Hirohiko Araki: incontro al Lucca Comics & Games 2019

Nel corso del Lucca Comics & Games 2019 abbiamo avuto l’occasione di incontrare Hirohiko Araki assieme a un gruppo di giornalisti accreditati, con i quali abbiamo posto una serie di domande all’autore: ecco l’intervista al creatore di JoJo

Hirohiko Araki - Jojolion

Hirohiko ArakiL’ospite di maggior rilievo dell’edizione di quest’anno di Lucca Comics & Games è, senza ombra di dubbio, il mangaka Hirohiko Araki. Annoverato fra i migliori autori del fumetto giapponese ormai da tanti anni, Le Bizzarre avventure di JoJo ha conquistato nelle sue otto iterazioni milioni di lettori e appassionati e di certo non ha bisogno di presentazioni.

Oltre agli incontri che Araki-sensei ha tenuto al pubblico il 30 e 31 ottobre, giorni di permanenza nella manifestazione, noi di Akiba Gamers abbiamo partecipato alla conferenza stampa su invito tenuta da Star Comics la mattina del 30 in cui, insieme ad altri giornalisti accreditati, è stato possibile fare alcune domande dirette al mangaka sulla sua serie prediletta. Qui di seguito vi riportiamo una versione “in prosa” delle domande che sono state fatte e delle risposte che il padre di JoJo ha fornito al pubblico, in ordine cronologico e non dettate da un particolare tema o filo conduttore.

ATTENZIONE! Il seguente articolo potrebbe contenere spoiler. Leggetelo solo se siete in pari con Le Bizzarre Avventure di JoJo.

JoJo

Come funziona il processo creativo dei personaggi de Le Bizzarre Avventure di JoJo? Come fa Hirohiko Araki a inventare sempre dei design così particolari per le sue figure?

Risposta: L’autore si basa principalmente su persone comuni che incontra durante la vita di tutti i giorni, persone anche trovate per strada e che per qualche ragione ne hanno attirato l’attenzione, per il modo di vestirsi, di comportarsi o di apparire: a queste persone Araki-sensei chiede di fare delle foto che, manipolando poi inquadrature o pose, gli danno l’ispirazione per creare i personaggi che poi appariranno nel manga. A questo c’è da unire ovviamente la grande passione che ha il Maestro per l’Italia, con le statue classiche come una delle sue più grandi ispirazioni.

Come ha reagito il pubblico giapponese al lavoro di Araki, in un manga in cui le figure sono così tanto ispirate a modelli di bellezza e di raffigurazione occidentale e di stampo neoclassico? Ci sono state delle critiche riguardo al design dei personaggi?

Risposta: i lettori giapponesi hanno sempre apprezzato lo stile di disegno de Le Bizzarre Avventure di JoJo perchè è quello che viene più naturale all’autore, che grazie a questa spontaneità è capace quindi di fare disegni di ottima fattura senza mai stancarsene; comunque l’ispirazione più grande viene appunto dai musei classici e dai tanti viaggi fatti in Italia dal mangaka nel corso della sua vita.

Hirohiko Araki è stato scelto per disegnare il logo ufficiale delle Paralimpiadi di Tokyo 2020: qual è stato il processo decisionale che ha portato il comitato olimpico a scegliere la sua figura, e si sente soddisfatto del lavoro svolto finora a riguardo?

Risposta: Il Maestro non sa perché abbiano scelto proprio lui, ma pensa che il comitato olimpico sia rimasto colpito dalle mostre dedicate alla sua arte che si sono tenute in Giappone negli ultimi anni. Per quanto riguarda il lavoro svolto finora non può ancora esprimere giudizi concreti: lo sta ancora disegnando!

Qual è stata l’ispirazione dietro al personaggio di Jonathan Joestar?

Risposta: Il nome Jonathan deriva da una famosa catena di ristoranti in stile americano (Jonathan’s, appunto) aperti 24 ore su 24, presente in Giappone, a cui il Maestro è particolarmente affezionato. Per quanto riguarda la sua realizzazione estetica, l’autore ha voluto raffigurare un personaggio il più macho possibile con le proporzioni delle statue classiche.

Quale sarà il futuro della serie ora che Jojolion, l’ottava parte, volge verso la conclusione?

Risposta: Araki-sensei non ha ancora pensato a cos’avrà in serbo il futuro per Le Bizzarre Avventure di JoJo.

Hirohiko Araki ha mai letto fumetti supereroistici e se sì quali sono state (se ci sono state) influenze da questo tipo di media ne Le Bizzarre Avventure di JoJo?

Risposta: Il maestro ha ammesso di non essere un fan dei supereroi, perché li vede come personaggi troppo incentrati su loro stessi, melodrammatici e irraggiungibili: fra di essi l’unico che gli piace è Spider-Man. Inoltre, non ha mai avuto occasione di leggere fumetti supereroistici americani; la sua formazione da adolescente si è svolta soprattutto sulla scena del fumetto francese.

Se gli chiedessero di collaborare alla realizzazione di un film, di quale genere preferirebbe realizzarlo e con l’aiuto di quale regista?

