Le avventure di Ezio Auditore erano talmente avvincenti che non vedevo l’ora di sapere come sarebbe andata a finire. A finire. FINE. E infatti il caro Ezio ci ha lasciati da ormai un paio d’anni, lasciando il posto a Connor in Assassin’s Creed III, che a sua volta passerà il testimone al nonno pirata con il quarto capitolo regolare, Black Flag.
Ma è davvero necessario avere un Assassin’s Creed all’anno? Secondo Ubisoft sì, ed è ciò che vogliono i giocatori. Ma quali giocatori? Gli stessi disgraziati casual gamer che hanno trasformato il panorama videoludico moderno in una collezione infinita di FPS tutti uguali e giochi alla moda fra i ragazzini come è diventato appunto Assassin’s Creed? Perché giocare ad Assassin’s Creed, come all’ultimo Call of Duty, o a questo o quell’altro titolo fa figo. Cioé, se sei ancora lì con Super Mario o Pokémon “sei uno sfigato”.
Chiusa la parentesi, secondo Yannis Mallat, capo dell’azienda di Monteral, se la qualità dei giochi sarà costante, i giocatori ne vorranno di nuovi ogni anno. Ubisoft non pensa quindi che i giocatori siano stanchi all’idea di un nuovo Assassin’s Creed ogni dodici mesi.
“I giocatori ce lo direbbero” – dichiara Mallat ai giornalisti di Eurogamer: “In questo momento abbiamo in serbo molti altri capitoli ancora per la saga, non vedo quindi come potrebbero cambiare le cose”. Secondo Mallat, finché ciascuno dei giochi sarà qualitativamente all’altezza degli altri, i giocatori non saranno mai sazi e continueranno ad acclamare il nuovo titolo ogni qual volta sarà annunciato e lanciato sul mercato.
“Assassin’s Creed è la nostra punta di diamante. Quando si hanno contenuti di qualità la frequenza con cui ciascun capitolo viene rilasciato non è un grosso problema. Al contrario, la gente si aspetta molto, e molto altro ancora. I giocatori son contenti così, e il nostro mestiere è quello di continuare a divertirli.”
Ubisoft ha rilasciato un Assassin’s Creed all’anno (più di uno, se contiamo gli spin-off su console portatil) dal 2009. Assassin’s Creed IV Black Flag sarà disponibile il 29 ottobre, e il suo sequel è già in fase di pianificazione.
Secondo il nostro parere, Ubisoft dovrebbe riconsiderare l’idea di saturare il mercato così frequentemente con una saga che ormai sta perdendo lustro, rendendo vecchio già da ora un gioco come AC III. Avrebbero potuto prendersi una pausa dopo la fine delle vicende del protagonista principale Desmond Miles, per poi ricominciare con un nuovo capitolo tra qualche anno, una sorta di reboot per la prossima generazione di console. Le idee per le nuove IP scarseggiano? Sfruttiamo la gallina dalle uova d’oro finché dura.
Fonte: GameSpot