno ulteriormente l’efficacia di attacchi fisici e magie curative. È possibile inoltre linkare gli altri due membri del party (solitamente composto da quattro personaggi) per far sì che beneficino anche loro di questa nuova meccanica.
Per quanto riguarda il sistema di crescita e sviluppo in termini di statistiche e skill dei protagonisti, in questo capitolo avremo una ragnatela costellata di sfere situate nei punti di giunzione. Queste sfere sono di fatto le statistiche che determinano la forza in battaglia dei personaggi, siano esse INT per potenziare gli incantesimi, STR per potenziare gli attacchi fisici o VIT per aumentare la nostra difesa. Esse sono ottenibili semplicemente raggiungendole tramite i PC (punti che ci vengono assegnati ad ogni level up) che ci permettono di fare passi, o meglio di collegarne due adiacenti presenti sulla ragnatela. Una volta collegate tra loro quattro sfere, noteremo che dalla loro giunzione nascerà un trapezio, con all’interno una ulteriore sfera non raggiungibile normalmente. Queste sono le Skill, passive o a utilizzo, che potremo sfruttare come arti in battaglia o per potenziarci ulteriormente. La ragnatela, che prende il nome di Sfera Lilium, si espanderà mano a mano che completeremo i collegamenti al suo interno; una volta completata la prima ragnatela ne verrà generata una nuova, e dovremo ripetere lo stesso procedimento per ottenere statistiche sempre migliori e abilità sempre più potenti.
Dal consumatore al produttore
Un’altra novità degna di nota è il sistema con il quale sarà possibile ampliare il catalogo di merce nei negozi di armi, accessori, armature, oggetti e cibo. Solitamente, ogni volta che visiteremo una nuova città, troveremo al suo interno un negozio che venderà equipaggiamenti o accessori migliori di quelli della città precedente, dandoci modo di poterci preparare con i pezzi migliori per quel punto del gioco.
In Tales of Xillia, invece, è possibile donare ai vari negozi alcuni degli oggetti ottenibili dai punti di raccolta o lasciati cadere dai mostri, in modo che il negozio possa utilizzarli per crescere e possa quindi vendere oggetti ed equip migliori, facilitando di molto le cose per i giocatori che avranno la pazienza necessaria per mettere da parte i materiali e i Gald utili per la loro espansione, e per acquistare il suddetto equipaggiamento.
Bello da vedere, ancora meglio da ascoltare
Per quanto riguarda il lato strettamente artistico, Tales of Xillia dispone di un’ottima grafica stile anime, non precisissima ma comunque di pregevole fattura, per quanto sia possibile incappare in qualche lieve rallentamento nel bel mezzo di una battaglia concitata, con i quattro membri del party impegnati in scontri con cinque o più avversari che impiegano arti magiche riempiendo lo schermo di effetti luminosi.
La colonna sonora è decisamente accattivante, in particolar modo il filmato introduttivo, che viene accompagnato dal brano “progress” della famosissima artista J-Pop Ayumi Hamasaki: una piccola perla che aumenta la qualità complessiva del comparto audio.
Un altro degli aspetti ben curati è il doppiaggio: sebbene manchi una traccia audio in lingua originale, il parlato inglese è molto espressivo e rende bene nelle varie situazioni, serie o comiche che siano, che ci troveremo a vedere e ascoltare durante lo svolgimento della storia. Particolarmente ben riuscita la recitazione di Jude e di Rowan.
Le cutscene non sono mai troppo lunghe o tediose, si fanno apprezzare e non stancano. Vengono utilizzate in maniera parsimoniosa, non verremo mai travolti da quattro o cinque filmati di seguito, e questo è un bene. La narrazione è ben costruita, gli accadimenti sono presentati e gestiti in maniera più che buona, anche quando è la trama in sé a non essere così brillante. Peccato solo che la trama stessa acquisti importanza ai fini del gioco solamente dalla seconda metà in poi.
E dopo Xillia?
Come vi abbiamo già accennato all’inizio, Tales of Xillia arriva in ritardo di un paio d’anni rispetto al lancio giapponese. In questi due anni i fan d’oltreoceano hanno potuto già godere di un sequel vero e proprio per le avventure di Milla e Jude: Tales of Xillia 2. Il nuovo capitolo della saga, che non intacca tuttavia la completezza di questo primo Xillia, sarà disponibile in Europa nel corso del 2014.
A chi consigliamo Tales of Xillia?
Il gioco è consigliato a tutti gli appassionati di JRPG di stampo classico, quelli con una bella trama, non troppo veloci e che sanno incantare con ambienti, musiche e personaggi ben studiati, anche se da alcuni di questi elementi ci si aspettava un po’ di più. La bassa difficoltà lo rende facilmente accessibile anche ai neofiti, ma è possibile aumentarne il livello di sfida per chi invece cerca battaglie più impegnative o possiede già esperienza con il battle system della serie.
- Buona la grafica, ottima la colonna sonora
- Ambientazioni di gioco ben caratterizzate e varie
- Antagonisti decisamente intriganti
- Ottimo il sistema di combattimento, rinnovato senza inutili stravolgimenti
- Sistema di sviluppo dei personaggi semplice e intuitivo
- Possibilità di scelta del protagonista
- Caratterizzazione dei personaggi un po’ sotto tono rispetto agli standard della serie
- Trama interessante, ma decisamente troppo lenta
- Non molto longevo per essere un JRPG: solo quaranta ore di gioco per ciascuno dei due protagonisti
- Assenza del doppiaggio originale giapponese
Tales of Xillia
Spiriti e tecnologia si fondono per dar vita a un mondo incantevole
Nel complesso Tales of Xillia ha moltissimo da offrire, a partire da una più che buona qualità artistica in termini di grafica e sonoro, per arrivare a un ottimo battle system e a un ancor migliore sistema di sviluppo dei personaggi. È grazie a questo mix esplosivo che si fa perdonare quelle piccole pecche in termini di trama e caratterizzazione di protagonisti e comprimari che lo avrebbero altrimenti posto nell’olimpo del suo genere.