Risposta: In questo caso il maestro Araki non ha risposto alla domanda del regista ma ha ammesso che gli piacerebbe realizzare un film horror, ma comunque realistico; ha poi confessato di essere un fan di The Walking Dead, portandolo come esempio di una storia dell’orrore ma comunque realistica e “con i piedi per terra”.

Come mai il personaggio di Vento Aureo, Pannacotta Fugo, è sparito completamente dalla storia dopo la decisione del gruppo di Bucciarati di tradire il Boss dell’organizzazione mafiosa Passione?

Risposta: Vento Aureo veniva pubblicato su Shonen Jump e come tale aveva un’audience di ragazzini e adolescenti: in quell’età il tradimento è visto come una cosa molto brutta, e sebbene il gruppo di Bucciarati tradisca il Boss per il senso della giustizia, il tradimento di Fugo è invece dettato dall’egoismo e come tale continuare a dargli un ruolo nella storia avrebbe potuto rovinare il personaggio per tanti lettori.

 

Come mai, alla fine della sesta parte Stone Ocean, si è deciso di resettare l’universo narrativo di JoJo introducendo un cast di personaggi tutti nuovi e tagliando quasi completamente qualsiasi riferimento al passato?

Risposta: Araki-sensei conferma che la scelta è stata molto dura ma era arrivato al punto in cui, secondo lui, la storia aveva raggiunto la sua naturale conclusione e sarebbe stato controproducente allungarla ancora. Abbandonare tanti personaggi familiari è stata dura, ma il loro spirito è comunque rinato in altri personaggi nelle parti successive.

Come sono cambiate Le Bizzarre Avventure di JoJo negli anni e cosa è rimasto uguale?

Risposta: Sebbene storia e personaggi siano sempre diversi, il filo conduttore di tutte le varie parti da Phantom Blood fino a Jojolion è quello della spiritualità, del cuore, dell’idealismo che viene trasmesso da antenato a successore: tutti i vari protagonisti sono animati dalle stesse motivazioni che li spingono ad andare avanti per le generazioni future e per lo spirito che tramanderanno ai posteri. In questo senso, la morte di Johnathan alla fine di Phantom Blood risulta solo figurativa, perché il suo spirito vivrà in eterno nei suoi discendenti.

Come nasce uno stand, a livello di poteri? Come viene legato ai personaggi?

Risposta: I poteri di uno stand sono la manifestazione del cuore e della forte spiritualità dei personaggi: come spiriti guardiani incarnano le caratteristiche più profonde di ognuno di essi, anche se i loro poteri non sono visibili a occhio nudo, l’anima dei personaggi di JoJo e i loro desideri sono così potenti da poter manipolare la realtà.

Perché il tempo è così importante per Araki, così tanto che quasi tutti i main villain delle varie serie hanno la capacità di manipolarlo in qualche modo?

Risposta: il potere di manipolare il tempo e il concetto stesso dello scorrere del tempo per l’autore è assolutamente quello più forte che ci sia, e come tale ha voluto dare agli antagonisti finali delle varie parti la capacità di manipolarlo per far capire al lettore la loro vera potenza.

Qual’è stata l’ispirazione dietro al personaggio molto razionale di Yoshikage Kira?

Risposta: Per Yoshikage Kira il mangaka si è letteralmente immaginato cosa succederebbe se il suo vicino di casa si rivelasse improvvisamente essere un serial killer: cosa dovrebbe fare per mescolarsi nella società, quali sarebbero i suoi hobby, le sue abitudini… Kira è un personaggio particolare proprio perchè accetta la sua natura e cerca soltanto di vivere una vita criminosa ma tranquilla.

Quali sono i suoi stilisti preferiti al momento e ci sono piani di intraprendere nuove collaborazioni come quella con Gucci di alcuni anni fa?

Risposta: In questo caso Araki ha ammesso che non ha in programma nessuna collaborazione con stilisti singoli o case di moda, e ha poi confermato che il suo stile di moda preferito è quello proposto da Versace, specialmente nelle sue spille.

Qual è la sua parte preferita de Le Bizzarre Avventure di JoJo?

Risposta: La parte che il Maestro ha preferito di più scrivere e disegnare è la quarta, Diamond is Unbreakable, a causa del setting molto familiare per l’autore di Morio-cho: la città infatti è modellata a partire da Sendai, città in cui Araki è cresciuto.

Come mai il personaggio di DIO è l’unico ad aver in qualche modo oltrepassato anche il muro del reset dell’universo attraverso il proprio Stand?

Risposta: DIO da sempre rappresenta la totale antitesi di tutti i protagonisti de Le Bizzarre Avventure di JoJo, e come un anatema sulla famiglia Joestar si ripresenta ciclicamente per combatterli. In Giappone questo concetto della rinascita spaventa molto i lettori e ha molto effetto su loro, serve per far capire quanto DIO sia effettivamente potente, così tanto da essere riuscito in una qualche forma a inserirsi persino nel nuovo universo narrativo iniziato da Steel Ball Run in poi.

Ossessionato da Le Bizzarre Avventure di JoJo e METAL GEAR, pensa che TRIGGER abbia salvato gli anime. Darebbe tutto pur di vedere un nuovo Trauma Center e il finale di Berserk; generalmente ti vuole bene, finché non gli parli di microtransazioni.

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